Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
12 - 18 Maggio 2019
Tempo di Pasqua IV, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 4

Domenica 12 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-12.html

IV Domenica del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 13, 14. 43-52; Sal 99; Ap 7, 9. 14-17; Gv 10, 27-30.

Commento: L'Agnello - Cristo - Re dei re e Signore dei signori.

 «Io sono il buon pastore, conosco le mie pecorelle, le conosco e loro conoscono me». Domenica scorsa, se vi ricordate, nel Vangelo abbiamo sentito il dialogo di Gesù con Pietro: «Mi ami? Pasci le mie pecorelle». Oggi nel vangelo il Risorto si presenta ancora, si presenta e assume tutta la responsabilità del Pastore. Ci sarà Pietro, ci saranno altri pastori ma è Lui che le guida alle sorgenti della vita, loro appartengono a Lui, perché Lui dà a loro la vita, le salva. La quarta domenica del Tempo Pasquale spesso viene chiamata domenica del Buon Pastore perché così si chiama Lui stesso nel brano odierno. È il buon pastore che ha dato tutto per il suo gregge. Ha dato la vita per l'umanità, è il modello, l'esempio di come ogni persona, ogni uomo deve crescere, crescere nella santità, nella consacrazione a Dio. Ma oggi, questa domenica di buon pastore, da anni viene anche celebrata come domenica di preghiera per le vocazioni. La parola "vocazione" vuol dire chiamata. Noi tutti siamo chiamati, abbiamo ricevuto diverse vocazioni. Siamo stati chiamati alla vita, per mezzo dei nostri genitori, da nulla siamo stati chiamati all'esistenza, a vivere. E la nostra vita non finirà mai più. Ciascuno di noi, poi, ha una propria vocazione, vocazione specifica, la vocazione che lo porta, che lo guida verso la santità: la vocazione alla vita religiosa, alla vita matrimoniale, al celibato, vedovile... Ma in ogni stato di vita noi siamo l'unico gregge, il Suo gregge, il gregge che egli guida. La nostra vita è una risposta concreta alla Sua chiamata che in questo tempo di Pasqua risuona ancora più squillante, più forte, più bella... Tante volte in questi giorni di pasqua abbiamo visto il Signore, lo abbiamo visto con la Maddalena, con i discepoli, con gli Apostoli sempre più forti, sempre più missionari. Ed anche oggi ci si presenta il Signore Risorto, Lui, Pastore, il Pastore che ha offerto la vita per le proprie pecorelle. Nella prima lettura abbiamo sentito san Paolo, Bàrnaba, i loro sforzi missionari, per la fede della Chiesa che non può rimanere nascosta, si manifesta sempre più, va, annunzia, proclama, spiega quella luce... Ma il cuore degli ebrei, dei farisei continua ad essere duro. Continuano a rifiutare la buona novella, come hanno fatto con Gesù. Sono gelosi della fede che loro stessi proclamano, sono gelosi di Dio nel quale loro stessi credono. Ma il Signore anche dai nostri peccati sa fare cose buone. Dal loro rifiuto san Paolo deduce che il messaggio cristiano è rivolto ai pagani, è rivolto a noi. «Era necessario, dice Paolo, che ci rivolgessimo prima a voi, ma voi vi siete rivelati indegni della Buona Novella, e allora ci rivolgiamo ai pagani». Un progetto divino, una profezia che già san Giovanni nell'Apocalisse ha visto, ha predetto. Da quel messaggio, da quella intuizione di Paolo nasce una moltitudine immensa, di ogni nazione, di ogni razza, di ogni popolo e lingua. In mezzo della quale c'è quella figura che san Giovanni chiama l'Agnello ma in cui noi riconosciamo il Pastore grande, e conosciamo e sappiamo che quell'Agnello senza macchia è Cristo, Cristo - Re dei re e Signore dei signori. A lui che è che era e che sarà lode gloria e potenza nei secoli eterni. Amen.

Antifona d'Ingresso

Dell'amore del Signore è piena la terra; * dalla sua parola furono fatti i cieli. Alleluia. (Sal 32, 5-6)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l'umile gregge dei tuoi fedeli giunga dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, fonte della gioia e della pace, che hai affidato al potere regale del tuo Figlio le sorti degli uomini e dei popoli, sostienici con la forza del tuo Spirito, perché non ci separiamo mai dal nostro pastore che ci guida alle sorgenti della vita. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13, 14. 43-52

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, Paolo e Bàrnaba, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero.
Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano di persuaderli a perseverare nella grazia di Dio.
Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra"».
Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 99

RIT: Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Seconda Lettura

Ap 7, 9. 14-17

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Io, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.
E uno degli anziani disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col sangue dell'Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non avranno più fame né avranno più sete,
non li colpirà il sole né arsura alcuna,
perché l'Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

Alleluia.

VANGELO

Gv 10, 27-30
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Siamo nati per conoscere, amare e servire il Signore. Solo la fedeltà a questa fondamentale vocazione può darci la pace. Preghiamo per essere degni della nostra chiamata.

