Vi annunziamo ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita. Poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi.
Con la Domenica delle Palme l'ingresso di Gesù in Gerusalemme si apre la Settimana santa, la principale di tutto l'anno liturgico. Essa è la più ricca delle memorie dei misteri della redenzione: la passione, la morte, la sepoltura, la resurrezione del Signore.
Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli ed intercessori.
Rallègrati, o Santa, all'annuncio di Gabriele, che preannunziò l'avvento dai cieli del Re Signore. Ave Maria, lo Spirito Santo verrà su di te e ti adombrerà la Virtù dell'Altissimo... Esulta di giubilo, o Vergine santissima, che hai dato al mondo il Sole di giustizia che illuminò le famiglie del genere umano. Esulta di giubilo o porta sigillata, che generasti al mondo Cristo Re, che siede su un trono increato. Nel mistico vello, che vide Gedeone, noi fedeli intravediamo l'ineffabile Natività, e adoriamo colui che, come Dio, da te, o Vergine, si è incarnato.