Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
24 - 30 Aprile 2022
Tempo di Pasqua II, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Domenica 24 aprile 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-04-24.html

II Domenica del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 5, 12-16; Sal 117; Ap 1, 9-11.12-13.17.19; Gv 20, 19-31.

Commento: Mio Signore e mio Dio!

 L'evangelista Giovanni, con rara efficacia, riesce a mostrarci, ricorrendo alla descrizione degli elementi esteriori, le situazioni interiori delle persone: nella pericope odierna prevalgono inizialmente le tenebre, il buio della notte, le porte chiuse, il timore dei giudei. Noi leggiamo il tutto anche in senso traslato e spirituale. Scopriamo il buio dei cuori, le chiusure degli animi e il persistere della paura. Sono questi sentimenti che ci accomunano agli apostoli e coincidono quasi sempre con l'assenza di Cristo o preludono ad un suo consolante intervento. Quante volte costatiamo che egli si inserisce dentro le nostre storie, dentro il nostro buio per diventare la nostra luce, per darci il suo conforto. Mostra le sua mani trapassate dai chiodi, il suo costato squarciato dalla lancia per sollecitarci a comprendere il recondito valore che egli ha voluto dare alla sofferenza in tutte le sue manifestazioni e come anche le nostre, se unite alle sue, diventano motivo di redenzione e di salvezza. Egli l'ha sperimentato sulla sua carne, ha sperimentato anche il buio del sepolcro, ma proprio per quei patimenti ora può dire con efficacia: «Pace a voi!» e infondere coraggio ai suoi che sono al buio e spauriti. Per il sacrificio offerto al Padre, ora può alitare amore sugli Apostoli e dare loro il mandato di assolvere e perdonare, un amore da trasfondere con il sacramento della riconciliazione. Tommaso non crede alla testimonianza dei suoi compagni. Egli desidera una testimonianza più forte, vuole toccare con mano i segni della passione sul corpo del suo Signore, vuole attraverso quei segni, sorbire l'amore per credere e amare. Gesù soddisfa il suo desiderio e gode della risposta dell'Apostolo incredulo: «Signore mio e Dio mio». Soltanto da Tommaso ascoltiamo una simile espressione così turgida di fede e di amore. Il Signore si rivolge poi a noi definendoci beati se siamo capaci di credere non con la visione della carne, ma solo con lo sguardo della fede.

IN ALBIS o della Misericordia Divina

Antifona d'Ingresso

Come bambini appena nati * desiderate il genuino latte spirituale: * vi farà crescere verso la salvezza. Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 2)
Oppure:
Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio, * che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4Esd 2, 36-37 (Volg.))

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio di eterna misericordia, che ogni anno nella festa di Pasqua ravvivi la fede del tuo popolo santo, accresci in noi la grazia che ci hai donato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre di misericordia, che in questo giorno santo raduni il tuo popolo per celebrare il memoriale del Signore morto e risorto, effondi il tuo Spirito sulla Chiesa perché rechi a tutti gli uomini l 'annuncio della salvezza e della pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 5, 12-16

Dagli Atti degli Apostoli.
Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 117

RIT: Rendete grazie al Signore perché è buono:
il suo amore è per sempre.


Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.

Seconda Lettura

Ap 1, 9-11.12-13.17.19

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese».
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d'oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d'uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia.

VANGELO

Gv 20, 19-31
Dal Vangelo secondo  Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre,
perché la comunità cristiana, confermata nella fede,
renda ragione della propria speranza davanti a tutti gli uomini.

R. Santifica nella verità la tua Chiesa, o Padre.

Per tutto il popolo cristiano,
convocato nel giorno del Signore, Pasqua della settimana,
perché manifesti la presenza di Gesù risorto
con la gioia di vivere in uno stesso luogo e con lo stesso cuore, preghiamo. R.

Per la nostra comunità,
perché cresca insieme ai neo-battezzati, come vera famiglia di Dio,
assidua all'ascolto della Parola, perseverante nella preghiera,
testimoniante nella carità fraterna, preghiamo. R.

Per tutti coloro che vivono l'esperienza del dolore,
perché non si lascino vincere dallo sconforto,
ma per la forza della fede e la solidarietà dei fratelli
sentano che il Signore è vicino a ciascuno di loro, preghiamo. R.

Per il cristiano che dubita, per l'incredulo che vorrebbe credere,
e per tutti coloro che cercano con amore la verità,
perché illuminati dalla grazia pasquale riconoscano che non c'è altro nome
al di fuori di Cristo in cui essere salvi, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché ci lasciamo evangelizzare con cuore docile,
e diventiamo risonanza viva della Parola che salva, preghiamo. R.

O Dio, nostro Padre,
principio e fonte di ogni dono,
lo Spirito del tuo Figlio risorto
ci introduca nella pienezza della verità pasquale
e ispiri i gesti e le parole
per testimoniarla nella realtà umana del nostro tempo.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo [e di questi nuovi battezzati]: tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo, guidaci alla beatitudine eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; * tendi la tua mano e mettila nel mio fianco, * e non essere incredulo, ma credente! Alleluia. (Gv 20, 27)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto sia sempre operante nei nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 25 aprile 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-04-25.html

II Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: rosso

LETTURE: 1 Pt 5, 5-14; Sal 88; Mc 16, 15-20.