R. O Pastore eterno, guida e proteggi i tuoi figli.

Perché i pastori della Chiesa, ispirati da vera carità, conoscano ciascuna delle anime loro affidate, avvicinino i lontani, siano pronti a dare la vita per il proprio gregge, preghiamo. R.

Perché quanti hanno udito o udranno la voce del Signore che li chiama a seguirlo per il servizio e l'edificazione del suo popolo, corrispondano docilmente al dono dello Spirito, preghiamo. R.

Perché tutti i figli di Dio sentano in alta misura il valore della vita e della persona umana e non perdano mai il grande dono della libertà che il Cristo ha conquistato, preghiamo. R.

Perché i vescovi, i presbiteri e tutti i ministri della Chiesa che si sono addormentati nel Signore, siano eternamente beati insieme ai fratelli che nel nome di Cristo guidarono ai pascoli della vita eterna, preghiamo. R.

O Padre, che in Cristo tuo Figlio ci hai offerto il modello del vero Pastore che dà la vita per il suo gregge, fà che ascoltiamo sempre la sua voce e camminiamo lietamente sulle sue orme nella via della verità e dell'amore. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

Sulle Offerte

O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
È risorto il buon pastore * che ha dato la vita per le sue pecore, * e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.

—(oppure)—
Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore. * Alleluia. (Gv 10, 14-15)

Dopo la Comunione

O Dio, pastore buono, custodisci nella tua misericordia il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio e conducilo ai pascoli della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 13 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-13.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 11, 1-18; Sal.41-42; Gv 10, 1-10 (B-C).

Commento: Anche alle genti Dio ha dato la conversione, perché abbiano la vita...

Lo Spirito si è rivolto a Pietro per dare alle Chiese via libera alla sua dimensione universale: dapprima in una visione significativa, di cui Pietro stesso coglie l'interpretazione, e poi facendogli constatare che anche i pagani, proprio come i discepoli del Signore, possono accogliere i doni dello Spirito. Tutti sono chiamati a convertirsi e a riceverlo in dono, come in una Pentecoste continuata, che non si deve impedire. Pietro è il ministro di questa evangelizzazione, di questo dono universale dello spirito di Gesù risorto. L'immagine delicata del pastore, ha però una incidenza grave: il potere non si accontenta di dare la vita: ma dà “la sua vita”. È lui a guidare i credenti. Ma egli si presenta anche come la porta delle pecore attraverso la quale esse passano per entrare nell'ovile e per uscire al pascolo. Vita per vita è la risposta del cristiano sino in fondo.

Antifona d'Ingresso

Cristo risorto dai morti non muore più; * la morte non ha più potere su di lui. Alleluia. (Rm 6, 9)

Colletta

O Dio, luce perfetta dei santi, che ci hai donato di celebrare sulla terra i misteri pasquali, fa' che possiamo godere nella vita eterna la pienezza della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 11, 1-18

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: "Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!".
Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: "Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?".
All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: "Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.41-42

RIT: L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all'altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

Alleluia.

VANGELO

Gv 10, 1-10 (B-C)
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: "In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei".
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Gv 10,11-18 (A)
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: "Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

I doni di Dio sono offerti a tutti gli uomini di buona volontà che si aprono alla missione della Chiesa. Preghiamo con fede, dicendo:

Manda i tuoi apostoli, Signore.

Perché la Chiesa diventi la casa della verità, aperta a tutti i popoli. Preghiamo:

Perché ogni uomo incontri dei fratelli che siano cooperatori di Dio nella chiamata alla fede. Preghiamo:

Perché l'esperienza dell'incontro con Dio, per gli uomini di oggi passi attraverso le porte della libertà interiore. Preghiamo:

Perché i sacerdoti nel loro ministero siano guidati soltanto dall'interesse per il bene dei loro fratelli. Preghiamo:

Perché noi che abbiamo ricevuto la fede nel battesimo da bambini, la sviluppiamo attraverso le tappe della nostra esperienza cristiana, fino alla maturità di una vita sovrabbondante di carità. Preghiamo:

Per i nostalgici dei tempi passati.
Per coloro che hanno abbandonato la fede cristiana.

O Dio misericordioso, che non consideri profano tutto quello che hai purificato, fa' che accogliamo i doni del tuo Spirito attraverso tutte le vie che predisponi nella tua provvidenza, senza alcuna chiusura o impedimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, perché con l'offerta del lavoro umano possiamo essere associati all'opera di Cristo redentore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Venne Gesù, stette in mezzo ai suoi discepoli * e disse loro: «Pace a voi!». Alleluia. (Gv 20, 19)

—(oppure)—
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore * e le mie pecore conoscono me. Alleluia. (Gv 10, 14)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Donaci, o Padre, lo spirito di carità, perché nutriti dal Corpo e dal Sangue del tuo Figlio unigenito, siamo in mezzo a tutti gli uomini operatori di quella pace che Cristo ci ha lasciato in dono. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Martedì 14 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-14.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: rosso

LETTURE: At 1, 15-17. 20-26; Sal 112; Gv 15, 9-17.

Commento: Chi ci ama veramente?

