Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
12 - 18 Novembre 2017
Tempo Ordinario XXXII, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 4

Domenica 12 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-12.html

XXXII Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde

LETTURE: Sap 6, 12-16; Sal.62; 1 Ts 4, 13-18; Mt 25, 1-13.

Commento: In attesa dello sposo.

Come le dieci vergini del Vangelo di questa Domenica, anche noi siamo in attesa dell'arrivo dello Sposo. È l'attesa della beata speranza e del nostro Salvatore, Gesù Cristo. Egli arriva quando meno ce l'aspettiamo, anche nel cuore della notte e noi non conosciamo né il momento né l'ora. Siamo perciò sollecitati a vegliare, ad attendere con la lucerna accesa e con il buon rifornimento dell'olio della fede. La vigilanza deve essere urgente e assidua, sia per l'importanza dell'incontro, sia per il rischio, sempre attuale, di restare senza "olio". Nulla di ciò che ci è dato in dono è definitivo per noi. Dobbiamo far fruttificare i talenti, dobbiamo alimentare la lampada. Dobbiamo essere sempre desti, vivificati dalla grazia divina. Tutta la nostra vita la viviamo in prospettiva di un incontro finale e gioioso; viviamo nella speranza di poter celebrare le nostre nozze eterne con Cristo nostro Sposo. È incalcolabile ed irreparabile il danno che potremmo subire a causa di un colpevole ritardo. Quando è indispensabile essere nella luce per incontrare la Luce, la mancanza di olio potrebbe risultare fatale. Innumerevoli volte nel corso della vita terrena il Signore interviene generosamente a rifornire le nostre lampade quando le ha viste spente o senza olio. Poi arriva il momento in cui dobbiamo rendere conto di tutti i doni, soprattutto del dono della fede. Come la sapienza cristiana s'identifica con la saggezza e la previdenza delle cinque vergini che hanno preso con se l'olio, così la stoltezza ci assomiglia alle cinque stolte, che hanno sì, preso con sé le lampade, ma non si sono rifornite di olio sufficiente. Ciò ci fa pensare a tanti che dicono di credere, ma non agiscono in conformità alla fede che professano. Così la lampada lentamente si spegne perché non rifornita a sufficienza. Viene da pensare anche a coloro che abusano del tempo e con ottusità non ne considerano la fine. Vivono come se la loro fissa ed ultima dimora dovesse essere per sempre quaggiù. È inevitabile poi che si trovino impreparati quando il grido di amore dello sposo che sopraggiunge, ci trova al buio, impreparati, distratti. È molto triste la sorte delle cinque stolte e di tutti i ritardatari; si sentono dire dallo sposo, quando bussano alla porta del banchetto nuziale: «In verità vi dico: non vi conosco». Se, alla luce della fede, pensiamo alla fine della nostra vita, coma ad un incontro con lo Sposo, ad una celebrazione pasquale, ad un invito alle nozze eterne, possiamo fugare la paura, alimentare la nostra speranza e far ardere costantemente la nostra fede, non resteremo mai al buio, ma saremo figli della luce.

Antifona d'Ingresso

Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87, 3)

Atto Penitenziale

All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.

C: Signore, che a Pietro pentito hai offerto il tuo perdono, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che al buon ladrone hai promesso il paradiso, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che accogli ogni uomo che si affida alla tua misericordia, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente e misericordioso, + allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, * perché, nella serenità del corpo e dello spirito, * possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, voce che ridesta il cuore, nella lunga attesa dell'incontro con Cristo tuo Figlio fa' che non venga a mancare l'olio delle nostre lampade, perché, quando egli verrà, siamo pronti a corrergli incontro per entrare con lui alla festa nuziale. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 6, 12-16

Dal libro della Sapienza
La sapienza è radiosa e indefettibile, facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca.
Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano.
Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto senza affanni.
Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei,
appare loro ben disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.62

RIT: Ha sete di te, Signore, l'anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo,
penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

Seconda Lettura

1 Ts 4, 13-18

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Fratelli, non vogliamo lasciarvi nell'ignoranza circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui.
Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti.
Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nubi, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Sii fedele fino alla morte, dice il Signore,
e ti darò la corona della vita.
e ti darò la corona della vita.

Alleluia.

VANGELO

Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.
Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La misericordia del Padre ha rimesso il nostro peccato e ci ha donato la grazia dello Spirito. Invochiamo il Signore perché ci aiuti a testimoniare ciò che abbiamo ricevuto, dicendo:

Venga il tuo regno, Signore.