Commento: Predicate il Vangelo ad ogni creatura.

La Chiesa ci propone oggi, nella Festa di San Marco Evangelista, un brano molto importante, si tratta dell'ultima apparizione del Risorto ai suoi discepoli ai quali viene affidato un mandato missionario universale. Sappiamo benissimo che l'ascensione al cielo non era l'abbandono di Gesù, ma solo un suo momentaneo allontanamento. Nel frattempo gli apostoli avrebbero dovuto prolungare l'opera di salvezza, annunciando il suo "vangelo" ad ogni creatura. Perciò essi vengono rivestiti di un compito di rappresentanza vicaria di Cristo, da realizzare ed estendere per tutto l'arco della storia. E' attraverso degli uomini che Cristo verrà ormai annunciato ad altri uomini. E' questo il suo mandato testamentario: "andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura...". Due cose sono da sottolineare in questo comando del Signore. Prima di tutto la sua "universalità": è in tutto il mondo che vengono inviati gli apostoli; il vangelo deve essere predicato ad ogni creatura, senza escludere nessuna razza umana, in qualunque parte della terra essa abiti. In secondo luogo, si esige l'accoglienza per fede del dono del vangelo, congiunto con il rito del battesimo, che anche simbolicamente significa la rinascita a vita nuova, come un autentico lavaggio dalle sozzure della vita precedente. Dunque "fede" e "battesimo", intimamente congiunti e vissuti dai cristiani, sono le "vie" che portano alla salvezza. Lasciamoci quindi condurre da Gesù dove non vorremmo andare, anche se egli ci lega con la malattia o ci fa stendere le braccia per la preghiera e per la morte.

Antifona d'Ingresso

Andate in tutto il mondo * e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Alleluia. (Mc 16, 15)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che hai glorificato il tuo evangelista Marco con il dono della predicazione del Vangelo, concedi a noi di imparare dal suo insegnamento a seguire fedelmente le orme di Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Pt 5, 5-14

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.
Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo.
E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. A lui la potenza nei secoli. Amen!
Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! Vi saluta la comunità che vive in Babilonia, e anche Marco, figlio mio. Salutatevi l'un l'altro con un bacio d'amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 88

RIT: Canterò in eterno l'amore del Signore.

Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell'assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi?

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Noi annunciamo Cristo crocifisso:
potenza di Dio e sapienza di Dio.

Alleluia.

VANGELO

Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli, in san Marco la Chiesa saluta l'evangelista che raccolse direttamente l'insegnamento di Pietro. Preghiamo Dio Padre per le esigenze missionarie e apostoliche della Chiesa, dicendo insieme:

Santifica il tuo popolo, Signore.

Per la Chiesa, perché senta l'urgenza di andare ad annunziare ad ogni creatura Gesù Figlio di Dio, rivelato dal Padre. Preghiamo:

Per i missionari, perché abbiano la stessa concretezza ed efficacia di Marco nel proclamare la buona novella. Preghiamo:

Per la Chiesa copta, fondata in Egitto da san Marco, perché sia fermento evangelico nelle regioni islamiche. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché senta la grave responsabilità di evangelizzare, con la parola e con la testimonianza, il proprio ambiente. Preghiamo:

Per i gruppi missionari della nostra diocesi, perché amino la Parola che vogliono contribuire a diffondere nel mondo. Preghiamo:

Per il gruppo biblico e liturgico della parrocchia.
Per i catechisti e gli educatori.

Ascolta, Padre, le preghiere che ti rivolgiamo nella festa di san Marco: esaudiscile secondo la tua volontà e facci testimoni del Cristo messia e salvatore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, il sacrificio di lode che ti offriamo nel ricordo glorioso di san Marco, e fa' che nella tua Chiesa sia sempre viva e operante la predicazione del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Ti presentiamo con gioia, o Signore, i doni della redenzione eterna e ti preghiamo: concedi a noi di venerarli e di offrirli con fede, perché siano fonte di salvezza per tutti i rinati nel Battesimo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu hai stabilito la tua Chiesa sul fondamento degli apostoli, * perché sulla terra sia segno visibile della tua santità nei secoli * e trasmetta a tutti gli uomini + gli insegnamenti che sono via al cielo. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti a tutte le schiere degli angeli, * ora e sempre, con cuore riconoscente, + proclamiamo nel canto la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)

—(oppure)—
Venne Gesù, stette in mezzo ai suoi discepoli e disse loro: «Pace a voi!». Alleluia. (Gv 20, 19)
Oppure:
Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Alleluia. (Gv 3, 5)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Il dono ricevuto dal tuo santo altare ci santifichi, Dio onnipotente, e ci renda forti nell'adesione al Vangelo che san Marco ha predicato. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Conferma, o Dio, l'opera della redenzione e proteggi coloro che hai chiamato a far parte della santa Chiesa mediante i sacramenti della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 26 aprile 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-04-26.html

II Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 4, 32-37; Sal.92; Gv 3, 7-15.

Commento: Come può accadere questo?