È molto bello e significativo che il giorno della festa di un Apostolo, oggi San Mattia, la liturgia ci faccia riascoltare le parole di Gesù: "Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore". È l'ennesima dichiarazione esplicita da parte di Gesù per uno dei suoi prediletti. Quell'amore che non ha limiti nè confini, tocca gli accenti più elevati ed intensi quando il Maestro divino si rivolge a coloro che egli stesso ha prescelto e chiamato all'intimità della sua vita. È un amore della stessa natura e della stessa intensità di quello che unisce nella perfezione divina il Padre al Figlio; è un amore che è la terza persona della Trinità, lo Spirito Santo. I destinatari privilegiati di oggi siamo noi Sacerdoti, noi, in cui Egli ha riposto la sua fiducia per essere i primi testimoni, che debbono doverosamente incarnare in tutta la persona, quella stessa di Cristo. Ha chiesto a Mattia, a tutti i suoi discepoli, a tutti noi, di rimanere nel suo amore; questa è la condizione indispensabile per essere come lui e poter agire fedelmente in sua vece. Ci ha scelti e consacrati per renderci capaci di consacrare, benedire, assolvere, educare e testimoniare la fede. Ci ha chiesto di diventare pane per tutti, di essere disposti a versare il nostro sangue, ad essere disponibili a fare di tutta la nostra vita una sacra celebrazione, una eucaristia continua. Il memoriale di Cristo infatti si perpetua e si attualizza nei suoi sacerdoti e per mezzo loro e con loro in tutti i fedeli. Sono essi perciò che debbono brillare come lampade poste sul lucerniere, sono essi che hanno, per divina disposizione, il compito di guidare, orientare, sostenere, amare tutti incondizionatamente. Per questo il Signore Gesù ha riversato amore particolare su ciascuno di essi, perché a loro volta siano capaci di spargere amore nel mondo, nel cuore di ogni uomo. La sublimità della missione la si comprende solo vivendola giorno dopo giorno, messa dopo messa. Sentirsi come Cristo non è quindi un privilegio di cui vantarsi, ma una missione da compiere in un atteggiamento di profonda umiltà, in una vera prostrazione, sempre pronti a lavare i piedi e a detergere ogni lacrima, ogni miseria, con l'acqua salutare e salvifica che incessantemente sgorga dal costato di Cristo. Rimanere nell'amore di Cristo allora significa comprendere la predilezione di cui indegnamente siamo stati fatto degni, significa sentire l'urgenza della testimonianza, significa soprattutto una intimità indissolubile di comunione con Lui, che ci consenta di somigliargli nel modo migliore possibile. Dobbiamo essere rigenerati dalla Madre di Dio, solo lei, piena di Spirito Santo, può plasmarci ad immagine del suo Figlio. Solo con lei possiamo a nostra volta generare Cristo sui nostri altari. È sempre lei la Madre, è suo per sempre il compito di dare alla luce il suo Figlio per noi. Solo lei può colmare il nostro cuore dai probabili vuoti, derivanti dalla nostra condizione. Sola la Vergine può essere la nostra Madre e la nostra Sposa. Con lei abbiamo la certezza di poter rimanere nell'amore di Cristo e saper spargere amore come Cristo.

Antifona d'Ingresso

«Non voi avete scelto me», dice il Signore, * «ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga» (T.P. Alleluia). (Gv 15, 16)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che hai voluto aggregare san Mattia al collegio degli apostoli, per sua intercessione concedi a noi, che ci allietiamo per il dono del tuo amore, di essere annoverati tra gli eletti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 1, 15-17. 20-26

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli - il numero delle persone radunate era di circa centoventi - e disse: "Fratelli, era necessario che si compisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, diventato la guida di quelli che arrestarono Gesù. Egli infatti era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero. Sta scritto infatti nel libro dei Salmi:
"La sua dimora diventi deserta
e nessuno vi abiti",
e: "Il suo incarico lo prenda un altro".
Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione".
Ne proposero due: Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia. Poi pregarono dicendo: "Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava". Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 112

RIT: Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell'alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall'immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.

Alleluia.

VANGELO

Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

In virtù del nome di cristiani, che indica seguaci di Cristo al di là di ogni barriera nazionale o culturale, possiamo rivolgere a Dio una preghiera veramente universale, dicendo:

Convertici a te, Signore.

Per tutti i credenti in Cristo, perché si sentano missionari ed evangelizzatori superando ogni pregiudizio culturale o razziale. Preghiamo:

Per tutti i fratelli di fede che portano il nome di cristiani, perché siano consapevoli del significato e delle esigenze di questo nome missionario. Preghiamo:

Per tutti coloro che in buona fede sono lontani da Cristo, perché sappiano riconoscere le sue opere compiute nel nome del Padre. Preghiamo:

Per i cristiani soltanto di nome ma non di vita, perché siano aiutati dalla fede di comunità veramente credenti, a riscoprire la loro vocazione originaria. Preghiamo:

Per noi qui radunati attorno alla mensa del Signore, perché nell'eucaristia facciamo esperienza viva di Cristo e siamo pronti a seguirlo nella via dell'obbedienza al Padre e dell'amore ai fratelli. Preghiamo:

Per il movimento ecumenico.
Per i sacerdoti, pastori del gregge di Cristo.

