Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
16 - 22 Maggio 2010
Tempo di Pasqua VII, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 3

Domenica 16 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-16.html

Ascensione del Signore - Colore: bianco - SOLENNITA': Ascensione del Signore

LETTURE: At 1, 1-11; Sal 46; Eb 9, 24-28; 10, 19-23; Lc 24, 46-53.

Commento: L'umanità innalzata al cielo...

 «Esulti di santa gioia, la tua chiesa, o Padre per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te». Così ci fa pregare le liturgia in questo giorno solenne. Siamo sollecitati alla gioia, a dare lode a Dio perché Cristo ascende vittorioso e perché anche la nostra umanità è innalzata nella gloria. Il cielo che si riapre per accogliere il Figlio di Dio, si riapre anche per tutti noi. Il primo dei martiri, Santo Stefano, ci conferma in questa visione e in questa nuova speranza: «Ecco, io contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Gli apostoli sono testimoni oculari dell'ascensione del Signore. Era stato fissato loro un appuntamento in Galilea, dopo che ripetutamente, lo stesso Signore li aveva preventivamente avvertiti della sua prossima dipartita. Il loro cuore aveva sperimentato angoscia e timore a quell'annuncio. Gesù li aveva rassicurati fino a dire loro: «È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò». Ciò nonostante alcuni di loro dubitano ancora. Per secoli di storia il cielo era rimasto chiuso agli uomini, quella distanza, stabilita dal peccato, sembrava ormai incolmabile per noi legati alla terra. Gesù deve fugare ogni dubbio e non vuole nemmeno che i suoi rimangano incantati a fissare il cielo che lo sta per avvolgere e nascondere ai loro occhi. Vuole invece che nasca nel cuore di tutti la certezza che egli va a prepararci un posto e che ritornerà a prenderci. Questo è il potere che il Padre gli ha conferito, salire al cielo senza lasciarci orfani, anzi con la reale possibilità di restare con noi sempre fino alla fine dei tempi. La fede degli apostoli, così alimentata, dovrà poi essere annunciata e testimoniata al mondo intero: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Da quel giorno, da quel monte della Galilea, è sorta per il mondo una fede e una fiducia nuova: veramente ci sentiamo innalzati anche noi con Cristo, anche noi abbiamo riscoperto la nostra vera patria, l'ultimo approdo a cui tendere, dopo aver osservato gli insegnamenti di Cristo, nostra via. Ecco perché la chiesa ci ha invitati tutti a godere di santa gioia, ecco perché cielo e terra hanno ritrovato il punto di congiunzione e gli uomini hanno visto rinascere la migliore speranza.

Ascensione del Signore

Antifona d'Ingresso

Messa del giorno
Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? * Come l'avete visto salire al cielo, * così il Signore verrà. Alleluia. (Cf. At 1, 11)

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi.
A: Signore pietà.
C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Dio onnipotente, concedi che i nostri cuori dimorino nei cieli, dove noi crediamo che oggi è asceso il tuo Unigenito, nostro redentore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Padre santo, che hai glorificato il tuo Figlio innalzato alla tua destra, fa' che il popolo da te redento formi una perfetta unità nel vincolo del tuo amore, perché il mondo creda in colui che tu hai mandato, Gesù Cristo, Signore nostro. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 1, 1-11

Dagli Atti degli Apostoli.
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 46

RIT: Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

Seconda Lettura

Eb 9, 24-28; 10, 19-23

Dalla lettera agli Ebrei.
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.
Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore,
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 24, 46-53
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Dio, nostro Padre, con la risurrezione del suo Figlio
ci ha rigenerati ad una speranza viva.
Tutti gli uomini, anche senza saperlo, attendono Dio.
Facciamoci portavoce, mediante la preghiera,
di questa attesa universale.

R. Illumina la nostra vita, Signore.

Perché la carità operosa renda visibile la nostra fede,
come lampada che illumina tutta la nostra casa
e si irradia nel mondo intero, preghiamo. R.

Perché ognuno di noi si senta debitore del grande beneficio della redenzione,
ed essendo stato salvato per grazia di Dio,
si faccia cooperatore responsabile della salvezza, preghiamo. R.

Perché le comunità ecclesiali
nei territori di missione e nelle antiche stazioni cristiane,
possano disporre di tutti i ministeri e dei carismi necessari
all'edificazione del regno, preghiamo. R.

Perché la misericordia del Signore ci dia occhi
per vedere il Figlio dell'uomo che passa accanto a noi
nella persona dei poveri e dei sofferenti, preghiamo. R.

Perché anche i fratelli che si dicono senza Dio
si aprano alla conoscenza e all'amore del Padre,
che non abbandona nessuno e non è mai senza l'uomo, preghiamo. R.

O Padre, che ci hai innestato
in Cristo tuo Figlio, crocifisso e risorto,
donaci di narrare a quanti incontreremo
le grandi opere della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Padre, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa' che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il Signore Gesù, re della gloria, * vincitore del peccato e della morte, * [oggi] è salito al cielo + contemplato dagli angeli. ** Mediatore tra Dio e gli uomini, giudice del mondo e Signore dell'universo, * ci ha preceduti nella dimora eterna non per separarsi dalla nostra condizione umana, * ma per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, + saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Nel nome del Signore Gesù predicate a tutti i popoli * la conversione e il perdono dei peccati. Alleluia. (Cf. Lc 24, 47)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente ed eterno, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio del cielo, dove hai innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 17 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-17.html

VII Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 19, 1-8; Sal.67; Gv 16, 29-33.

Commento: L'ora della prova.

