VIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Sir 27,5-8; Sal. 91; 1Cor 15,54-58; Lc 6,39-45.
Commento: Per essere “Guide”.
«Io sono la luce del mondo». È una delle affermazioni solenni di Gesù. La sua Luce è la divina sublime sapienza, è la Verità che fuga le tenebre e gli errori del nostri spirito. In questo contesto meditiamo il Vangelo di oggi: «Può forse un cieco guidare un altro cieco»? Proprio a favore di un cieco nato Gesù opera uno dei suoi più portentosi miracoli, siamo però consapevoli che il miracolo per eccellenza che a tutti ridona la vista, riguarda l’Opera della redenzione universale, il perdono, il recupero della “vista” dell’anima. Per la forza di questa divina misericordia siamo passati dalle tenebre alla luce. Senza questo dono dello Spirito nessuno può presumere di essere guida, maestro, luce per il fratello. Bisogna prima rimuovere la trave che ci oscura, che onnubila la vista dell’anima e poi tendere la mano al fratello e ricondurlo a verità. San Paolo ci ricorda questo percorso: «Quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata inghiottita nella vittoria». È tornata la luce di Dio nel mondo e nei nostri cuori: lo Spirito Santo ci ridona la vista. Questo perché dobbiamo, per un esplicito comando di Gesù, andare in tutto il mondo e predicare il vangelo ad ogni creatura; diventare guide, portatori di verità e di luce. Ci esorta a tal fine: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli». Per questo splendore donato nella Pentecoste, con l’incessante effluvio dello Spirito Santo, i ciechi, i deboli hanno avuto la forza di guidare l’umanità verso la luce di Cristo. Così, l’uomo buono, redento e illuminato, dal buon tesoro del suo cuore trae fuori e diffonde il bene, diventa testimone di verità e guida sicura, sull’impronta del Pastore buono, Cristo Gesù. Com’è urgente allora attingere incessantemente dai tesori di grazia quella santa energia, quella divina bontà che porta frutti abbondanti e tesori di vita autentica e santa.
Antifona d'Ingresso
Il Signore è il mio sostegno, * mi ha portato al largo, * mi ha liberato perché mi vuol bene. (Cf. Sal 17, 19-20)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Concedi, o Signore, che il corso degli eventi nel mondo + si svolga secondo la tua volontà di pace * e la Chiesa si dedichi con gioiosa fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Dio nostro Padre, che hai inviato nel mondo la Parola di verità, risana i nostri cuori divisi, perché dalla nostra bocca non escano parole malvagie ma parole di carità e di sapienza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Sir 27,5-8
Dal libro del Siràcide
Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti; così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti. I vasi del ceramista li mette a prova la fornace, così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo. Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela i pensieri del cuore. Non lodare nessuno prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 91
RIT: È bello rendere grazie al Signore.
È bello rendere grazie al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte.
Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno verdi e rigogliosi, per annunciare quanto è retto il Signore, mia roccia: in lui non c'è malvagità.
Seconda Lettura
1Cor 15,54-58
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: "La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?". Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.
VANGELO
Lc 6,39-45 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
La parola di Dio che abbiamo ascoltato, è fondamento della nostra fede, nutrimento della nostra speranza e lievito di fraternità.
Preghiamo insieme e diciamo:
R. La tua parola, Signore, sia luce al nostro cammino.
Perché la forza dello Spirito ci aiuti a rinunziare agli idoli che il nuovo paganesimo ha costruito sotto forma di spreco, di cupidigia, e di disprezzo del prossimo, preghiamo. R.
Perché ci sia data la sapienza del cuore, al fine di comprendere e soccorrere i "nuovi poveri": anziani, handicappati, emarginati, preghiamo. R.
Perché tutte le classi sociali, ritrovando la fiducia nel bene, costruiscano insieme una società nuova, aperta alla partecipazione e alla fraternità universale, preghiamo. R.
Perché in un mondo sempre più immerso nel relativo, la comunità cristiana affermi in modo coerente i valori assoluti dello spirito, preghiamo. R.
Perché si rafforzi il vincolo di comunione fra tutti i membri della Chiesa, e così il popolo della nuova alleanza diventi segno di riconciliazione per l'umanità intera, preghiamo. R.
