Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'Universo - Colore: bianco
LETTURE: 2 Sam 5, 1-3; Sal 121; Col 1, 12-20; Lc 23, 35-43.
Commento: Questi è il re dei Giudei.
«Gesù Nazzareno Re dei Giudei»: una scritta prima posta sul legno della croce, poi più significativamente nel cuore dei fedeli. La regalità di Cristo trae la sua prima origine dalla stessa incarnazione. Egli assumendo la nostra natura umana, diventava non solo primogenito dal Padre, ma anche nostro primogenito nell'ordine della grazia. Il suo trono però dopo la culla di Betlemme, è la croce, quel legno che l'uccide, ma che è la nostra salvezza, che esprime il massimo dell'amore con il dono della vita. Quanto è diversa la regalità di Cristo da quella degli uomini! Sul suo trono viene deriso e oltraggiato: «Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». Ci resta difficile, se non sorretti dalla fede, comprendere come in quell'apparente immobilismo, in quell'esplicito e volontario rifiuto di usare per sè la potenza che aveva usata a favore di altri, sta la vera grandezza del nostro Re. Perché sta compiendo fino in fondo l'opera del Padre suo, perché egli nella sua misericordia può garantire il paradiso al buon ladrone, egli ci rivela la sua vera divina grandezza, la sua Regalità e la sua Signoria. Quell'umile preghiera: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno», quella immediata risposta: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso», fanno di noi i sudditi grati e devoti del grande Re. Quella stessa preghiera con accenti diversi si è ripetuta infinite volte e altrettante sono state le risposte di salvezza. Un re crocifisso è il nostro re, ma sappiamo che poi il crocifisso è risorto, egli è diventato il trionfatore sulla morte, colui che ha cancellato i nostri peccati, colui che ha potuto dire non solo di essere risorto nel mattino di Pasqua, ma di essere egli stesso nella sua persona la Risurrezione e la vita per chi vuole vivere e credere in Lui. Dobbiamo perciò aggiungere al titolo regale quello di redentore, di trionfatore sulla morte e sul peccato, quello di avvocato nostro presso il Padre, di eterno sacerdote che intercede per la nostra personale ed universale salvezza. Per renderci convinti di questa sua divina regalità egli ha voluto rendersi presente e vivo dentro ciascuno di noi, con una comunione che non è soltanto quella della fede, ma del suo corpo e del suo sangue, quella comunione che ci deifica annullando in noi quella natura corrotta dal peccato per sostituirla con la sua natura immacolata e perfetta. È questo il dono supremo del nostro Re. Questo il motivo che fa di noi gli eterni cantori della sua bontà, che ci fa gridare: «Noi vogliamo che costui regni su di noi!».
Antifona d'Ingresso
L'Agnello immolato * è degno di ricevere potenza e ricchezza, * sapienza, forza e onore: * a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. (Ap 5, 12; 1, 6)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + che hai voluto ricapitolare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell'universo, * fa' che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, * ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che ci hai chiamati a regnare con te nella giustizia e nell'amore, liberaci dal potere delle tenebre perché, seguendo le orme del tuo Figlio, possiamo condividere la sua gloria nel paradiso. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Sam 5, 1-3
Dal secondo libro di Samuele. In quei giorni, vennero tutte le tribù d'Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: "Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d'Israele"». Vennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un'alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d'Israele.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 121
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d'Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide.
Seconda Lettura
Col 1, 12-20
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
VANGELO
Lc 23, 35-43 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Cristo è il re dell'universo e il Signore della Chiesa. Rivolgiamo a lui la nostra fiduciosa preghiera, perché tutto il mondo si rinnovi nella giustizia e nell'amore.
R. Gesù Signore, ascoltaci.
Per la santa Chiesa, perché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del vangtelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce, preghiamo. R.
Per i pastori del popolo di Dio, vescovi, presbiteri, diaconi, perché siano imitatori di colui che è venuto non per essere servito, ma per servire, preghiamo. R.
Per la società in cui viviamo, perché riconosca in ogni essere umano la presenza del Figlio di Dio, che un giorno verrà a giudicare il mondo, preghiamo. R.
Per tutti i fratelli che portano, come noi, nella loro anima il segno della contraddizione e del peccato, perché non esitino ad affidarsi alla regalità di Cristo, esigente ma liberante, preghiamo. R.
Per gli uomini vicini alla morte, perché illuminati e guidati dalla speranza immortale ricevuta in dono nel Battesimo, si aprano alla contemplazione del volto di Cristo, preghiamo. R.
