Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
08 - 14 Gennaio 2023
Tempo Ordinario I, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Sabato 14 gennaio 2023

Vieni, seguimi...

Fratelli, la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio, essa pènetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito… Ce lo ricorda la prima lettura di oggi. Quindi davanti alla parola di Dio, fatta di impegni e promesse, siamo chiamati ad una risposta, senza scuse e rimandi. La parola di Dio, infatti, è una forza che penetra nell’intimo, illumina, guida, giudica e porta allo scoperto progetti e scelte umane. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita. L’uomo che si è pienamente identificato nella parola di Dio è Gesù stesso. Egli ci dona la forza per riconoscerci nelle parole di Dio, pronti a obbedire ai suoi ordini, che sono giusti, fanno gioire il cuore. Come cristiani, abbiamo la certezza della fede che Dio esiste e si è rivelato a noi mediante suo Figlio. E quindi desideriamo sempre camminare per le vie indicate da Gesù. Nel Vangelo di oggi “Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Egli, alzatosi, lo seguì”. Il vangelo poi continua con la folla che ancora lo segue, Gesù. Siamo lungo il mare di Galilea. Avevano tutti bisogno di Lui… Ma c’è un particolare… quello cioè che Gesù, anche nella grande folla, è capace di scorgere ciascuno di noi… Ecco perché Gesù tra tutti presenti lì in quella anonima folla, si accorge di uno, Levi, seduto al banco delle imposte, e lo chiama, “Séguimi”. Egli, infatti, è venuto per me e per te, non in quanto bravo e santo, ma in quanto peccatore e perduto. Amen!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Ad un Abba chiesero: cosa è la rabbia? E lui rispose: è una punizione che noi diamo a noi stessi per l'errore di qualcun altro.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

L'abate pertanto non deve insegnare né stabilire né ordinare nulla che sia contrario - ciò non sia mai! - alla legge del Signore; ma i suoi comandi e i suoi insegnamenti infondano nell'animo dei discepoli un fermento della giustizia divina. Ricordi sempre l'abate che tanto della sua dottrina quanto dell'obbedienza dei discepoli, di tutte e due le cose si farà un esame rigoroso nel tremendo giudizio di Dio.

Cap.2,4-6.