Stendi la tua mano, o Padre, sull'umanità affaticata e oppressa; concedi a noi una fede ricca di memoria e audace nella testimonianza profetica del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, da te provengono questi doni + e tu li accetti come segno del nostro servizio sacerdotale: * fa' che, per tua misericordia, l'offerta che ascrivi a nostro merito + ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il Sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito hai raccolto intorno a te i figli dispersi a causa del peccato, * perché il tuo popolo, radunato nella comunione della Trinità, a lode della tua multiforme sapienza, * sia riconosciuto corpo di Cristo, tempio dello Spirito, + Chiesa del Dio vivente. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti ai cori degli angeli, * proclamiamo esultanti + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Canterò al Signore, che mi ha beneficato, * e loderò il nome del Signore Altissimo. (Cf. Sal 12, 6) Oppure: Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. (Mt 28, 20)
—(oppure)— Togli prima la trave dal tuo occhio: * così vedrai bene per togliere la pagliuzza * dall'occhio del tuo fratello. (Cf. Lc 6, 42)
Dopo la Comunione
Saziati dal dono di salvezza, invochiamo la tua misericordia, o Signore: + questo sacramento, che ci nutre nel tempo, * ci renda partecipi della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Da quando abbiamo addentato temerariamente quella famosa mela, convinti di poter così saziare completamente le nostre brame e addirittura diventare come Dio, ci è rimasta dentro una fame e una sete insaziabili. Quell’innato anelito di bene, che Dio stesso aveva infuso nella nostra natura, facendoci somiglianti a lui, si è trasformato in ricerca spasmodica di umane sicurezze, cercate sulla terra nella ricchezza, nella gloria, nel piacere. Il denaro, in modo particolare, ci da l’illusione dell’onnipotenza, ci convince di poter appagare ogni nostro desiderio, di poter comprare anche la felicità. San Paolo nel suo famoso inno alla carità ci ammonisce: “anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”. Ecco che ci viene prospettata una dimensione ben diversa della felicità. Gesù stesso nel proclamare la carta magna del cristianesimo, sconvolge letteralmente le nostre umane e false valutazioni della gioia. Egli proclama beati i poveri, gli afflitti, i puri di cuore, i perseguitati per causa della giustizia e tutti coloro che nella vita ripetono sostanzialmente la sua storia. Il giovane apparentemente giusto, equilibrato, generoso, chiede a Cristo cosa deve fare per avere la vita eterna. L’osservanza dei comandamenti è la base su cui costruire la nostra rampa di lancio e il giovane dice che sin dalla sua infanzia li ha osservati. Il Signore gli chiede qualcosa di più, indispensabile per conseguire l’ideale della perfezione cristiana: si tratta proprio del distacco dalle cose del mondo: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». È una regola d’oro quella che Gesù scandisce con queste parole: per conseguire i beni di Dio, occorre distaccarsi dai beni della terra. Questi rassomigliano a dei pesi che vengono attaccati alle nostre ali, alle ali del nostro spirito e non ci permettono di librarci verso l’alto. Restiamo anche noi disillusi alle parole conclusive di questo episodio evangelico: “Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni”. Ancora una volta i beni predominano sul vero bene. Ancora una valutazione sbagliata, ma, ahimè, ancora tanto frequente. «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». Dobbiamo prestare attenzione perché ricco non è solo chi possiede molti beni, ma anche chi lega il suo cuore a povere cose che trasforma in idoli. Gesù così ci esorta: “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”.
Antifona d'Ingresso
Il Signore è il mio sostegno, * mi ha portato al largo, * mi ha liberato perché mi vuol bene. (Cf. Sal 17, 19-20)
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C: Signore, tu sei la via che riconduce al Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, tu sei la verità che illumina i popoli, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, tu sei la vita che rinnova il mondo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Concedi, o Signore, che il corso degli eventi nel mondo + si svolga secondo la tua volontà di pace * e la Chiesa si dedichi con gioiosa fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Sir 17, 20-28
Dal libro del Siràcide A chi si pente Dio offre il ritorno, conforta quelli che hanno perduto la speranza e li rende partecipi della sorte dei giusti. Ritorna al Signore e abbandona il peccato, prega davanti a lui e riduci gli ostacoli. Volgiti all'Altissimo e allontànati dall'ingiustizia; devi odiare fortemente ciò che lui detesta. E riconosci i giusti giudizi di Dio e persisti nella sorte che ti è assegnata e nella preghiera al Dio altissimo. Negl'inferi infatti chi loderà l'Altissimo, al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode? Non perseverare nell'errore degli uomini iniqui; prima di morire manifesta la tua lode. Da un morto, che non è più, non ci può essere lode, chi è vivo e sano loda il Signore. E loderai Dio e ti glorierai della sua misericordia. Quanto è grande la misericordia del Signore, il suo perdono per quanti si convertono a lui!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 31
RIT: Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Beato l'uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell'angoscia; quando irromperanno grandi acque non potranno raggiungerlo.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall'angoscia, mi circondi di canti di liberazione: «Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.
VANGELO
Mc 10, 17-27 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La Parola che abbiamo ascoltato è per noi fonte di viva speranza. Non c'è nodo che Dio non possa sciogliere, perché in lui è bontà e potenza. Perciò chiediamo con fede:
Dio misericordioso, ascoltaci!
Ti preghiamo per la Chiesa: completa ciò che in lei è santo e buono e purificala da ciò che ancora le impedisce di vivere in semplicità:
Ti preghiamo per chi ha scelto la vita religiosa: i voti con cui si è legato più strettamente a te, siano segno di libertà profonda:
Ti preghiamo per chi si crede potente e giusto su questa terra: penetra il suo cuore con il profumo dell'umiltà:
Ti preghiamo per i poveri che chiedono giusta partecipazione ai beni della terra: fa' che siano ascoltati nelle loro richieste e pronti a riconoscere la tua provvidenza:
Ti preghiamo per chi si è allontanato da te e si sente dimenticato: elargisci un segno della tua bontà perché si converta e viva:
Per la Caritas diocesana e parrocchiale. Per chi confida solamente nella ricchezza.