Per il popolo di Dio, perché fedele alla povertà evangelica non persegua le ricchezze terrene, ma l'abbondanza della grazia divina. Preghiamo:

Per i cristiani, perché, superando la tentazione dell'egoismo e del benessere privato, si accorgano del fratello che vive nella povertà e nella sofferenza. Preghiamo:

Per chi governa gli stati, perché la ricerca del bene comune aiuti a vincere le divisioni e le differenze che ancora resistono fra i popoli. Preghiamo:

Per chi soffre a causa della fede, perché sull'esempio delle prime comunità riesca ad amare e a perdonare chi lo perseguita. Preghiamo:

Per noi qui riuniti, perché alla luce dell'insegnamento di cristo impariamo a vivere nella carità e ad amare anche i nostri nemici. Preghiamo:

Per le persone che disprezzano la nostra fede.
Perché sappiamo testimoniare la carità a chi ci offende.

O Padre, che anche oggi hai fatto sorgere il sole sopra i buoni e sopra i cattivi, dona al tuo popolo di manifestare con la vita la comunione alla quale partecipa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

O Padre, + volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, * perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio * vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Sei tu, Signore, che ci dai la vita e ci sostieni con la tua provvidenza; * e se a causa del peccato il nostro corpo ritorna alla terra, dalla quale lo hai formato, * per la morte redentrice del tuo Figlio + la tua potenza ci risveglia alla gloria della risurrezione. ** Per questo mistero di salvezza, * con la moltitudine degli angeli e dei santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. * Su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22, 1-2)
Oppure:
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, * nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)

—(oppure)—
Vegliate, perché non sapete né il giorno né l'ora * in cui verrà il Signore. (Cf. Mt 25, 13)

Dopo la Comunione

Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, + e imploriamo la tua misericordia: * per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, + ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 13 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-13.html

XXXII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde

LETTURE: Sap 1, 1-7; Sal.138; Lc 17, 1-6.

Commento: Se sette volte al giorno facesse ritorno a te dicendo:
"Mi pento!", tu perdonagli.

La redazione evangelica di San Luca raduna una serie di ammonimenti di Gesù riguardanti la vita comunitaria: Oggi egli ci parla di scandalo e di perdono. Le difficoltà più insormontabili si risolvono alla luce disarmante dell'amore. Ancora oggi la parola creatrice ci coglie radunati come Chiesa scossa ma non abbattuta dagli scandali, come Chiesa peccatrice ma anche come Chiesa del perdono: una Chiesa che incessantemente prega il Padre per avere il dono sempre nuovo della fede. La nostra attenzione va però soprattutto all'insegnamento sulla fede. La frase di Gesù nasce da una domanda spontanea e sincera degli apostoli: "Aumenta la nostra fede!". Gesù aggiunge che non si deve tranquillamente tollerare il male, che lo si deve perdonare quando ci sia il pentimento, che un minimo atto di fede ha una potenza prodigiosa. Gli scandali dei nostri giorni assumono talvolta le caratteristiche della mostruosità, è falso però pensare di poterli risolvere con lo sdegno, lo sgomento, la voglia di vendetta o ancor peggio con le sterili polemiche. Gesù indica a noi suoi seguaci una strada, sicuramente ardua, ma l'unica che può scuotere le coscienze e ricondurre al bene, una via che lo stesso Cristo ha percorso e che potremmo definire l'immolazione nell'amore per dare a tutti la forza e la garanzia del perdono.

Antifona d'Ingresso

Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87, 3)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, + allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, * perché, nella serenità del corpo e dello spirito, * possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 1, 1-7

Dal libro della Sapienza
Amate la giustizia, voi giudici della terra,
pensate al Signore con bontà d'animo
e cercatelo con cuore semplice.
Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova,
e si manifesta a quelli che non diffidano di lui.
I ragionamenti distorti separano da Dio;
ma la potenza, messa alla prova, spiazza gli stolti.
La sapienza non entra in un'anima che compie il male
né abita in un corpo oppresso dal peccato.
Il santo spirito, che ammaestra, fugge ogni inganno,
si tiene lontano dai discorsi insensati
e viene scacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia.
La sapienza è uno spirito che ama l'uomo,
e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti,
conosce bene i suoi pensieri
e ascolta ogni sua parola.
Lo spirito del Signore riempie la terra
e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.138

RIT: Guidami, Signore, per una via di eternità.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.

Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.

Alleluia.

VANGELO

Lc 17, 1-6
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: "Sono pentito", tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La parola di Dio è come spada a doppio taglio che penetra nelle pieghe più nascoste delle nostre infermità. Chiediamo al Padre d'essere forti e vigilanti di fronte al male che ci distoglie da lui. Diciamo insieme:

Convertici, Signore.

