Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
04 - 10 Dicembre 2022
Tempo di Avvento II, Colore viola
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Giovedì 08 dicembre 2022

La festa di oggi ci distrae forse dall’avvento?

Siamo nella seconda settimana di Avvento, nel nostro cammino in preparazione al Natale, oggi, con questa solennità dell’Immacolata concezione, facciamo una sosta di contemplazione della figura di Maria. Si tratta forse di un evento che ci distrae? Penso proprio di no perché Maria ha sempre partecipato intimamente alla storia della salvezza: è serva, è discepola, è madre! Lo ribadisce anche il Concilio Vaticano II: “se ella è oggetto della nostra predicazione e della nostra venerazione, lo è per richiamare i credenti al Figlio suo, al suo sacrificio e all’amore del Padre”. In questa solennità, nella quale contempliamo Maria preservata da ogni contagio di colpa fin dal suo concepimento, ravvisiamo l’amore del Padre che ci ha benedetti e ci ha scelti per essere santi e immacolati di fronte a lui, figli adottivi mediante Gesù Cristo, come ce lo dice San Paolo nella seconda lettura. L’autore della Lettera agli Efesini insiste su questa vocazione che è anche vocazione sponsale di Israele davanti al Signore suo sposo, vocazione della Chiesa davanti a Cristo suo capo. Questo fatto teologico non è semplicemente un’idea, ma appunto una realtà, contemplata mirabilmente in Maria, figura e modello della Chiesa. Come emerge nel Vangelo di oggi, con il suo “Sì” radicale, Maria ha affidato tutta se stessa senza riserve. L’ingresso di Dio nel mondo, inaugurato con questo evento, presuppone in Maria una disposizione piena, pura e per questo preservata dal peccato originale e piena di grazia. Leggiamo nella colletta di oggi: dove lo si lascia entrare, Dio abita con la sua grazia, con i suoi doni. Maria è la bellezza della creazione che non volta le spalle a Dio, è l’umano che si fa dimora, è la prima redenta, preservata in previsione della morte del Figlio. In Maria è l’inizio della Chiesa; in Maria il piano di Salvezza voluto da Dio andrà a compimento: Nulla è impossibile a Dio. Con Maria, noi andiamo con gioia incontro al Signore. Amen!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre Poemen disse a chi voleva vivere santamente: "Non misurare te stesso, aderisci piuttosto a chi sa vivere bene".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ORDINE DELLA COMUNITÀ

I più giovani pertanto rispettino i più anziani; gli anziani amino i più giovani. Nello stesso modo di chiamarsi nessuno si permetta di rivolgersi all'altro col semplice nome, ma i più anziani chiamino i più giovani con l'appellativo di «fratelli» e i più giovani chiamino gli anziani «nonni», che significa «reverendo padre». L'abate poi, giacché sappiamo per fede che tiene le veci di Cristo, sia chiamato «signore» e «abate», non per sua pretesa ma per onore e amore di Cristo. Ma egli rifletta sulla sua dignità e si dimostri degno di tale onore.

Cap.63,10-14.