O Dio, che attraverso la missione ai pagani hai fatto riscoprire ai credenti l'originalità del loro nome di cristiani, concedi che una rinnovata coscienza missionaria ci apra a nuove esperienze di vita evangelica. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, i doni che la tua Chiesa devotamente ti presenta nella festa di san Mattia, e per questa offerta confermaci con la potenza della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Signore, che hai mandato il tuo Figlio per strapparci dalla morte e da ogni male, accogli con bontà il sacrificio che ti offriamo in rendimento di grazie per la liberazione che abbiamo sperimentato nell'ora della prova. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Questo è il mio comandamento: * che vi amiate gli uni gli altri * come io ho amato voi», dice il Signore (T.P. Alleluia). (Gv 15, 12)

—(oppure)—
Le mie pecore ascoltano la mia voce, * io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia. (Gv 10, 27)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Non privare mai la tua famiglia dei doni divini, o Signore, e per intercessione di san Mattia fa' che possiamo partecipare alla sorte dei santi nella luce. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Il divino sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, rinnovi la nostra vita, perché, sempre uniti a te in comunione di amore, serviamo degnamente la tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 15 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-15.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 12,24 - 13,5; Sal.66; Gv 12, 44-50.

Commento: Io e il Padre siamo una cosa sola.

Nel brano del Vangelo di oggi sono contrapposte due aspettative: quella umana e quella divina. Due storie di salvezza di confrontano; l'una proviene dai desideri dell'uomo e l'altra dall'amore di Dio. La prima chiede a Dio la soluzione a tutti gli affanni umani; vuole una soluzione facile a problemi che riguardano la più stretta contingenza. Ha una visuale stretta che non sa guardare in profondità gli eventi. Chiede sempre ma non ha la capacità di leggere le risposte. A volte, in questa prospettiva, si pretende senza appello. Si esigono delle risposte pronte e dettate dalle nostre aspettative. Una piccola attesa può far crollare un castello che non era costruito sulla roccia ma sulla sabbie dei desideri umani. Arriva presto la delusione! Il mondo sembra crollare addosso; le difficoltà insormontabili! Tutto fa paura! Guardiamo dentro il nostro cuore, però! È sempre così difficile la vita? Propone sempre situazioni che non possono essere risolte? O piuttosto... non è che siamo noi a non sapere leggere la Storia della Salvezza che ci propone Dio? Le difficoltà potranno diventare anche occasione di maturazione nella fede se affrontate secondo i piani di Dio e non unicamente nelle aspettative umane. La preghiera è uno di questi strumenti per ascoltare la voce del Padre nel nostro cuore.

Antifona d'Ingresso

Ti loderò, Signore, tra le genti, * e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. Alleluia. (Cf. Sal 17, 50; 21, 23)

Colletta

O Dio, vita dei tuoi fedeli, gloria degli umili, beatitudine dei giusti, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo, perché coloro che hanno sete dei beni da te promessi siano sempre ricolmati dell'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 12,24 - 13,5

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.66

RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la luce del mondo, dice il Signore:
chi segue me avrà la luce della vita.

Alleluia.

VANGELO

Gv 12, 44-50
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Cristo si presenta a noi come rivelatore del Padre. Invochiamo Dio con fiducia, dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

Perché coloro che sono inviati ad annunciare il vangelo siano sempre fedeli al loro «mandato», per la crescita del popolo di Dio. Preghiamo:

Perché nella celebrazione del culto liturgico la comunità cristiana si senta impegnata a partecipare alla missione di Cristo nel mondo. Preghiamo:

Perché ogni uomo, che vive nelle tenebre dell'incredulità, possa riscoprire la luce della fede nel Cristo-Parola vivente di Dio. Preghiamo:

Perché i cristiani accostino, conoscano e preghino sempre di più la Sacra Scrittura, Parola perenne del Padre all'umanità. Preghiamo:

Perché noi credenti possiamo testimoniare a tutti che la nostra fede è la forza che salva il mondo. Preghiamo:

Per chi è alla ricerca di Dio.
Per i genitori, primi educatori nella fede.

O Dio, che continui a mandare nel mondo i tuopi messaggeri di verità per annunciare la Parola di salvezza che tu hai comunicato al tuo Figlio, fa' che nessuno per colpa nostra respinga questo messaggio di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Santifica, o Signore, i nostri doni e, per l'offerta di questo sacrificio spirituale, concedi che possiamo estendere il tuo amore a tutti i fratelli. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16)
Oppure:
Il Padre mi ha mandato * e mi ha ordinato cosa devo dire e annunciare. Alleluia. (Cf. Gv 12, 49)

—(oppure)—
Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16)
Oppure:
Il Padre mi ha mandato * e mi ha ordinato cosa devo dire e annunciare. Alleluia. (Cf. Gv 12, 49)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, salvezza eterna di chi crede in te, fa' che, confortati da questo sacramento pasquale, giungiamo senza timore alla luce della tua casa. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 16 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-16.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 13, 13-25; Sal.88; Gv 13, 16-20.

Commento: Dalla stirpe di Davide Dio trasse Gesù, il Salvatore.