Quando siamo tentati di seguire noi stessi più che la tua parola. Preghiamo:

Quando ci sentiamo a posto perché non facciamo del male a nessuno. Preghiamo:

Quando ci pesa la fedeltà ai piccoli doveri quotidiani. Preghiamo:

Quando salviamo il mondo a parole più che con i fatti. Preghiamo:

Quando la nostra condizione sociale, la cultura e le qualità che ci ha dato, ci servono per guardare gli altri dall'alto. Preghiamo:

Quando, per realizzare noi stessi, calpestiamo la giustizia, l'amicizia, la verità. Preghiamo:

Quando ti riduciamo a un Dio domenicale, riservando la settimana agli idoli del denaro, della carriera e del nostro egoismo. Preghiamo:

Padre amatissimo, tu vuoi che il peccatore si converta, abbia la vita e l'abbia in abbondanza. Con la potenza del tuo Spirito, guarisci le nostre esistenze, santifica i nostri cuori. Non per i nostri meriti, ma per la ricchezza del tuo perdono a tutti garantito in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

O Padre, + volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, * perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio * vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. * Su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22, 1-2)

—(oppure)—
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, * nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)

Dopo la Comunione

Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, + e imploriamo la tua misericordia: * per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, + ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 14 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-14.html

XXXII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde

LETTURE: Sap 2, 23 - 3, 9; Sal.33; Lc 17, 7-10.

Commento: La salvezza dei giusti viene dal Signore.

La salvezza è il dono supremo che Dio ha offerto agli uomini con l'immolazione sulla croce del suo Figlio; è un dono gratuito di grazia. Il richiamo di questo brano di Vangelo è quindi quello di considerarsi dei servitori e dei salvati, di non vantarsi e di non accampare pretese su nessuno, di non fondarsi sui propri meriti. Il fedele nei confronti del suo Dio sceglie un comportamento di totale disponibilità, senza calcoli o contratti. Alla stessa maniera nella comunità cristiana nessuno deve esigere prestigio o dignità maggiore perché ha offerto prestazioni maggiori. Tutti devono riconoscere di essere "servi inutili", sereni e felici di potere donare, amare e sacrificarsi per Dio e per gli altri senza la logica fèrrea del capitalismo produttivo. All'origine del comportamento cristiano sta l'apparizione della "grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini". La morale del Cristiano ha la sua sorgente nel mistero di Gesù che ha rinnovato l'uomo. La nostra condotta manifesta questa grazia. Due pericoli incombono sulla nostra vita e sui nostri comportamenti: il rischio di ritenerci salvatori di noi stessi, dimenticando l'indispensabile ed umile ricorso al vero ed unico Salvatore e l'inganno dei falsi salvatori, dei falsi profeti del nostro tempo che vorrebbero convincerci che salvezza si identifichi con piacere e potere o ancor peggio nell'adesione alle diverse ideologie. Siamo stati salvati con il caro prezzo, anche se siamo servi inutili. Quel che conta è che siamo figli di Dio, quel che saremo non è stato ancora rivelato... :)

Antifona d'Ingresso

Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87, 3)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, + allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, * perché, nella serenità del corpo e dello spirito, * possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 2, 23 - 3, 9

Dal libro della Sapienza
Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.
Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,
nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero,
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza resta piena d'immortalità.
In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiuolo
e li ha graditi come l'offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,
come scintille nella stoppia correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,
i fedeli nell'amore rimarranno presso di lui,
perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Benedirò il Signore in ogni tempo.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

VANGELO

Lc 17, 7-10
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: "Vieni subito e mettiti a tavola"? Non gli dirà piuttosto: "Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu"? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare"».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Al Padre che ci hai creati per amarlo e per servire i fratelli, chiediamo d'essere perseveranti nel realizzare questi suoi progetti su di noi. Diciamo insieme:

Ascoltaci, Signore.

Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti, i catechisti e per quanti servono la Chiesa: siano pronti a lavare i piedi dei loro discepoli con l'amore e l'umiltà di Gesù. Preghiamo:

Per chi si guadagna il pane con lavori avvilenti e umilianti: il, rispetto di cui lo circondiamo l'aiuti a non sentirsi svalutato. Preghiamo:

Per la pace tra gli uomini: tutti vogliano dare il loro contributo alla costruzione di un mondo fraterno, modellato come Dio l'ha creato. Preghiamo:

Per i giovani in difficoltà: la nostra mano sia pronta ad accompagnarli con pazienza verso la fiducia in sè e nella vita. Preghiamo:

Per la nostra comunità: non si vanti per i risultati che consegue e non si gonfi del bene che Dio le concede di fare. Preghiamo:

Per le famiglie separate.
Per chi oggi è chiamato a Dio.

In te noi cerchiamo rifugio, Signore nostro Dio, da te imploriamo l'aiuto per fare della nostra esistenza un'immagine e somiglianza della vita di Gesù Cristo, nostro Signore, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

O Padre, + volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, * perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio * vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. * Su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22, 1-2)

—(oppure)—
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, * nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)

Dopo la Comunione

Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, + e imploriamo la tua misericordia: * per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, + ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 15 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-15.html

XXXII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Sap 6, 1-12; Sal.81; Lc 17, 11-19.