O Padre, a te nulla è impossibile: manda lo Spirito nel nostro cuore per renderci disponibili alla tua parola di vita e solidali con tutti gli uomini. E' Gesù che ci ha insegnato a pregarti così. A lui onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, da te provengono questi doni + e tu li accetti come segno del nostro servizio sacerdotale: * fa' che, per tua misericordia, l'offerta che ascrivi a nostro merito + ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il Sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito hai raccolto intorno a te i figli dispersi a causa del peccato, * perché il tuo popolo, radunato nella comunione della Trinità, a lode della tua multiforme sapienza, * sia riconosciuto corpo di Cristo, tempio dello Spirito, + Chiesa del Dio vivente. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti ai cori degli angeli, * proclamiamo esultanti + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Canterò al Signore, che mi ha beneficato, * e loderò il nome del Signore Altissimo. (Cf. Sal 12, 6)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Saziati dal dono di salvezza, invochiamo la tua misericordia, o Signore: + questo sacramento, che ci nutre nel tempo, * ci renda partecipi della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
VIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso
LETTURE: Is 52,13-53,l-11; Sal. 16; Pt 2,19-26; Lc 9,28-36.
Commento: Il premio dell’abbandono.
(Nel nostro Monastero: Solennità del Santo Volto, messa propria. La veglia alle ore 15.30 e poi la sera, la veglia notturna in riparazione, dalle 22 e fino a mezzanotte). Inseriamo il commento per le letture del giorno e non quelle della solennità del Santo volto. Lasciare tutto per seguire Cristo è virtù di pochi. È frutto di una iniziativa divina, di una chiamata speciale e di una grazia speciale. Gesù ripeteva ai suoi: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi”. Oggi Pietro tenta di fare i conti con Cristo e gli dice: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù sa cogliere il senso recondito della espressione dell’apostolo e gli risponde a proposito: «In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi». Così viene spiegato cosa intendeva dire il Signore quando sul lago di Tiberiade chiamando a se Pietro e compagni disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ecco spiegato per sempre i motivi veri del benessere di cui godono tanti consacrati e consacrate: è il risultato di una solenne promessa mai smentita da Cristo. È l’ottimo contratto che egli, nella sua benevolenza, ha voluto stipulare con tutti coloro che hanno lasciato tutto per seguirlo. Questa promessa però non è esclusiva; Gesù la vuole estenderla a tutti coloro che affermano con la vita il primato di Dio in loro, dice infatti: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Egli vuole così renderci interiormente liberi e sgombri da preoccupazioni terrene: “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?”. Quando manca la fiducia in Dio, nella sua divina provvidenza, subentrano in noi gli affanni e ci carichiamo di preoccupazioni. Costatiamo poi che non può essere l’affanno a risolvere i problemi: “E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro”. Il Signore infonda in noi questa fede! - Santo Volto Guardaci con misericordia.
Antifona d'Ingresso
† Cf. Sal. 104, 3-4 Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto.
Colletta
† O Dio, nostro Padre, che nel Cristo tuo Figlio ci hai svelato il tuo volto e ci hai manifestato il tuo amore, apri i nostri occhi con la grazia dello Spirito Santo perché riconosciamo in lui il nostro Redentore e Signore e lo seguiamo, come fedeli discepoli, sulla via della croce fino a contemplarti faccia a faccia nella gloria. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 52,13-53,l-11
Dal libro del profeta Isaia Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e molto innalzato. Come molti si stupirono di lui tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo - così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito. Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevano alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. II castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la propria strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte. Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 16
RIT: R. Mostrami, Signore, la luce del tuo volto.
Accogli, Signore, la causa del giusto, sii attento al mio grido. Porgi l'orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c'è inganno. R.
Venga da te la mia sentenza, i miei occhi vedano la tua giustizia. Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, provami col fuoco, non troverai malizia. R.
Io ti invoco, mio Dio, dammi risposta; porgi l'orecchio, ascolta la mia voce; mostrami i prodigi del tuo amore, tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. R.
Custodiscimi come la pupilla degli occhi, proteggimi all'ombra delle tue ali. Io per la tua giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua presenza. R.
Seconda Lettura
Pt 2,19-26
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo E' una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo ingiustamente; che gloria sarebbe infatti sopportare il castigo se avete mancato? Ma se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, quando era oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vieni in nostro soccorso, Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Alleluia.
VANGELO
Lc 9,28-36 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio è fedele e generoso; egli ricompensa il più piccolo sacrificio compiuto per amore del vangelo. Con fede viva lo invochiamo dicendo:
Benedici il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa nostra madre: fa' che il suo annuncio sia in limpido accordo con le sue opere. Preghiamo:
Per i nostri sacerdoti e religiosi: rendili spiritualmente fecondi, lieti nella loro povertà, obbedienza e castità. Preghiamo:
Per i genitori cui tu chiedi un figlio per la Chiesa: fa' che abbiano consolazione e sentano la bellezza di donare. Preghiamo:
Per chi non ha famiglia: fa' che senta il calore della comunità e la protezione del tuo Spirito. Preghiamo:
Per chi soffre a causa del vangelo: infondigli la forza e la speranza dei martiri e dei santi. Preghiamo:
Per i sacerdoti in crisi. Per chi dispera della salvezza.