Gesù, che trascende la storia mentre vi s'inserisce, stabilisce anche la continuazione fra la sinagoga e la Chiesa, fra il mondo giudaico e i Gentili. Gesù è colui che coordina, nel piano dell'amore, la storia anche attuale, di tutti i popoli e di tutte le Chiese nell'unicità della Sua Chiesa. È Gesù il traguardo degli interventi di Dio. Servire con Gesù è una beatitudine. Poi il tragico accenno al traditore, in conformità con le Scritture. E, infine, colui che si presenta in nome di Gesù ne tiene il posto, e colui che riceve l'apostolo in nome di Gesù, riceve Egli stesso. Tanto Gesù ama identificarsi con quelli che sono i suoi. Gesù lava i piedi ai discepoli: egli si presenta non come il Signore ma come il servo. Essi, i discepoli, saranno beati se con fede imiteranno il senso del suo gesto d'umiltà. In realtà non tutti lo comprenderanno. Deve venire il tradimento e la passione, e la morte atroce. Quello che invece importa è l'accogliere Gesù come l' "Io sono", come il Figlio di Dio: il Dio che così si è rivelato e ha parlato nel roveto ardente a Mosè.

Antifona d'Ingresso

O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, * aprivi la strada e abitavi con loro, * la terra tremò e si aprirono i cieli. Alleluia. (Cf. Sal 67, 8-9)

Colletta

O Dio, che innalzi la natura umana al di sopra della dignità delle origini, guarda all'ineffabile mistero del tuo amore, perché in coloro che hai rinnovato nel sacramento del Battesimo siano custoditi i doni della tua grazia e della tua benedizione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13, 13-25

Dagli Atti degli Apostoli
Salpàti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagòga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagòga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!».
Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: «Uomini d'Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. Quindi sopportò la loro condotta per circa quarant'anni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in eredità quella terra per circa quattrocentocinquanta anni.
Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuèle. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Sàul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per quarant'anni. E, dopo averlo rimosso, suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri".
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d'Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: "Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.88

RIT: Canterò in eterno l'amore del Signore.

Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l'ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza».

«La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s'innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza"».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù Cristo,
testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati
e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.

Alleluia.

VANGELO

Gv 13, 16-20
Dal Vangelo secondo  Giovanni

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: "Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno". Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù ha affermato che l'accoglienza dei suoi inviati corrisponde all'accoglienza della sua stessa persona. Con fiducia preghiamo:

Ascoltaci, o Signore.

Per i membri del popolo ebraico, perché possano riconoscere nel Cristo il compimento di tutta la loro storia salvifica. Preghiamo:

Per tutti coloro che esercitano un'autorità o una missione, perché siano disponibili al servizio dei più umili e bisognosi. Preghiamo:

Per coloro che si sono consacrati a Cristo con la professione dei consigli evangelici, perché sappiano seguire il loro Maestro sulla via del servizio e della croce. Preghiamo:

Per coloro che sono tentati di tradire la loro vocazione e di disertare la loro missione, perché siano perseveranti nelle loro prove. Preghiamo:

Per noi, chiamati a seguire l'esempio del nostro Maestro e Signore nel suo servizio di amore, perché siamo capaci di accoglierci nella nostra vera identità e differenza. Preghiamo:

Per le famiglie che hanno figli handicappati.
Per chi ha abbandonato lo stato sacerdotale o religioso.

O Signore, che conosci coloro che hai scelto per mandarli in missione, fa' che accogliamo con umiltà e fiducia gli apostoli e i profeti di oggi che testimoniano con la loro vita la tua presenza fra noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Salgano a te, o Signore, le nostre preghiere insieme all'offerta di questo sacrificio, perché, purificati dal tuo amore, possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli con benevolenza, o Signore, i doni che la tua famiglia ti offre con gioia e custodiscila sempre con paterno amore. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)

—(oppure)—
Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; * chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Alleluia. (Gv 13, 20)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Dio onnipotente, che nella risurrezione di Cristo ci fai nuove creature per la vita eterna, accresci in noi i frutti del sacramento pasquale e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Padre, che ci hai accolti alla mensa del tuo Figlio, concedi a noi, tuoi fedeli, di testimoniare nella gioia pasquale la sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 17 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-17.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 13, 26-33; Sal.2; Gv 14, 1-6.

Commento: Io sono la via, la verità, la vita.

Una frase di Gesù tra le più conosciute e tra le enigmatiche nella semplicità e completezza. Con tre sostantivi Gesù descrive il suo mistero; accosta tra di loro realtà completamente diverse. La via rappresenta la materialità, un essere concreto. La verità indica un concetto astratto, che in Cristo diventa però concretezza in un preciso riferimento. La vita ci proietta in un mistero che non è conoscibile con le uniche facoltà. Gesù non mette semplicemente una, vicina alle altre, queste tre realtà; indica una precisa relazione che trova in Lui il vero fondamento. Senza di Gesù la nostra vita è un rincorrere affannoso di tante strade, che non trovano una vera méta. Tra tante vie che troviamo davanti, la verità in Cristo ci indica un percorso sicuro per la nostra vita. Tra tante verità che il mondo ci propone, in Cristo troviamo l'unica Verità che ci fa percorre la Via per la Vita eterna. La Vita indica che la nostra esistenza non è legata alla sola temporalità e alla contingenza terrena. La Vita Eterna, donata da Cristo è la Vita in Dio, nella comunione del suo Amore Eterno ed infinito. Come fare però per rinnovare la Vita? Lo strumento è la Verità che Cristo ci fornisce. La sua Parola è la vera Parola che rinnova perché contiene l'unica Verità che non muore mai. I suoi insegnamenti, per la Vita sono la Verità. Come usare questi strumenti? Come realizzare questa Parola di Vita Eterna nella nostra esistenza? Gesù, con il suo esempio ci fornisce la strada. Impariamo dalla sua misericordia, dalla sua mitezza, dalla sua disponibilità, dalla sua docilità e scopriamo le virtù da realizzare concretamente.