Commento: La fede e la gratitudine, la guarigione e la salvezza.

Il Signore nel suo peregrinare tra le miserie del mondo incontra tutte le nostre umane povertà fisiche e spirituali e a tutti, senza distinzione, offre il suo divino soccorso. L'universalità e l'imparzialità della sua missione gli viene riconosciuta anche dai suoi peggiori nemici. I discepoli dei farisei gli dicono: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno". Oggi gli si accostano coraggiosamente dieci lebbrosi, emarginati dal consorzio umano e completamente segregati. La loro preghiera ci ricorda quella del pubblicano, che prega dal fondo del tempio, a distanza e non osa neanche di levare gli occhi al cielo. Anche i lebbrosi: "Fermàtisi a distanza, alzarono la voce dicendo: "Gesù, maestro, abbi pietà di noi". Implorano una pietà che solo da Cristo poteva sgorgare. Infatti egli intima loro di recarsi dai sacerdoti del tempio per avere da loro la certificazione della loro guarigione. La loro fede è sicuramente accompagnata da una ferma speranza perché essi non esitano ad andare, "...e mentre essi andavano, furono sanati". In nove proseguono la loro strada, soddisfatti della loro prodigiosa guarigione. Uno solo, un samaritano, uno straniero, un infedele diremmo oggi, "Vedendosi guarito tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo". Al grido accorato della preghiera impetratoria, egli fa seguire ora il grido della lode e della gratitudine. Aveva già ottenuto il dono della guarigione ora si sente dire: «Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!». Quando la fede, l'umile preghiera e la sincera e doverosa gratitudine sfociano nell'amore a Dio, si ottiene quel che non si osa sperare: la salvezza. È motivo di incoraggiamento per noi se siamo capaci, con la stessa intensità del lebbroso guarito, di dire ogni giorno la nostra lode a Lui, esprimergli nella preghiera migliore quell'inno di grazie, che incessantemente cantano i santi nel cielo.

Antifona d'Ingresso

Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87, 3)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, + allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, * perché, nella serenità del corpo e dello spirito, * possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 6, 1-12

Dal libro della Sapienza
Ascoltate, o re, e cercate di comprendere;
imparate, o governanti di tutta la terra.
Porgete l’orecchio, voi dominatori di popoli,
che siete orgogliosi di comandare su molte nazioni.
Dal Signore vi fu dato il potere
e l’autorità dall’Altissimo;
egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi:
pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
Terribile e veloce egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto.
Gli ultimi infatti meritano misericordia,
ma i potenti saranno vagliati con rigore.
Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno,
non avrà riguardi per la grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e a tutti provvede in egual modo.
Ma sui dominatori incombe un’indagine inflessibile.
Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non cadiate in errore.
Chi custodisce santamente le cose sante sarà riconosciuto santo,
e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.
Bramate, pertanto, le mie parole,
desideratele e ne sarete istruiti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.81

RIT: Àlzati, o Dio, a giudicare la terra.

Difendete il debole e l’orfano,
al povero e al misero fate giustizia!
Salvate il debole e l’indigente,
liberatelo dalla mano dei malvagi.

Io ho detto: «Voi siete dèi,
siete tutti figli dell’Altissimo,
ma certo morirete come ogni uomo,
cadrete come tutti i potenti».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

Alleluia.

VANGELO

Lc 17, 11-19
Dal Vangelo secondo  Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Eleviamo al Padre la nostra preghiera, chiedendogli che la voglia esaudire perché voce di Cristo suo Figlio. Diciamo insieme:

Signore, abbi pietà di noi.

Perché la Chiesa, immacolata nel suo Capo e nei suoi santi, giunga alla purificazione anche di tutti i suoi membri, clero e fedeli. Preghiamo:

Perché siamo docili allo Spirito che ci domanda d'essere come sale che tutto insaporisce, come luce che dona splendore. Preghiamo:

Perché l'umanità riconosca in te colui che può guarirla dalla lebbra della violenza e della vendetta. Preghiamo:

Perché il mondo del lavoro tenda sempre più alla giustizia e all'onestà. Preghiamo:

Perché gli anziani sappiano portare la croce della terza età uniti a Cristo, per la redenzione di chi è nel pieno vigore delle forze. Preghiamo:

Per gli insegnanti dei nostri figli.
Per chi ci ha arrecato offesa e danno.