Signore Gesù, che sulla croce hai spezzato il giogo del peccato e della morte, estendi a tutti noi la tua signoria di grazia e di pace; donaci la certezza che ogni umana fatica è un germe che si apre alla realtà beatificante del tuo regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ti offriamo, o Padre, + il sacrificio di Cristo per la nostra riconciliazione, * e ti preghiamo umilmente: * il tuo Figlio conceda a tutti i popoli il dono dell'unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu con olio di esultanza * hai consacrato Sacerdote eterno e Re dell'universo il tuo Figlio unigenito, * Gesù Cristo Signore nostro. ** Egli, sacrificando se stesso immacolata vittima di pace sull'altare della croce, * portò a compimento + i misteri dell'umana redenzione; ** assoggettate al suo potere tutte le creature, * offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale: * regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, + regno di giustizia, di amore e di pace. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Il Signore siede re per sempre: * benedirà il suo popolo con la pace. (Sal 28, 10-11)
—(oppure)— «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». * «Oggi sarai con me nel paradiso». (Lc 23, 42-43)
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita immortale, + fa' che obbediamo con gioia ai comandamenti di Cristo, Re dell'universo, * per vivere senza fine con lui nel regno dei cieli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Il vangelo di oggi suscita nell'ascoltatore un sentimento di benevolenza verso la povera vedova che, confusa tra ricchi che fanno risuonare le loro monete, getta quasi furtivamente i suoi due spiccioli nel tesoro del tempio. Eppure quel "tic" fatto dalla sua offerta suona più forte degli altri. Non solo, attira l'attenzione del Signore Gesù, che richiama quella dei suoi discepoli notando come lei abbia donato più di tutti i ricchi perché ha dato tutto quello che aveva, privandosi anche del necessario alla vita. Fa notare agli apostoli, ancora lontani dalle massime del discorso della montagna e così ammagliati dall'apparenza, il valore del dono fatto a Dio con retta coscienza e piena disposizione a privarsi di quanto ci è caro o necessario. Anche per noi del terzo millennio il fatto suona come una lezione quanto mai urgente. Siamo così pronti ad ammirare e magari invidiare chi riesce ad aprirsi la strada nel mondo dello spettacolo, della politica, del successo, del benessere... da dimenticare tanti atti di eroismo compiuti nel segreto, a volte nella famiglie dove la presenza di malati, di disabili, di anziani richiede ogni giorno una disponibilità eroica. Vi ricordate la storia di Samuele? Dio richiama a questa realtà anche la sua storia, quando è in casa di Jesse per ungere il futuro re d'Israele al posto di Saul: Gli uomini guardano l'apparenza, io invece guardo il cuore, gli disse. Sarei contento se questo brano del vangelo desse coraggio e voce a chi appunto nel segreto compie il suo dovere con amore e piena dedizione. Annoverati nel numero dei salvati, seguiranno l'Agnello nell'esultanza indicibile. Vissuti nell'umiltà e nel servizio dei fratelli, sulla loro bocca non si è trovata menzogna ma solo sincerità e benevolenza.
Antifona d'Ingresso
Beata la vergine * che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce, * ha imitato il Signore, * sposo delle vergini e principe dei martiri.
Colletta
O Dio, che ogni anno ci allieti con la memoria di santa Cecilia, concedi che i mirabili esempi della sua vita ci offrano un modello da imitare e proclamino le meraviglie che Cristo tuo Figlio opera nei suoi fedeli. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 14, 1-5
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo. Io, Giovanni, vidi: ecco l'Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. Essi sono coloro che seguono l'Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 23
RIT: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 1-4 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Consapevoli che Dio non ha bisogno dei nostri doni, ma chiede piuttosto l'offerta del nostro cuore, rivolgiamogli le nostre preghiere, dicendo insieme:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini, sazi dei beni di questo mondo, non chiudano il loro cuore a Dio, accontentandosi di dargli un culto puramente esteriore. Preghiamo:
Perché i poveri si trovino a loro agio nella Chiesa, accolti e venerati come i semplici del vangelo. Preghiamo:
Perché in questa nostra società consumistica, i cristiani siano esempio di sobrietà nell'uso del denaro e dei beni della terra. Preghiamo:
Perché coloro che vivono ammassati alle periferie delle città, trovino nelle istituzioni civili e religiose i luoghi per il recupero della loro dignità e per l'espressione della loro personalità. Preghiamo:
Perché la nostra comunità impari a donare sempre con gioia e disinteresse, attuando già al proprio interno l'uguaglianza tra fratelli. Preghiamo:
Perché ogni uomo si senta pienamente accettato e amato da Dio. Per tutti i benefattori della Chiesa e del mondo.