Antifona d'Ingresso

Ci hai riscattati, Signore, con il tuo sangue, * uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione: * hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. * Alleluia. (Cf. Ap 5, 9-10)

Colletta

O Dio, autore della nostra libertà e della nostra salvezza, esaudisci le preghiere di chi ti invoca, e fa' che i redenti dal Sangue del tuo Figlio vivano per te e godano della beatitudine eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13, 26-33

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiòchia di Pisìdia, diceva nella sinagoga:]
«Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza.
Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non hanno riconosciuto Gesù e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso.
Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo.
E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, perché Dio l'ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: "Mio figlio sei tu, io oggi ti ho generato"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.2

RIT: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.

«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.

Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai».

E ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Alleluia.

VANGELO

Gv 14, 1-6
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù ci rivela il Padre attraverso la sua stessa persona, divenuta per noi verità. Invochiamo Dio con questa supplica:

Aiutaci a camminare sulla tua via, Signore.

Perché il ritorno di Gesù al Padre non rattristi i cuori dei suoi fedeli per la sua assenza fisica, ma li colmi sempre del suo Spirito. Preghiamo:

Perché l'evento pasquale della morte e risurrezione sia al centro della fede e della speranza di tutti i credenti. Preghiamo:

Perché tutti coloro che cercano una via di salvezza nelle varie religioni o filosofie, sappiano scoprire in Cristo l'unica strada che conduce a Dio. Preghiamo:

Perché coloro che vivono nel dolore sperimentino nella fede e nella solidarietà dei fratelli la presenza di Cristo che conforta. Preghiamo:

Perché noi, che abbiamo ricevuto l'assicurazione di un posto preparato nella casa del Padre, tendiamo ogni giorno alla piena comunione con Cristo. Preghiamo:

Per i missionari, annunciatori della salvezza in Cristo Gesù.
Per i giovani, affamati di verità e di vita.

O Padre, che sei la meta finale del nostro cammino, fa' che seguiamo la via del tuo Figlio che ci guida verso di te, rivelandoci la pienezza di vita nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, Padre misericordioso, le offerte di questa famiglia, perché con l'aiuto della tua protezione custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Padre, tu hai voluto che tuo Figlio donasse la sua vita per radunare in unità i tuoi figli dispersi: concedi che questa offerta di pace realizzi la comunione tra gli uomini e faccia crescere l'amore fraterno. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Gesù, nostro Signore, * è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, * ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4, 25)
Oppure:
«Io sono la via, la verità e la vita», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 6)

—(oppure)—
Gesù nostro Signore, * è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, * ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4, 25)
* Oppure:
«Io sono la via, la verità e la vita», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 6)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Custodisci con instancabile amore, o Padre, il popolo che hai salvato, perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio partecipino alla gioia della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che ci hai nutriti con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, prezzo del nostro riscatto, concedi a noi di cooperare, nella libertà e nella concordia, al tuo regno di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 18 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-18.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 13, 44-52; Sal.97; Gv 14, 7-14.

Commento: Chi ha visto me ha visto il Padre.

Gesù sottolinea spesso la sua figliolanza con Dio Padre. Il richiamo alla paternità divina è un modo reale per dimostrare l'importanza della relazione tra noi esseri umani. Filippo, con la sua richiesta di voler vedere il Padre indica una fede reale ma che vuole essere sbrigativa. Vuole andare subito alla questione fondamentale. Gesù ha parlato tante volte del Padre; ecco allora contempliamolo e tutto si risolve. Non è così, la sua fede è sincera ma non completa. Nelle relazioni tutto è importante; Gesù Cristo come uomo vuole condurci a Dio. Il rispetto di questa mediazione significa completare la fede in modo maturo. Per noi è un messaggio importante. I nostri comportamenti dovrebbero sempre rispecchiare questi sentimenti. Il rispetto altrui, non è solo adempiere un obbligo preciso! È un modo preciso ed inequivocabile di considerarci tutti fratelli e sorelle e tutti portatori di una realtà che non ci appartiene. Il messaggio di Gesù che troviamo nel Vangelo di oggi ha molti riferimenti. Possiamo applicarlo nelle nostre relazioni familiari; nei luoghi di lavoro ed anche nel nostro rapporto con Dio. La fede matura che ci è richiesta significa anche la mediazione della Chiesa che, con le sue debolezze umane è portatrice anche lei di una realtà che non le appartiene. Guardiamo più in avanti, siamo consapevoli che tutti abbiamo bisogno della misericordia di Dio e sappiamo come interpretare il messaggio di Gesù tra noi, nel perdono, nella carità e nella misericordia.