Gli antichi romani, che non erano santi perché pagani, ma spesso sapevano essere saggi, dicevano che l'amico sincero lo si riconosce nel momento della prova. Professare amicizie e garantire fedeltà, quando tutto va per il verso giusto, è fin troppo facile. Gesù ci ha rivelato che la prova suprema della fedeltà, quando è animata da amore sincero, è la disponibilità piena a dare la vita per la persona amata. Proprio come ha fatto Lui. Gli apostoli credono di aver capito il messaggio del loro maestro, egli però deve ancora ribadire un concetto ch'è di difficile assimilazione e riguarda proprio la loro fedeltà nel momento della prova. Sembra che il Signore voglia parlarci dei fervori facili e superficiali, che spesso ci convincono erroneamente di aver raggiunto una fede e una sicurezza incrollabili, che poi però vengono clamorosamente smentiti quando il prezzo da pagare ci sembra troppo alto. È la storia vera di tanti di noi che presumono e confidano nelle proprie forze, anche quando sono chiamati a realizzare progetti divini. C'è per ognuno di noi un «ora» in cui siamo chiamati a testimoniare a caro prezzo la verità e troppo spesso siamo colti di sorpresa, perché non siamo in grado di portarne il peso. Dal primo peccato fino ad oggi, sono innumerevoli le vittime della presunzione. Gli stessi apostoli sperimenteranno con delusione e sofferenza, Pietro ne sarà la vittima più illustre. Dinanzi alla tragedia della croce, si disperderanno tutti e lasceranno solo il Signore. Quante fughe, quanti tradimenti dopo quell'episodio: fughe da responsabilità e da impegni, fughe dopo solenni promesse di fedeltà, fughe da responsabilità e da testimonianze, tradimenti nei confronti delle persone amate, tradimenti di consacrati e di consacrate, di ministri e di pastori. La causa unica per tutti è sempre la stessa: lontani dalla linfa vitale della vite, tralci secchi, uomini e donne, carichi di pesi e lontani da Cristo, privi del dono dello Spirito. Poi inevitabilmente stramazzano uno sull'altro sotto quei pesi e si creano, con le proprie mani, ciascuno una tomba: li muore il cristiano, lì muore il sacerdote, lì lo sposo, lì la consorte, lì i figli: lì è il sepolcro dell'amore. A pensare che sono ancora pienamente valide tutte le promesse di Cristo: «Non vi lascio soli, vi manderò un nuovo Consolatore, abbiate fiducia, io ho vinto il mondo». Perché allora tanta solitudine e tanta presunzione? Dobbiamo riscoprire tutti insieme il dono della fedeltà appoggiandoci totalmente a Cristo.

Antifona d'Ingresso

Riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi, * e mi sarete testimoni fino ai confini della terra. Alleluia. (At 1, 8)

Colletta

Venga su di noi, o Signore, la potenza dello Spirito Santo, perché aderiamo pienamente alla tua volontà e la possiamo testimoniare con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 19, 1-8

Dagli Atti degli Apostoli.
Mentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell'altopiano, scese a Èfeso.
Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù».
Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.
Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.67

RIT: Regni della terra, cantate a Dio.

Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio.

I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Se siete risorti con Cristo,
cercate le cose di lassù, dove è Cristo,
seduto alla destra di Dio.

Alleluia.

VANGELO

Gv 16, 29-33
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù, che è uscito dal Padre per rivelarci il suo amore, ha mandato lo Spirito perché ci aiuti nelle nostre prove. Preghiamo con fiducia, dicendo:

Donaci lo Spirito della pace, Signore.

Per tutti coloro che si preparano alla fede battesimale, catecumeni, simpatizzanti, ricercatori della verità, perché incontrino evangelizzatori pieni di Spirito Santo. Preghiamo:

Per tutte le nostre comunità cristiane adulte, perché sostengano con la testimonianza coloro che si preparano a ricevere il sacramento del dono dello Spirito. Preghiamo:

Per tutti gli uomini e le donne impegnati nei diversi campi dell'attività umana, perché vivano il loro compito come servizio per la costruzione di un mondo nuovo. Preghiamo:

Per i perseguitati a causa della fede e della giustizia, perché non cedano alle potenze del male ma confidino nella potenza vittoriosa dello Spirito di Cristo. Preghiamo:

Per noi, perché non presumiamo mai delle nostre forze, ma confidiamo nella potenza di Cristo che vince il mondo. Preghiamo:

Per i gruppi ecclesiali.
Per i missionari.

Signore Gesù Cristo, che non abbandoni nelle prove e persecuzioni coloro che confidano nella tua potenza vittoriosa del mondo, concedici la vera pace che è il dono del tuo Spirito. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Signore, questo sacrificio senza macchia ci purifichi e infonda nel nostro cuore il vigore della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Signore, questo sacrificio senza macchia ci purifichi e infonda nel nostro cuore il vigore della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, * che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo tuo Figlio, Signore dell'universo. ** Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, * egli intercede per noi, * mediatore e garante + della perenne effusione dello Spirito. ** Pastore e custode delle nostre anime, * ci chiama all'unanime preghiera, * sull'esempio di Maria e degli apostoli, + nell'attesa di una rinnovata Pentecoste. ** Per questo mistero di santificazione e d'amore, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Non vi lascerò orfani», dice il Signore. * «Vi vedrò di nuovo e si rallegrerà il vostro cuore». Alleluia. (Gv 14, 18; 16, 22)

—(oppure)—
Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: * io ho vinto il mondo! Alleluia. (Gv 16, 33)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che ci nutri dell'unico pane e ci sostieni con l'unica speranza, rafforzaci con la tua grazia, perché formiamo tutti, in Cristo, un solo corpo e un solo spirito, per risorgere con lui nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Martedì 18 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-18.html

VII Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 20, 17-27; Sal.67; Gv 17, 1-11.

