Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
08 - 14 Aprile 2007
Tempo di Pasqua I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Martedì 10 aprile 2007

Gesù risorto appare a Maria Maddalena

Maria di Magdala, dopo essere venuta a dar l'allarme raccontando «hanno portato via» il suo Signore, ritorna di nuovo al sepolcro. Vede e riconosce Gesù risorto dai morti. Vedere il segno della tomba vuota non basta da solo a fare credere nella risurrezione. Occorre l'apparizione di Gesù risorto, l'incontro con lui. Questa risurrezione di Gesù non è un ritorno alla vita precedente, ma l'inizio di una vita nuova e diversa. Perciò anche il rapporto con Gesù non può continuare come prima. Ora egli è il "Signore" e sale presso il Padre suo e Padre nostro, il suo Dio e il nostro Dio.
Quando i due discepoli, immersi nelle loro meditazioni, se ne vanno via dal sepolcro, Maria di Magdala resta lì, macerata da un solo amore: Gesù. Nella sua solitudine, il pensiero di lui penetra:«hanno portato via il mio Signore e non so dove l'abbiano messo». Non è più l'informazione un po' impersonale che aveva portato agli altri; è il grido di una tenerezza umana molto pura, ma profondamente femminile. Mentre parla, indovina una presenza dietro di sé. Si volta di scatto, ma l'apparizione che vede è così soave e tranquilla che non può credere a ciò che il suo cuore le fa sperare. Resta prostrata e scambia colui che è davanti al lei per giardiniere; forse potrà dare qualche informazione su quella sparizione che la strazia. Una parola è sufficiente a mutare tutta la sua tristezza in gioia: «Maria!» Essa diventa l'appassionata e sollecita annunciatrice della risurrezione ai discepoli.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Pazienza

L'abba Pastor diceva: «Quali che siano le tue pene, la vittoria su di esse sta nel silenzio».

Un giorno che i fratelli si erano riuniti a Scete, alcuni anziani vollero mettere alla prova l'abba Mosè: si fecero sprezzanti e gli dissero: «Perché questa specie di etiope viene tra noi?». L'abate tacque udendo queste parole. Di ritorno dall'assemblea, quelli che lo avevano ingiuriosamente trattato gli dissero: «Non sei turbato?». Egli rispose: «Sono turbato, ma non dico niente».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I VECCHI E I FANCIULLI

Sebbene la natura umana sia per se stessa portata a compassione verso queste due età, cioè dei vecchi e dei fanciulli, tuttavia è bene che intervenga in loro favore anche l'autorità della Regola. Si tenga sempre conto della loro debolezza e non si applichi affatto ad essi il rigore della Regola riguardo al vitto; si abbia piuttosto verso di loro un'amorevole condiscendenza e anticipino pure le ore regolari dei pasti.

Cap.37,1-3.