Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
17 - 23 Novembre 2024
Tempo Ordinario XXXIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 1

Dedicazione della nostra Chiesa Monastica

13 Settembre


DAGLI SCRITTI...

La navata centrale con l'altare.

Dai "Discorsi" di sant'Agostino, vescovo
La dedicazione della casa di preghiera è la festa della nostra comunità. Questo edificio è divenuto la casa del nostro culto. Ma noi stessi siamo casa di Dio. Veniamo costruiti in questo mondo e saremo dedicati solennemente alla fine dei secoli. La casa, o meglio la costruzione, richiede fatica. La dedicazione, invece, avviene nella gioia. Quello che qui avveniva mentre questa casa si innalzava, si rinnova quando si radunano i credenti in Cristo. Mediante la fede, infatti, divengono materiale disponibile per la costruzione come quando gli alberi e le pietre sono tagliati dai boschi e dai monti. Non diventano tuttavia casa di Dio se non quando sono uniti insieme dalla carità. Questi legni e queste pietre, se non aderissero tra loro con un certo ordine, se non si connettessero armonicamente, se collegandosi a vicenda in un certo modo non si amassero, nessuno entrerebbe in questa casa. Infatti quando vedi in qualche costruzione pietre e legni ben connessi tu entri sicuro, non hai paura d'un crollo. Volendo dunque Cristo Signore entrare e abitare in noi diceva quasi nell'atto di costruire: "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri" (Gv 13, 34). Dunque, quanto qui vediamo fatto materialmente nei muri, sia fatto spiritualmente nelle anime; e ciò che vediamo compiuto nelle pietre e nei legni, si compia nei vostri corpi per opera della grazia di Dio.
Anzitutto perciò ringraziamo il Signore nostro Dio, da cui viene ogni buon regalo e ogni dono perfetto; rendiamo lode alla sua bontà con tutto l'ardore del cuore, perché ha eccitato l'animo dei suoi fedeli alla costruzione di questa casa di orazione, ne ha stimolato l'amore, ha prestato l'aiuto.

La Chiesa

[...] sia sempre per tutti un luogo santo [...].
Qui il fonte della grazia lavi le nostre colpe,
perché i tuoi figli muoiano al peccato
e rinascano alla vita nel tuo Spirito.
Qui la santa assemblea
riunita intorno all'altare,
celebri il memoriale della Pasqua
e si nutra al banchetto della parola
e del corpo di Cristo.
Qui lieta risuoni la liturgia di lode
e la voce degli uomini si unisca ai cori degli angeli;
qui salga a te la preghiera incessante
per la salvezza del mondo.
Qui il povero trovi misericordia,
l'oppresso ottenga libertà vera
e ogni uomo goda della dignità dei tuoi figli,
finché tutti giungano alla gioia piena
nella santa Gerusalemme del cielo".

La chiesa nasce dall'idea del marchese Vincenzo Giustiniani, di creare sull'assolato colle che dominava il paese di Bassano di Sutri, una grande chiesa, una basilica gentilizia da farne un mausoleo di famiglia. E' stata consacrata dal Vescovo di Nepi - Sutri Mons. Anselmo Basilici il 12 settembre 1819. Questo importante avvenimento lo ricorda una lapide marmorea sulla quale leggiamo:
D.O.M.
Quod ad hoc magnificum Innocentii X visitatione illustri templum complendum supererat studium Vincentii Principis et Anselmi Epi Sutri et Nepesini actuosa sollicitudo consacratione perfecit Pridie Idus Septembris MDCCCXIX.

Recentemente, per opera del Servo di Dio, Abate Ildebrando Gregori la Chiesa è diventata anche il Santuario del Volto di Cristo venerato nella Sacra Sindone della quale la copia è esposta nella navata laterale della Chiesa. E' meta di pellegrinaggi dai paesi circostanti, anche da Viterbo e da Roma.

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