Commento: L'ora della gloria.

Mentre Gesù sta per iniziare la sua crudelissima passione fa sgorgare dal suo cuore una intensissima preghiera al Padre. Egli parla della sua «ora» come di un momento di glorificazione per sé e per i suoi, ai quali sta per garantire la vita eterna. È difficile per noi comprendere come si possano conciliare gloria e passione, morte e vita. Cristo vuole farci intendere che la vera gloria coincide sempre e soltanto con l'adempimento della volontà del Padre, anche quando questa significa la via del Calvario, la passione, la morte ignominiosa della croce perché poi tutto converge e culmina nella gloriosa risurrezione, che è di Cristo e anche nostra. Tutta la vita di Cristo, tutta la sua missione, le sue stesse parole, le opere che ha compiuto per i suoi e per tutto il mondo hanno significato la glorificazione di Dio. Ora però è giunto il momento, l' «ora» appunto, in cui quella gloria deve raggiungere il culmine. Lo dirà lo stesso Gesù morente sulla croce: «Tutto è compiuto». La preghiera di Cristo ha anche tutti i segni di un commiato: sta per lasciare i suoi e vuole perciò, nel dare loro la suprema testimonianza di amore con il dono della vita, affidarli al Padre celeste perché li custodisca dal maligno e perché siano capaci di dare una continua testimonianza di unità nella perfezione dell'amore. Siamo certi che quella accorata invocazione risuona continua in cielo per i suoi e per la sua Chiesa. Pur nelle inevitabili debolezze, la chiesa anela all'unità, i credenti in Cristo cercano di essere testimoni di amore vero, di reciproco perdono, di unità nell'unica fede. Resta comunque vero che questi grandissimi valori, queste divine ed umane aspirazioni passano inevitabilmente attraverso il travaglio della sofferenza e della croce. Accade così che i momenti di più intensa testimonianza della chiesa e dei fedeli, i richiami più forti all'unità, coincida sempre con le più feroci persecuzioni, con le più crudeli passioni e con le più marcate lacerazioni. Ecco perché quella preghiera di Cristo è incessante, il suo sacrificio è un memoriale. L' «ora» di Cristo è quindi legata indissolubilmente alla nostra storia, è l'ora del suo amore per noi, che è inesauribile.

Antifona d'Ingresso

Io sono il Primo e l'Ultimo, e il Vivente. * Ero morto, ma ora vivo per sempre. Alleluia. (Ap 1, 17-18)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, fa' che lo Spirito Santo venga ad abitare in noi e ci trasformi in tempio della sua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 20, 17-27

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa.
Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù.
Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.67

RIT: Regni della terra, cantate a Dio.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.

Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
al Signore Dio appartengono le porte della morte.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito
perché rimanga con voi per sempre.

Alleluia.

VANGELO

Gv 17, 1-11
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l'ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù ha pregato per coloro che credono in lui, e non per il mondo che lo ha rifiutato con ostinazione. Noi preghiamo con lui Dio, nostro Padre, dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

Per tutti i ministri della Chiesa impegnati nell'apostolato, perché come Paolo servano il Signore con fedeltà anche nelle prove e nelle tentazioni del mondo. Preghiamo:

Per coloro che guidano le comunità religiose e i gruppi ecclesiali, perché non si sottraggono al compito di annunziare ai loro fratelli tutta la volontà di Dio. Preghiamo:

Per coloro che rifiutano il messaggio della grazia di Dio, perché si convertano e non si espongano al rischio della perdizione. Preghiamo:

Per tutti i credenti che accolgono Gesù come l'inviato del Padre, perché siano vincitori delle tentazioni di incredulità suscitate dal mondo ostile. Preghiamo:

Per ciascuno di noi, perché nell'ora della nostra morte possiamo invocare la gloria che Dio ci ha promesso in Cristo, fin dall'eternità. Preghiamo:

Per i seminaristi.
Per quanti oggi apriranno i loro occhi alla gloria eterna di Dio.

O Dio nostro Padre, che hai voluto comunicare al Cristo, nel momento della sua offerta sacrificale, la stessa gloria che egli aveva come Figlio prima che il mondo fosse, rendici degni di glorificarti in vita e in morte nel nome di Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli insieme all'offerta di questo sacrificio, perché mediante il nostro servizio sacerdotale possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Guarda, o Padre, il volto del tuo Cristo che ha consegnato se stesso per la redenzione di tutti, perché attraverso di lui, dall'oriente all'occidente, il tuo nome sia glorificato tra le genti, e in ogni luogo sia presentato a te l'unico sacrificio. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, * che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo tuo Figlio, Signore dell'universo. ** Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, * egli intercede per noi, * mediatore e garante + della perenne effusione dello Spirito. ** Pastore e custode delle nostre anime, * ci chiama all'unanime preghiera, * sull'esempio di Maria e degli apostoli, + nell'attesa di una rinnovata Pentecoste. ** Per questo mistero di santificazione e d'amore, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome * vi insegnerà ogni cosa * e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. Alleluia. (Gv 14, 26)

—(oppure)—
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, * e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Alleluia. (Gv 17, 3)

Dopo la Comunione

—(antica)—
O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale della Pasqua, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Padre santo, che ci hai nutriti di Cristo pane vivo, fa' che il tuo Spirito, operante in questi misteri pasquali, ci guidi alla verità tutta intera, perché con la parola e con le opere edifichiamo la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 19 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-19.html

VII Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 20, 28-38; Sal.67; Gv 17, 11-19.

Commento: Che siano una cosa sola.