Signore nostro Dio, la gioia di cui abbiamo fame, dipende da te e da noi. Il tuo apporto non viene mai a mancare, ma il nostro è soggetto a mille incostanze. Rinvigorisci i nostri propositi e rendici degni di portare il nome di Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

O Padre, + volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, * perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio * vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. * Su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22, 1-2)

—(oppure)—
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, * nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)

Dopo la Comunione

Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, + e imploriamo la tua misericordia: * per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, + ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 16 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-16.html

XXXII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Sap 7, 22 - 8, 1; Sal.118; Lc 17, 20-25.

Commento: I silenzi di Dio.

Il popolo d'Israele, al tempo di Gesù, era stanco di subire esili e sopraffazioni. Sotto questa forte pressione psicologica, che feriva l'orgoglio di sentirsi prima prediletto e poi umiliato dal Signore degli eserciti, autore da sempre delle loro vittorie e del loro riscatto dalle diverse schiavitù, pensavano e attendevano il Messia prefigurandolo come un nuovo e più potente liberatore, capace di ricondurre Israele ai passati fulgori. In questo contesto leggiamo l'interrogativo che oggi i farisei pongono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Gesù senza esitare, corregge le loro errate attese. «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». L'agire del Signore non si manifesta mai come spettacolo visibile agli occhi della carne. Lo si riconosce alla luce della fede, non attira l'attenzione dei sensi, ma smuove le coscienze se disposte a comprendere i segni di Dio. Esiste ancora la tentazione di attenderci dal Signore manifestazioni eclatanti e spettacolari, sullo stile di quelli che spesso inscenano gli uomini. Nel Primo Libro dei Re leggiamo: «Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento». Egli si manifesta ad Elìa nel mormorìo di un vento leggero. Si manifesta di prevalenza agli umili e ai puri di cuore e a tutti coloro che fanno àrdere dentro la luce della fede. Se ai nostri giorni, talvolta in tono accusatorio, si parla del silenzio di Dio, dobbiamo concludere che ciò dipende soltanto dalla cecità e dalla sordità degli uomini. Accadeva già ai tempi di Cristo; egli era lì in mezzo a loro, aveva iniziato la sua predicazione dicendo semplicemente: «Convertitevi e credete al Vangelo. Il Regno di Dio è vicino». Quella voce però per molti era caduta nel vuoto. C'è ancora il rischio di volerLo cercare chi sa dove, chi sa in chi, e non accorgersi che egli è vivo e presente in mezzo a noi a condividere in tutto la nostra penosa storia. Quando le fede è debole e la prostrazione diventa più penosa, ci si affanna a cercare ed inventare falsi cristi e a lasciare loro ampi spazi per poi cadere nelle peggiori delusioni. Cristo è vivo e presente nella nostra storia, vuole vivere in ciascuno di noi!

Antifona d'Ingresso

Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87, 3)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, + allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, * perché, nella serenità del corpo e dello spirito, * possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 7, 22 - 8, 1

Dal libro della Sapienza
Nella sapienza c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
libero, benefico, amico dell'uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento,
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio,
emanazione genuina della gloria dell'Onnipotente;
per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell'attività di Dio
e immagine della sua bontà.
Sebbene unica, può tutto;
pur rimanendo se stessa, tutto rinnova
e attraverso i secoli, passando nelle anime sante,
prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza.
Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione,
paragonata alla luce risulta più luminosa;
a questa, infatti, succede la notte,
ma la malvagità non prevale sulla sapienza.
La sapienza si estende vigorosa da un'estremità all'altra
e governa a meraviglia l'universo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.118

RIT: La tua parola, Signore, è stabile per sempre.

Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.

Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino a oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.

Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.

Alleluia.

VANGELO

Lc 17, 20-25
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: "Eccolo qui", oppure: "Eccolo là". Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: "Eccolo là", oppure: "Eccolo qui"; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Con la sua morte e risurrezione, Cristo fa di noi degli uomini capaci di vivere come lui è vissuto. Domandiamo al Padre la grazia di agire da risorti e diciamo:

Vieni, Signore Gesù.

Nelle nostre case, ricche di tutto ma povere di amore e di preghiera, noi ti invochiamo:

Nei nostri ospedali dove il dolore annebbia la fede e spegne la speranza, noi ti invochiamo:

Nelle scuole e nelle fabbriche che programmano un avvenire privo di te, noi ti invochiamo:

In un mondo ancora pieno di infelici, sfruttati e perseguitati, noi ti invochiamo:

Nella gioia e nel dolore, nella vittoria e nel rimorso, noi ti invochiamo:

Nella nostra comunità, quando gli slanci cedono il passo ai tradimenti e ai compromessi, noi ti invochiamo:

Al tramonto della vita, alla sera d'ogni nostra giornata, all'alba d'ogni nostro progetto, noi ti invochiamo:

O Dio, ci proponi di vivere in terra come cittadini del cielo, d'essere nel mondo come lievito che vivifica. Poiché nulla è impossibile a te, donaci l'energia dello Spirito che ci aiuti a conformarci a Cristo nostro Signore. Egli è Dio e vive e regna con te nei secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

O Padre, + volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, * perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio * vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. * Su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22, 1-2)

—(oppure)—
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, * nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)

Dopo la Comunione

Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, + e imploriamo la tua misericordia: * per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, + ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 17 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-17.html

XXXII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Sap 13, 1-9; Sal.18; Lc 17, 26-37.

