Nereo e Achilleo, secondo la tradizione, erano due militari conquistati alla fede dall'esempio di fortezza dei cristiani torturati e condotti al martirio. Decapitati sulla via Ardeatina, vennero sepolti nel cimitero di Domitilla. Del loro martirio, avvenuto probabilmente durante la prima persecuzione di Diocleziano (303/305), scrive papa Damaso nell'epigrafe da lui posta sulla loro tomba. I due martiri, il cui culto è attestato fin dal secolo VI, sono ricordati il 12 maggio nel Martirologio geronimiano (sec. V-VI).
Santi Néreo e Achílleo, martiri, che, come riferisce il papa san Damaso, si erano arruolati come soldati e, spinti da timore, erano pronti ad obbedire agli empi comandi del magistrato, ma, convertitisi al vero Dio, gettati via scudi, armature e lance, lasciarono l'accampamento e, confessando la fede in Cristo, godettero del suo trionfo. In questo giorno a Roma i loro corpi furono deposti nel cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina.
Dio onnipotente, concedi a noi, che veneriamo i santi martiri Nereo e Achilleo, di avere sempre come amici e intercessori presso di te questi gloriosi testimoni della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
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