Gesù, «alzati gli occhi al cielo» prega per i suoi, prega per il futuro della sua chiesa nascente. Gli apostoli, come inviati e messaggeri dello stesso Cristo e annunciatori del suo vangelo, debbono vivere con lui una intimità di comunione come quella che unisce il Figlio al Padre. Debbo essere, per tutti e per sempre, segno visibile di unità. Li ha mantenuti sotto la sua personale custodia durante la sua esperienza terrena, ora però dovranno affrontare il mondo, immergersi nella storia travagliata degli uomini, spesso contrassegnata da divisioni, persecuzioni e discordie. L'unità è la via privilegiata della pace, è la forza che per realizzare i migliori progetti umani, è il segno visibile e convincente della presenza di Dio nel mondo. La preghiera perenne di Cristo al Padre è la garanzia che rende possibile l'unità nell'amore, è la fonte della vera gioia, è «la pienezza della gioia», quella che scaturisce dalla certezza della verità, che ci rende consapevoli del trionfo del bene partecipato a tutti. Per questo Gesù chiede al Padre: «Conservali nella verità». La divisione più scandalosa deriva dalla mancanza di fedeltà alla Parola e alle verità rivelate, deriva dalla colpevole mancanza dello Spirito Santo, che illumina ed unisce nell'unica verità e nell'amore. Costatiamo ancora continuamente che, quando si vogliono vedere e definire le verità di Dio per noi, se non le guardiamo con la stessa luce divina, vengono inevitabilmente deformate e confuse e diventano causa di scismi e divisioni. È quanto è accaduto ripetutamente nella nostra santa Madre Chiesa. È vero che quella parola che ci è stata data, sin dall'inizio ha generato odio da parte del mondo, ma ciò non giustifica le nostre divisioni interne, quelle causate da coloro che s'identificano nello stesso Cristo ed hanno in custodia lo stesso vangelo. Il difficile compito da adempiere è fare la verità nella carità, come afferma San Paolo: «Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo». La proposta paolina è diventata da sempre l'impegno primario della sua chiesa, anche se soffre ancora divisioni antiche e nuove. Il Signore Gesù ci fa chiaramente intendere che la via dell'unità, non può essere percorsa con strumenti giuridici e confronti e scontri di potere, ma solo mediante l'affermazione del primato nell'amore. A Pietro, chiamato ad essere il primo papa, Gesù chiederà per tre volte se è animato da un amore più grande degli altri undici e solo dopo la triplice confessione gli affiderà definitivamente il compito di guidare la sua chiesa.

Antifona d'Ingresso

Popoli tutti, battete le mani! * Acclamate Dio con grida di gioia. Alleluia. (Sal 46, 2)

Colletta

Padre misericordioso, nella tua bontà dona alla Chiesa, radunata dallo Spirito Santo, di servirti con piena dedizione e di formare in te un cuore solo e un'anima sola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 20, 28-38

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l'eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.
Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: "Si è più beati nel dare che nel ricevere!"».
Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.67

RIT: Regni della terra, cantate a Dio.

Mostra, o Dio, la tua forza,
conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
i re ti porteranno doni.

Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore,
a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.
Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente!
Riconoscete a Dio la sua potenza.

La sua maestà sopra Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
È lui, il Dio d'Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
Sia benedetto Dio!

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

La tua parola, Signore, è verità:
consacraci nella verità.

Alleluia.

VANGELO

Gv 17, 11-19
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore continua a pascere il suo gregge nella Chiesa, per mezzo dei suoi inviati che lo Spirito Santo ha riempito della potenza della sua Parola. Preghiamo, dicendo:

Consacraci nella tua verità, Signore.

Per tutti i vescovi della Chiesa, perché insieme col vescovo di Roma, che presiede nella carità, possano pascere il gregge di Dio con la Parola della sua grazia. Preghiamo:

Per tutti i lavoratori, perché santifichiamo la loro fatica quotidiana non solo facendone un mezzo di sussistenza, ma anche una fonte di generosa solidarietà con i poveri. Preghiamo:

Per tutti coloro che sono consacrati all'apostolato, perché non cerchino nè oro nè argento, ma siano fedeli alla verità nel totale distacco da se stessi. Preghiamo:

Per tutti i cristiani delle Chiese, perché si impegnino a collaborare con ogni mezzo per realizzare l'unità fra loro, per la quale Cristo ha supplicato. Preghiamo:

Per noi, perché ci sia dato di comprendere che l'unità delle chiese si compie giorno per giorno attraverso la vittoria sugli egoismi, che contrastano l'azione dello Spirito Santo. Preghiamo:

Per i religiosi, che si sono impegnati con il voto di povertà.
Per quanti operano nel campo dell'ecumenismo.

O Padre santo, che continui a santificare il mondo per mezzo del ministero apostolico, fa' che la tua Chiesa rifulga sempre più come segno e strumento di salvezza per tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti e per questi misteri, che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale, porta a compimento in noi la tua opera di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Padre, le nostre offerte e preghiere, e fa' che, partecipando al memoriale della Pasqua, riceviamo il dono dello Spirito, per divenire testimoni del Signore risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, * che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo tuo Figlio, Signore dell'universo. ** Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, * egli intercede per noi, * mediatore e garante + della perenne effusione dello Spirito. ** Pastore e custode delle nostre anime, * ci chiama all'unanime preghiera, * sull'esempio di Maria e degli apostoli, + nell'attesa di una rinnovata Pentecoste. ** Per questo mistero di santificazione e d'amore, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, * lo Spirito della verità, * egli mi darà testimonianza * e anche voi mi darete testimonianza. * Alleluia. (Sal 46, 2)
Oppure:
Io consacro me stesso, * perché siano anch'essi consacrati nella verità. Alleluia.