Commento: Nel giorno in cui il figlio dell'uomo si rivelerà.

Il mistero del tempo per lo stolto è inconsistente come il nulla: non ci bada. Non è capace di speranza, di protendersi verso qualcosa di più grande: "mangiamo e beviamo, perché domani moriremo". Ma il volto della speranza cristiana non è astruso: è scritto nella trama stessa dell'oggi. Quel Figlio dell'uomo che si rivelerà, è già venuto in mezzo a noi, si è promesso sempre presente e riconoscibile nel volto di ogni fratello. Occorre essere vigili a ricevere la venuta del Signore, non spensierati e senza discernimento. Quanto alla preparazione: essa comporta il distacco e il dono di sé per seguire Gesù Cristo e la sua croce. Ma si deve anche riconoscere Cristo nella verità della sua carne: solo con una retta dottrina relativa a Cristo, che alcuni compromettono, possiamo vedere il Padre. Il giorno della venuta definitiva del Figlio dell'uomo, comparato prima a un temporale con lampi e fòlgori, è ora paragonato a un diluvio che purifica il mondo dal male o a una pioggia di fuoco che brucia l'iniquità come nel giorno di Sòdomia e Gomòrra.

Antifona d'Ingresso

Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87, 3)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, + allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, * perché, nella serenità del corpo e dello spirito, * possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 13, 1-9

Dal libro della Sapienza
Davvero vani per natura tutti gli uomini
che vivevano nell'ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è,
né, esaminandone le opere, riconobbero l'artefice.
Ma o il fuoco o il vento o l'aria veloce,
la volta stellata o l'acqua impetuosa o le luci del cielo
essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi,
pensino quanto è superiore il loro sovrano,
perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si contempla il loro autore.
Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi facilmente s'ingannano
cercando Dio e volendolo trovare.
Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura
e si lasciano prendere dall'apparenza
perché le cose viste sono belle.
Neppure costoro però sono scusabili,
perché, se sono riusciti a conoscere tanto
da poter esplorare il mondo,
come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.18

RIT: I cieli narrano la gloria di Dio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.

Alleluia.

VANGELO

Lc 17, 26-37
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l'uno verrà portato via e l'altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà portata via e l'altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Riconoscenti per i doni fin qui ricevuti, manifestiamo al Padre le difficoltà della nostra giornata, nella certezza ch'egli vuole venire incontro a tutti i suoi figli. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Perché arrivi il giorno in cui non ci saranno più cattolici, ortodossi e protestanti, ma solo cristiani pieni di speranza e carità. Preghiamo:

Perché sappiamo essere attenti al passaggio del Signore, pronti a cogliere ogni sua parola e ispirazione. Preghiamo:

Perché riusciamo a utilizzare bene la salute e l'intelligenza, e a gestirle con santità nel tempo che ancora ci resta. Preghiamo:

Perché la bellezza del creato, la sapienza della natura e la bontà dei cristiani aiuti il mondo a trovare Dio. Preghiamo:

Perché la nostra comunità diventi luce per chi non crede e famiglia di chi non ha casa. Preghiamo:

Per i fidanzati.
Per le vocazioni religiose e sacerdotali.

Padre santissimo, noi vorremmo camminare sempre nella via dei comandamenti, nella legge dell'amore. Tu, che conosci la nostra debolezza, sostienici con la tua grazia, fino alla venuta di Gesù Cristo nostro Signore, quando ti loderemo nei secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

O Padre, + volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, * perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio * vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. * Su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22, 1-2)

—(oppure)—
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, * nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)

Dopo la Comunione

Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, + e imploriamo la tua misericordia: * per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, + ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 18 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-18.html

XXXII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Sap 18,14-16; 19,6-9; Sal.104; Lc 18, 1-8.

Commento: Pregare sempre.

