Dal primo libro dei Re.
In quei giorni, Geroboàmo, [re d'Israele], pensò: "In questa situazione il regno potrà tornare alla casa di Davide. Se questo popolo continuerà a salire a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio del Signore, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboàmo, re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboàmo, re di Giuda".
Consigliatosi, il re preparò due vitelli d'oro e disse al popolo: "Siete già saliti troppe volte a Gerusalemme! Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno fatto salire dalla terra d'Egitto". Ne collocò uno a Betel e l'altro lo mise a Dan. Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli.
Egli edificò templi sulle alture e costituì sacerdoti, presi da tutto il popolo, i quali non erano discendenti di Levi. Geroboàmo istituì una festa nell'ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda. Egli stesso salì all'altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretto, e a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture.
Geroboàmo non abbandonò la sua via cattiva. Egli continuò a prendere da tutto il popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderava conferiva l'incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture. Tale condotta costituì, per la casa di Geroboàmo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla faccia della terra.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Sal 105
RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie.
RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
Si fabbricarono un vitello sull'Oreb,
si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba.
RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso.
RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
A tutti coloro che lo cercano con cuore sincero, il Signore assicura l'assistenza e la grazia: egli, infatti, è con noi fino alla fine dei tempi. Preghiamolo, quindi, dicendo:
Dona il tuo pane, Signore.
Alla Chiesa che vive nel mondo come sacramento di salvezza:
A quelli che operano per la giustizia e la perequazione dei beni:
Agli ammalati, agli stanchi e a quanti hanno perso la fiducia:
A chi si sente soffocato dalla morsa del male e del peccato:
A chi sente il desiderio profondo di conoscerti e di amarti:
A chi compie il proprio dovere con coscienza e rettitudine:
A chi si accontenta solamente del piacere e delle ricchezze:
Ai popoli oppressi e affamati a causa della nostra prepotenza:
A chi non riceve un salario sufficiente e dignitoso:
Alle famiglie povere e numerose del nostro quartiere:
Al popolo cristiano che ogni domenica partecipa alla messa:
Ai sacerdoti che consacrano il tuo corpo e il tuo sangue:
Padre misericordioso, che con il corpo e sangue di Cristo continui a sfamare una moltitudine di persone, allarga il nostro cuore alle necessità dei fratelli perché, attraverso la nostra solidarietà, conoscano te, unico vero Dio, e il Signore nostro Gesù Cristo, e vi rendano lode per i secoli eterni. Amen.
È veramente cosa buona e giusta, * nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai formato secondo il tuo cuore * Il tuo servo fedele san Benedetto, * per farne il padre e il maestro * di una moltitudine immensa di figli. Partecipe dello spirito di tutti i giusti, * fu pervaso, nell'estasi, dal tuo divino splendore. * E nell'intima contemplazione della tua luce, * dilatato il cuore negli spazi dell'amore, trovò angusta ogni cosa creata, * alla scuola del Cristo nostro Signore. In lui con gioia ineffabile * i monaci esultano in cielo e in terra, * e, uniti ai cori di tutti gli Angeli, * cantano senza fine linno della tua lode: