Giubileo della Speranza Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
20 - 26 Aprile 2025
Tempo di Pasqua I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

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Martedì 22 aprile 2025

Gesù risorto appare a Maria Maddalena.

Maria di Màgdala, dopo essere venuta a dare l’allarme raccontando «Hanno portato via il mio Signore», ritorna di nuovo al sepolcro. Vede e riconosce Gesù risorto dai morti. Vedere il segno della tomba vuota non basta, da solo, a far credere nella risurrezione: occorre l’apparizione di Gesù risorto, l’incontro personale con Lui. Questa risurrezione di Gesù non è un ritorno alla vita precedente, ma l’inizio di una vita nuova e diversa. Perciò anche il rapporto con Gesù non può continuare come prima: ora Egli è il “Signore” e sale presso il Padre suo e Padre nostro, il suo Dio e il nostro Dio. Quando i due discepoli, Pietro e Giovanni, immersi nelle loro meditazioni, se ne vanno via dal sepolcro, Maria di Màgdala resta lì, macerata da un solo amore: Gesù. Nella sua solitudine, il pensiero di Lui la penetra: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’abbiano messo». Non è più l’informazione un po’ impersonale che aveva portato agli altri: è il grido di una tenerezza umana molto pura, ma profondamente femminile. Mentre parla, intuisce una presenza dietro di sé. Si volta di scatto, ma l’apparizione che vede è così soave e tranquilla che non può credere a ciò che il suo cuore le fa sperare. Resta prostrata e scambia colui che è davanti a lei per un giardiniere: forse potrà dare qualche informazione su quella sparizione che la strazia. Una parola è sufficiente a mutare tutta la sua tristezza in gioia: «Maria!». Ella diventa l’appassionata e sollecita annunciatrice della risurrezione ai discepoli. Ha ritrovato il suo Maestro, e la scoperta la apre al mondo.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un fratello domandò a un anziano: «Che devo fare, Abba, per combattere i pensieri?». Egli rispose: «Prega il Signore, affinché gli occhi della tua anima vedano gli aiuti che Dio ti manda per proteggerti.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

Capitolo 43
QUELLI CHE GIUNGONO TARDI ALL'UFFICIO DIVINO O ALLA MENSA

Abbiamo creduto opportuno che questi tali rimangano all'ultimo posto o in disparte perché, vedendosi esposti allo sguardo di tutti, si correggano se non altro per la vergogna che ne provano. Infatti, se restassero fuori dell'oratorio, potrebbe darsi che qualcuno torni a coricarsi e a dormire oppure si metta seduto lì fuori e si perda in chiacchiere, dando così occasione al maligno; entri invece dentro, affinché per lo meno non perda tutto e si corregga per l'avvenire. Nelle Ore del giorno, chi non sarà ancora presente all'Opus Dei dopo il versetto e il Gloria del primo salmo che segue il versetto, se ne stia all'ultimo posto secondo la norma stabilita sopra, e non ardisca associarsi al coro dei fratelli che salmeggiano prima di aver fatto la penitenza, a meno che l'abate non glielo permetta per sua concessione; ma anche in tal caso il colpevole deve fare la penitenza.

Cap.43,7-12.