—(oppure)—
Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, * lo Spirito della verità, * egli mi darà testimonianza * e anche voi mi darete testimonianza. Alleluia. (Cf. Gv 15, 26-27)
Oppure:
Io consacro me stesso, * perché siano anch'essi consacrati nella verità. Alleluia. (Gv 17, 19)

Dopo la Comunione

—(antica)—
La partecipazione a questi santi misteri ci dia grazia su grazia, o Signore, e con la sua forza purificatrice ci renda sempre più degni di così grande dono. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
La partecipazione a questi santi misteri ci dia grazia su grazia, o Signore, e con la sua forza purificatrice ci renda sempre più degni di così grande dono. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 20 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-20.html

VII Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 22, 30: 23, 6-11; Sal.15; Gv 17, 20-26.

Commento: Prego anche per quelli che nella loro parola crederanno.

Ora la preghiera di Gesù abbraccia tutta i credenti, tutti coloro che accoglieranno la testimonianza degli apostoli e formeranno la sua chiesa. La stessa unità, richiesta ai suoi prediletti, ora Egli la implora per tutti. Questa sarà motivo di adesione alla fede per molti e di gloria per il Signore. L'esclamazione dei pagani di Roma che, pur perseguitando i primi cristiani, non potevano trattenere la meraviglia vedendo e costatando l'amore che li univa, sarà l'annuncio da dare nei secoli futuri da tutti i suoi seguaci. La perfezione dell'unità sarà raggiungibile soltanto nella unione intima con Cristo: in lui e con lui saremo una cosa sola. È impossibile immaginare una chiesa senza Cristo e cristiani frantumati da discordie e divisioni. L'annuncio cristiano, per volontà dello stesso Signore, deve necessariamente passare attraverso la via della testimonianza, dell'amore fraterno, nella perfezione dell'unità: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato». Possiamo così cogliere non solo il nostro primario impegno di credenti, ma anche l'inevitabile responsabilità che incombe su ciascuno di noi. Siamo ornati di gloria per questo: «la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola». La nostra gloria consiste nell'essere, perché redenti, figli di Dio, «abbeverati ad un solo Spirito», resi quindi capaci di amore autentico verso Dio e verso il nostro prossimo, con la perfezione che Egli stesso ci dona. Questa è la via per testimoniare l'amore del Padre per il Figlio e l'amore che Cristo ci ha donato. Il mondo è rimasto ignaro di questa meravigliosa esperienza, ma gli apostoli e tutti coloro che per mezzo loro aderiranno al vangelo, hanno il compito di farla conoscere nel corso dei secoli. È un compito arduo da cui però non possiamo esimerci.

Antifona d'Ingresso

Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia * per ricevere misericordia e trovare grazia, * che ci sostenga al momento opportuno. Alleluia. (Cf. Eb 4, 16)

Colletta

Il tuo Spirito, o Signore, infonda con potenza i suoi doni, crei in noi un cuore a te gradito e ci renda conformi alla tua volontà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 22, 30: 23, 6-11

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, [il comandante della coorte,] volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fece condurre giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro.
Paolo, sapendo che una parte era di sadducèi e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».
Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducèi e l'assemblea si divise. I sadducèi infatti affermano che non c'è risurrezione né angeli né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest'uomo. Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato».
La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.
La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.15

RIT: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Siano tutti una cosa sola,
come tu, Padre, sei in me e io in te,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

Alleluia.

VANGELO

Gv 17, 20-26
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù ha elevato un'appassionata preghiera per l'unità fra tutti i credenti. Raccogliendo il suo anelito, diciamo:

Rendici perfetti nell'unità, Signore.

Per tutti gli uomini che non hanno la speranza della risurrezione futura, perché comprendano il valore e la portata anche umana di questo destino, fondato sul Cristo risorto. Preghiamo:

Per tutti i credenti in Cristo, perché collaborino alle iniziative che cercano e promuovono l'unità fra i cristiani, divisi nelle varie confessioni. Preghiamo:

Per il vescovo della Chiesa di Roma, perché nel suo carisma di presidenza nella carità universale dei cristiani sia sempre più fedele alla sua missione di principio visibile di unità. Preghiamo:

Per le comunità religiose, perché siano per la Chiesa e per il mondo testimonianza viva dell'unità voluta da Cristo. Preghiamo:

Per tutti noi chiamati a credere per la parola dei successori degli apostoli, perché siamo testimoni gioiosi della nostra fede. Preghiamo:

Per le forme di divisione presenti in parrocchia.
Per chi non riesce a perdonare.

O Padre santo, che sei fonte di amore e principio di unità, rendici docili alla Parola del tuo Figlio, perché per mezzo dello Spirito possiamo essere fra noi una sola cosa in te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen,

Sulle Offerte

—(antica)—
Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accetta, o Padre, l'offerta viva dei tuoi figli in unione con il sacrificio di Cristo, e fa' che riceviamo un'effusione sempre più abbondante dei doni del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, * che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo tuo Figlio, Signore dell'universo. ** Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, * egli intercede per noi, * mediatore e garante + della perenne effusione dello Spirito. ** Pastore e custode delle nostre anime, * ci chiama all'unanime preghiera, * sull'esempio di Maria e degli apostoli, + nell'attesa di una rinnovata Pentecoste. ** Per questo mistero di santificazione e d'amore, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
È bene per voi che io me ne vada, * perché, se non vado, * non verrà a voi il Paraclito. Alleluia. (Gv 16, 7)

—(oppure)—
Padre, l'amore con il quale mi hai amato sia in essi, * e io in loro. Alleluia. (Gv 17, 26)

Dopo la Comunione

—(antica)—
La partecipazione ai tuoi misteri, o Signore, ci doni la vera sapienza e rinnovi la nostra vita, perché possiamo ottenere i doni dello Spirito. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Ci illumini, o Signore, la tua parola e ci sostenga la comunione al sacrificio che abbiamo celebrato, perché, guidati dal tuo santo Spirito, perseveriamo nell'unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 21 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-21.html

VII Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: rosso

LETTURE: At 25, 13-21; Sal.102; Gv 21, 15-19.