Antifona d'Ingresso

Voi, popolo che Dio si è acquistato, * proclamate le sue opere meravigliose: * dalle tenebre vi ha chiamati alla sua ammirabile luce. * Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 9)

Colletta

O Dio, che nella solennità della Pasqua agisci per la salvezza del mondo, continua a elargire alla Chiesa la tua benevolenza, perché, fedele ai tuoi comandamenti nella vita presente, possa giungere alla pienezza della gioia eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13, 44-52

Dagli Atti degli Apostoli
Il sabato seguente quasi tutta la città [di Antiòchia] si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo.
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra"».
Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.
La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio.
I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.97

RIT: Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli, dice il Signore,
e conoscerete la verità.

Alleluia.

VANGELO

Gv 14, 7-14
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Conoscere la verità è penetrare nel mistero di Gesù, come Figlio del Padre. Preghiamo insieme, dicendo:

Fratello nostro Gesù, ascoltaci.

Signore, tu sei nel Padre e il Padre è in te: introduci anche noi nel mistero di questo amore. Preghiamo:

Signore, chi vede te vede il Padre: svelaci la presenza amorosa del Padre in ogni avvenimento della vita. Preghiamo:

Signore, chi crede in te compirà le tue stesse opere: concedici di avere il tuo amore verso tutti, in particolare verso i piccoli e gli ultimi. Preghiamo:

Signore, tu sempre esaudisci chi chiede nel tuo nome: ascolta il grido dell'umanità sofferente. Preghiamo:

Signore, tu sei presso il Padre per intercedere per noi: non venga mai meno la nostra fiducia in te. Preghiamo:

Per chi respinge la Parola di Dio.
Per i credenti delle religioni non cristiane.

O Signore, che conosci le profonde aspirazioni del nostro cuore, fa' che il nostro desiderio di vederti si sazi in una preghiera più viva come esperienza del tuo mistero personale. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere e volgi il tuo sguardo benevolo sui doni che ti offriamo, perché con la forza di questi santi misteri siamo confermati nel tuo amore e nella carità vicendevole. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Padre, quelli che mi hai dato * siano anch'essi con me dove sono io, * perché contemplino la gloria * che mi hai dato. Alleluia. (Gv 17, 24)
Oppure:
«Io sono nel Padre e il Padre è in me», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 11)

—(oppure)—
Padre, quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, * perché contemplino la gloria che mi hai dato. * Alleluia. (Gv 17, 24)
Oppure:
«Io sono nel Padre e il Padre è in me», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 11)

Dopo la Comunione

—(antica)—
O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale della Pasqua, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Padre, per la partecipazione a questo sacrificio che il tuo Figlio ci ha comandato di offrire in sua memoria, fa' di tutti noi, uniti a lui, un'offerta perenne per la tua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Domenica 19 maggio 2019    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2019-05-19.html

V Domenica del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 14, 21-27; Sal 144; Ap 21, 1-5; Gv 13, 31-33. 34-35.

Commento: Vi do un comandamento nuovo che vi amiate come io ho amato voi.

