Vivendo in una separazione più o meno totale dal mondo e rinunciando ai legami familiari e al possesso dei beni materiali, i monaci e gli asceti avevano una maggiore disponibilità per darsi alla preghiera con una frequenza e una regolarità che i cristiani viventi nel mondo, come lo stesso clero, non potevano certamente realizzare. Nei monasteri, dunque, si sviluppò e si organizzò una preghiera assidua, ben regolata, distribuita nel corso del giorno e della notte. La loro assiduità alla lode divina, realizzando per quanto possibile una salmodia ininterrotta, era un modo di imitare gli Angeli. Come gli angeli, notte e giorno, stanno dinanzi alla maestà di Dio per cantare le sue lodi, così dovevano essere i monaci sulla terra.
Sempre più persone usano gli strumenti informatici per avvicinarsi alla fede, per approfondire la loro spiritualità, per imparare a pregare o proprio per pregare. In modo particolare in questi nostri tempi, molto movimentati, il Signore ci fa avere gli strumenti adatti per non perderci, per non smarrirci. Noi monaci, seguendo il suo comando di annunziare e di testimoniare la sua bontà condividiamo con voi la nostra meravigliosa esperienza. Tutti ormai sapete che la nostra liturgia è accessibile da ogni strumento informatico, e consultabile anche "in mezz'alla strada", sia dai computer palmari sia dai cellulari Vedi qui. Sappiate che in questo intento non siamo soli. Vi segnaliamo in questa settimana la LITURGIA DELLE ORE, il Breviario, in versione "mobile" che può essere consultato sia direttamente on-line sia in differita (tramite l'AvanGo). Complimenti all'autore. E quando pregherete ricordatevi anche dei monaci
Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli ed intercessori.
Alla tua porta, Signore, io busso, e io chiedo, dal tuo tesoro, la misericordia. Io sono un peccatore che lungo gli anni ho abbandonato il tuo cammino. Dammi di confessare i miei peccati ed io gli eviterò e vivrò per la tua grazia. A la porta di chi, Signore misericordioso, andremo a bussare, se non alla tua? Chi abbiamo come intercessore per le nostre mancanze se la tua misericordia non intercedesse per noi... Che il canto della nostra preghiera sia una chiave che apra la porta del cielo, e che gli arcangeli dicano nei suoi ordini: "Come dev'essere dolce il canto di quelli della terra perché il Signore ascolti subito le loro suppliche...