Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
17 - 23 Luglio 2005
Tempo Ordinario XVI, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Mercoledì 20 luglio 2005

Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto.

Con la parabola del buon seminatore, Gesù si paragona a colui che semina il seme fecondo della Parola di Dio. Abbiamo l'immagine del seminatore che sparge con gesti ampi i suoi semi dappertutto; egli raccoglie i semi dalla sua bisaccia a piene mani e li distribuisce poi sul terreno, attento ad averne una distribuzione regolare ed uniforme.
Il seminatore non si interessa a evitare le strade, i sassi o i terreni non fecondi. Il seme è sempre distribuito su tutta la sua proprietà. E' l'immagine della chiesa nella quale è annunciata la Parola di Dio. In essa vi è il terreno buono e fecondo dove essa produce dei frutti durevoli, vincendo le tentazioni del mondo e perseverando nelle difficoltà. Gesù ama usare delle immagini raccolte dall'esperienza di vita del popolo ebraico per offrire un messaggio comprensibile.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Sforzati di entrare nella cella del tesoro che è dentro di te e vedrai quella che è in cielo: l'una e l'altra sono un'unica (cella), e per una sola porta le vedrai entrambe. La scala che conduce al Regno è nascosta dentro di te, nella tua anima. Tu immergiti in te stesso, (lontano) dal peccato, e lì tu troverai i gradini per i quali salire.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

Né chiuda gli occhi sui vizi dei trasgressori, ma appena cominciano a nascere li strappi fin dalle radici con tutte le forze, memore della triste fine di Eli, sacerdote di Silo (cf. 1 Sam 2,27-34). E i più docili e disponibili li riprenda a parole, ammonendoli una prima e una seconda volta; ma i malvagi, gli ostinati, i superbi e i disobbedienti li reprima con le battiture o altri castighi corporali sin dal primo apparire del vizio, sapendo che sta scritto: «Lo stolto non si corregge a parole» (Pr 29,19); e ancora: «Percuoti con la verga tuo figlio e lo strapperai dalla morte» (Pr 23,14).

Cap.2,26-29.