Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
05 - 11 Maggio 2013
Tempo di Pasqua VI, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Sabato 11 maggio 2013

Nel suo nome...

Il nome nel linguaggio biblico indica l'identità della persona, la sua natura e il suo essere. Gesù che già ha dato una sublime lezione di preghiera ai suoi, e a tutti noi, insegnandoci il Padre Nostro, vuole dare una garanzia di efficacia alle nostre invocazioni: dobbiamo e possiamo chiedere tutto a Dio, ma nel suo nome, “per il nostro Signore Gesù Cristo”, come fa la Chiesa a conclusione di tutte le sue orazioni liturgiche. “Nel nome di Gesù ogni ginocchio si piega nei cieli e sulla terra... perché Dio lo ha esaltato e gli ha dato un nome che è al disopra di ogni altro nome”. Cosi Cristo è diventato l'eterno sacerdote orante, il nostro avvocato ed intercessore presso il Padre, colui che ha precipitato l'«accusatore», che ci accusava giorno e notte presso Dio”. Egli quindi fa sue le nostre preghiere, prega con noi e per noi, ci difende dal male, ci dona la grazia che ci santifica e rende meritorie le nostre azioni quotidiane, purché facciamo tutto nel suo nome e per la sua gloria. Così Egli, che ritorna al Padre, ci trascina verso questa misteriosa ascensione, unendoci a sé con i vincoli della preghiera, in una comunione di intenti e di vita.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba disse: Malvagità non caccia affatto malvagità; se uno ti ha fatto del male, tu fagli del bene, per distruggere la sua malvagità con le tue opere buone.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO ESSERE ACCOLTI GLI OSPITI

Tutti gli ospiti che sopraggiungono siano accolti come Cristo, poiché egli dirà: «Ero forestiero e mi avete ospitato» (Mt 25,35). E a tutti si renda l'onore dovuto, soprattutto ai fratelli nella fede (Gal 6,10) e ai pellegrini. Non appena quindi viene annunziato un ospite, subito gli vadano incontro il superiore e i fratelli con tutte le premure suggerite dalla carità; prima si preghi insieme e poi ci si scambi il segno della pace. Questo bacio di pace appunto non sia mai dato prima di aver pregato insieme, per evitare le illusioni diaboliche. Nel modo stesso di salutare si dimostri la più grande umiltà verso tutti gli ospiti che arrivano o che partono: col capo chino o con tutto il corpo prostrato a terra si adori in essi Cristo, perché è lui che viene accolto.

Cap.53,1-7.