Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
26 Febbraio - 04 Marzo 2006
Tempo Ordinario VIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Martedì 28 febbraio 2006

Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.

Pietro, sempre immediato a chiedere chiarimenti, vuol sapere che ne è di loro che hanno già abbandonato tutto e l'hanno seguito, a differenza di quel tale che non ha avuto il coraggio di seguirlo. Il discorso del Maestro infatti aveva lasciato lui e i suoi compagni abbastanza disorientati, in considerazione anche a un contesto in cui le ricchezze rappresentavano la benedizione di Dio. La risposta di Gesù ai suoi è solenne e consolante, aldilà del poco o del tanto che abbiano abbandonato. "Non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle... a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli... insieme a persecuzioni (è un inciso di Marco, molto significativo per la vita cristiana), e nel futuro la vita eterna". Per quanto l'uomo doni a Dio, Dio non si lascia vincere in generosità e il dono dell'uomo è sempre un dono ridonato. Che casa si ha, che non sia già stato ricevuto dalla bontà del Signore? Per comprendere nel senso più adeguato questa solenne affermazione di Gesù, può essere considerata un'altra, non meno inequivocabile: "Chi ama la madre o il padre più di me non è degno di me". Non parliamo poi delle ricchezze di ogni genere, cercate o possedute in modo sregolato, che appesantiscono l'anima, da cui si leva la voce di Agostino: "Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te". Ciò che Pietro ha chiesto, quale compenso alla loro rinuncia, ha squarciato il cuore di Dio. "Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore dell'uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano". Queste sono le vere ricchezze confermate dal detto di Gesù "Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi". Sono stati poveri in questo mondo o hanno condiviso quanto possedevano, ora possiedono Dio.


Il Santo Volto

(Formulario della Messa)

Quest'oggi si celebra il Volto Santo di Gesù, memoria devozionale, ma molto significativa, perché è la manifestazione dell'infinito amore di Dio per l'umanità, personificato nei tratti umani di Gesù. Non c'era momento più adatto che questo (si apre e si chiude la quaresima), in cui l'uomo, abbandonato all'esaltazione del propria incontrollata debolezza, cosciente, riprendesse il suo faticoso cammino con Cristo verso la gioia della Pasqua, verso la Vita ritrovata. Per questo ricupero dell'uomo smarrito, il Verbo di Dio si rivestì di carne umana per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria. Incominciò a camminare in terra di Palestina da vero uomo, confuso tra la folla, ma pieno di indulgenza per ogni uomo, da buon samaritano. Il suo amore ha la possibilità di guarire, consolare e sollevare tutti indistintamente. "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi , e io vi ristorerò". Venne per ricuperare nell'uomo l'immagine divina deturpata dal peccato e si adoperò in ciò fino al termine della sua vita terrena. "Li amò fino alla fine". L'amore di Dio per l'umanità ha preso un volto pietoso e comprensivo in Gesù perfino nel momento del tradimento di Giuda, di Pietro, dei crocifissori... "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno". Il furore umano ha avuto successo solo per poco tempo, perché l'insano gesto, Dio Padre in Gesù l'ha rivolto in nostra salvezza, "dalle sue piaghe siamo stati sanati". Quel volto soave, segnato da una morte cruenta ancora è vivo e ci parla di perdono e di adozione a figli.

Apoftegmi - Detti dei Padri

«Domanda: Quando cerco di concentrare tutta la mia attenzione sul senso delle parole della salmodia, mi accade spesso di concepire cattivi pensieri. Risposta: Se vedi che il nemico si serve delle parole stesse della salmodia per farti guerra, non devi soffermarti strettamente sul senso delle parole, ma salmodiare con molto impegno senza fantasticare. Anche se infatti ti limiti a dire le parole, i nemici che sanno il loro significato, non possono resisterti. Così la salmodia sarà per te come una supplica a Dio e porterà all'annientamento dei nemici».

Barsanufio

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE L'UFFICIO NOTTURNO NEL PERIODO ESTIVO

Da Pasqua fino al principio di novembre si mantenga tutta la quantità dei salmi indicata sopra; eccetto che, data la brevità delle notti, non si leggano le tre letture dal codice, ma al loro posto se ne dica una a memoria dell'Antico Testamento, seguita da un responsorio breve; però tutto il resto si svolga come prescritto sopra, cioè alle Vigilie notturne non si devono dire mai meno di dodici salmi, oltre il salmo 3 e il salmo 94.

Cap.10,1-3.