Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
24 - 30 Marzo 2024
Settimana Santa , Colore rosso
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 2

Venerdì Santo "IN PASSIONE DOMINI"



Parte Seconda: Adorazione della Santa Croce

  1. Terminata la preghiera universale, ha luogo la solenne adorazione della Croce.
    Per il rito della «ostensione» della Croce, vengono proposte due forme: si scelga la più adatta alle esigenze pastorali).

Ostensione della Croce

Prima Forma

  1. Si porta all'altare la Croce velata; l'accompagnano due ministranti con le candele accese.
    Il sacerdote, in piedi davanti all'altare, riceve la Croce: scopre alquanto la parse superiore e, elevando la Croce, invita i presenti all'adorazione con le parole Ecce lignum Crucis (nel canto e aiutato dal diacono, oppure, se e il cave, dalla schola). Tutti rispondono: Venite, adoremus.
    Terminato il canto, tutti s'inginocchiano e fanno una breve orazione in silenzio, mentre il sacerdote, in piedi), tiene elevate la Croce.
    Il sacerdote scopre poi il braccio destro della Croce; elevando la Croce per la seconda volta, ripete l'invito Ecce lignum Crucis e tutto si fa nel modo indicato sopra.
    Infine scopre interamente la Croce; elevandola, per la terza volta rivolge l'invito Ecce lignum Crucis; e tutto si svolge come la prima volta.
  2. Il sacerdote, accompagnato da due ministranti con le candele accese, porta la Croce sul limitare del presbiterio o in altro luogo adatto: quivi la depone al suolo, oppure l'affida ai ministranti, che la tengono diritta. A destra e a sinistra della Croce si pongono i candelieri con le candele accese. Si svolge quindi l'adorazione della Croce, nel modo indicato al N. 18.

Seconda Forma

  1. Il sacerdote, o il diacono, con i ministranti - oppure un altro ministro idoneo - si reca alla porta della chiesa.
    Quivi riceve la Croce non velata: i ministranti portano i candelieri accesi. Si forma la processione che, attraverso la chiesa, giunge nel presbiterio.
    Chi porta la Croce fa una sosta presso la porta, in mezzo alla chiesa e davanti all'ingresso del presbiterio. Ogni volta innalza la Croce, invitando i presenti all'adorazione con le parole Ecce lignum Crucis e tutti rispondono: Venite, adoremus. Dopo ogni risposta, tutti s'inginocchiano e fanno una breve adorazione in silenzio. Chi porta la Croce rimane in piedi, tenendola alquanto elevata.
    Infine si depone la Croce con i candelieri all'ingresso del presbiterio, nel modo indicato sopra al n. 16.
    Nel fare l'ostensione della croce il sacerdote (cfr. sopra n.15) dice:

Ecce lignum Crucis, in quo salus mundi pependit.
Omnes R.: Venite, adoremus.

Oppure:

Ecco il legno della Croce, a cui fu appeso il Cristo, Salvatore del mondo.
R.: Venite, adoriamo.

Adorazione della Santa Croce

  1. Il sacerdote, il clero e i fedeli si recano processionalmente all'adorazione della Croce, facendo davanti ad essa genuflessione semplice o un altro segno di venerazione, (ad esempio baciando la Croce), secondo l'uso del luogo.
    Mentre si svolge l'adorazione, si cantano l'antifona Adoriamo la tua Croce, i Lamenti del Signore e l'Inno o si eseguono altri canti adatti; restano seduti coloro che hanno compiuto l'adorazione.
  2. Per l'adorazione, si presenta un'unica Croce.
    Se per il gran numero dei fedeli non tutti possono accostarsi personalmente alla Croce, il sacerdote, dopo che una buona parte dei fedeli ha compiuto l'adorazione, prende la Croce e, stando in mezzo, davanti all'altare, con brevi parole invita l'assemblea all'adorazione. La tiene quindi elevata in alto per alcuni istanti, mentre i fedeli, in silenzio, compiono l'adorazione.
  3. Terminata l'adorazione, la Croce viene portata all'altare, al suo posto. I candelieri con le candele accese si pongono attorno all'altare o presso la Croce.