All'inizio del suo ministero pubblico, Gesù si premura di raccogliere intorno a sé alcuni discepoli, ai quali rivolge un insegnamento del tutto particolare, perché li vuole suoi seguaci e suoi testimoni. A suo tempo, dopo la sua risurrezione, essi saranno inviati nel mondo, affinché il Vangelo possa essere annunciato a tutte le genti. I dodici, da pescatori di pesci, diventeranno per volere di Cristo pescatori di uomini: "Seguitemi, vi farà pescatori di uomini". Andrea, insieme a suo fratello Simone, è uno dei primi a prestare ascolto alla chiamata di Gesù. L'evangelista Matteo dà particolare rilievo alla prontezza con cui Pietro e Andrea rispondono al comando di Gesù: "Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono". Essi non lasciarono solo le reti, la barca e la professione, ma anche il padre. La sequela di Gesù, quella autentica che trasforma la vita, non lascia adito a tergiversazioni e non concede alcuno sconto: essa è, di sua natura, radicale, decisiva. Partire è anzitutto partire da sé. Rompere quella crosta di egoismo che tenta a vari titoli di imprigionarci nel nostro egoismo. Andrea era capace. Alla scuola di Giovanni il Battista, prima di seguire Gesù, aveva affilato il suo spirito. Alcuni episodi lo evidenziano. Un giorno sentì dire dal Battista, vedendo Gesù: "Ecco l'Agnello di Dio!", e immediatamente, preso da questa dichiarazione di Giovanni, ne fu conquistato. Ma non tenne la cosa per sé, corse da suo fratello Pietro, dichiarandogli: "Abbiamo trovato il Messia!" Alla moltiplicazione dei pani, sarà lui a proporre a Gesù, ignaro di quello che sarebbe accaduto, la possibilità di sfamare tutta quella gente, dicendo che c'era lì un ragazzo, che aveva "cinque pani e due pesci". Come suo fratello Pietro, dopo aver predicato il Cristo risorto, avrà la gioia di suggellare la propria testimonianza, morendo crocifisso come il suo fratello. Davanti alla croce, su cui sarà appeso, si esprimerà in una gioiosa preghiera. E' il patrono della chiesa di Costantinopoli, come Pietro lo è di quella di Roma. Questi sono i servi del Signore!
L'Abba Epifanio diceva: "il profeta Davide pregava a notte fonda, si alzava a mezzanotte, prima dell'alba invocava aiuto, all'alba era in preghiera, al mattino implorava, alla sera e a mezzogiorno elevava suppliche. Per questo poteva dire: sette volte al giorno io ti lodo".
I SACERDOTI CHE VOLESSERO EVENTUALMENTE ENTRARE IN MONASTERO E se per caso nel monastero si devono fare delle nomine o trattare qualche affare importante, occupi il posto che gli spetta secondo la data di ingresso in monastero, non quello che gli è stato assegnato per riverenza al sacerdozio. Così pure se un chierico, mosso dallo stesso desiderio, vorrà aggregarsi al monastero, sia collocato in un posto intermedio, ma anche qui a condizione che prometta l'osservanza della Regola e la propria stabilità.