Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
31 Luglio - 06 Agosto 2005
Tempo Ordinario XVIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Martedì 02 agosto 2005

La purezza del cuore...

Illusorio pensare che le macchie dell'anima si possano mondare con esterne abluzioni. Scribi e farisei avevano finito per crederci, vittime come erano dei loro esterni formalismi. Si credeva che certe tradizioni ormai avessero il valore di precetto e di conseguenza la loro omissione indurrebbe al peccato. Ecco pronta la insidiosa domanda di alcuni scribi: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!».
Gesù ancora una volta tenta di correggere quella erronee ed inveterate convinzioni: si rivolge alla folla, vittima involontaria degli stessi errori e dice: «Ascoltate e intendete! Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!». I farisei si scandalizzano a quelle parole di Gesù quasi fossero una incentivazione a delinquere. Allora il divino Maestro deve assumere un tono più duro e severo e vedere quei comportamenti in chiave di salvezza eterna: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo».


Apoftegmi - Detti dei Padri

La fiducia e la speranza che Dio lo ama.

"Soltanto non abbatterti – dice Giovanni Crisostomo al figlio spirituale Teodoro - Ecco ciò che non smetterò di ripeterti ogni volta che ti parlerò, ovunque ti vedrò; ed è ciò che ti farò dire da altri". La cosa peggiore è "la disperazione che leva la fiducia in coloro che sono caduti".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Non odiare nessuno. Non nutrire gelosia. Non assecondare l'invidia. Non amare i litigi. Fuggire l'alterigia e l'arroganza. Venerare gli anziani. Amare i giovani. Nell'amore di Cristo pregare per i nemici. Tornare in pace con chi si è in contrasto prima che tramonti il sole. E della misericordia di Dio non disperare mai.

Cap.4,65-74