Le dimensioni dello spirito, la capacità di elevare mente e cuore fino ai pensieri di Dio, non è una virtù innata nell'uomo. Il peccato ci ha rilegati alla terra e alle cose che ci circondano, ci ha ridimensionati nelle nostre possibilità di elevazione e di spiritualità. Nicodemo testimonia evidentemente questi limiti. «Come può accadere questo?». Gesù con sottile ironia gli risponde: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?». Questo è un rimprovero che tocca personalmente tutti coloro che si atteggiano a «maestri» e che professano ed insegnano verità non comprese con il cuore e non sperimentate nella vita. Sono coloro, ancora più numerosi, che ascoltano ma non odono e non accolgono le testimonianze. Non comprendono le cose della terra nel loro giusto valore e ancor meno quelle del cielo a cui rimangono estranei. Resta sempre vero che le vie del Signore, la vie del cielo, sono percorribili soltanto con la sua Luce, altrimenti restano sempre buie ed inaccessibili. È per questo che Gesù deve ricordare a Nicodemo e a noi, che ci siamo posti in dialogo con loro, quello che sarà il prezzo del riscatto e la fonte da cui possiamo attingere la fede. Il Figlio dell'uomo deve essere innalzato sulla croce per attirare tutti a sé. Deve essere innalzato il Figlio affinché noi figli possano innalzarci oltre i pensieri della nuda terra. Dalla croce, trasformata in albero di vita, sgorgherà la certezza di una vita nuova, da lì matureranno i frutti di una fede viva: occorrerà la suprema testimonianza dell'amore con il dono della vita, per far rinascere la certezza della vita eterna. In quella morte ritroviamo la risurrezione. Così, sta dicendo Gesù a Nicodemo e a noi, si rinasce nell'acqua e dallo Spirito.

Antifona d'Ingresso

Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore: * ha preso possesso del suo regno il nostro Dio, l'Onnipotente. Alleluia.

Colletta

Dio onnipotente, donaci di proclamare la potenza del Signore risorto, per possedere in pienezza i doni che abbiamo ricevuto come pegno di vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 4, 32-37

Dagli Atti degli Apostoli.
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa "figlio dell'esortazione", un levìta originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.92

RIT: Il Signore regna, si riveste di maestà.

Il Signore regna,
si riveste di maestà:
si riveste il Signore,
si cinge di forza.

È stabile il mondo,
non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall'eternità tu sei.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Gv 3, 7-15
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Cristo, innalzato sulla croce come agnello immolato e vessillo di gloria, ci invita a rivolgere il nostro sguardo di fede verso di lui. Diciamo insieme:

Per la tua gloriosa passione, salvaci, Signore.

Perché i credenti in Cristo non si scandalizzino della croce, ma sappiano da essa attingere la vita eterna. Preghiamo:

Perché i popoli che non credono in Cristo, a motivo della sua croce, comprendano il valore salvifico di questo grande gesto di amore per gli uomini. Preghiamo:

Perché i religiosi e le religiose siano per la Chiesa e per il mondo segno visibile di comunione fraterna e di condivisione piena dei beni spirituali e materiali. Preghiamo:

Perché nel mondo diviso fra ricchi e poveri si diffonda maggiormente la solidarietà e la condivisione dei beni terreni come testimonianza di amore. Preghiamo:

Perché noi qui presenti sentiamo con maggiore urgenza il bisogno di rendere testimonianza alla nostra fede con grande forza e con gesti concreti di amore fraterno. Preghiamo:

Signore, che continui a rivelare a noi i segreti del tuo amore attraverso le Sacre Scritture, fa' che penetriamo nel mistero della tua croce gloriosa con una fede sempre più pura e viva. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
La tua benevolenza, o Dio, preceda e accompagni con sollecitudine i tuoi fedeli e li conduca a ricevere degnamente questi divini misteri. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Cristo doveva patire e risorgere dai morti * per entrare nella sua gloria. Alleluia. (Cf. Lc 24, 46.26)
Oppure:
Nessuno è mai salito al cielo, * se non colui che è disceso dal cielo, * il Figlio dell'uomo. Alleluia. (Gv 3, 13)

—(oppure)—
Cristo doveva patire e risorgere dai morti * per entrare nella sua gloria. Alleluia. (Cf. Lc 24, 46.26)
Oppure:
Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, * il Figlio dell'uomo. Alleluia. (Gv 3, 13)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere, perché la partecipazione al mistero della redenzione sia per noi aiuto nella vita presente e ci ottenga la gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Per la forza di questo sacramento donaci, o Signore, di testimoniare con la vita il glorioso mistero della morte e della risurrezione del tuo Figlio, che abbiamo annunciato in questa celebrazione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Mercoledì 27 aprile 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-04-27.html

II Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 5, 17-26; Sal.33; Gv 3, 16-21.

