Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
12 - 18 Settembre 2021
Tempo Ordinario XXIV, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Lunedì 13 settembre 2021

Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.

Una serie di relazioni, che possono avere del sorprendente, si intrecciano nell'episodio che ci propone la liturgia odierna. Si narra di un miracolo di Gesù; uno dei tanti, potremmo dire. Eppure in esso troviamo qualcosa di diverso, di speciale. Non possiamo dimenticare che Gesù, comunque opera sempre nel rispetto di chi gli sta davanti; ogni suo gesto, ogni parola assume significati che risuonano sempre in modo personale. Oggi, il centro è nella figura del centurione, pagano e romano che però è ben voluto dal popolo; è lui che ha fatto costruire la sinagoga. Il rispetto della religione altrui e la sua bontà di cuore sono apprezzati da tutti. Non sorprende allora che egli stesso si preoccupi seriamente della salute di un suo servo. Ancora un tratto che mostra come questo soldato sappia vivere, nel rispetto altrui e nell'amore, il suo posto di responsabilità. Gesù è ben consapevole di questo quando lo incontra. Le buone qualità di quell'uomo si esprimono, però totalmente proprio nell'incontro con il Signore. Incontro di fede, come ammetterà lo stesso Gesù; fede vera e vissuta. Fede vera perché il centurione si affida completamente a Gesù; è una fede si affida pienamente in quello che Gesù avrebbe potuto fare. Fede vissuta veramente come dimostra l'atteggiamento del centurione stesso. Si pone davanti a Gesù in modo umile, riconoscendo la sua potenza ed il proprio essere limitato. Potremo chiederci: quanto in realtà fosse consapevole questa fede. Il centurione proviene da un'altra religiosità, completamente diversa. Il dubbio se il centurione sia pienamente consapevole della messianicità divina di Gesù Cristo è legittimo. Il suo interesse per la costruzione della sinagoga è stato solo un atto di cortesia o il centurione, anche in questo, ha dimostrato un interesse per la ricerca della religione vera? Non conosciamo la risposta a questa domanda. Gesù l'avrà letta nel cuore... o forse non era interessato a questo. Egli ha visto una sincerità piena, una umiltà e disposizione ad accogliere la sua salvezza e su questa fede ha operato il miracolo. Poniamoci anche noi in questo atteggiamento di umiltà che si dimostra nell'amore e nel rispetto altrui e vedremo anche noi miracoli veri.


NEL NOSTRO MONASTERO:
Dedicazione della chiesa, form.proprio, soll.
(trasferita da ieri)

Apoftegmi - Detti dei Padri

«Amare è far esistere l'altro, forse è ascoltarlo invece di parlare, ricevere da lui invece di voler dare. Forse egli aspetta che io abbia bisogno di lui».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI

Ai Vespri si cantino ogni giorno quattro salmi, a partire dal 109 fino al 147, eccettuati quelli che si devono utilizzare per altre Ore, cioè dal salmo 117 al 127 e inoltre il 113 e il 142; tutti gli altri si dicano ai Vespri. E poiché verrebbero a mancare tre salmi, si devono dividere della serie suddetta i più lunghi, cioè il 138, il 143 e il 144; invece il salmo 116, dato che è molto breve, si unisca al 115. Stabilito così per i Vespri l'ordine dei salmi, tutto ciò che rimane, cioè la lettura, il responsorio, l'inno, il versetto e il cantico si compia come abbiamo indicato sopra.

Cap.18,12-18.