O Dio, Padre di bontà, ogni nostro desiderio è davanti a te. Rendici trasparenti e puri, perché amando la verità, possiamo vivere con cuore libero da ogni inganno e finzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
I doni che ti presentiamo nel glorioso ricordo di santa N. ti siano graditi, o Signore, come fu preziosa ai tuoi occhi l'offerta della sua vita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + e magnificarti nella lode dei tuoi santi. ** La loro passione fa risplendere le opere mirabili della tua potenza: * sei tu che infondi l'ardore della fede, concedi la fermezza della perseveranza * e doni nel combattimento la vittoria, + per Cristo Signore nostro. ** Per questo dono della tua benevolenza * i cieli e la terra innalzano a te un cantico nuovo di adorazione. * E noi, con tutti gli angeli del cielo, + proclamiamo senza fine la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— L'Agnello assiso sul trono * li guiderà alle sorgenti della vita (T.P. Alleluia). (Cf. Ap 7, 17)
—(oppure)— O Dio, che hai glorificato tra i santi la beata N. con la duplice corona della verginità e del martirio, per la potenza di questo sacramento donaci di superare con forza ogni male, per raggiungere la gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
Siamo ormai abituati a notizie catastrofiche. Basta aprire il giornale radio oppure telegiornale per restare sconvolti. Le notizie, anche più macabre rimbalzano, si rincorrono, si accavallano, lasciando nell'animo un senso di disgusto, dal quale siamo subito distolti da notizie di ben altro genere: scandali, tragedie familiari, storie di amore, fame nel mondo, visione di innocenti affamati con la pancia gonfia, magari assaliti da una nuvola di mosche, anch'esse affamate... Si avvicina il giudizio di Dio. Il Figlio dell'uomo ha un a corona d'ora e in mano una falce ben affilata. Gli esecutori della sua giustizia sono quattro angeli con altrettante falci, ognuno con compiti particolari ben precisi di distruzione. Non dovremmo ascoltare con la stessa leggerezza l'annunzio di un giudizio che si prospetta così severo. I giudicati sono io, siamo tutti noi. Si parla di spada affilata che viene a purificare il mondo, di rumori di guerre, di distruzioni e di sofferenze, perfino di falsi profeti che nella confusione aggiungono ancora angoli di oscurità. Suonerebbe quasi ironica la frase di Gesù: Non lasciatevi incantare da questi falsi profeti. State tranquilli. E' invece un avvertimento saggio, e rassicurante, fondato non tanto sulla nostra bravura o sul nostro coraggio quanto sulla sua parola di verità, che può salvare anche in mezzo alle più catastrofiche distruzioni. Da noi si attende fiducia e rettitudine nella vita civile e in quella di fede. La scrittura ci dà un avvertimento: se non vogliamo essere giudicati da Dio, giudichiamoci da noi stessi con umiltà e sincerità. Egli accoglierà il nostro pentimento.
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 14, 14-19
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo. Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d'uomo: aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce affilata. Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l'ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch'egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L'angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 95
RIT: Vieni, Signore, a giudicare la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!». È stabile il mondo, non potrà vacillare! Egli giudica i popoli con rettitudine.
Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 5-11 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Viviamo nel tempo intermedio che prepara la definitiva venuta di Cristo. Preghiamo il Signore perché ci insegni a vivere nell'attesa. Diciamo insieme:
Vieni, Signore Gesù!
I regni di questo mondo si avvicendano e passano: solo il regno di Dio resta. Signore, fa' che gli uomini cerchino prima di tutto il tuo regno e la sua giustizia e sappiano relativizzare le vicende di questo mondo. Preghiamo:
La Chiesa di Cristo è il segno posto da Dio come luce e orientamento per il cammino dei popoli. O Signore, aiutala ad adempiere sempre con fedeltà e coraggio la sua missione salvifica. Preghiamo:
Spesso vediamo il consumarsi del tempo con la tristezza di chi sente avvicinarsi la propria fine. Aiutaci, o Signore, a credere che al termine di questa nostra vita ci sei tu che attendi. Preghiamo:
Il nostro mondo è ricco di speranze e promesse per il futuro, ma anche carico di minacce mortali. Fà, o Signore, che portiamo a compimento tutto il bene presente nell'umanità e vinciamo il male con il bene. Preghiamo:
La parola di Dio ci mette in guardia dai falsi profeti. Sostieni, o Signore, la nostra comunità perché non si lasci fuorviare dall'autentico spirito evangelico. Preghiamo:
Perché il Signore ci liberi da ogni idolo. Per i testimoni di Geova del nostro quartiere.