Commento: L'esame dell'amore.

L'apostolo Pietro, definito dallo stesso Cristo «pietra» e «roccia», su cui egli voleva poggiare la sua chiesa, nell'ora della prova ha mostrato tutta la sua umana fragilità, rinnegando per ben tre volte il suo maestro. La paura di essere coinvolto nella tragica vicenda che stava per abbattersi su Gesù, gli aveva giocato in brutto scherzo. Quando poi ha preso coscienza del suo peccato ha pianto lacrime amare di pentimento. Oggi Gesù lo sottopone ad vero e proprio esame rivolgendogli per tre volte la stessa domanda: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Egli vuole così fargli comprendere dove vuole poggiare principalmente il primato che intende confermargli. Gesù aveva detto a tutti i suoi apostoli: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». Pietro risponde con estrema sincerità e umiltà. La virtù che talvolta gli era mancata in passato: «Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo». Più che alla sua personale valutazione, si affida alla interiore conoscenza che attribuisce al suo maestro. Questa è la condizione per assumere il compito di primo dei pastori nella chiesa di Cristo. Questa è la dote indispensabile di cui deve essere adorno chi viene chiamato ad essere guida delle pecorelle del Signore. Con l'intensità dell'amore di Cristo deve essere pronto a difendere, a ricercare le smarrite sui monti e a dare la vita per le sue pecorelle. È per questo che il Signore, dopo aver confermato a Pietro il primato su tutti e sulla chiesa, gli predice il martirio. «Ti porteranno dove tu non vuoi» e aggiunge: «Seguimi». La sequela comporta la perfetta imitazione di Cristo, prima sulla via della croce e del martirio e poi nella gloria. Questa è la via privilegiata del prescelto da Dio, diventare frumento di Cristo per essere triturato e diventare pane per tutti. A questo conduce il sacerdozio, quando è vissuto nella continua e crescente comunione con Cristo. Se costatiamo debolezze e scandali anche da parte dei ministri dobbiamo solo umilmente riconoscere che non sempre siamo consapevoli della dignità e della sublimità della missione a cui siamo chiamati. Non sempre la preghiera occupa il primo posto nella nostra vita e di conseguenza ci ritroviamo immersi in faccende e compiti che non ci appartengono, dimenticando la missione primaria per cui siamo stati chiamati. Come è meschino allora pensare e credere che il rimedio alle debolezze dei ministri risieda nel celibato! No, la vera causa è la nostra solitudine e la colpevole distanza che li separa da Cristo.

Antifona d'Ingresso

Cristo ci ama * e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue: * egli ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre. * Alleluia. (Ap 1, 5-6)

Colletta

O Dio, che con la glorificazione del tuo Figlio e con l'effusione dello Spirito Santo ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, fa' che, partecipi di così grandi doni, progrediamo nella fede e nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 25, 13-21

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero a salutare Festo. E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro Paolo, dicendo:
«C'è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei per chiederne la condanna. Risposi loro che i Romani non usano consegnare una persona, prima che l'accusato sia messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall'accusa.
Allora essi vennero qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in tribunale e ordinai che vi fosse condotto quell'uomo. Quelli che lo incolpavano gli si misero attorno, ma non portarono alcuna accusa di quei crimini che io immaginavo; avevano con lui alcune questioni relative alla loro religione e a un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Perplesso di fronte a simili controversie, chiesi se volesse andare a Gerusalemme e là essere giudicato di queste cose. Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.102

RIT: Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Il Signore ha posto il suo trono nei cieli
e il suo regno dòmina l'universo.
Benedite il Signore, angeli suoi,
potenti esecutori dei suoi comandi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa;
vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Alleluia.

VANGELO

Gv 21, 15-19
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

Per il successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perché sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo:

Per i sacerdoti, perché al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo:

Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perché siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:

Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perché siano imparziali nell'amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo:

Per noi credenti, perché ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell'affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo:

Per chi deve subire giudizio.
Per coloro che non sono autosufficienti.

O Gesù pastore supremo del tuo gregge, che in risposta alla triplice professione di amore dell'apostolo Pietro hai voluto preannunciare la sua missione di continuare la tua opera nella Chiesa e nel mondo, rendici fedeli membri del tuo gregge fino alla morte. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Guarda con bontà, o Signore, le offerte del tuo popolo e, perché ti siano pienamente gradite, manda il tuo Spirito a purificare i nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, * che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo tuo Figlio, Signore dell'universo. ** Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, * egli intercede per noi, * mediatore e garante + della perenne effusione dello Spirito. ** Pastore e custode delle nostre anime, * ci chiama all'unanime preghiera, * sull'esempio di Maria e degli apostoli, + nell'attesa di una rinnovata Pentecoste. ** Per questo mistero di santificazione e d'amore, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Quando verrà lo Spirito della verità, * vi guiderà alla verità tutta intera. * Alleluia. (Cf. Gv 16, 13)

—(oppure)—
«Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». * «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». * E il Signore disse: «Seguimi». Alleluia. (Gv 21, 16.19)

Dopo la Comunione

O Dio, che ci purifichi e ci nutri con i tuoi santi misteri, concedi che i doni di questa tua mensa ci ottengano la vita senza fine. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 22 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-22.html

VII Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 28, 16-20. 30-31; Sal.10; Gv 21, 20-25.