Commento: La luce è venuta nel mondo

Gesù prosegue il lungo dialogo con Nicodemo. Gli ha parlato di rinascita e di vita nuova, gli ha parlato dell'acqua e dello spirito, gli ha preannunciato che sarà innalzato sulla croce per diventare fonte di vita. Oggi, in modo ancora più esplicito, vuole rivelargli il meraviglioso progetto divino che egli sta attuando nel mondo. «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna». La fede in Cristo diventa dunque il motivo determinate della salvezza. Poi vuole sciogliere un altro dubbio che forse in Nicodemo e non solo in lui, potrebbe affiorare circa la missione dell'Inviato del Padre: «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui». Dal giudizio, già scandito sùbito dopo il primo peccato e dato dallo stesso Dio, è sgorgata la misericordia divina e la grande promessa di una vittoria finale sul male e sul peccato. Gesù viene per dare compimento a quella promessa, viene quindi come salvatore e redentore del genere umano. L'unica condizione inderogabile è che egli sia accolto nella fede; soltanto chi lo rifiuta colpevolmente si auto-condanna, perché si priva di amore e di perdono. Rifiutare la luce vuol dire preferire le tenebre, restare nella notte. Significa ancora non consentire a Dio di illuminare di grazia e di misericordia il nostro peccato. Senza quei doni il peccato resta dentro di noi a marcire nella morte. Gesù ci offre anche la motivazione di tale rifiuto: «Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere». Quando però conosciamo che al velo della nostra omertà Dio sostituisce il velo pietoso del suo paterno perdono, non dovremmo nutrire timore alcuno, anzi dovremmo godere che le nostre opere tornano ad essere fatte in Dio e nella verità che ci rende finalmente liberi.

Antifona d'Ingresso

Ti loderò, Signore, tra le genti, * e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. Alleluia. (Cf. Sal 17, 50; 21, 23)

Colletta

O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l'uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fa' che accogliamo nell'amore il mistero celebrato ogni anno nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 5, 17-26

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.
Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno».
Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Gv 3, 16-21
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Cristo è la grande luce che ci rivela l'amore del Padre per gli uomini e ci provoca ad un giudizio di verità sul nostro agire. Rivolgiamoci al Padre dicendo:

Per il tuo amore per Cristo, salvaci, Dio nostro.

Ti preghiamo, Padre, per i cristiani perseguitati, per le vittime di ogni ingiustizia e invidia umana: per la tua forza siano fedeli alla loro fede e alla loro coscienza.

Ti preghiamo per coloro che hanno di te l'idea errata di giudice vendicatore: scoprano che tu sei Padre e che ci hai tanto amato da consegnare Cristo tuo figlio per la vita del mondo.

Ti preghiamo per tutti i credenti: comprendano che Cristo è giudizio luminoso dell'autenticità e del valore delle loro opere.

Ti preghiamo per quanti sono preposti ai mezzi di comunicazione sociale: siano sempre umili cercatori e servitori della verità.

Ti preghiamo per noi, che chiami a compiere la verità con opere disinteressate e trasparenti: ci sentiamo sempre più responsabili di questa nostra vocazione.

Per chi agisce con violenza.
Per i nostri morti.

O Signore Gesù, che ci chiami a fare ogni giorno la scelta fra la luce e le tenebre, fa' che le nostre opere siano compiute in Dio con quella fedeltà alla verità che sei tu stesso, Sapienza eterna del Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Con i doni della Chiesa accetta, o Signore, come sacrificio a te gradito, noi tuoi servi, configurati a immagine del tuo Figlio, e confermati con il sigillo dello Spirito. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16)
Oppure:
La luce è venuta nel mondo. * Chi fa la verità viene alla luce. Alleluia. (Cf. Gv 3, 19.21)

—(oppure)—
Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16)
Oppure:
La luce è venuta nel mondo. Chi fa la verità viene alla luce. Alleluia. (Cf. Gv 3, 19.21)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

—(oppure)—
Concedi, o Padre, che, nutriti con il sacramento del Corpo e del Sangue del tuo Figlio, cresciamo nella comunione del suo Spirito e nell'amore dei fratelli, fino a raggiungere nella carità operosa la pienezza del Corpo di Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Giovedì 28 aprile 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-04-28.html

II Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: rosso

LETTURE: At 5, 27-33; Sal.33; Gv 3, 31-36.

Commento: L'Alto e la terra

Viene spontaneo, seguendo il dialogo di Gesù con Nicodemo, costatare come gli argomenti diventino sempre più profondi, sempre più coinvolgenti. Ascoltiamo le parole del Signore: «Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti». Egli aveva già detto al suo interlocutore che ciò che viene dalla carne è carne e ciò che viene dallo spirito è spirito. I limiti dell'uomo derivano dalla sua carnalità corrotta dal peccato e dalla sua spiritualità inquinata dalla concupiscenza ed è per questo che Gesù ci propone una rinascita ed un rinnovamento totale conformandoci alla sua immagine di Figlio di Dio. Il suo primato assoluto gli deriva dalla sua identità con il Padre, egli viene dall'alto, la sua natura divina e umana splende della stessa perfezione di Dio. La nostra invece viene dalla terra e con il peccato si e impiastrata di fango; quella primitiva somiglianza di cui egli ci aveva adornato, è stata deturpata dalla disobbedienza, che ha originato l'uscita dall'ambito del suo amore paterno. Sperimentiamo ogni giorno le tristi conseguenze di quel distacco e di quella morte: da celesti siamo diventati terrestri, legati cioè alle nostre cose, alla nostra terra, ai nostri affari, al nostro stupido orgoglio. Ne soffriamo tutto il peso, ma non siamo capaci di liberarci. Siamo anche consapevoli che spesso ciò che affàscina ci uccide, eppure restiamo invischiati dentro i nostri rovi spinosi e pungenti. Come vorremmo elevarci», salire qualche gradino verso l'alto, cominciare a parlare seriamente delle cose del cielo e guardarlo con fiducia come la nostra patria finale! È l'invito pasquale che Cristo sta rivolgendo a tutti noi. Ci chiede soltanto di rendere più viva ed operante la nostra fede.