O Dio, che nella tua potenza hai creato ogni cosa e nella tua provvidenza la conduci a compimento, accogli la nostra preghiera e aiutaci a trovare nella tua volontà la nostra pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu con olio di esultanza * hai consacrato Sacerdote eterno e Re dell'universo il tuo Figlio unigenito, * Gesù Cristo Signore nostro. ** Egli, sacrificando se stesso immacolata vittima di pace sull'altare della croce, * portò a compimento + i misteri dell'umana redenzione; ** assoggettate al suo potere tutte le creature, * offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale: * regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, + regno di giustizia, di amore e di pace. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
La visione che ci presenta l'odierna Liturgia della Parola, mentre ci porta a contemplare le meravigliose opere di Dio, rapendoci al di sopra della volta celeste, annuncia anche le dure prove riservate a chi vuol servire il Signore. E' meravigliosamente bello poter unire la nostra voce con quella dello stuolo innumerevole di fedeli che hanno vinto la santa battaglia della vita, che non si sono lasciati ingannare dalle attrattive del male e quindi rendono grazie a Dio per la sua protezione. Grandi e meravigliosi le opere di Dio! Non solo le opere della creazione, ancor più quelle della redenzione dell'uomo. Tutte le genti alla fine dovranno riconoscere che solo il nostro Dio ha giusti giudizi e quindi dinanzi a Lui si prostreranno perché lui solo è santo e degno di adorazione. Ma quale la via che viene indicata per raggiungere questa beata assemblea? Ce lo dice San Luca: persecuzioni, prigioni, giudizi dinanzi a sinagoghe e governatori... Non basta! Anche qualche cosa di più grave e di inaudita sofferenza: tradimenti da parte di genitori, fratelli, parenti e amici: pena di morte per alcuni, per tutti odio a causa del nome di Gesù. In questi tragici eventi agli amici di Dio verrà data l'opportunità di rendere testimonianza alla verità, senza che si diano pensiero di preparare difesa alcuna. Parlerà lo Spirito di Gesù che non permetterà che non cada nemmeno una capello dal capo dei suoi amici. Dinanzi a questa previsione di Gesù, non si deve fare molto sforzo per vedere anche nei giorni nostri la verifica di quanto viene annunciato: persecuzioni contro la Chiesa e il Papa nel nostro mondo occidentale, tanto da voler distruggere con accanimento l'opera del Signore, prendendo pretesto da debolezze umane; persecuzione e martirio nelle regioni musulmane dove i seguaci di Gesù sono discriminati, impediti nella preghiera, perseguitati, messi a morte, costretti alla fuga o a una vita di terrore con chiese date alle fiamme, villaggi distrutti, privati dei diritti umani, derubati dei loro beni, tutto con la indifferenza di governi e di autorità civili. Ma la fiducia nella Parola del Signore dà sempre certezze di vittoria. La morte offre la corona del martirio, la spogliazione di beni, eterna gloria nei cieli, la persecuzione rende simili a Cristo, incompreso dal suo stesso popolo, rifiutato, crocifisso ma fatto risuscitare dal Padre e seduto sul trono per l'eternità.
Antifona d'Ingresso
Non ci sia per noi altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo. * La parola della croce, per noi salvati, è potenza di Dio. (Cf. Gal 6, 14; 1 Cor 1, 18)
Colletta
O Dio, origine e fonte di ogni paternità, che nel martirio hai reso fedeli alla croce del tuo Figlio fino all'effusione del sangue sant'Andrea [Dung-Lac] e i suoi compagni, per la loro intercessione concedi a noi di diffondere il tuo amore tra i fratelli per chiamarci ed essere tuoi figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 15, 1-4
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo. Io, Giovanni, vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l'ira di Dio. Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco; coloro che avevano vinto la bestia, la sua immagine e il numero del suo nome, stavano in piedi sul mare di cristallo. Hanno cetre divine e cantano il canto di Mosè, il servo di Dio, e il canto dell'Agnello: «Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente; giuste e vere le tue vie, Re delle genti! O Signore, chi non temerà e non darà gloria al tuo nome? Poiché tu solo sei santo, e tutte le genti verranno e si prostreranno davanti a te, perché i tuoi giudizi furono manifestati».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 97
RIT: Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente.
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d'Israele.
Risuoni il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti. I fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne.
Davanti al Signore che viene a giudicare la terra: giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 12-19 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nella fugacità del tempo, Dio è presente con il suo amore provvidenziale e salvifico. E anche ora sostiene la nostra preghiera. Con fiducia, quindi, diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini scorgano, al di là degli avvenimenti negativi della vita, la presenza di Dio Padre e di Cristo liberatore. Preghiamo:
Perché la Chiesa, con pazienza vigile e operosa, affronti le inevitabili incomprensioni e le persecuzioni, confortata dalla promessa di Cristo di essere presente fino alla fine dei tempi. Preghiamo:
Perché coloro che, per paura o vergogna, nascondono la propria fede, trovino, nell'esempio dei martiri, il sostegno alla loro debolezza. Preghiamo:
Perché i perseguitati religiosi e politici vivano nella certezza che Dio, grazie alla loro sofferenza, elargirà alla Chiesa e alle nazioni un futuro ricco di benedizioni. Preghiamo:
Perché chi, nella nostra comunità, si sente più solido nella fede, comprenda le difficoltà dei più deboli e li aiuti a crescere valorizzando il positivo che c'è in loro. Preghiamo:
Perché il Signore ci aiuti a soffrire in silenzio. Perché, come cristiani, rifiutiamo ogni privilegio.
Dio onnipotente, che sei il Signore della storia, dirigi le vicende umane per la crescita del tuo regno, e sostieni con la tua forza coloro che lavorano per il tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, Padre santo, i doni che ti presentiamo celebrando la passione dei tuoi santi martiri [vietnamiti]: concedi anche a noi di rimanere sempre fedeli a te fra le avversità del mondo e di presentare noi stessi come offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il sangue versato dal santo martire N., a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome, * manifesta i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, * per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5, 10)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Nutriti dell'unico pane nella memoria dei santi martiri [vietnamiti], ti supplichiamo, o Signore: fa' che rimaniamo unanimi nel tuo amore per conseguire il premio eterno riservato a chi soffre per la fede. Per Cristo nostro Signore.
