Ildebrando (Sovana, Grosseto, 1025/1030 - Salerno, 25 maggio 1085), monaco, chiamato da papa Leone IX a collaborare alla riforma della Chiesa, assunse un ruolo di primo piano nella curia romana. Eletto papa (1073), rivendicò l'autonomia del potere spirituale rispetto a quello temporale ed esercitò una costante sollecitudine nei confronti della Chiesa universale. Dopo aver subìto l'opposizione violenta di Enrico IV, re di Germania e imperatore, morì in esilio.
San Gregorio VII, papa, che, portando il nome di Ildebrando, condusse dapprima la vita monastica e con la sua attività diplomatica aiutò molto i pontefici del suo tempo nella riforma della Chiesa; salito alla cattedra di Pietro, rivendicò con grande autorità e forza d'animo la libertà della Chiesa dal potere secolare e difese strenuamente la santità del sacerdozio; per tutto questo, costretto ad abbandonare Roma, morì in esilio a Salerno.