Commento: Come accogliere il Regno di Dio.

È ormai quasi istintivo in noi, dopo la triste esperienza del peccato, che ha annebbiato i sensi della nostra anima, pensare e credere che ciò ch'è infinitamente grande in tutte le sue perfezioni, debba essere per noi altrettanto complicato e inaccessibile. Ne facciamo esperienza quando con la fioca lanterna della nostra intelligenza tentiamo di immergerci in quel mare sconfinato che è il nostro Dio. Ci condanniamo così ad un inevitabile naufragio. Con una minuscola conchiglia vorremmo riversare tutta l'acqua dell'oceano nella piccola pozza che abbiamo scavato nella sabbia della spiaggia. Gesù ci indica una strada completamente diversa. Ci dice che le ascese più sublimi verso l'infinito, le possiamo fare quando abbiamo conservato o acquisito di nuovo la semplicità e la purezza del cuore. Sono le doti che si riscontrano nei bambini e sono annesse alla loro candida innocenza. È per questo che Gesù ci dice: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». Ribadirà più volte il Signore questa verità e ce ne darà la piena conferma quando si lascerà sconfiggere dalla cattiveria degli uomini fino a subire una assurda condanna, una atroce passione e la morte ignominiosa della croce. Dirà ad Erode che lo interroga prima di condannarlo: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Gli umili e i piccoli sanno accogliere le verità di Dio. Il cielo è velato per gli arroganti e i presuntuosi.

Antifona d'Ingresso

I discepoli erano perseveranti e concordi nella preghiera, * insieme ad alcune donne, a Maria, la Madre di Gesù, * e ai fratelli di lui. Alleluia. (At 1, 14)

Colletta

Dio onnipotente, ai tuoi figli, che hanno celebrato con gioia le feste pasquali, concedi, per tua grazia, di testimoniare nella vita e nelle opere la loro forza salvifica. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 28, 16-20. 30-31

Dagli Atti degli Apostoli.
Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia.
Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani. Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermi in libertà, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte. Ma poiché i Giudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente. Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d'Israele che io sono legato da questa catena».
Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.10

RIT: Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.

Il Signore sta nel suo tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l'uomo.

Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti contempleranno il suo volto.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Manderò a voi lo Spirito di verità, dice il Signore;
egli vi guiderà a tutta la verità.

Alleluia.

VANGELO

Gv 21, 20-25
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Nella vita della Chiesa, il Signore ha posto modelli diversi di santità e di sequela. Adorando le misteriose scelte di Dio, diciamo:

Signore, rendici fedeli alla nostra vocazione.

Per tutte le Chiese domestiche, per le famiglie e comunità di base che esercitano l'ospitalità per la fede e l'evangelo, perché siano sempre più testimoni visibili del Signore risorto. Preghiamo:

Per tutti gli evangelizzatori, perché abbiano la franchezza necessaria per portare la buona novella a tutti. Preghiamo:

Per tutte persone che svolgono una missione particolare, perché corrispondano al loro carisma senza confronti nostalgici o cedimenti di fede. Preghiamo:

Per gli studiosi e gli interpreti della Parola di Dio, perché introducano i fratelli ad una vera esperienza di comunione con Cristo, Parola vivente di Dio. Preghiamo:

Per ognuno di noi, perché sentiamo l'urgenza di proclamare con la vita la fede che professiamo. Preghiamo:

O Dio, che ci chiami a seguire la via del tuo Figlio secondo i doni che concedi a ciascuno, rendici capaci di conciliare la generosità attiva di Pietro con l'estatica contemplazione di Giovanni. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Venga, o Signore, il tuo santo Spirito * e disponga i nostri cuori a celebrare degnamente i santi misteri, perché egli è la remissione di tutti i peccati. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, * che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo tuo Figlio, Signore dell'universo. ** Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, * egli intercede per noi, * mediatore e garante + della perenne effusione dello Spirito. ** Pastore e custode delle nostre anime, * ci chiama all'unanime preghiera, * sull'esempio di Maria e degli apostoli, + nell'attesa di una rinnovata Pentecoste. ** Per questo mistero di santificazione e d'amore, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Lo Spirito Santo mi glorificherà, * perché prenderà da quel che è mio * e ve lo annuncerà. Alleluia. (Gv 16, 14)

—(oppure)—
«Se voglio che egli rimanga finché io venga, * a te che importa? Tu seguimi», dice il Signore. * Alleluia. (Gv 21, 22)

Dopo la Comunione

O Signore, che hai guidato il tuo popolo dall'antica alla nuova alleanza, concedi che, liberati dalla corruzione del peccato, ci rinnoviamo pienamente nel tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 23 maggio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-05-23.html

Domenica di Pentecoste - Colore: rosso - SOLENNITA': Pentecoste

LETTURE: At 2, 1-11; Sal 103; Rm 8, 8-17; Gv 14, 15-16. 23-26.

Commento: La Forza stessa di Dio.

