Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
16 - 22 Aprile 2006
Tempo di Pasqua I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Martedì 18 aprile 2006

Non mi trattenere

Maria ha il suo primo incontro con Gesù Risorto; è un incontro decisivo: per Maria e per la sua vita. Ella piange per la morte del suo Maestro; non è ancora entrata nel suo mistero Pasquale. Ancora è soprafatta da sentimenti che la chiudono in sé stessa. Si mette ancora al primo posto, pone avanti i suoi desideri umani; legittimi, ma che ancora sono incrostati dall'umana debolezza ed egoismo. Il suo gesto di afferrare ancora Gesù è slancio di stupore ed è movimento di amore. Gesù però le risponde: Non trattenermi, quasi ad evidenziare come Maria sia ancora legata in un suo personale egoismo. Gesù diventa, quindi, inafferrabile. Egli, il Risorto, non vuole che gli si imponga una barriera. Chiede un incontro personale ed intimo ma chiede che questo avvenga nel suo Mistero Pasquale non nelle nostre categorie umane. L'incontro sarà in un'altra dimensione, non nella nostra. In questo movimento abbiamo l'opposto dell'Incarnazione, quando Egli ha voluto assumere un corpo umano; ora Egli ci chiede un incontro che trascende la nostra natura e sublima i nostri sentimenti. Nell'Eucaristia abbiamo questo incontro. L'Eucaristia non è una gabbia per Gesù. Non è opera dell'uomo che predomina sulla volontà divina. Nell'Eucaristia, Gesù rimane fedele a sé stesso e si ripresenta a noi nel suo Mistero; afferriamolo allora in questo momento, facciamolo nostro ma come vuole Lui, non secondo i nostro preconcetti ma sul piano divino.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano che abitava in Egitto diceva sempre: «Non c'è strada più breve che quella dell'umiltà».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IN QUALI ORE I FRATELLI DEVONO PRENDERE I PASTI

Dal 14 settembre sino all'inizio della Quaresima il pasto sarà sempre a nona. In Quaresima poi fino a Pasqua sarà a vespro; nel qual caso l'ora dei Vespri sia regolata in modo tale che i fratelli mentre mangiano non abbiano bisogno della lucerna, ma si svolga tutto quando è ancora giorno. Così pure in ogni stagione, l'ora della cena o dell'unica refezione sia regolata in modo che tutto si faccia con la luce del giorno.

Cap.41,6-9.