Si è padri quando ci si rispecchia nella Paternità di Dio; per questo dono e questa speciale virtù Giuseppe viene prescelto dal Padre celeste per essere il padre del Verbo. Ora nella gloria Egli si pone alla custodia e protezione della Chiesa: va in soccorso dei moribondi per aiutarli nel tragitto ai Cieli. Si pone accanto a chi invoca il suo aiuto, agli operai che lo invocano per santificare il loro lavoro, e cerca di guidare gli altri nel viverlo nel bene. È sollecito verso le famiglie nel bisogno, nel loro percorso che spesso è un percorso di croce e difficoltà: la sua amabile tenerezza paterna si effonde pure come Custode e Protettore della vita nascente. Affidate, Madri in attesa, affidate la vostra gestazione, il vostro parto e crescita dei vostri figli. Giuseppe se ne prenderà carico e sarà loro accanto, passo dopo passo, nella loro crescita, così come ha seguito Gesù e la sua Santissima Madre. Giusto tra i giusti, dal cuore sì buono che, pur non comprendendo l'origine della gestazione della Madonna, e preso dall'angoscia, dato che entrambi, sia Lui che Maria sono Vergini; non la pone al ludibrio degli uomini e alla loro condanna, ma stende il velo della sua carità e pietà per tutelare la Venuta di Gesù al mondo e la protezione della vita in mia Madre. Quando poi lo Spirito illuminerà la sua anima dell'origine divina della Venuta e del Concepimento, Giuseppe si pose premuroso, attento Custode. Per la sua paternità santificata dalla sua opera umana, concretizzata nella fusione della Persona divina del Cristo, per i suoi meriti, grande è il potere di Giuseppe presso l'Altissimo, e può molto per noi! Padre è colui che si pone al servizio, non è mai un potere che domina, non è mai autoritaria, ma un'autorevolezza che è fermezza d'amore che dona sé stesso per tutelare i figli, la sposa, la missione, l'opera che Iddio gli ha donato. Quando c'è bisogno che questa paternità sia acquistata dai capi del governo, da molti che guidano nella Chiesa, dai gestori nel lavoro, dai padri nelle famiglie!
Proposito del giorno: tutta la tua persona, tutta la tua famiglia, tutti i tuoi problemi affidali a San Giuseppe.
Un anziano ha detto: «Quanto uno si sarà reso folle per il Signore, altrettanto il Signore lo renderà saggio».
QUALI DEVONO ESSERE I DECANI DEL MONASTERO Se la comunità è piuttosto numerosa, si scelgano tra i fratelli alcuni di buona reputazione e di santa vita e si costituiscano decani. Essi abbiano cura delle loro decanìe in tutto, secondo i comandamenti di Dio e le direttive dell'abate. Siano scelti a decani quei monaci con cui l'abate possa in tutta fiducia condividere i suoi pesi; e non si scelgano in ordine di anzianità, ma secondo la santità della vita e il grado di dottrina spirituale. Se però tra questi decani qualcuno, montato eventualmente in superbia, venisse trovato degno di biasimo, lo si ammonisca una prima, una seconda e anche una terza volta; se non si corregge, sia rimosso dall'ufficio e al suo posto subentri un altro che ne sia degno. 7La stessa cosa stabiliamo per il priore.