Tutta bella sei o Maria, * e macchia originale non è in te. * Tu sei la gloria di Gerusalemme, * tu sei la letizia d'Israele. * Tu l'onore del nostro popolo, * l'avvocata dei peccatori. O Maria, o Maria. * Vergine prudentissima, *
Madre clementissima, * prega per noi, intercedi per noi, *
presso il Signore Nostro Gesù.
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Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli ed intercessori.
È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza. Le parole di san Tommaso d’Aquino mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma piuttosto la qualità dell’onnipotenza di Dio. È per questo che la liturgia, in una delle collette più antiche, fa pregare dicendo: O Dio che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono. Dio sarà per sempre nella storia dell’umanità come Colui che è presente, vicino, provvidente, santo e misericordioso.