Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
10 - 16 Dicembre 2006
Tempo di Avvento III, Colore rosa
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Lunedì 11 dicembre 2006

Il perdono dei peccati

Alla visione della devastazione prodotta dal peccato, il profeta fa seguire quella stupenda del ritorno di Dio fra il suo popolo. E sulla la via del perdono e del ritorno che i riscattati del Signore verranno in Sion con giubilo: felicità perenne splenderà sul loro capo... e fuggiranno tristezza e pianto. Essa è una strada appianata dalla penitenza; la chiameranno Via Santa. Nessuno impuro vi camminerà, e gli stolti non vi si aggireranno... vi cammineranno i redenti! L'Avvento è tempo di Speranza, di pace e di gioia, ma solo se anche di impegno conversione e di santità. Il principio della salvezza è il Perdono. La guarigione del paralitico ci dice chiaramente che come il peccato è la fonte e il principio di tutti i mali, il male primordiale, così il Perdono è l'atto primo della guarigione, della liberazione, dello "stare bene". E' questa la prima aspirazione dell'Avvento: poter sentirsi dire da Dio: ti sono perdonati i tuoi peccati. La pace del Natale è la pace del perdono. Salga a te, o Padre, la preghiera del tuo popolo, perché nell'attesa fervida e operosa si prepari a celebrare, con vera fede, il mistero dell'Incarnazione.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre Zaccaria disse: "secondo me, monaco è colui che in ogni cosa fa violenza a se stesso".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ELEZIONE DELL'ABATE

Se invece tutta la comunità, sia pure all'unanimità, eleggesse - non sia mai! - una persona accondiscendente ai propri vizi e questi vizi giungono in qualche modo a conoscenza del vescovo nella cui diocesi è situato il monastero o agli abati o ai cristiani vicini, essi non permettano che prevalga l'accordo dei perversi e scelgano un degno amministratore per la casa di Dio, convinti che ne riceveranno grande ricompensa, se agiranno con retta intenzione e per zelo verso Dio, mentre al contrario saranno colpevoli di peccato se trascurano di intervenire.

Cap.64,3-6.