Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
26 Febbraio - 04 Marzo 2006
Tempo di Quaresima , Colore viola
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Sabato 04 marzo 2006

Sono venuto a chiamare i peccatori a penitenza.

Due temi affiorano in questo brano del Vangelo: il tema della vocazione e il tema della misericordia di Dio. Era inevitabile che i farisei e i loro scribi elevassero furiose proteste all'indirizzo del giovane Maestro che si era permesso di chiamare il pubblicano, Levi, dal banco delle imposte al suo seguito, e ancor più, nel partecipare al grande banchetto insieme ai soci di Levi, cose abbastanza abominevoli sotto l'aspetto religioso giudaico. A tali aspre critiche Gesù risponde con una pertinente similitudine: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati". La comunità di Gesù è in festa e partecipa a un banchetto grande, sia per numero di invitati sia per abbondanza e qualità di cibi, che il pubblicano Levi imbandisce nelle sua casa prima di abbandonarla per seguire il Maestro. Anche noi viviamo di questa misericordia del Signore e la nostra anima avverte che è stata doppiamente graziata: la nostra condanna è stata inchiodata alla sua croce e siamo stati associati a sé, siamo suo corpo, gli apparteniamo. Il pubblicano, Levi, in realtà è ognuno di noi, seduto al banco dei nostri indaffarati commerci. Dio passa e ci dice: "seguimi", come per Levi, perché per ogni uomo Dio ha ancora un progetto da realizzare, inimmaginabile. Per il Signore nulla è perduto, anzi. Nutre fiducia e non ci lascia soli. La Quaresima non è un cammino verso la Pasqua, insieme a lui, verso la condivisione della vera Vita?


Apoftegmi - Detti dei Padri

La lotta della preghiera.

«I fratelli chiesero al padre Agatone: "Padre, nella vita spirituale quale virtù richiede maggior fatica?". Dice loro: "Perdonatemi, ma penso che non vi sia fatica così grande come pregare Dio. Infatti, quando l'uomo vuole pregare, i nemici cercano di impedirlo, ben sapendo che da nulla sono così ostacolati come dalla preghiera. Qualsiasi opera l'uomo intraprenda, se persevera in essa, possederà la quiete. La preghiera invece richiede lotta fino all'ultimo respiro"».

Agatone

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE LODI MATTUTINE NEI GIORNI FERIALI

Nei giorni feriali le Lodi mattutine si celebrino in questo modo: si dica il salmo 66 senza antifona, rallentando un po' come la domenica, in modo che tutti si trovino presenti al salmo 50 da dirsi con l'antifona. A questo seguiranno altri due salmi secondo la consuetudine e cioè: al lunedì, i salmi 5 e 35; 5al martedì, il 42 e il 56; 6al mercoledì, il 63 e il 64; 7al giovedì, l'87 e l'89; al venerdì, il 75 e il 91; al sabato, il salmo 142 e il cantico del Deuteronomio diviso in due Gloria. 10Negli altri giorni il cantico dei Profeti si dica ciascuno al giorno suo, secondo l'uso della Chiesa Romana. Seguano quindi le laudes (i salmi 148-149-150), una lettura dell'Apostolo da recitarsi a memoria, il responsorio, l'inno, il versetto, il cantico del Vangelo, la litania; e così si termini.

Cap.13,1-11.