Benvenuto da Piticchio di Arcevia. Fu molto tormentato dal demonio, contro il quale lottò con le armi della preghiera e della mortificazione. Si concedeva pochissimo riposo, poggiando le stanche membra alle pareti della cella monastica o su un duro sedile. Un giorno, urtato dal maligno mentre stava in preghiera, precipitò dal solaio dell'eremo di Montefano. Sopravvisse dieci giorni fra dolori indicibili, sopportati con grande pazienza. Benvenuto, chiamato espressamente «santo» nei testi agiografici (Vita Silvestri, cap. 45; Vita Hugonis, cap. 10), attualmente ha un culto ufficiale come «beato»: la Congregazione Silvestrina e la diocesi di Senigallia, infatti, ne celebrano la «memoria facoltativa» il 6 dicembre.