O Dio, che ci sei padre e madre, fratello, amico e sposo, in questa eucaristia ti esprimiamo l'anelito di tutta la Chiesa, che con il Cristo tuo Figlio è in cammino verso la beata eternità. A te la potenza e l'onore per i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
† O Dio, Padre della luce, volgiti a noi e considera il volto di Cristo, tuo Figlio, che si è immolato quale vittima di riconciliazione; e concedi anche a noi di offrirci a Te come sacrificio spirituale a lode della tua gloria. Per Cristo nostro Signo
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre Nostro, Dio onnipotente ed eterno. Nella tua misericordia hai tanto amato gli uomini da mandare il tuo Figlio come Redentore, a condividere in tutto, fuorché nel peccato, la nostra condizione umana. Così hai amato in noi Ciò che tu amavi nel Figlio E in lui, servo obbediente, hai ricostruito l'alleanza Distrutta dalla disobbedienza del peccato. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, Cantiamo con gioia l'inno della tua lode:
Antifona alla Comunione
—(antica)— † Noi abbiamo visto la tua gloria, Gloria che il Verbo ha dal Padre Come Figlio Unigenito, Pieno di grazia e di verità.
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
† O Dio, fa' risplendere benigno il tuo volto su di noi, affinché, illuminati dalla tua parola e sostenuti dal pane di vita, possiamo camminare alla tua presenza fino alla luce meravigliosa del tuo regno. Per Cristo nostra Signore.
Commento: Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Con il monito del ritorno, dell'ascolto della Sua voce che segna l'inizio del periodo quaresimale, siamo avvertiti: la Quaresima è il momento privilegiato per lasciarci guidare dalla Parola di Dio, per vivere intensamente, a livello personale e comunitario, un cammino di rinnovamento spirituale e morale, un itinerario di fede e di prova, un ritorno totale a Dio, attraverso alcuni elementi concreti: digiuno, elemosina, preghiera. “In questi giorni quindi aggiungiamo da parte nostra qualche cosa al consueto onere del nostro servizio, ad esempio, preghiere private, astinenza nel mangiare e nel bere, in maniera che ciascuno di propria iniziativa possa offrire a Dio, nella gioia dello Spirito Santo qualche cosa oltre il limite assegnatogli” (Benedetto, Regola , c.49.). Gioele ci invita di ritornare a Dio con tutto il cuore: il termine “ritornare” esprime la conversione, il cambiamento di mentalità e di comportamento: amare Dio sinceramente, vivere in solidarietà con i poveri, dedicare tempo alla preghiera. Per San Paolo, il cristiano è consapevole di essere collaboratore di Dio, in un tempo che è proclamato momento favorevole: “Ecco ora il giorno della Salvezza”. Occorre essere attenti all'annientamento di Cristo: ormai il rapporto tra Dio e l'uomo è cambiato. Matteo insiste sulla lealtà e sull'umiltà del comportamento che, soltanto se autentico, sarà gradito a Dio. La nostra conversione equivale ad un ricentramento su Dio, una rieducazione profonda nutrita da allontanamento dal peccato, da rinunce, da preghiera... Oggi si inizia un gioioso cammino verso la Pasqua radiosa.
Antifona d'Ingresso
Tu ami tutte le creature, o Signore, * e nulla disprezzi di ciò che hai creato; * tu chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, * aspettando il loro pentimento, * e li perdoni, perché tu sei il Signore nostro Dio. (Cf. Sap 11, 24.23.26)
(Si omette l'atto penitenziale, sostituito dal rito di imposizione delle ceneri). Si prosegue subito con la Colletta
Colletta
O Dio, nostro Padre, concedi al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gl 2, 12-18
Dal libro del profeta Gioele. Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male». Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio. Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. Radunate il popolo, indite un'assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti». Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov'è il loro Dio?». Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.50
RIT: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode.
Seconda Lettura
2 Cor 5, 20 - 6, 2
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO
Mt 6, 1-6. 16-18 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore che vede nel segreto, ci ha convocati nel segno delle sacre ceneri, perché iniziamo il cammino quaresimale di conversione e riconciliazione con umiltà e gioia, confidando nella sua infinita misericordia. A lui rivolgiamo la nostra preghiera, dicendo:
Converti il nostro cuore, Signore.
Perché la Chiesa, che annuncia e celebra il perdono di Dio, sia nel mondo segno e strumento di riconciliazione. Preghiamo:
Perché le comunità cristiane che si esercitano nel digiuno quaresimale, sappiano condividere le ansie, le povertà e le speranze degli uomini di oggi. Preghiamo:
Perché i poveri e i sofferenti ricevano il conforto dell'aiuto fraterno e partecipino con gioia al cammino di speranza del popolo di Dio. Preghiamo:
Perché il richiamo delle sacre ceneri alla condizione mortale dell'uomo e alla precarietà delle sue conquiste, favorisca l'incontro con Dio, vera fonte di vita e di salvezza. Preghiamo:
Perché l'ascolto della Parola, la conversione, la preghiera, gli impegni battesimali, la carità rinnovino profondamente i nostri rapporti con Dio e i fratelli. Preghiamo:
Perché questo rito non rimanga staccato dalla vita quotidiana. Per i ragazzi e i giovani che partecipano con proprie iniziative alla quaresima di fraternità.
Accogli, Padre santo, le nostre preghiere, e fa' che siamo fedeli agli impegni che oggi assumiamo, per essere trovati degni di partecipare, al termine di questo tempo di grazia, all'incontro con Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Con questo sacrificio, o Padre, iniziamo solennemente la Quaresima e invochiamo la forza di astenerci dai nostri vizi con le opere di carità e di penitenza per giungere, liberati dal peccato, a celebrare devotamente la Pasqua del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria:
Antifona alla Comunione
—(antica)— Chi medita giorno e notte la legge del Signore, * porterà frutto a suo tempo. (Cf. Sal 1, 2-3)
—(oppure)— Prega il Padre tuo, che è nel segreto, * e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6, 6)
Dopo la Comunione
Questo sacramento che abbiamo ricevuto, o Padre, ci sostenga nel cammino quaresimale, santifichi il nostro digiuno e lo renda efficace per la guarigione del nostro spirito. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Il diacono o, in sua assenza, lo stesso sacerdote può invitare i fedeli con queste parole o con altre simili:
Inchinatevi per la benedizione.