Antifona d'Ingresso

O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, * aprivi la strada e abitavi con loro, * la terra tremò e si aprirono i cieli. Alleluia. (Cf. Sal 67, 8-9)

Colletta

O Dio, che hai compiuto il sacrificio della Pasqua per la salvezza del mondo, ascolta le preghiere del tuo popolo: Cristo, Sommo Sacerdote che intercede per noi, come vero uomo ci doni la riconciliazione e come vero Dio ci liberi dal peccato. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 5, 27-33

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
All'udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Ascolta, Signore, il grido del povero.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.

Alleluia.

VANGELO

Gv 3, 31-36
Dal Vangelo secondo  Giovanni

Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

L'amore del Padre, che ha dato in mano ogni cosa al Figlio per renderlo testimone della sua Parola, ci è comunicato già nella professione di fede pasquale. Così preghiamo con fiducia:

Ravviva la nostra fede, Dio di amore.

Per tutti i credenti in Cristo, perché la loro fede sia una vera testimonianza dell'amore del Padre per il Figlio e del dono del suo Spirito. Preghiamo:

Per coloro che aderiscono a religioni monoteistiche, perché la luce dello Spirito apra il loro cuore a riconoscere l'unico rivelatore di Dio nel suo Figlio incarnato. Preghiamo:

Per le giovani generazioni tentate di indifferenza religiosa o di apostasia, perché sappiano rivolgersi a colui che Dio ha mandato. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché traduca in opere la sua fede e, spezzando il pane dell'eucaristia, i pari a condividere anche il pane terreno con chi è nell'indigenza e nel dolore. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perché sappiamo alimentare ogni giorno la nostra fede in Cristo come rapporto di amore verso il Padre e come accoglienza dello Spirito senza misura. Preghiamo:

Per coloro che esercitano il ministero del diaconato.
Per chi non ha nessuno che gli parla di Dio.

O Dio misericordioso, che ci hai reso partecipi della testimonianza divina donataci dal tuo Figlio, affidandogli le tue stesse parole: fa' che la nostra fede diventi ogni giorno più feconda per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Salgano a te, o Signore, le nostre preghiere insieme all'offerta di questo sacrificio, perché, purificati dal tuo amore, possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Oppure:
Colui che Dio ha mandato * annuncia le parole di Dio * e dona lo Spirito senza misura. Alleluia. (Cf. Gv 3, 34)

—(oppure)—
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Oppure:
Colui che Dio ha mandato annuncia le parole di Dio * e dona lo Spirito senza misura. Alleluia. (Cf. Gv 3, 34)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Dio onnipotente, che nella risurrezione di Cristo ci fai nuove creature per la vita eterna, accresci in noi i frutti del sacramento pasquale e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Guarda, o Padre, i tuoi fedeli che hai nutrito di Cristo, pane vivo, perché, con la luce della fede e con la forza della carità, costruiscano e allietino la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 29 aprile 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-04-29.html

II Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: 1 Gv 1,5 - 2,2; Sal 102; Mt 25, 1-13.

Commento: La vergine saggia e sapiente.

In tutta l'Europa celebriamo oggi la patrona, Santa Caterina. Ce la presenta anche il vangelo di oggi, la grande santa senese come la vergine saggia e prudente, che, in attesa dell'incontro con lo Sposo divino, ha preso con se la lampada e si è munita di olio. Possiamo intravedere nella parabola evangelica tutte le preclari virtù che hanno adornata la patrona prima della nostra patria, ora del nostro continente. Lei è la donna sapiente, che ha compreso appieno l'essenza della religiosità autentica: ha dedicato tutta la sua vita ad un incontro personale con Cristo, si è lasciata umilmente illuminare dalla luce radiosa dello Spirito Santo e ha trovato nell'amore al Signore la realizzazione piena della sua vita. Abbondando così di olio, ha tenuto costantemente accesa la sua lampada, anche nel cuore della notte, e ha saputo irradiare la sua luce a tutto il mondo ecclesiastico e civile del suo tempo. Aveva appreso la vera sapienza e la vera prudenza, non dai libri, ma dal cuore stesso del suo Sposo divino, dalla fonte stessa della verità e della vita. Si è trovata pronta all'incontro con lui e la lampada luminosissima della sua vita, ha riflesso luce ovunque e a tutti. Ha squarciato le tenebre della notte del suo tempo e ancora ai nostri giorni, con i suoi scritti, con i suoi esempi, con la sua intercessione irradia luce di sapienza, ci si mostra come modello sublime di vita e come celeste patrona. Lei ci ricorda che è da stolti restare senza olio, affondare nel buio e mancare all'appuntamento con il Signore. Ci indica ancora la fonte inesauribile della vera sapienza e soprattutto alle donne di ogni epoca, addìta i motivi profondi per affermare e difendere la propria dignità. Indica a tutti di non cedere alla facile tentazione di confidare nelle proprie forze per non cadere nell'illusione di un superficiale perbenismo. Restare al buio e privi di olio, vedersi esclusi dal convito dello sposo per un colpevole ritardo è un grave peccato che guasta la vita di molti. Essere sempre pronti, con le lampade accese è la virtù del viandante sapiente e saggio, è la virtù del cristiano vero.