XXXIV Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: rosso
LETTURE: Ap 18, 1-2. 21-23; 19, 1-3. 9; Sal 99; Lc 21, 20-28.
Commento: E' caduta Babilonia.
La liturgia della Parola odierna ci offre uno spettacolo raccapricciante di rovina e di distruzione. Giovanni nell'Apocalisse ci descrive la distruzione di Babilonia, volendo indicare con questo nome la potenza di Roma che tanto sangue di martiri ha fatto scorrere nei primi tre secoli della Chiesa. La descrizione ha una forza espressiva impressionante: una grossa pietra viene gettata in mare indicando che con le stessa violenza precipiterà nella rovina la grande città, forse Roma pagana. Da ora in poi in essa regnerà sovrano il silenzio e la morte e diventerà covo di demoni e di animali immondi. Chi conosce la storia di Roma dopo la caduta dell'Impero troverà in questa previsione la conferma nei dati dei fatti. I redenti dal Signore invece intoneranno un inno di lode e di ringraziamento a Dio. Anche in Luca si parla di distruzione, però quella di Gerusalemme che avverrà con estrema violenza e sofferenza. Un avviso per i credenti di allora. Non recatevi a Gerusalemme, allontanatevene se vi trovate entro la sue mura. I suoi abitanti saranno passati a fil di spada e i superstiti, recati prigionieri in tutti i paesi. La storia ci informa che questa immane distruzione avvenne per opera di Tito negli anni 70 dopo la nascita di Gesù. Molti prigionieri furono portati a Roma a costruire il grande Colosseo. La storia degli uomini nei suoi ricorsi ci fa rivivere queste immani tragedie: imperi e uomini che sembravano eterni sono spazzati via dalla faccia della terra, esecrati per la loro tirannia totalitaria. Se ce ne fosse bisogno, anche questa ineluttabile scomparsa di super potenze e super uomini ci confermano nella fiducia di essere tra gli invitati al banchetto dell'Agnello" o anche vedere prossima la nostra liberazione quando vedremo accadere segni particolari, premonitori della prossima fine di questo mondo: "Alzatevi e levate il capo perché la vostra liberazione è vicina. Per chi si fida di Dio, ogni avvenimento viene letto come un suo atto di amore. Anche la mia fine, nella volontà del Signore.
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 18, 1-2. 21-23; 19, 1-3. 9
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo. Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a gran voce: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda». Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando: «Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà. Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore della macina non si udrà più in te; la luce della lampada non brillerà più in te; la voce dello sposo e della sposa non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte». Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva: «Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio, perché veri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha condannato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!». E per la seconda volta dissero: «Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!». Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 99
RIT: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!
Acclamate il Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che solo il Signore è Dio: egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome.
Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 20-28 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La creazione geme nelle doglie del parto, nell'attesa che Dio crei cieli nuovi e terre nuove e la liberi da ogni schiavitù e caducità. Preghiamo dunque Dio, che ha il potere di fare nuova ogni cosa, e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Da ogni divisione religiosa, ideologica e politica che alimenta l'antagonismo, i pregiudizi e la violenza fra i popoli. Preghiamo:
Da ogni paura che la Chiesa ha di essere rinnovata e purificata per vivere in semplicità il vangelo. Preghiamo:
Dalla durezza del cuore che si chiude alle necessità dei nostri fratelli e ai segni di Dio nella nostra vita. Preghiamo:
Dalla tristezza che impedisce di guardare con meraviglia e gratuità le opere del creato e, attraverso di esse, adorare Dio creatore. Preghiamo:
Da tutto ciò che ferisce la nostra comunità, impedendole di vivere serenamente l'amicizia con Dio e bloccando il dialogo e la fiducia fra le persone. Preghiamo:
Dall'egoismo che impedisce il nascere di nuove vite. Dall'accidia che non considera il dolore altrui.
O Dio, principio e fine di ogni cosa, aiutaci a comprendere il tuo piano salvifico e collaboravi docilmente e generosamente, perché l'umanità vada incontro al tuo Cristo benedetto, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
XXXIV Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco
LETTURE: Ap 20, 1-4.11 - 21,2; Sal 83; Lc 21, 29-33.
Commento: Festa di San Silvestro Abate.
