Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
01 - 07 Maggio 2005
Tempo di Pasqua VI, Colore bianco
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Venerdì 06 maggio 2005

Non provochiamo arresti cardiaci!

"Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere, perché io sono con te" (Atti, 18,9).
Chi ha incontrato Cristo, non può tacere; chi ha fatto esperienza del Risorto, non può nascondere l'esplosione di gioia che viene da quell'incontro. Anche nel silenzio si "parla" agli animi assetati di pace, di buoni esempi di vita vissuta nella luce. Tutti i cristiani dovrebbero testimoniare di essere illuminati interiormente, forti e decisi nella fede che può essere messa alla prova, ma è frutto di un rapporto che non si può interrompere, di una gioia che nessuno può togliere.
Solo la nostra volontà può rompere i contatti; la nostra debolezza può affievolirli, ma il Signore soccorre sempre gli animi retti affaticati dal proprio limite e ciononostante sempre tesi ai beni del cielo… La moltitudine dei figli adottivi ottiene vita dalla Parola di verità (cfr. colletta) che sprona con forza perché il meccanismo non si inceppi; parola che è olio che ingrassa ingranaggi collegati tra loro in un movimento sincronizzato che segna un tempo di grazia. È questo il tempo della grazia e non dobbiamo sprecarlo perché, ciò che riceviamo oggi, domani possa farci capaci di accogliere una donazione più grande, una maggiore dose di divinità nella nostra umanità. La gioia è il segno della presenza del Signore, la tristezza è il segno della mancanza di sottomissione all'Amore: non ci sono altre spiegazioni. Chi ama si rigenera misteriosamente; chi si chiude in un amore egoistico distrugge ogni giorno una cellula del suo cuore fino all'irrimediabile arresto cardiaco! Come il nostro cuore non cessa di battere fino a che i nostri giorni non siano compiuti, pompando a volte affannosamente il sangue che porta nutrimento a tutto il corpo, così noi senza adagiarci, dobbiamo correre sempre con perseveranza; il limite a questa corsa non possiamo deciderlo noi, né possiamo stabilire le regole di una "gara" tutta speciale che si svolge da secoli...


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano diceva: Per questo non facciamo progressi, perché non conosciamo i nostri limiti e non abbiamo pazienza nel compiere l'opera che abbiamo intrapreso, ma vogliamo entrare in possesso della virtù senza alcuno sforzo.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'OSSERVANZA DELLA QUARESIMA

Veramente la vita del monaco dovrebbe avere in ogni tempo un tenore quaresimale; tuttavia, dato che questa virtù è di pochi, raccomandiamo che almeno nel periodo di Quaresima ognuno si impegni a custodire la propria vita con la più grande purezza, e insieme a riparare in questi santi giorni le negligenze degli altri tempi dell'anno. Ora, tutto questo lo possiamo attuare in maniera degna se ci asteniamo da ogni peccato e ci dedichiamo alla preghiera con le lacrime, alla lectio divina, alla compunzione del cuore e all'astinenza.

Cap.49,1-4.