Antifona d'Ingresso

Questa è la vergine saggia, * una delle vergini prudenti * che andò incontro a Cristo * con la lampada accesa. * Alleluia.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che in santa Caterina [da Siena], ardente del tuo Spirito di amore, hai unito la contemplazione di Cristo crocifisso e il servizio della Chiesa, per sua intercessione concedi al tuo popolo di essere partecipe del mistero di Cristo, per esultare quando si manifesterà nella sua gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Gv 1,5 - 2,2

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 102

RIT: Benedici il Signore, anima mia.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.

Ma l'amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Questa è la vergine saggia
che il Signore ha trovato vigilante;
all'arrivo dello Sposo
è entrata con lui alle nozze.

Alleluia.

VANGELO

Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dàteci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compràtevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, àprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mt 11,25-30
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
"Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Rivolgiamo la nostra preghiera al Signore, che perpetua la sua presenza salvifica fra noi inviandoci uomini pieni di sapienza e di santità. A lui diciamo con fiducia:

Abbi pietà del tuo popolo, o Signore.

Fa' che la tua Chiesa sia sempre sensibile agli esempi di Francesco d'Assisi e si presenti gli uomini inerme e povera come tu l'hai voluta. Preghiamo:

Fà, o Signore, che in mezzo a tante distrazioni e illusioni gli uomini d'oggi sentano ancora il gusto e il desiderio della tua Parola di verità che porta alla vita eterna. Preghiamo:

Fa' che la nostra nazione, che ha dato alla Chiesa tanti santi, non cada mai nel materialismo e nell'indifferenza religiosa, ma mantenga sempre viva la sua fede. Preghiamo:

Concedi ai predicatori del vangelo, non solo il coraggio per biasimare il vizio, ma anche la gioia e l'ardore per far amare la bellezza della virtù e infondere il desiderio di praticarla. Preghiamo:

Manda, o Signore, al tuo popolo uomini amanti della pace, perché sull'esempio di san Bernardino, plachino le discordie nella società, e facciamo sentire tutti gli uomini fratelli. Preghiamo:

Perché il nome di Gesù sia venerato in ogni luogo.
Per chi è schiavo del vizio.

O Dio, anche per mezzo dei tuoi santi continuamente ci offri la tua salvezza: fa' che, imitando il loro esempio e ricorrendo alla loro intercessione, raggiungiamo la meta alla quale ci chiami, Gesù Cristo nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, questo sacrificio di salvezza che ti offriamo nella festa di santa Caterina, perché, sostenuti dai suoi insegnamenti, con più fervore possiamo rendere grazie a te, Dio vivo e vero. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Per questo memoriale dell'immenso amore del tuo Figlio ti chiediamo umilmente, o Padre, che il frutto della sua opera redentrice, per il ministero della tua Chiesa, giovi alla salvezza del mondo intero. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Se camminiamo nella luce, come Dio è nella luce, * siamo in comunione gli uni con gli altri, * e il sangue di Gesù Cristo, Figlio suo, * ci purifica da ogni peccato. Alleluia. (Cf. 1 Gv 1, 7)

—(oppure)—
Gesù nostro Signore, è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4, 25)
Oppure:
Gesù prese i pani, * rese grazie, ne distribuì a quelli che erano seduti, * quanti ne volevano. Alleluia. (Cf. Gv 6, 11)

Dopo la Comunione

—(antica)—
O Signore, questo cibo spirituale, che fu nutrimento e sostegno di santa Caterina nella vita terrena, comunichi a noi la tua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Dio, che sempre nutri e fortifichi la Chiesa con i tuoi sacramenti, concedi a noi, saziati al convito del cielo, di seguire gli insegnamenti del tuo amore, per essere nel mondo lievito di vita e strumento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 30 aprile 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-04-30.html

II Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 6, 1-7; Sal.32; Gv 6, 16-21.

Commento: «Sono io, non temete»

Cogliamo i particolari di una scena che l'evangelista Giovanni ci descrive: i discepoli di Gesù sono su una barca e stanno facendo la traversata del lago di Tiberìade, diretti a Cafàrnao. «Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento». Il dato più importante è che Gesù non era con loro. Avventurarsi nella difficile traversata della vita senza di Lui è rischioso e temerario. Tanto più se siamo privi di luce interiore e il buio si è calato nel nostro spirito; soli al buio e senza il conforto della presenza di Cristo, è una situazione davvero difficile, tanto più se soffia il vento delle passioni, premono su di noi le preoccupazioni della vita, sopraggiungono le prove difficili da superare. Senza di Lui, al buio, mentre soffia un forte vento contrario: capita di frequente, il risultato più evidente è la paura di non farcela, di restare sommersi dalle onde di doversi dichiarare sconfitti dagli eventi. Di gente che affoga, di vite sommerse dalle onde, di uomini spauriti ne sentiamo parlare ogni giorno. L'abbandono, l'emarginazione, la solitudine sono i mali del nostro tempo: troppo spesso dobbiamo costatare che non solo non c'è Gesù tra loro, ma sono assenti anche coloro che dovrebbero far sentire con la loro presenza amorosa quella del Signore. È sempre confortante però costatare che allora come oggi, egli viene e cammina sulle acque per poi sentirsi accolto nella nostra barca traballante. Allora, una volta presente e accolto può davvero dirci parole di consolazione e far si che la nostra barca, la mostra vita raggiunga felicemente la meta. Il Signore lo voglia.