La prima lettura del giorno di oggi invita sollevare gli occhi verso l'alto, verso il trono di Dio da dove scende la nuova Gerusalemme. Il vangelo invece invita a discernere i segni che preannunciano la venuta del regno di Dio. Chiediamo scusa ai nostri affezionati lettori se invece del commento delle letture, ci soffermiamo a delineare brevemente il profilo spirituale di San Silvestro Abate, Fondatore del nostro Ordine, della Congregazione Benedettina Silvestrina. La sua vicenda spirituale è una testimonianza esistenziale che può dirci qualche cosa anche a distanza di secoli. Oggi infatti nella sua Congregazione Benedettina Silvestrina si celebra la solennità del suo "dies natalis". Anche alcune diocesi lo ricordano liturgicamente come "memoria". Prima della riforma del calendario liturgico tutta la Chiesa lo ricordava nell'Ufficio divino. San Silvestro nacque a Osimo nel 1177, figlio di Gislerio e di Bianca Guzzolini. Entrò nella gloria del Padre nel monastero che, da lui fondato nel 1231 e che da lui prende nome, San Silvestro su Monte Fano, nei pressi di Fabriano, il 26 novembre del 1267, alla bella età di 90 anni di cui gli ultimi quaranta vissuti nella vita monastica, eremitica prima e poi cenobitica, insieme con i suoi discepoli. Le sue sacre spoglie mortali, riesumate nel 1968, sono state ricomposte e collocate nell'urna, sotto l'altare del santuario. L'esempio della sua vita costituisce anche oggi un richiamo alla fedeltà alla chiamata, alla costanza nel servizio di Dio superando ogni difficoltà. Giovane studente di Diritto a Bologna, avverte il desiderio di entrare nello stato clericale e quindi inizia, all'insaputa di suo padre, ghibellino, a studiare teologia per prepararsi a seguire la chiamata al servizio della Chiesa e dei fratelli. Ma rientrato in patria, deve sostenere l'ira e l'indignazione del padre che lo avrebbe voluto illustre giurista per il decoro della famiglia. Egli per dieci anni deve lottare con un genitore irriducibile e solo per l'intervento del Vescovo poté finalmente seguire la sua aspirazione. La sua pazienza, la preghiera fiduciosa vincono la resistenza paterna. Maturato da tanti contrasti, Silvestro viene nominato canonico della cattedrale di Osimo e qui svolge il suo ministero pastorale con zelo ammirevole tanto da meritarsi l'affetto e le venerazione di tutto il popolo. Questa ammirazione non lo salva da malcelate gelosie che per altro non frenano il suo ardore apostolico. Ha 50 anni. Egli sente crescere nel suo animo un forte desiderio di solitudine e di contemplazione. Esita alquanto nel mettere in atto questa aspirazione non vedendo ancora chiara la volontà del Signore. Si presenta una circostanza che lo spinge a decidersi: La vista del cadavere di un giovane, suo parente, in putrefazione. Dinanzi a questo spettacolo raccapricciante, fa questa riflessione: Quello che lui era, io lo sono; quello che egli è, io lo sarò! Accoglie il fatto come la voce del Signore che lo sollecita alla decisione, senza rinvii. Lasciala sua cattedrale, il suo ministero, il suo popolo, le comodità... si fa accompagnare da un amico fino ai monti della Rossa all'insaputa di tutti e qui da inizio a una nuova esperienza vivendo nella povertà, nella privazione di ogni conforto, anche di cibo, specialmente nei primi mesi, esercitandosi nella preghiera, nella lettura della Bibbia e nelle vita contemplativa. Ma il Signore lo chiama a essere fondatore di una Congregazione che si rifà alla regola benedettina. Allora ritenendo poco adatta la Rossa per mancanza di acqua sorgiva e di terreno pianeggiante, sul Monte Fano sopra Fabriano, trova condizioni più favorevoli per impiantare una comunità monastica. Qui costruisce un piccolo monastero dove i suoi discepoli potessero vivere con regolarità la propria consacrazione al Signore. Così dà inizio alla sua fondazione col primo cenobio, seguito poi da una decina, fondati in varie zone nelle Marche, Umbria e Lazio, sempre nella semplicità e povertà, in luoghi appartati e silenziosi. Egli guida i suoi discepoli con l'esempio di una vita intemerata e con l'esortazione di un padre che gode nel vedere i propri figli camminare speditamente nelle vie del Signore. La sua spiritualità biblica è accompagnata da una tenera devozione all'umanità del Signore, all'Eucaristia e alla Madonna, dalla quale riceve la Santa Comunione, privilegio unico nella storia dei santi, e il materno soccorso in situazioni davvero drammatiche. Dopo quasi 750 anni dalla sua nascita al cielo, ci offre messaggi sempre validi come valido è anche l'esempio della sua vita e la sua per noi intercessione.
San Silvestro Abate, Fondatore del nostro Ordine
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 20, 1-4.11 - 21,2
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo Io, Giovanni, vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell'Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po' di tempo. Poi vidi alcuni troni - a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare - e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni. E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c'era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 83
RIT: Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
L'anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio: cresce lungo il cammino il suo vigore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 29-33 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il regno di Dio è già presente in mezzo a noi. A noi scoprirlo e accoglierlo, dovunque esso si manifesti. Preghiamo quindi insieme, e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini si adoperino con Dio per l'avvento di un mondo nuovo, senza guerre e violenze, guidato dall'amore, dalla giustizia e dall'uguaglianza tra le persone e tra i popoli. Preghiamo:
Perché la Chiesa si mantenga sempre sposa fedele di Cristo e sia in mezzo al mondo come fiaccola che riscalda e illumina. Preghiamo:
Perché i fragili, gli instancabili e gli sfiduciati trovino, nella parola di Dio che non passa, la stabilità e il conforto alla loro inquietudine. Preghiamo:
Perché questa nostra comunità si costruisca e si consolidi nell'ascolto della parola di Dio e nella certezza di essere piccolo germe della santa Gerusalemme. Preghiamo:
Perché celebriamo questa eucaristia come viatico all'incontro definitivo con il Cristo che ci invita al banchetto del cielo. Preghiamo:
Perché viviamo in questo mondo come ospiti e pellegrini. Per i bambini e i ragazzi del nostro quartiere.
