Gesù si rivela oggi con il mandato di raccogliere tutti i figli di Dio, chiunque siano, ovunque si trovino, anche i cosiddetti pagani. Tutti in un solo ovile sotto un solo pastore. È aperto a tutti e vuole accogliere tutti, e tutte le cose genuinamente umane trovano eco nel suo cuore. È nostro fermo dovere di imitarlo in questo compito datogli dal Padre, fin quando tutti non entreremo a godere la pace che ci ha promesso. Si tratta di aderire al disegno di Dio per costruire le realtà nuove inaugurate da Cristo. La prima lettura oggi ci suggerisce l'ambito nel quale è necessario intervenire perché sia rispettato il piano di Dio e riportato cosi alla sua origine: La famiglia e in particolare l'amore coniugale. Dio vuole aiutarci a costruire la famiglia secondo i suoi piani, ma occorre che da parte nostra ci sia la volontà di farlo. Da lui ogni benedizione perché come ha assicurato l'Apostolo: non ti mancherà la mia grazia.
Tutto deve essere «compiuto nei tempi adatti e nelle misure opportune; ciò che è immoderato e inopportuno, è di breve durata, e le cose di breve durata sono più che altro nocive e non giovevoli».
L'UMILTÀ La scala poi innalzata è la nostra vita su questa terra: mediante l'umiltà del cuore essa viene dal Signore elevata verso il cielo; e i montanti di questa scala diciamo che sono il nostro corpo e la nostra anima: tra questi lati la chiamata di Dio ha inserito diversi gradini di umiltà e di disciplina spirituale da salire.