Festa istituita dal Papa S. Pio V nel 1572, a ricordo della vittoria navale del 7 ottobre 1571 riportata dalle forze cristiane sui turchi minacciosi, vittoria attribuita dal santo pontefice all'intercessione di "Maria aiuto dei Cristiani" invocata contemporaneamente dalle confraternite del Rosario.
Il brano evangelico lucano di oggi, ritrae Maria SS.ma nel momento inaspettato e incomprensibile da parte umana, in cui l'angelo Gabriele annuncia alla Vergine di Nazaret che sta per divenire la madre di Dio fatto uomo. E' il momento sublime della grandezza di Maria, "benedetta fra tutte le donne". E' l'inizio dell'interminabile catena delle "grandi cose" che l'Onnipotente ha compiuto in lei, nella sua assimilazione totale a Cristo suo figlio.
Celebrando questa festa con il Santo Padre Giovanni Paolo II in visita al santuario di Pompei, sfogliamo la sua bella enciclica del 16 ottobre 2002, intitolata "Rosarium Virginis Mariae", mettendoci con lui "alla scuola di Maria", perché occupi anche in noi un posto importante nella nostra vita spirituale. Ai noti cinque misteri della gioia, del dolore e della gloria l'attuale pontefice ha voluto aggiungere quelli della luce, anello mancante nella nostra meditazione sulla vita di Gesù.
Sulla preghiera del rosario, "compendio del Vangelo", si è formata la spiritualità delle nostre famiglie passate, raccolte nel silenzio serale avanti al quadro della Vergine in profonda meditazione. Se ne sente ora la mancanza, se ne vedono tristemente i risultati: l'invadente televisore strozza i sentimenti familiari, separa i cuori. Rimettiamoci sotto il manto di Maria, "madre, maestra, guida", che sostiene il fedele con la sua intercessione potente.
L'abba Macario, interrogato su come si debba pregare, rispose: «Non è necessario parlare molto nella preghiera, ma stendiamo sovente le mani e diciamo: «Signore abbi pietà di noi, come tu vuoi e come tu sai". Quando la tua anima è in angustiata, di': «"Aiutami". E Dio ci farà misericordia, perché sa quello che a noi conviene».
I SETTIMANARI DI CUCINA I settimanari che finiscono e quelli che iniziano il turno, la domenica alla fine delle Lodi mattutine, si prostrino davanti a tutti chiedendo che si preghi per loro. Chi esce di settimana dica questo versetto: «Benedetto sii tu, Signore mio Dio» (Dn 3,52), «che mi hai soccorso e consolato» (Sal 85,17); e, dopo che è stato ripetuto tre volte e chi esce ha ricevuto la benedizione, subentra chi inizia la settimana e dica: «O Dio, vieni a salvarmi; Signore, vieni presto in mio aiuto» (Sal 69,2); e sia ripetuto anche questo tre volte da tutti ed egli, ricevuta la benedizione, entri in servizio.