Signore della vita e creatore di ogni cosa, custodisci con paterna bontà la nostra famiglia, perché al sorgere di ogni giorno ti possa lodare con infinita gratitudine, nella certezza che il tuo Cristo verrà. Allora sarà gioia piena nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Uniti nell'amore, celebriamo la morte del tuo Figlio, * con fede viva proclamiamo la sua risurrezione, * attendiamo con ferma speranza + la sua venuta nella gloria. ** Per questo mistero di salvezza, * insieme agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
L'anno liturgico termina il suo corso con questo sabato. Domani inizierà un nuovo anno. La scrittura ci fa intravedere in uno squarcio l'esito finale della lotta dell'uomo contro un mondo corrotto e corruttore. E' una città dove corre un fiume dalle acque prodigiose, capaci di far rifiorire continuamente la vita e a guarire da ogni malattia. In essa si erge il trono di Dio e dell'Agnello dove sarà eliminata la notte e splenderà sempre la luce che promana dal trono di Dio. Simboli molto eloquenti: Il fiume indica il battesimo che è capace di guarire da ogni malattia spirituale; in esso è innestato l'albero della vita, cioè della grazia di Dio, che si riacquista anche attraverso il sacramento della riconciliazione. E' necessario però credere alle parole profetiche ed attendere nella vigilanza la venuta del Signore che non può mancare. Vigilanza che ci viene ribadita nel breve brano del vangelo dove Luca ci parla degli avvenimenti della fine del mondo. Una vigilanza che ci spinge a tenerci liberi da appesantimenti che derivano da attaccamenti a noi stessi e alle realtà che ci circondano. La tempestività con cui si abbatterà quel giorno finale deve spingerci a maggior ragione a tenerci pronti in ogni momento e a vivere con l'animo proteso verso il futuro. Forse è opportuno fermarci un poco nelle nostra corsa frenetica per chiederci se camminiamo nella direzione giusta. E se il giorno del Signore giungesse oggi, per me e per te, ci sentiremmo preparati ad accoglierlo nella fiducia di essere salvati? Eppure quel momento verrà: "Ecco, io verrò presto". State pronti, vigilate...
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 22, 1-7
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo. L'angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, un fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni. E non vi sarà più maledizione. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello: i suoi servi lo adoreranno; vedranno il suo volto e porteranno il suo nome sulla fronte. Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà. E regneranno nei secoli dei secoli. E mi disse: «Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 94
RIT: Marána tha! Vieni, Signore Gesù!
Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.
Perché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, è lui che l'ha fatto; le sue mani hanno plasmato la terra.
Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell'uomo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 34-36 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Rivolgiamo al Padre le nostre preghiere perché ci aiuti a tenere sempre desto in noi il desiderio della completa liberazione, secondo la sua promessa. Preghiamo insieme e diciamo:
Dio della speranza, ascoltaci.
Perché gli uomini aprano le porte a Cristo, lo riconoscano presente nella loro vita e accolgano il messaggio della sua parola e dell'insegnamento della Chiesa. Preghiamo:
Perché la Chiesa viva in costante atteggiamento di conversione ed esprima, soprattutto nella vigilanza e nella preghiera, l'attesa del suo Signore. Preghiamo:
Perché chi ha conosciuto l'amarezza del vizio, ma lotta per uscire dal suo potere, incontri il volto sereno del Cristo e gusti la gioia profonda del bene. Preghiamo:
Perché chi si sente vinto dall'alcol, trovi nell'abbraccio del Signore e nella comprensione dei vicini, la strada del recupero e della redenzione. Preghiamo:
Perché ci prepariamo ad accettare e vivere la nostra morte come il sereno tramonto che prepara un'alba nuova che non avrà mai fine. Preghiamo:
Perché crediamo nella forza rigeneratrice della preghiera. Perché viviamo con fede le difficoltà della vita di ogni giorno.
