Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
08 - 14 Aprile 2007
Tempo di Pasqua I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Mercoledì 11 aprile 2007

Gesù risorto appare a due discepoli sulla via di Emmaus

E' uno dei racconti più belli. L'evangelista Luca descrive il passaggio dalla tristezza degli sfiduciati alla gioia di chi ha trovato il Messia: quel passaggio, con la risurrezione del Signore, si compie non solo nei discepoli di Emmaus, ma in tutti noi credenti. I due discepoli arrivano gradualmente a riconoscere Gesù, passando così dalla tristezza all'entusiasmo; lo riconoscono come profeta, potente nelle opere e nelle parole, davanti a Dio e a tutto il popolo. L'hanno sognato come colui "che avrebbe liberato Israele". Ma si sono smarriti nella loro fede, a causa della croce. Un Salvatore crocifisso è per loro qualcosa di inconcepibile. Nel racconto di Luca si sente anche il clima delle riunioni fraterne, in cui i primi cristiani leggevano la Scrittura alla luce di Cristo risorto e poi "spezzavano il pane", cioè celebravano l'eucaristia. I due discepoli sono guidati da Gesù a rileggere la Scrittura e a trovarvi che la passione sopportata dal Signore, per entrare nella gloria, non è stata un incidente imprevisto e contrario al disegno di Dio, ma ne è stata il compimento. Quindi fa capire loro il valore della sofferenza nel grande piano salvifico di Dio. La passione e la croce dell'Unto di Dio corrisponde al piano misterioso di Dio. Infine, osserviamo poi che Gesù è riconosciuto alla frazione del pane, all'eucaristia: là è avvertita la sua presenza reale e la sua compagnia, e l'unione a Gesù fa battere il cuore. Senza Gesù, i cuori rimangono ghiacci e spenti.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Alcuni fratelli vollero vedere l'abba Antonio. Salirono su una barca, e li trovarono un anziano che anche lui voleva andare da Antonio, ma i fratelli non ne sapevano niente. Seduti sulla barca conversavano sui detti dei padri, sulle Scritture e sui loro lavori manuali. L'anziano invece stava in silenzio. Giunti al porto, si accorsero che anche l'anziano andava dall'abate. Arrivati da Antonio, questi disse: «Avete trovato un buon compagno di strada in questo anziano!». E al vecchio: «E tu ti sei trovato con dei buoni fratelli, Padre!». L'anziano rispose: d'accordo, ma la loro casa non ha porte: entra chi vuole nella stalla e slega l'asino!». Parlava così perché i fratelli dicevano tutto quello che passava loro per la testa.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL LETTORE DI SETTIMANA

Alla mensa dei fratelli mentre mangiano non deve mai mancare la lettura; ma non sia uno a caso che prenda un libro e si metta a leggere, bensì vi sia un lettore stabilito per tutta la settimana, che entra in servizio la domenica. Egli, iniziando il turno di lettura, dopo la Messa e la comunione, si raccomandi alla preghiera di tutti, perché Dio tenga lontano da lui lo spirito di superbia. Il lettore intoni nell'oratorio questo versetto, che venga poi ripetuto da tutti per tre volte: «Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode» (Sal 50,17); e, ricevuta la benedizione, entri nell'ufficio di lettore.

Cap.38,1-4.