Antifona d'Ingresso

Voi, popolo che Dio si è acquistato, * proclamate le sue opere meravigliose: * dalle tenebre vi ha chiamati alla sua ammirabile luce. * Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 9)

Colletta

O Dio, che nei misteri pasquali hai aperto ai tuoi fedeli la porta della misericordia, volgi il tuo sguardo su di noi e abbi pietà, perché, seguendo la via della tua volontà, per tua grazia non ci allontaniamo mai dal sentiero della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Cancella, o Padre, il documento scritto contro di noi per la legge del peccato, già revocato nel mistero pasquale con la risurrezione del Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 6, 1-7

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.32

RIT: Su di noi sia il tuo amore, Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 16-21
Dal Vangelo secondo  Giovanni

Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l'altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù si è rivelato come il nuovo condottiero del suo popolo, che lo guida attraverso le acque di un nuovo esodo pasquale. A lui rivolgiamo la nostra supplica, dicendo:

Guidaci Signore, sulla via della vita.

Per i ministri della Parola e della preghiera nella Chiesa, perché siano sempre fedeli al loro servizio senza cedimenti o confusioni. Preghiamo:

Per i laici che sono chiamati ai vari ministeri nel servizio della carità, perché siano veri servitori del popolo di Dio nello spirito del vangelo. Preghiamo:

Per gli uomini impegnati nelle varie opere sociali e nel progresso tecnico-scientifico, perché facciano convergere i loro progetti verso il vero bene dell'uomo, senza porre intralci alla diffusione del vangelo. Preghiamo:

Per gli sposi cristiani, perché scoprano che, nel progetto di Dio, il loro matrimonio è vocazione all'amore, alla vita e al servizio. Preghiamo:

Per noi credenti chiamati sempre a rinnovare il nostro atto di fede nella persona divina di Cristo, perché sappiamo testimoniare il suo mistero di presenza e insieme di assenza che ci interpella ogni giorno. Preghiamo:

Per chi non ha più fiducia in niente e in nessuno.
Per chi è tentato di affidarsi a falsi maestri.

Signore, che continui a manifestare la tua presenza operante in mezzo a noi attraverso i ministeri da te istituiti nella Chiesa, fa' che anche noi ci sentiamo partecipi della missione apostolica dando spazio alla preghiera, all'ascolto della Parola e al servizio della carità. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli con amore, Padre santo, i doni che ti offriamo e concedi ai tuoi fedeli di seguire il tuo Figlio con animo lieto e libertà di spirito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Padre, quelli che mi hai dato * siano anch'essi con me dove sono io, * perché contemplino la gloria che mi hai dato. Alleluia. (Gv 17, 24)

—(oppure)—
I discepoli presero Gesù sulla barca * e subito la barca toccò la riva. Alleluia. (Cf. Gv 6, 21)

Dopo la Comunione

—(antica)—
O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale della Pasqua, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Dio, che in questo mirabile sacramento comunichi alla Chiesa forza e consolazione, dona al tuo popolo di aderire a Cristo nella celebrazione di questi santi misteri perché, attraverso il lavoro quotidiano, edifichi nella libertà il tuo regno che rimane in eterno. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 01 maggio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-05-01.html

III Domenica del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 5, 27-32. 40-41; Sal 29; Ap 5, 11-14; Gv 21, 1-19.

Commento: «E' il Signore!»

