Gloria a te che risusciti i morti dalle tombe e rivesti loro con le vesti di gloria nel tuo Regno.
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Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli ed intercessori.
Oggi tu santifichi il settimo giorno, che un tempo benedicesti con il riposo delle opere; tu crei, infatti, e rinnovi tutto l'universo, o mio Salvatore, sabatizzando nel sepolcro e richiamando alla vita... Venite, vediamo la Vita nostra giacente in una tomba, per vivificare i morti che sono nelle tombe. Venite oggi a contemplare il rampollo di Giuda che dorme; a lui con il profeta gridiamo: Giaci e dormi come un leone; chi ti risveglierà, o Re? Risorgi per tuo potere, tu che volontariamente hai dato te stesso per noi. Signore, gloria a te... Il grande Mosè prefigurava misticamente il giorno di oggi, dicendo: E Dio benedisse il settimo giorno. E' questo infatti il sabato benedetto, è questo il giorno di riposo, nel quale il Figlio Unigenito di Dio si è riposato da tutte le sue opere, celebrando il sabato nella sua carne per l'economia della morte; e, ritornato di nuovo quello che era per la risurrezione, ci ha donato la vita eterna; perché è il solo buono e Amico degli uomini.