Quindi il sacerdote, rivolto verso il popolo, stendendo le mani, dice:
A questo popolo che riconosce la tua grandezza + dona con bontà, o Dio, lo spirito di penitenza, * perché nella tua misericordia ottenga di giungere all'eredità promessa a chi si converte. Per Cristo nostro Signore.
Dopo l'orazione, il sacerdote conclude:
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R/. Amen.
L'apostolo Pietro, alla domanda di Gesù «voi chi dite che io sia» ha risposto, illuminato dallo Spirito, «il Cristo di Dio». Proprio da questa certezza e dai fatti che ogni giorno cadevano sotto gli occhi di tutti, aveva tratto l'idea, che il suo Maestro dovesse godere di una specie di invulnerabilità. È quindi facilmente immaginabile il suo sgomento, la profonda delusione nel sentir dire dalla sua bocca che dovrà molto soffrire, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno. È indubbiamente un messaggio paradossale. Cominciano ad apparire in tutta la loro drammaticità da una parte la passione di Cristo e dall'altra lo scandalo per l'incapacità di comprendere l'arcano disegno divino. Dobbiamo ammettere che senza il dono della fede, il pensiero umano non può mai e poi mai giungere a condividere, secondo la migliore logica, questo progetto, pensato e voluto da Dio stesso. Un progetto che totalmente ci coinvolge, perché lo stesso Cristo, rivolgendosi a tutti coloro che vogliono e vorranno seguirlo, aggiunge: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Quindi, senza mezzi termini ci viene detto che non solo il Figlio di Dio dovrà portare la croce, ma sarà il retaggio di tutti gli uomini. Per nostra fortuna ora sappiamo, nella certezza della fede, dove quella sequela ci conduce. Siamo certi che la nostra non è una atroce ed assurda condanna, ma la via segnata dal divino Redentore, per giungere alla pienezza della vita nella gioia della risurrezione. In questo contesto non ci appare più tanto strana la solenne affermazione con cui si conclude il vangelo odierno: «Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?». Vengono messi in gioco i grandi e definitivi valori della vita e, nel contempo ci vengono offerti i criteri migliori per operare la scelte migliori alla luce della divina sapienza. Guadagnare la vita significa allora avere il coraggio di perderla in questo mondo, di accettare tanti apparenti sconfitte, fino a quella della morte, pur di conservare il valore supremo della risurrezione e della beatitudine eterna. Questa è la grande rivoluzione che Cristo ha portato nel nostro mondo. Egli è venuto a stravolgere la nostra povera ed inquinata logica umana, per far irrompere il suo spirito nuovo e la vera sapienza. L'immortalità e la pienezza della felicità solo per questa via possiamo raggiungerla e Cristo si è fatto nostro garante affinché nessuno manchi l'obbiettivo e nessuno si perda.
Antifona d'Ingresso
Ho invocato il Signore ed egli ha ascoltato la mia voce: * da coloro che mi opprimono mi libera. * Affida al Signore la tua sorte ed egli sarà il tuo sostegno. (Cf. Sal 54, 17-19.23)
Colletta
Ispira le nostre azioni, o Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dt 30, 15-20
Dal libro del Deuteronòmio Mosè parlò al popolo e disse: «Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.1
RIT: Beato l'uomo che confida nel Signore.
Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte.
Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere.
Non così, non così gli empi: ma come pula che il vento disperde. Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina.
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Convertitevi, dice il Signore, perché il regno dei cieli è vicino.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO
Lc 9, 22-25 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
O Signore, nostro Dio, che chiami i popoli a liberarsi dalla maledizione della morte e a seguire la via della vita, ascolta la preghiera della tua Chiesa, popolo in cammino verso la Pasqua eterna di risurrezione e di vita. Diciamo insieme:
Guidaci nella tua via, Signore.
Perché la Chiesa, attraverso l'opera di evangelizzazione dei popoli, riveli al mondo la sapienza di Dio, che fa progredire sulla via della vita. Preghiamo:
Perché la Chiesa e le organizzazioni per la cooperazione fra i popoli, operino insieme per la promozione della giustizia e il rispetto del diritto. Preghiamo:
Perché i paesi poveri siano messi in grado di attuare modelli di sviluppo coerenti con i valori delle loro rispettive culture. Preghiamo:
Perché i paesi ricchi usino le loro tecnologie per la diffusione di una civiltà che aiuti l'uomo a vivere in armonia con Dio, con il prossimo e con il mondo. Preghiamo:
Perché noi diventiamo eucaristia per i poveri e i sofferenti, convinti che il sacrificio fatto per amore non distrugge la vita, ma salva dall'egoismo e dalla violenza. Preghiamo:
Perché l'ingegneria genetica sperimenti vie nuove senza compromettere l'integrità della vita umana. Perché l'aiuto ai paesi poveri non sia una copertura per l'esportazione dei miti illusori della nostra società.
