La vita degli uomini non è uno sceneggiato, quasi un gareggiare per mostrare la propria valentia, "giacché se la vostra giustizia (di comparazione) non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli". Dovremmo avere lo sguardo interiore sempre fisso nel Signore, mostrando così la trasparenza della sua gloria, "gloria di Dio è l'uomo vivente". La Quaresima, tempo favorevole, così lo definisce la Scrittura, è l'incontro della misericordia di Dio con la miseria umana, un tempo di riconciliazione e di pentimento, che ci spinge a vivere non più per noi stessi, ma per colui che è morto e risorto per noi. La vita cristiana in questa stagione di grazia è sintetizzata e scandita su questi tre: quando fai l'elemosina, quando preghi e quando digiuni. Non suonare la tromba se concedi qualcosa a qualcuno. Non pregare dove e quando mostri soltanto di pregare. Non digiunare quando il tuo volto, mascherato da tristezza, assorbe il tuo digiuno. In quel momento, ricordati, compi cose sacre, che adornano veramente ciò che sei davanti a Dio, tuo Padre e ciò che ti è dato da fare per i tuoi fratelli. Queste tre attività che qualificano la Quaresima, mettono in luce le tre relazioni fondamentali del nostro agire nei riguardi di Dio, del prossimo e con noi stessi. Quando fai il digiuno nel corpo o nello spirito, tu ti purifichi, togliendo qualcosa da te, che diventa poi dono-Provvidenza per chi non ha. Stabilito questo piccolo atteggiamento di condivisione, "entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo". Ora sei vero figlio di Dio, aperto ai fratelli.
Forse, anche le distrazioni, hanno un funzione: quella di renderci più umili e consapevoli che ogni nostra preghiera è una preghiera povera e una preghiera di poveri. Ma Dio ci ascolta sempre.
Distrazioni «Che cosa volete dire con pregare male? - È pregare con distrazione? Ebbene io vi dico da parte di Dio... che le vostre distrazioni non impediscono che la vostra preghiera sia buona ed eccellente. Soprattutto le distrazioni non sono una ragione per allontanarvi dalla preghiera. 'Che le mie distrazioni lodino il Signore!'. Più temerò le distrazioni, più pregherò e più sorriderò delle mie distrazioni».
COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE Di domenica ci si alzi un po' prima per le Vigilie. E a queste Vigilie domenicali si osservi il seguente ordine: cantati cioè, come stabilito sopra, sei salmi e il versetto, mentre tutti siedono con ordine, ciascuno al suo posto, sugli scanni, si leggano dal codice quattro letture con i loro responsori, come sopra abbiamo detto; solo al quarto responsorio il cantore aggiunga il Gloria, intonato il quale tutti subito si alzino in piedi con riverenza.
COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE Dopo queste letture, si dicano altri sei salmi secondo l'ordine, con le antifone come i precedenti e il versetto. Quindi di nuovo altre quattro letture con i loro responsori, nello stesso ordine di prima. Ad esse seguano tre cantici dai Profeti, scelti dall'abate, da cantarsi con l'Alleluia. 7opo il versetto e la benedizione dell'abate, si leggano ancora altre quattro letture del Nuovo Testamento nello stesso ordine di sopra.