Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
21 - 27 Aprile 2024
Tempo di Pasqua IV, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 4

Letture Patristiche

Considera a quali misteri ti è consentito di partecipare.

La partecipazione alla Liturgia ti trasforma, trasforma tutto te stesso. E chi ti guarderà, desidererà la tua felicità. - San Giovanni Crisostomo, vescovo.

"Certo è bene dedicarsi assiduamente all'ascolto della sacra predicazione, ma anche questo bene risulta inutile se a essa non si accompagna l'utilità derivante dall'obbedienza. Quindi, per evitare di radunarvi qui invano, impegnatevi con tutto lo zelo, che ho spesso chiesto e non mi stancherò di chiedere insistentemente per voi con la preghiera, a condurre qui altri fratelli, a esortare gli erranti e a consigliare, non solo con la parola ma anche con l'azione. La dottrina che si espone con il contegno e la condotta della vita ha infatti maggior peso. Anche se non dici nulla, il solo fatto che, all'uscita dall'assemblea liturgica, tu manifesti nell'aspetto esteriore, nello sguardo, nella voce, nel passo e in tutto l'atteggiamento modesto del corpo il profitto che ne hai ricavato, costituisce già di per sé un'istruzione e un consiglio per coloro che non hanno partecipato alla liturgia.
Bisogna quindi uscire di qui come da un luogo sacro, accessibile solo a iniziati, come se... scendessimo dal cielo, con un atteggiamento più modesto, da veri amici della sapienza che sanno e dicono tutto con moderazione e misura, in modo che la moglie, la quale vede tornare dalla sacra assemblea il proprio marito, il padre che vede il figlio e il figlio che vede il padre, il servo che vede il padrone, l'amico che vede l'amico, e persino il nemico che vede il nemico, comprendano tutta la portata del vantaggio che ne abbiamo ritratto; e lo capiranno se ci vedranno più miti, più pazienti, più pii, più accoglienti. Considera a quali misteri è concesso di partecipare a te che sei iniziato; con chi innalzi quel mistico canto; con chi formuli l'inno tre volte santo. Mostra ai profani che ai celebrato i sacri riti con i serafini, fai parte del popolo celeste, sei ascritto nel coro degli angeli, ti sei intrattenuto con il Signore, ti sei incontrato con Cristo.
Se ci metteremo in questa disposizione non ci sarà bisogno di discorsi con coloro che non sono intervenuti alla liturgia, ma dal nostro profitto essi si renderanno conto del proprio danno e accorreranno prontamente a usufruire dei medesimi vantaggi. Quando vedranno coi loro stessi occhi lo splendore dell'anima vostra, arderanno del desiderio della vostra straordinaria bellezza, anche se fossero i più sciocchi di tutti. Se infatti la beltà del corpo esercita una potente attrattiva su chi la vede, la bellezza dell'anima può impressionare assai più lo spettatore e incitarlo a uno zelo simile. Abbelliamo dunque il nostro uomo interiore e ricordiamoci delle cose che sono state dette qui quando saremo fuori, perché sarà proprio là che le circostanze lo esigeranno. Come l'atleta dimostra nella gara quello che ha imparato nella palestra, così anche noi dobbiamo manifestare nei rapporti esteriori quello che qui abbiamo udito".


(Om. 4.
(LM, TO XXIX, Ma-II).)