Vegli, Padre della vita, sul cammino dei tuoi figli. Essi ti cercano, seguendo il desiderio di salvezza che hai posto nel loro cuore. Accompagnali con la tua benedizione, perché non si volgano indietro, ma siano perseveranti fino alla meta. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, o Signore, l'offerta che presentiamo sul tuo santo altare, perché ottenga a noi il perdono e renda onore al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Crea in me, o Dio, un cuore puro, * rinnova in me uno spirito saldo. (Sal 50, 12)
—(oppure)— Se qualcuno vuol venire dietro a me * rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno * e mi segua. (Lc 9, 23)
Dopo la Comunione
Il pane del cielo che abbiamo ricevuto, Dio onnipotente, ci santifichi e sia per noi sorgente inesauribile di perdono e di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Dio onnipotente, * che al tuo popolo hai rivelato le vie della vita eterna, + fa' che percorrendole giunga fino a te, * luce senza tramonto. Per Cristo nostro Signore.
Il digiuno è una pratica religiosa antica, che con scopi e modalità diverse, tende sempre a mortificare i sensi dell'uomo per affinare lo spirito e renderlo più pronto ad immergersi nel soprannaturale. Lo praticavano anche i discepoli di Giovanni Battista e dei farisei. Non facevano altrettanto quelli di Cristo e ciò suscita ancora una volta le critiche dei soliti nemici di Cristo, sempre pronti a spiare ogni eventuale irregolarità secondo il loro ottuso metro di giudizio. Sono però gli stessi discepoli di Giovanni a porre l'interrogativo: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». È illuminante la risposta di Gesù: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». Gesù è lo sposo, egli, con la sua venuta tra noi, ha celebrato le nozze solenni con la nostra umanità incarnandosi e divenendo uno di noi. Egli è l'Emmanuele, il Dio-con-noi. Non ci può essere motivo di gioia più grande, perché in quelle nozze è già racchiusa la nostra redenzione, il nostro festoso ritorno alla casa paterna, l'abbraccio affettuoso del Padre celeste al figlio ritrovato. È vero che il culmine della festa avverrà in un mattino radioso di Pasqua con la gloriosa risurrezione di Cristo, ma è lecito dire che già la sua nascita e la sua presenza tra noi ci autorizzano a gioire ed esultare. Lo fanno anche gli angeli di Dio alla sua nascita, intonando l'inno del Gloria. Con due esempi illuminanti lo stesso Signore ci fa comprendere il totale rinnovamento che egli sta operando a nostro favore. In lui si sta realizzando, quasi alla lettera, una profezia antica, proferita da Isaia: «Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato». Quando poi lo sposo ci sarà tolto per la violenza della crudele passione e morte e a causa del peccato, allora sì, avremo giorni e motivi di lutto, di pianto e di digiuno. È il digiuno che ancora la Chiesa ci propone quando l'attesa dello sposo ci pone in atteggiamento penitenziale e di interiore rinnovamento.
Antifona d'Ingresso
Il Signore mi ha ascoltato, ha avuto pietà di me. * Il Signore è venuto in mio aiuto. (Cf. Sal 29, 11)
Colletta
Accompagna con la tua benevolenza, Padre misericordioso, i primi passi del nostro cammino penitenziale, perché all'osservanza esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 58, 1-9
Dal libro del profeta Isaìa Così dice il Signore: «Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: "Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?". Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!"».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.50
RIT: Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto.
Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocàusti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO
Mt 9, 14-15 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore ascolta la preghiera di chi riconosce le doppiezze e le contraddizioni della propria condotta morale. Preghiamo insieme e diciamo:
Perdona la nostra superficialità, Signore.
Perché la parola del Papa in difesa della vita, della libertà e della pace, sia accolta nella Chiesa e nel mondo come proposta di valori umani, atti ad ispirare l'impegno morale dei singoli e dei popoli. Preghiamo:
Perché la Conferenza episcopale trovi nell'assistenza dello Spirito Santo, il coraggio di proporre alla Chiesa italiana linee pastorali a partire dalle emarginazioni e dalle povertà presenti sul territorio. Preghiamo:
Perché la sofferenza, che accomuna persone malate, sole e svantaggiate, susciti nella comunità cristiana, raccolta attorno allo sposo Gesù nel banchetto dell'eucaristia, risposte concrete di carità e di solidarietà. Preghiamo:
Perché il digiuno, che il vangelo paragona all'attesa dello sposo, ci prepari a testimoniare più concretamente la fede e l'amore. Preghiamo:
Perché la gioia donataci da Gesù in quest'eucaristia, ci aiuti ad essere fedeli ai nostri doveri di cristiani. Preghiamo:
Per i cristiani che si dicono credenti pur avendo abbandonato la pratica religiosa. Per i cristiani che ritengono l'impegno sociale estraneo alla Chiesa.
Scuoti, o Padre, la nostra coscienza pigra e intorpidita dal peccato, e fa' che, accogliendo il giudizio della tua Parola sulle nostre incoerenze, viviamo in maniera più responsabile l'impegno della fede. Amen.
