La Quaresima è l'itinerario verso il mistero pasquale (passione, morte e risurrezione di Cristo), proposta esemplare e fondamentale della nostra vita cristiana. Un tempo, che si protrae per quaranta giorni (e ce ne sono tanti nella Bibbia su questa tipologia), non però in modo numerico, ma simbolico, sotto lo sguardo di Dio, in un coinvolgimento umano, che segnerà importanti e decisivi cambiamenti per la storia individuale e comunitaria. Proprio per questo motivo Gesù, azzardando di voler leggere il mistero di Dio, lo ha posto proprio al principio del suo ministero messianico. A differenza di Matteo e di Luca, i quali descrivono dettagliatamente le tentazioni di Gesù e la sua triplice risposta a satana con "Sta scritto" così si deve fare secondo Dio.... Marco si limita a dire che il Signore Gesù, "sospinto dallo Spirito nel deserto, vi rimane quaranta giorni, tentato da satana". Non precisa il tipo della tentazione, ma lascia intendere solo che la prova forse si estese per tutti i quaranta giorni. Alcuni esegeti suppongono che l'evangelista, tacendo, abbia cercato di attenuare, come fa altrove, una situazione percepita come lesiva della dignità di Gesù. Quello che appare chiaro è che Gesù, il nuovo Adamo, ha superato la prova, e nella parola di Dio ha vinto le fraudolenti insinuazioni di satana. Per questo ha riacquistato il dominio su tutte le cose, patto infranto dall'Adamo peccatore e può inaugurare un tempo di pacificazione universale come viene narrato anche dal profeta Isaia. "Se ne stava con le fiere e gli angeli lo servivano". Ora Gesù può proclamare la splendida notizia che il tempo della promessa, tanto attesa, "è giunta al compimento e che il regno di Dio è vicino", è presente in mezzo a noi. Per accoglierlo, per entrarvi a pieno titolo è necessario convertirsi e credere vangelo. La conversione di cui parla Gesù è un cambiamento radicale di vita. E' un lasciare il nostro mondo personale per aprirci alla novità dello Spirito, è credere in Cristo per ritrovarci in lui, opera già iniziata in noi nell'immersione battesimale.
La preghiera non è una conquista «Se vuoi pregare hai bisogno di Dio, 'che dona la preghiera a chi prega". Invocalo dunque dicendo: "Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno", cioè lo Spirito Santo e il tuo Figlio unigenito. Questo, infatti, il suo insegnamento, quando ha detto di "adorare il Padre in spirito e verità"».
COME CELEBRARE LE LODI MATTUTINE NEI GIORNI FERIALI Ma la celebrazione delle Lodi e dei Vespri non deve assolutamente passare mai senza che alla fine il superiore reciti per intero l'Orazione del Signore a voce alta in modo da essere udito da tutti, a motivo delle spine degli scandali che sogliono spuntare; affinché i fratelli, sentendosi impegnati dalle parole della stessa Orazione: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo», cerchino di emendarsi da questo vizio. Alle altre Ore invece si dica a voce alta solo l'ultima parte, in modo che tutti rispondano: «Ma liberaci dal male».