O Cristo che sei l'alfa e l'omega, il principio e la fine, insegnaci a sperare in te e non saremo confusi in eterno. Tu che vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto renderti grazie, * Signore, Padre santo, + Dio dell'alleanza e della pace. ** Tu hai chiamato e fatto uscire Abramo dalla sua terra per costituirlo padre di tutte le genti. * Hai suscitato Mosè per liberare il tuo popolo + e guidarlo alla terra promessa. ** Nella pienezza dei tempi hai mandato il tuo Figlio, ospite e pellegrino in mezzo a noi, per redimerci dal peccato e dalla morte * e hai donato il tuo Spirito per fare di tutte le nazioni un solo popolo nuovo, * che ha come fine il tuo regno, come condizione la libertà dei tuoi figli, + come statuto il precetto dell'amore. ** Per questi doni della tua benevolenza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
L'Avvento è attesa di un grande avvenimento che non può passare inosservato nella vita dell'umanità, come in quello di ogni uomo, specialmente se credente. E' come il sole che appare e fa notare la sua presenza anche se è coperto da oscure nubi. E' necessario quindi mettersi in movimento e cercare Lui, l'atteso delle genti e accorrere dove lo si può trovare, come ci suggerisce la prima lettura: occorre destarsi da un sonno che ci impedisce di vedere il sole che sorge e che illumina tutta la nostra vita, ci esorta San Paolo. E' necessario vegliare per riconoscere i segni del tempo, senza lasciarci sorprendere da eventi che possono sconvolgere tutta la nostra vita. Il messaggio per ognuno è chiaro: vivere la propria esistenza con impegno, serietà e costanza nell'attesa della venuta del Signore. Anche gli avvenimento della fede più forti possono lasciarci indifferenti. Presepi, natale, musica... son cose da bambini, si suole dire. Ma il vangelo ci ripete che se non diventate come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli. Se tu fratello, che sei pellegrino su questo mondo ti sei adagiato nelle tue realtà umane, come se durassero eternamente, scuòtiti da questo ipnotismo che ti impedisce di vedere il succedersi degli interventi del Signore per la tua salvezza. Non a caso il brano del vangelo ci riporta al tempo di Noè, quando la gente mangiava, beveva, si divertiva senza darsi pena della tragedia che si avvicinava. Anche oggi molti delle nostra gente, anche credente, nonostante le tragedie che si susseguono su questo nostro pianeta: tsunami, inondazioni, terremoti, smottamenti, incidenti, stragi della discoteca, terrorismo, strage di gente innocente... vivono nella dimenticanza del giorno del Signore, nella superficialità e forse nel rifiuto di Dio senza nemmeno pensare che da un momento all'altro si potrebbe essere chiamati a comparire dinanzi a lui per rendere conto della propria vita. L'avvento ci sprona a fermarci un poco, a riflettere verso quale direzione è orientata la nostra vita, a mettere un po' di ordine nella nostra coscienza. Quindi preghiera personale e comunitaria, lettura della Parola di Dio, partecipazione alle iniziative parrocchiali o diocesane, sotto la protezione e la guida della Madonna, nel tempo liturgico che maggiormente le si addìce.
Antifona d'Ingresso
A te, Signore, innalzo l'anima mia, * mio Dio, in te confido: che io non resti deluso! * Non trionfino su di me i miei nemici! * Chiunque in te spera non resti deluso. (Sal 24, 1-3)
Colletta
—(antica)— O Dio, nostro Padre, + suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, * perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria * a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che per radunare tutti i popoli nel tuo regno hai mandato il tuo Figlio nella nostra carne, donaci uno spirito vigilante, perché, camminando sulle tue vie di pace, possiamo andare incontro al Signore quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 2, 1-5
Dal libro del profeta Isaìa. Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno:"Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 121
RIT: Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: "Andremo alla casa del Signore!". Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d'Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: "Su di te sia pace!". Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene.
Seconda Lettura
Rm 13, 11-14
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Alleluia.
VANGELO
Mt 24, 37-44 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l'altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Nell'attesa del Redentore, rivolgiamo le nostre suppliche al Padre che è nei cieli, perché venga incontro alle nostre necessità e a quelle di tutti gli uomini.
Visita il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa pellegrina nel mondo, perché faccia parte a tutti gli uomini della speranza che illumina il suo cammino e risvegli in loro l'attesa della salvezza, preghiamo. R.
Per coloro nei quali la durezza della vita ha spento ogni speranza, perché la nostra preghiera e la nostra fraternità facciano rifiorire la fiducia e la volontà di impegnarsi per un domani migliore, preghiamo. R.
Per le nostre comunità cristiane, perché la vicinanza del Signore ci stimoli a vincere l'egoismo e la menzogna per vivere nella verità e nell'amore, preghiamo. R.
Per le giovani generazioni, perché vedano nel Cristo il modello dell'umanità nuova, a cui devono ispirarsi per le grandi scelte della vita, preghiamo. R.
Per tutti noi, perché nella realtà quotidiana ci incontriamo con il Signore che un giorno verrà come giudice della storia, preghiamo. R.
Tu ci riveli, o Padre, che quanto più grande è la nostra attesa, tanto più ricco sarà il tuo dono; accogli queste nostre suppliche e accresci in noi con la venuta del tuo Figlio il bene inestimabile della speranza. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, il pane e il vino, + dono della tua benevolenza, * e concedi che il nostro sacrificio spirituale + compiuto nel tempo * sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Il Signore donerà il suo bene * e la nostra terra darà il suo frutto. (Sal 84, 13)
—(oppure)— Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore verrà. (Mt 24, 42)
Dopo la Comunione
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.