Ai nostri giorni due grandi difficoltà non ci consentono di entrare in un clima di preghiera assidua e costante: da una parte un certo tipo di progresso che ci ha convinti di essere quasi onnipotenti, pare che nulla e nessuno possa più arrestare il cammino verso sempre nuove e affascinanti conquiste, da ciò deriva un senso di autosufficienza che esclude di fatto ogni ricorso a qualsiasi richiesta di aiuto. Dall'altra ci siamo convinti di godere di una forma di invulnerabilità ed anche questo tipo di sufficienza e di sicurezza, benché fasulla, non lascia spazio a quel pensiero di umiltà e di verità che ci consentirebbe invece di rivolgerci ad un Essere superiore. Onnipotenti ed invulnerabili, quindi niente preghiera! L'uomo saggio invece, che si lascia illuminare dallo Spirito di Dio, prende coscienza dei propri limiti, si mette alla ricerca del suo Signore e Padre e, trovatolo, lo invoca incessantemente per conoscerlo, per amarlo, per godere del suo amore, per scoprire il piano divino che lo conduce alla salvezza. Pregare sempre allora non è più una richiesta assurda perché diventa un bisogno irrefrenabile dell'anima, un bisogno di comunione con Dio che non può conoscere più pause o intervalli.

Antifona d'Ingresso

Li farai principi di tutta la terra; * faranno ricordare il tuo nome per tutte le generazioni; * i popoli ti loderanno in eterno, per sempre. (Cf. Sal 44, 17-18)

Colletta

Difendi, o Signore, la tua Chiesa, che dalla predicazione degli apostoli Pietro e Paolo ha ricevuto il primo annuncio del Vangelo: con il loro aiuto cresca nella fede e nell'amore, sino alla fine dei tempi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 18,14-16; 19,6-9

Dal libro della Sapienza
Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo rapido corso,
la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale,
guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile
e, fermatasi, riempì tutto di morte;
toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra.
Tutto il creato fu modellato di nuovo
nella propria natura come prima,
obbedendo ai tuoi comandi,
perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento,
terra asciutta emergere dove prima c'era acqua:
il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli
e flutti violenti una pianura piena d'erba;
coloro che la tua mano proteggeva
passarono con tutto il popolo,
contemplando meravigliosi prodigi.
Furono condotti al pascolo come cavalli
e saltellarono come agnelli esultanti,
celebrando te, Signore, che li avevi liberati.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.104

RIT: Ricordate le meraviglie che il Signore ha compiuto.

A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Colpì ogni primogenito nella loro terra,
la primizia di ogni loro vigore.
Allora li fece uscire con argento e oro;
nelle tribù nessuno vacillava.

Così si è ricordato della sua parola santa,
data ad Abramo suo servo.
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 18, 1-8
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: "Fammi giustizia contro il mio avversario".
Per un po' di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: "Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi"».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dio ci ha dato il dono della fede che portiamo in vasi di creta. Chiediamo al Signore di conservare integra la nostra fiducia in lui. Diciamo insieme:

In te crediamo: ascoltaci, o Signore.

Per i battezzati: sappiano custodire e maturare la loro fede, la diffondano nel loro ambiente, la difendano e la onorino con il loro esempio. Preghiamo:

Per quanti credono nell'unico Dio: siano gli uomini di preghiera, puri di cuore, operatori di pace. Preghiamo:

Per chi non crede: lo stile della nostra vita l'aiuti ad aprire gli occhi al volto del Padre. Preghiamo:

Per i cristiani che vivono tra i musulmani: sappiano essere presenza umile e dolce di Cristo in seno all'Islam. Preghiamo:

Per la nostra comunità: voglia trasmettere con intelligenza e convinzione la fede che ha ricevuto. Preghiamo:

Per i ragazzi dei corsi di catechismo.
Per chi crede ancora, ma non pratica più.

Signore del cielo e della terra, domandi che ti cerchiamo con tutta la mente, che ci affidiamo a te con tutto il cuore. Accogli nelle tue braccia, dove ti chiediamo di tenerci stretti quando ci vedi dubbiosi e frastornati. In Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Signore, i doni del nostro servizio sacerdotale e imploriamo la tua misericordia, perché la verità a noi trasmessa dal ministero degli apostoli Pietro e Paolo si conservi integra nei nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Signore, tu hai parole di vita eterna * e noi abbiamo creduto che tu sei il Cristo, * il Figlio di Dio. (Cf. Gv 6, 68.69)

—(oppure)—
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, * nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)

Dopo la Comunione

Si rallegri, o Signore, il tuo popolo, saziato dal pane del cielo nella memoria degli apostoli Pietro e Paolo, che tu ci hai donato come guide e custodi. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 19 novembre 2017    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2017-11-19.html

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde

LETTURE: Prv 31, 10-13. 19-20. 30-31; Sal.127; 1 Ts 5, 1-6; Mt 25, 14-30.

Commento: I talenti, doni per la vita da far fruttificare.