Sulle Offerte
Il sacrificio che ti offriamo, o Signore, in questo tempo di penitenza, renda a te graditi i nostri cuori, e ci dia la forza per più generose rinunce. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nel mistero adorabile del Natale * egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, * per assumere in sé tutto il creato + e sollevarlo dalla sua caduta. ** Generato prima dei secoli, cominciò a esistere nel tempo, * per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre, + e ricondurre a te l'umanità dispersa. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti a tutti gli angeli, * cantiamo esultanti + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Fammi conoscere, o Signore, le tue vie, * insegnami i tuoi sentieri. (Sal 24, 4)
—(oppure)— Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto * finché lo sposo è con loro? (Mt 9, 15)
Dopo la Comunione
Per la partecipazione a questo sacramento, Dio onnipotente, fa' che, purificati da ogni colpa, possiamo accogliere i benefici della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Dio misericordioso, + il tuo popolo ti renda continuamente grazie * per le tue grandi opere, * e ripercorra nel suo pellegrinaggio le vie della penitenza, * per giungere alla contemplazione del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.
Non si può digiunare quando lo sposo è con noi - abbiamo sentito ieri. La sua presenza, il suo intervento nella vita di Levi, un pubblicano disprezzato da tutti, ha significato la sua conversione. Il banchetto organizzato per il Signore nella sua casa è un momento di festa e di doverosa gratitudine. Gesù è intervenuto come medico a sanare una vita e s'intravede già in tutto ciò un preannuncio della Pasqua, un annuncio del suo sacrificio sulla croce e contemporaneamente la gioia della risurrezione dal peccato per un povero pubblicano. Levi è un vero risorto, perché strappato dalla schiavitù del peccato e rinato a vita nuova. Vengono così infrante le barriere che i scribi e i farisei, chiusi nel loro falso puritanismo, avevano eretto verso il mondo degli impuri e dei peccatori. Gesù invece viene a convincerci che la sua missione privilegia proprio i malati e i peccatori, tutti noi che in questo periodo di confronto e di conversione veniamo a scoprire, con più evidenza, le nostre umane debolezze, che ci abbatterebbero se la speranza della redenzione e del perdono si spegnesse in noi. Ci convinciamo ulteriormente che, pur venendo dalla triste esperienza del peccato, stiamo per sperimentare ancora in noi i frutti della redenzione e vediamo ravvivata la fede, la certezza di una vita nuova in Cristo. Possiamo già approntare i primi preparativi per il banchetto e per le festa, ci separano solo quaranta giorni dalla Pasqua. Anche in padre misericordioso, al ritorno del figlio perduto, gli corse incontro, lo baciò e, dopo averlo rivestito degli abiti migliori, fece preparare per lui un grande banchetto.
Antifona d'Ingresso
Rispondimi, Signore, * perché buono è il tuo amore; * volgiti a me nella tua grande tenerezza. (Sal 68, 17)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, guarda con paterna bontà la nostra debolezza, e stendi la tua mano potente a nostra protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 58, 9-14
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore: «Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all'affamato, se sazierai l'afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni. Ti chiameranno riparatore di brecce, e restauratore di strade perché siano popolate. Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerabile il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farò montare sulle alture della terra, ti farò gustare l'eredità di Giacobbe, tuo padre, perché la bocca del Signore ha parlato».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.85
RIT: Mostrami, Signore, la tua via.
Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, perché io sono povero e misero. Custodiscimi perché sono fedele; tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.
Pietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno. Rallegra la vita del tuo servo, perché a te, Signore, rivolgo l'anima mia.
Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t'invoca. Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce delle mie suppliche.
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore, ma che si converta dalla sua malvagità e viva.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO
Lc 5, 27-32 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di pubblicani e d'altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
O Signore, Padre nostro, che hai mandato il tuo figlio Gesù a chiamare i peccatori a conversione, chinati su di noi che siamo diventati terra arida a causa del peccato, e attendiamo il ristoro della tua grazia. Per questo diciamo:
Convertici a te, Signore.
Per la Chiesa, che hai posto nel mondo come sorgente inesauribile di grazia: al peccatore interamente riabilitato dalla gioia del perdono, sappia chiedere l'impegno di una piena partecipazione alla vita della comunità. Preghiamo:
Per le persone che nei tribunali amministrano la giustizia umana: applichino la legge dello stato con giustizia ed equità, riconoscendo che solo tu, o Padre, sei giudice giusto e misericordioso. Preghiamo:
Per coloro che cercano, insieme ai poveri, di edificare una società più giusta e fraterna: il loro amore brilli nel mondo come luce nelle tenebre. Preghiamo:
Per le persone che non sono capaci di perdonare: si lascino guidare da te, aprendosi alla tua Parola. Preghiamo:
Per noi peccatori, chiamati come Levi a seguire Gesù: l'esperienza sacramentale del perdono ci renda capaci di perdonare e di amare. Preghiamo:
Per i carcerati che rinnegano gli errori commessi e cercano di ricostruire la propria vita. Per le persone, le famiglie, i gruppi discriminati dal pregiudizio.
O Signore, che perdonando le colpe degli uomini adempi la tua promessa di trasformare la terra deserta in giardino fiorito, trasformarci con il soffio del tuo Spirito, perché rinasciamo alla vita nuova del tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Questo sacrificio di espiazione e di lode ci purifichi e ci rinnovi, o Signore, perché tutti i nostri pensieri e le nostre azioni siano conformi alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Misericordia io voglio e non sacrifici», dice il Signore. * «Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mt 9, 13)
—(oppure)— Io non sono venuto a chiamare i giusti, * ma i peccatori perché si convertano. (Lc 5, 32)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa' che il sacramento celebrato in questa vita sia per noi pegno di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Nella tua bontà soccorri, o Signore, questo popolo che ha partecipato ai santi misteri, perché non sia sopraffatto dai pericoli chi si affida alla tua protezione. Per Cristo nostro Signore.
