Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
21 - 27 Settembre 2003
Tempo Ordinario XXV, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 1

I Santi del giorno

Venerdì 26 settembre 2003

San Cosma e Damiano

Martiri (Memoria facoltativa)

BIOGRAFIA

Cosma e Damiano (sec. III-IV), secondo la tradizione, furono due medici anàrgiri (ossia «senza chiedere denaro» in cambio delle loro cure). Subirono il martirio a Ciro (Siria). Il loro culto si diffuse a partire dalla seconda metà del secolo IV; una basilica fu edificata in loro onore a Roma da papa Felice IV (526-530). I loro nomi furono inseriti nel Canone Romano.

MARTIROLOGIO

Santi Cosma e Damiano, martiri, che si ritiene abbiano esercitato a Cirro nella provincia di Eufratesia, nell'odierna Turchia, la professione di medici senza chiedere alcun compenso e abbiano sanato molti con le loro gratuite cure.

DAGLI SCRITTI...

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo
Preziosa é la morte dei martiri, acquistata col prezzo della morte di Cristo

Le gesta gloriose dei santi martiri fanno rifiorire la Chiesa in ogni luogo. Perciò possiamo constatare con i nostri stessi occhi quanto sia vero ciò che abbiamo cantato: «Preziosa agli occhi del Signore é la morte dei suoi fedeli» (Sal 115, 15). Questa morte é preziosa ai nostri occhi e agli occhi di colui, per il cui nome venne affrontata. Ma il prezzo versato per queste morti é stato la morte di uno solo. Quante morti ha riscattato con la sua morte uno solo! Se quel solo non fosse morto, il chicco di frumento non si sarebbe moltiplicato. Avete sentito le parole che dice all'avvicinarsi della sua passione, cioé della nostra redenzione: «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto»? (Gv 12, 24).
Sulla croce egli compì un'operazione di incalcolabile valore. Su di essa fu fatto il versamento per il nostro riscatto. La lanciata del soldato gli aprì il costato e da quella ferita sgorgò il prezzo di tutto il mondo. Con esso furono comprati i fedeli e i martiri, e il loro sangue é testimone che la loro fede era autentica. Essi restituirono ciò che era stato speso per loro, e misero in pratica quello che dice san Giovanni: Come Cristo ha dato la sua vita per noi, così anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli (cfr. 1 Gv 3, 16). E in un altro passo troviamo scritto: Quando sei seduto a mangiare con un potente, considera bene che cosa hai davanti, perché bisogna che tu prepari altrettanto (cfr. Pro 23, 1-2)
Lauta é quella mensa dove il cibo é costituito dallo stesso padrone della mensa. Nessuno nutre gli invitati con la propria carne: questo lo fa solo Cristo Signore. Egli é colui che invita, egli é il cibo e la bevanda. Compresero bene i martiri che cosa avessero mangiato e bevuto, per rendere un tale contraccambio. Ma come avrebbero potuto rendere questo contraccambio, se egli, che sborsò per primo il prezzo, non avesse dato loro il mezzo per corrisponderlo? «Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?». «Alzerò il calice della salvezza» (Sal 115, 12-13). Qual é questo calice? E' il calice della passione, amaro, ma benefico: quel calice avrebbe causato terrore al malato, se il medico non l'avesse bevuto per primo. Questo calice é proprio la passione. Lo riconosciamo dalle parole stesse di Cristo, che dice: «Padre, se é possibile, passi da me questo calice» (Mt 26, 39). DI questo stesso calice i martiri hanno detto: «Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore» (Sal 115, 13).
Non temi dunque tu, o martire, nel momento della tua passione? Tu non temi e sta bene! Ma sai dirmi il perché «Perché invocherò il nome del Signore». Come potrebbero vincere i martiri, se non vincesse negli stessi martiri colui che ha detto: «Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo»? (Gv 16, 33). Il sovrano del cielo sosteneva il loro animo, guidava la loro lingua, sconfiggeva, per mezzo loro il demonio sulla terra, e li coronava martiri in cielo. O beati loro che bevvero questo calice! I dolori hanno avuto fine ed essi hanno conseguito la gloria.(Disc. 329, 1-2; PL 38, 1454-1455)



Formulario proprio

COLLETTA
Ti glorifichi la Chiesa, Signore, nel santo ricordo dei martiri Cosma e Damiano; tu che hai dato loro la corona della gloria, nella tua provvidenza concedi a noi il conforto della loro protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

OFFERTORIO
Nella memoria della morte preziosa dei tuoi giusti ti offriamo, o Signore, il santo sacrificio, principio e modello di ogni martirio. Per Cristo nostro Signore.

DOPO LA COMUNIONE
Custodisci in noi il tuo dono, o Signore, e il sacramento che per tua grazia abbiamo ricevuto nella memoria dei santi martiri Cosma e Damiano ci comunichi la salvezza e la pace. Per Cristo nostro Signore.

Dal Comune dei martiri: per più martiri.

DA VEDERE (links esterni):