Dopo il discorso del Buon Pastore domenica scorsa, oggi la liturgia ci propone altre letture, altri brani che fanno però da applicazione, che ci dicono, che ci spiegano come fare per seguire lui, come fare per essere quell'unico gregge, per essere Chiesa. Il punto fondamentale, il midollo della Chiesa, la colonna portante della Chiesa è l'amore, l'amore reciproco. «Da questo amore tutti sapranno che siete miei discepoli». La Chiesa viene costituita, la Chiesa è costituita dall'amore, o meglio: è l'amore, l'amore di Cristo, che costituisce la Chiesa, ma è l'amore reciproco cioè quell'amore puro verso l'altro che crea la comunione, crea la comunità...
Nella prima lettura troviamo alcuni nomi di comunità di san Paolo: Lìstra, Icònio, Antiòchia, Pisìdia, Attàglia... Sono le piccole comunità, le piccole chiese originarie, chiese fondate dagli apostoli, da Paolo e Barnaba durante i loro viaggi missionari. Ecco, queste piccole comunità cristiane sono il modello di vita, lo stile di vita cristiana per ciascuno di noi, per le nostre comunità. Che cosa hanno fatto di particolare? In che cosa o con che cosa si sono fatti conoscere? Tutto lì era basato sull'amore, sulla carità reciproca. C'è uno scritto antico di un autore pagano, non credente, che guardava quella gente da lontano, la gente per lui strana, li guardava e si diceva: “saranno strani ma guardate come si amano...” Da questo - dice Gesù nel vangelo - tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni verso gli altri. Nel brano del vangelo siamo appena usciti dal Cenacolo, il Giovedì santo, stiamo andando verso l'Orto degli ulivi. E Gesù, in questa ora suprema della sua vita, nelle ultime intimità con gli apostoli, (perché dopo tutti fuggiranno), lascia a loro il testamento. E dice loro proprio questo: «se avrete amore reciproco...». Gesù non dice: la gente saprà che siete miei discepoli se vivrete poveri, se sarete obbedienti, se avrete appreso tutta la dottrina, tutti gli insegnamenti o se sarete capaci di predicare bene il vangelo... Certo sono tutte cose necessarie queste, ma c'è ne una, la più importante, senza la quale tutte le altre sono nulla perché è questa che dà il significato, dà il sapore alle altre... E' lei, la carità, l'amore reciproco che fa la Chiesa, che fa la comunità: se avete amore gli uni verso gli altri... Cristo ci ha amato fino a dare la vita per noi, Cristo ci ha amato fino a renderci partecipi dello stesso amore che è tra lui e il Padre, Cristo ci ha amato fino a farsi schiavo, che lava i piedi del suo padrone, affinché possiamo conoscere bene l'amore, l'amore reciproco...
San Gregorio Magno dice: «Come molti rami di un albero partono da una sola radice, così molte virtù sgorgano dalla carità». E continua San Gregorio: «pratica la carità chi ama l'amico in Dio, ma pratica la carità anche chi ama il nemico per amore di Dio». Dopo la Pentecoste i discepoli cominciano a fondare le prime comunità, a Gerusalemme, nella Samaria, nelle città del Mediterraneo, della Palestina, a Damasco, Antiochia... successivamente, con Paolo e Barnaba al sud, nella odierna Turchia. E questa Chiesa - Carità comincia ad incarnarsi, comincia a diventare, da piccola comunità di uomini e donne, giudei e pagani, di diverse razze, costumi, diventare il Corpo di Cristo, unito dalla vincolo della carità, unito dalla stessa fede, in Cristo. E fino ai giorni nostri... Che cos'è che fa brillare davanti agli uomini il vero volto di Dio, il vero volto della Chiesa, del corpo mistico di Cristo? Senz'altro proprio la carità, l'amore, perché «dov'è carità e amore lì c'è Dio», dov'è c'è la carità e l'amore lì c'è la Chiesa o, come diceva San Paolo: «se non ho la carità non sono nulla».
Qual è allora il messaggio di oggi per noi? Credo proprio quello delle parole di Gesù, Gesù che ci dice: «Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».
Parteciperemo tutti all'Eucaristia - segno per eccellenza dell'amore, della carità, dell'unità con Cristo, un solo corpo con Cristo. Chiediamo a lui che, grazie al comandamento nuovo, ricordatoci dal vangelo di oggi, possiamo diventare anche noi un solo gregge, il gregge che sempre e solo ascolta la voce del suo pastore. A lui la lode e la gloria nei secoli eterni. Amen.

Antifona d'Ingresso

Cantate al Signore un canto nuovo, * perché ha compiuto meraviglie; * agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Alleluia. (Sal 97, 1-2)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, porta a compimento in noi il mistero pasquale, perché quanti ti sei degnato di rinnovare nel Battesimo, con il tuo paterno aiuto portino frutti abbondanti e giungano alla gioia della vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che tutto rinnovi nel tuo Figlio glorificato, fa' che mettiamo in pratica il suo comandamento nuovo e così, amandoci gli uni gli altri, ci manifestiamo al mondo come suoi veri discepoli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 14, 21-27

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, Paolo e Bàrnaba ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché - dicevano - dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».
Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l'opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 144

RIT: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Seconda Lettura

Ap 21, 1-5

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c'era più.
E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Alleluia.

VANGELO

Gv 13, 31-33. 34-35
Dal Vangelo secondo  Giovanni

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Dio ci ha dato tanti benefici, primo fra tutti il dono della fede. Preghiamo perché ci renda capaci di testimoniare con la coerenza della vita questo valore inestimabile.

R. Accresci in noi la fede, Signore.

Perché la Chiesa di Cristo goda di vera e stabile pace su tutta la terra, e crescendo nell'amore e timore di Dio Padre, sia piena del conforto dello Spirito Santo, preghiamo. R.

Perché i credenti in Cristo non ricadano sotto le potenze del male, ma sempre liberi da ogni compromesso e da ogni paura, professino apertamente il loro credo, preghiamo. R.

Perché l'assemblea domenicale manifesti sempre più la vera natura della Chiesa, che nasce dalla parola di Dio e si edifica nel banchetto eucaristico, per testimoniare la carità fraterna, preghiamo. R.

Perché ogni cristiano, a immagine somiglianze del Padre, abbia un cuore grande, lento all'ira e sempre disponibile al perdono, preghiamo. R.

Perché il Vangelo che abbiamo proclamato con la bocca, metta radici di fede nella nostra vita e produca sostanziosi frutti di giustizia e di santità, preghiamo. R.

O Signore, che ci hai creati e redenti, fà che la nostra fede porti frutti abbondanti di giustizia e di carità, perché il mondo veda le nostre opere buone e glorifichi il tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

Sulle Offerte

O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Offrendo il suo corpo sulla croce, * diede compimento ai sacrifici antichi * e, donandosi per la nostra redenzione, + divenne altare, Agnello e sacerdote. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

«Come io ho amato voi, così anche voi amatevi gli uni gli altri», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 13, 34)

Dopo la Comunione

Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.