Gesù pieno di Spirito Santo, guidato dallo stesso Spirito, tentato dal diavolo, si addentra nel deserto in un completo digiuno per quaranta giorni. Egli anticipa così la nostra quaresima e tutti i nostri percorsi penitenziali. La Chiesa poco conosce il deserto e poco lo medita, anche se esso è fonte di meriti infiniti. Gesù ci rivela che le sue sofferenze sono state atroci, dato che l'inferno stesso gli si è scagliato contro, tentandolo. Là ha vissuto tutte le tentazioni, di tutti i tempi e di ogni generazione. Le ha vissute per noi: le ha combattute e vinte per noi! Gesù è stato tentato fisicamente, moralmente e nello spirito. Fisicamente, colpendo e lacerando il suo corpo; moralmente nel gridare: "Ma chi te lo fa fare di soffrire e salvare gli uomini! Guarda quello che ti faranno!...", e gli poneva innanzi le intere nefandezze e le perversioni, il disamore umano. Satana l'ha tentato nello spirito, ponendolo in un deserto interiore: secco, aspro, duro, dandogli suggestioni alla mente, cercando di voler deformare il pensiero nella sua verità, con tutta la sua potenza di male e gridando: "Vedi: il Padre ti ha abbandonato!". Vinte però le più insidiose tentazione Gesù respinge tutte le altre: la brama delle cose, il potere come possesso, quello di mettere alla prova l'onnipotenza divina. "Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui". I suoi dolori sono la nostra rinascita e ci saranno di sostegno e consolazione nella nostra di Passione; ci preparano a vivere veramente e santamente la Risurrezione con tutto il suo frutto. È un gioioso anticipo del trionfo finale di Gesù. È la certezza anche della nostra vittoria sulle tentazioni e sul male se umilmente in Lui confidiamo.
Antifona d'Ingresso
Mi invocherà e io gli darò risposta; * nell'angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso. * Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza. (Sal 90, 15-16)
Atto Penitenziale
Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
C: Pietà di noi, Signore. A: Contro di te abbiamo peccato. C: Mostraci, Signore, la tua misericordia. A: E donaci la tua salvezza
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Signore misericordioso, che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo, tendi verso di noi la tua mano, perché, nutriti con il pane della Parola e fortificati dallo Spirito, vinciamo le seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dt 26, 4-10
Dal libro del Deuteronomio. Mosè parlò al popolo e disse: «Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all'altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: "Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato". Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 90
RIT: Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.
Chi abita al riparo dell'Altissimo passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente. Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio in cui confido».
Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie.
Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra. Calpesterai leoni e vipere, schiaccerai leoncelli e draghi.
«Lo libererò, perché a me si è legato, lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e io gli darò risposta; nell'angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso».
Seconda Lettura
Rm 10, 8-13
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO
Lc 4, 1-13 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Si apre davanti a noi il cammino della Quaresima, con le sue tappe, le sue leggi, i suoi traguardi. E' un grande impegno per tutti. E' il tempo prezioso, la primavera dello Spirito, la grande scuola della fede. Chiediamo al Signore che ci renda docili alla sua Parola, per giungere completamente trasformati alla santa Pasqua.
R. Guidaci, Signore, con il tuo Spirito.
Perché in questa Quaresima impariamo a seguire il nostro maestro e modello, Gesù Cristo, uomo nuovo, progetto di una umanità riconciliata con il Padre, preghiamo. R.
Perché, specialmente in questo tempo, riscopriamo la domenica come un giorno diverso dagli altri: il giorno del Signore, il giorno della comunità, il giorno della riconciliazione e dell'amicizia aperta a tutti i fratelli, preghiamo. R.
Perché in ognuno di questi quaranta giorni troviamo spazio e tempo da dedicare alla preghiera e alla meditazione della Parola, per conoscere ciò che Dio vuole da noi e attuarlo nella nostra vita, preghiamo. R.
Perché ogni famiglia scopra la dimensione domestica della Quaresima: apra il libro del Vangelo, crei occasioni di preghiera comune e, cordialmente unita nella carità, faccia di ogni casa un luogo di accoglienza fraterna, preghiamo. R.
Perché l'itinerario della Quaresima abbia per ciascuno di noi il suo culmine nel rito della penitenza e nella comunione pasquale, come segni sacramentali della nostra conversione, preghiamo. R.
O Signore, che ci offri ancora una volta un tempo propizio per ricuperare il vero senso della vita e riconciliarci con te e con i fratelli, fà che tutti insieme, sulle orme di Gesù, camminiamo giorno per giorno verso la gioia pasquale. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Si rinnovi, o Signore, la nostra vita e con il tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio che santifica l'inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Il Signore, Dio tuo, adorerai; a lui solo renderai culto. (Lc 4, 8)
Dopo la Comunione
Ci hai saziati, o Signore, con il pane del cielo che alimenta la fede, accresce la speranza e rafforza la carità: insegnaci ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Scenda, o Signore, sul tuo popolo l'abbondanza della tua benedizione, perché cresca la sua speranza nella prova, sia rafforzato il suo vigore nella tentazione e gli sia donata la salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.