 È molto bello che l'Amore di Dio, riversato oggi sulla sua chiesa nascente, nella persona degli apostoli, radunati in preghiera con Maria nel cenacolo, si manifesti in lingue di fuoco. Noi siamo soliti dire che l'amore brucia, è vero: purifica rinnova, santifica e vivifica perché quel fuoco viene da Dio ed è per tutti noi. Scese quel giorno, in quella prima pentecoste, ma ripete la sua azione per sempre, sino alla fine dei tempi. L'amore di Dio è lo Spirito Santo, la terza persona della Santissima Trinità, è l'essenza e la perfezione dell'amore, perché sgorga dal cuore del Padre e del Figlio suo, Gesù Cristo. È il Paràclito, il consolatore, l'avvocato, la verità, l'energia vitale per ognuno e per la chiesa. Ci era stato promesso come garanzia di una unione indissolubile con Cristo e con il Padre. I primi ad essere interiormente trasformati furono gli stessi apostoli: inizialmente titubanti, ignari, deboli poi resi impavidi ed araldi coraggiosi, pronti a tutto, fino al martirio. Il cammino della chiesa dai suoi esordi, costantemente sarà guidato da quello Spirito, che supererà ogni insidia, conserverà integro il deposito della fede, sarà segno visibile di unità e di pace. Le forze degli inferi non prevarranno contro di essa. Con quello stesso Spirito una schiera, che nessuno può contare, ha conseguito la santità fino all'eroismo. Spira ancora quello Spirito sulla chiesa di oggi e sugli uomini del mondo, segnando il cammino dell'umanità sulle vie della sapienza e della concordia. Molti, è vero, camminano ancora a luci spente o si affidano alla tenue luce della ragione umana, ma sta crescendo il bisogno di luce autentica, di amore vero, di solidarietà operativa, di giustizia a tutto campo. Pare che la pentecoste di quest'anno ci colga particolarmente assetati di luce e di verità. Urge quello Spirito per il nostro mondo dopo i fallimenti di ogni genere. Urge alla chiesa, sempre bisognosa di rinnovamento, sempre protesa a nuove illuminazioni dello Spirito. Urge ai pastori e ai sacerdoti perché siano testimoni di verità con la parola e con l'esempio. Urge a coloro che governano le sorti del mondo perché diventino operatori di pace. Urge alle famiglie affinché attingano amore autentico e siano capaci di fedeltà e di indissolubilità. Urge ad ogni credente in Cristo perché non abbia a mancare l'obiettivo finale della propria esistenza. Urge a chi scrive questi pensieri affinché sappia diffondere speranza e dare luce ai cuori.

«Vieni Spirito Santo, accendi in noi il fuoco del tuo amore».

Antifona d'Ingresso

Messa del giorno

Lo Spirito del Signore riempie l'universo; * egli, che tutto abbraccia, * conosce ogni linguaggio. Alleluia. (Cf. Sap 1, 7)
Oppure:
L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori * per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi. Alleluia. (Cf. Rm 5, 5; 8, 11)

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Pietà di noi, Signore.
A: Contro di te abbiamo peccato.
C: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
A: E donaci la tua salvezza

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Dio nostro Padre, che hai inviato nel mondo la Parola di verità, risana i nostri cuori divisi, perché dalla nostra bocca non escano parole malvagie ma parole di carità e di sapienza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 2, 1-11

Dagli Atti degli Apostoli.
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 103

RIT: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda Lettura

Rm 8, 8-17

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Sequenza
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

Alleluia.

VANGELO

Gv 14, 15-16. 23-26
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Lo Spirito del Signore, atteso e invocato, discende oggi sulla Chiesa, per compiere anche nel nostro tempo i grandi prodigi della Pentecoste. Apriamoci alla sua azione, per annunziare e testimoniare a tutti la potenza liberatrice della Pasqua di risurrezione.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. Rinnovaci, o Padre, nel tuo Santo Spirito.

Per la Chiesa diffusa nel mondo, perché abbia la coscienza viva di essere il popolo messianico che ha come legge la carità e come caratteristica la libertà dei figli, a cui è affidato l'annunzio del Vangelo, preghiamo. R.

Per il papa, successore di Pietro, e per tutti i vescovi che formano con lui il collegio apostolico, perché animati dalla sapienza e dalla forza dello Spirito annunzino in ogni linguaggio la Parola che salva, preghiamo. R.

Per tutti i figli di Dio, perché consapevoli della dignità profetica, sacerdotale e regale a loro comunicata dallo Spirito del Signore, diventino sempre più un Vangelo vivente, leggibile dai vicini e dai lontani, preghiamo. R.

Per ogni uomo che ama la verità, soffre per la giustizia, lotta per la causa della libertà e della pace, perché lo Spirito Santo rinnovi i suoi prodigi e rianimi i cuori alla speranza, preghiamo. R.

Per gli uomini e le donne quotidianamente impegnati in ogni campo dell'attività umana, perché siano consapevoli che ad ognuno di loro è consegnato un dono e un messaggio dello Spirito per la costruzione del mondo nuovo, preghiamo. R.

O Padre, fonte prima di ogni rinnovamento nell'amore, fa' che in ogni lingua, popolo e cultura risuoni l'annunzio gioioso della fede apostolica e il tuo Santo Spirito rechi al mondo la forza rigenerante della Pasqua del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Manda, o Padre, lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio, perché riveli pienamente ai nostri cuori il mistero di questo sacrificio e ci apra alla conoscenza della verità tutta intera. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tu Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell'unica fede.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l'umanità esulta su tutta la terra, e con l'assemblea degli angeli e dei santi, canta l'inno della tua gloria:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Tutti furono colmati di Spirito Santo, * e cominciarono a parlare delle grandi opere di Dio. * Alleluia. (Cf. At 2, 4.11)

—(oppure)—
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito, * perché rimanga con voi per sempre. Alleluia. (Gv 14, 16)

Dopo la Comunione

O Dio, che doni alla tua Chiesa la comunione ai beni del cielo, custodisci in noi la tua grazia, perché resti sempre vivo il dono dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto e questo cibo spirituale giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.