Nella fede noi credenti riconosciamo il buon Dio come creatore e signore; Lui è la fonte di ogni bene e da Lui provengono i doni che adornano l'esistenza di ogni essere vivente. Tutto ciò viene illustrato dalla parabola dei talenti che leggiamo in questa Domenica. Diverse verità importanti emergono da questo brano evangelico: i doni divini sono affidati in modo e misura diversi ad ognuno di noi, ma tutti devono tendere ad un fine unico, quello di restituirli moltiplicati a Colui che ce li ha gratuitamente elargiti; il datore di ogni bene ripone una grande stima e fiducia in ciascuno di noi, una fiducia che non dovrebbe essere tradita; la legittima attesa da parte di Dio di un rendimento proporzionato a quanto ci viene dato non sminuisce la nostra libertà, ma la esalta e la finalizza a qual progetto universale di salvezza a cui tutto deve tendere. Il rendimento dei conti ci richiama al giudizio finale, all'incontro con il Signore, all'esame sulla nostra fedeltà e sulla nostra operosità: è l'esame finale della nostra vita. Già nel tempo però dovremmo spesso esaminarci per valutare nella luce del Signore l'andamento della nostra vita. E' opportuno riconoscere con la migliore gratitudine, senza falsa umiltà, tutti i talenti che Dio ci ha dato; dopo questa scoperta dobbiamo interrogarci sull'uso che ne facciamo, ricordando che colui che sotterra il proprio dono è meritevole di condanna.

Antifona d'Ingresso

Dice il Signore: * «Io ho progetti di pace e non di sventura. * Voi mi invocherete e io vi esaudirò: * vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso». (Cf. Ger 29, 11-12.14)

Atto Penitenziale

Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.

C: Signore, che a Pietro pentito hai offerto il tuo perdono, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che al buon ladrone hai promesso il paradiso, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che accogli ogni uomo che si affida alla tua misericordia, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro, + ci renda sempre lieti nel tuo servizio, * perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, * possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che affidi alle nostre mani le meraviglie della creazione e i doni della grazia, rendici servi operosi e vigilanti, perché facciamo fruttare i nostri talenti per entrare nella gioia del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Prv 31, 10-13. 19-20. 30-31

Dal libro dei Proverbi
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.127

RIT: Beato chi teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

Seconda Lettura

1 Ts 5, 1-6

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: "C'è pace e sicurezza!", allora d'improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.

Alleluia.

VANGELO

Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
"Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". "Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo".
Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti"".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mt 25, 14-15.19-21
Dal Vangelo secondo Matteo

(forma breve)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
"Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone"".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La parola di Dio è luce sul nostro cammino, fondamento della nostra fede e alimento di comunione fraterna. Preghiamo insieme e diciamo:

Per la tua bontà, ascoltaci, Signore.

Perché la forza dello Spirito ci indichi il retto uso dei beni terreni per vivere attenti ai beni del cielo. Preghiamo:

Perché l'esortazione di Cristo a seguirlo, trovi ascoltatori attenti e disponibili, e continui a suscitare nella Chiesa vocazioni alla vita contemplativa. Preghiamo:

Perché tutte le classi sociali lavorino per costruire una convivenza più giusta e pacifica, basata sul rispetto della dignità dell'uomo. Preghiamo:

Perché i ricchi e gli avidi comprendano che anche le più grandi ricchezze terrene si consumano, e che solo i beni del cielo sono incorruttibili. Preghiamo:

Perché i giovani rifiutino gli idoli mondani e, sostenuti dalla testimonianza della comunità cristiana, preferiscano sempre la società dell'essere a quella dell'avere. Preghiamo:

Per gli evangelizzatori e i catechisti.
Per la purificazione dei nostri sentimenti.

O Dio, eterna luce e giorno senza tramonto, assisti il tuo popolo e conducilo alla meta del suo pellegrinaggio terreno, Cristo nostro Signore, che vive e regna con te per i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

L'offerta che ti presentiamo, o Signore, + ci ottenga la grazia di servirti fedelmente * e ci prepari il frutto di un'eternità beata. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Uniti nell'amore, celebriamo la morte del tuo Figlio, * con fede viva proclamiamo la sua risurrezione, * attendiamo con ferma speranza + la sua venuta nella gloria. ** Per questo mistero di salvezza, * insieme agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il mio bene è stare vicino a Dio; * nel Signore ho posto il mio rifugio. (Sal 72, 28)
Oppure:
«In verità io vi dico: * tutto quello che chiederete nella preghiera, * abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato», * dice il Signore. (Cf. Mc 11, 23.24)

—(oppure)—
Bene, servo buono e fedele: * sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; * prendi parte alla gioia del tuo padrone. (Mt 25, 21)

Dopo la Comunione

Nutriti da questo sacramento, + ti preghiamo umilmente, o Padre: * la celebrazione che il tuo Figlio ha comandato di fare in sua memoria, * ci faccia crescere nell'amore. Per Cristo nostro Signore.