Stiamo vivendo il tempo di Pasqua, tempo di grande gioia, di gioia perché il Signore è risorto, non solo... ma perché è presente con noi, è vivo in mezzo a noi. La Chiesa vive, noi che siamo la Chiesa viviamo della fede in Gesù risorto. E non è soltanto la comunità di coloro che condividono gli insegnamenti dottrinali di Gesù o gli insegnamenti morali di Gesù, che ammirano gli esempi di Gesù. La Chiesa tutta crede che Dio Padre ha risuscitato Gesù, e lo ha fatto "Capo e Signore". Ma come possiamo riconoscerlo (Gesù)? Come possiamo sentire la sua presenza, sentire la forza del suo Spirito nella nostra vita? Come possiamo testimoniarlo? Alcune domande che è lecito fare. E la risposta, mi pare, una precisa risposta ci dà proprio il Vangelo di oggi, lo fa con l'affermazione stupìta, meravigliata del discepolo "che Gesù amava", Giovanni: «è il Signore!». Il Vangelo che oggi ascoltiamo ci presenta sette discepoli; tutti insieme, vanno a pescare, vanno sul mare di Tiberìade. Niente di nuovo si direbbe, fanno quello che hanno fatto tante volte, quello che hanno fatto prima di aver incontrato Gesù. Compiono un gesto per loro usuale, quotidiano, gesto in cui mettevano tutta l'esperienza, tutta la loro passione di tanti anni. Tante volte avranno sperimentato la gioia di una pesca abbondante. Ora, questa notte provano delusione perché questa volta la rete è vuota. Non hanno preso nulla. I discepoli hanno lavorato, faticato tutta la notte: questo vale per tutti i discepoli, pensando sia alla fatica fisica, sia a quella spirituale, la fatica che accompagna le nostre opere e i nostri giorni. Non solo c'è la fatica, ma anche il senso di delusione; alla fatica, all'impegno non corrisponde un risultato: in quella notte non presero proprio nulla. E nel pieno della delusione e della stanchezza compare una voce, voce che sembra conosciuta, una parola, una parola che invita a riprovare, che intende risvegliare i loro animi, risvegliare ad una fedeltà, ad una fiducia, ad un'apertura alla promessa di Gesù, del Signore che dice: «Buttate ancora le reti, riprovate ancora». I discepoli potevano cedere, cedere alla stanchezza, cedere alla delusione. Invece obbediscono, si fidano alla parola che viene pronunciata, la parola sulla loro vita, gettano, ancora una volta la rete. Si fidano, si abbandonano alla parola del Signore. Ed ecco, il miracolo si compie. E nel segno del miracolo sentono la presenza del Signore, del Risorto che non abbandona i suoi discepoli ma sempre li accompagna, che è sempre con loro nel loro cammino di vita e di fede. Le reti sono piene di pesci e reggono, non si spezzano, i cuori sono pieni di gioia e di meraviglia e reggono anche essi, reggono l'impatto di un incontro non programmato con Gesù eppure atteso, tutti volevano rivederlo, risentirlo, toccarlo di nuovo, mangiare ancora con lui... E lui, il Signore asseconda, esaudisce ancora quell'attesa del cuore, dell'anima... Ed ancora prepara loro da mangiare, spezza ancora il pane per loro, lo distribuisce...
Questo nel vangelo... Ma noi crediamo che la stessa cosa avviene anche per noi... noi crediamo che anche per noi durante la Messa, durante la celebrazione eucaristica, alla quale arrivano tanti, anche noi, qualche volta stanchi, delusi per le nostre reti vuote, per non aver prodotto, combinato molto in questi giorni, ecco, nonostante questo sulla sponda del lago c'è sempre qualcuno che ci aspetta, c'è sempre qualcuno che ha qualcosa per noi, che ci sfama, che ci incoraggia, che ci sostiene, che ci dà forza... E' questo qualcuno è Gesù che ancora spezza il pane per noi, che per chi parteciperà alla messa, lo spezzerà ancora per noi. Chiediamo che questa esperienza, l'esperienza della benedizione di Dio la benedizione sulla nostra vita, la vita che sempre si rinnova e ci rinnova, ci rinnovi alla speranza, a quel coraggio che fanno di noi, uomini poveri, ma ricchi di lui, e testimoni del Vangelo.

Antifona d'Ingresso

Acclamate Dio, voi tutti della terra, * cantate la gloria del suo nome, * dategli gloria con la lode. Alleluia. (Sal 65, 1-2)

Atto Penitenziale

Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.

C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

C: Signore pietà.
A: Signore pietà.
C: Cristo pietà.
A: Cristo pietà.
C: Signore pietà.
A: Signore pietà.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Esulti sempre il tuo popolo, o Dio, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e come ora si allieta per la ritrovata dignità filiale, così attenda nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che hai risuscitato il tuo Cristo e lo hai costituito capo e salvatore, accresci in noi la luce della fede, perché nei segni sacramentali della Chiesa riconosciamo la presenza del Signore risorto che continua a manifestarsi ai suoi discepoli. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 5, 27-32. 40-41

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, il sommo sacerdote interrogò gli apostoli dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
Fecero flagellare [gli apostoli] e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal Sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 29

RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Seconda Lettura

Ap 5, 11-14

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni Apostolo.
Io, Giovanni, vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce:
«L'Agnello, che è stato immolato,
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione».
Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano:
«A Colui che siede sul trono e all'Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli».
E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E gli anziani si prostrarono in adorazione.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.

Alleluia.

VANGELO

Gv 21, 1-19
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Gv 21,1-14 (forma breve)
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Il regno dei cieli è opera gratuita del Signore, ma anche nostro solidale impegno; preghiamo perché ogni uomo partecipi responsabilmente alla causa della salvezza.

R. Venga il tuo regno, Signore.

Perché la comunità cristiana custodisca la fede pasquale dei padri e dia testimonianza del rinnovamento nello Spirito attraverso le opere di giustizia e di pace, preghiamo. R.

Perché ogni famiglia condivida i doni di verità e di grazia che ha ricevuto e anche nell'uso dei beni materiali renda ragione della speranza che splende nel Cristo risorto, preghiamo. R.

Perché ogni cristiano che riconosce il Cristo nella Parola e nel Pane spezzato, sappia vederlo sulle strade del mondo, lo soccorra ferito e bisognoso, lo accolga povero e forestiero, preghiamo. R.

Perché tutti i rinati nel Battesimo rifiutino ogni forma di violenza e di menzogna, e aderiscano alla regalità del Cristo Signore nei pensieri e nelle opere, preghiamo. R.

Perché, conclusa la celebrazione liturgica della Messa, sia tutta la nostra vita ad annunziare nel mondo la riconciliazione e la pace, preghiamo. R.

O Dio, nostro Padre, che in Cristo risorto hai dato inizio alla creazione nuova, fà che i figli della Chiesa, con la grazia dello Spirito Santo, annunzino la perenne novità del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Gesù disse ai suoi discepoli: «Venite a mangiare». * Prese il pane e lo diede loro. Alleluia. (Gv 21, 12-13)

Dopo la Comunione

Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore.