Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
11 - 17 Ottobre 2009
Tempo Ordinario XXVIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 4

Domenica 11 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-11.html

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: Sap 7, 7-11; Sal.89; Eb 4, 12-13; Mc 10, 17-30.

Commento: Un cammello... può passare per la cruna di un ago?

Il segreto del brano evangelico di oggi è tutto in quello sguardo che Gesù riserva a quel "tale" che gli era corso incontro con tanto entusiasmo, gettandosi ai suoi piedi e chiedendogli: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna? Gesù fissando su di lui lo sguardo, lo amò". E' un dettaglio di toccante tenerezza. La forza di quello sguardo e la carica di quell'amore spingono ad accogliere quanto lo Spirito ci può suggerire. Ma all'invito a lasciar tutto, si rattristò e "se ne andò"... Per quel "tale" le ricchezze hanno contato più di quello sguardo di amorevolezza. Per lui, la sicurezza offerta da quello che possedeva, "aveva molti beni", era un vantaggio a cui non avrebbe rinunciato per nessuna cosa al mondo. Neanche per seguire Gesù. Ecco perché le ricchezze possono essere pericolose. Ecco perché Gesù lancia quel famoso detto: "E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". Tutto quello che si possiede a vario titolo, ossia tutto quello che "ci possiede", in definitiva ci impedisce di abbandonarci al progetto di Dio. Gesù dà senso alla vita, proiettandoci verso il futuro. Propone ad ogni uomo di andare oltre: "Una sola cosa ti manca". Al quel "tale" Gesù non fa discorsi spirituali, ma: "Lascia quello che hai, dà le tue ricchezze ai poveri, vieni con me, lotta con me per l'avvento del regno di Dio". Se quel "tale" ha fallito, "ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito" – rispose Pietro a nome degli altri - che cosa ci toccherà? Allo sgomento che circolava nel gruppo per le parole severe, che erano state dette e per quanto avevano visto, Gesù si premura di avvolgere i suoi discepoli in un clima di affetto, come aveva fatto con l'uomo ricco, "figliuoli, riceverete cento volte tanto nel presente, insieme a persecuzioni, e nel futuro, la vita eterna". A tali beni, nel presente secolo, Gesù aggiunge anche le persecuzioni, come sorte dei discepoli, che li rende simili al loro Maestro e Signore, il quale ha accettato la passione per operare la redenzione.

Antifona d'Ingresso

Se consideri le colpe, o Signore, * Signore, chi ti può resistere? * Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129, 3-4)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, + perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, * non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, nostro Padre, che conosci i sentimenti e i pensieri del cuore, donaci di amare sopra ogni cosa Gesù Cristo, tuo Figlio, perché, valutando con sapienza i beni di questo mondo, diventiamo liberi e poveri per il tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 7, 7-11

Dal libro della Sapienza.
Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è come un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l'argento.
L'ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.89

RIT: Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rendi salda.

Seconda Lettura

Eb 4, 12-13

Dalla lettera agli Ebrei.
La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 17-30
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?". Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"".
Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!". Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!". I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: "Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: "E chi può essere salvato?". Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: "Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio".
Pietro allora prese a dirgli: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito". Gesù gli rispose: "In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mc 10, 17-27 (Forma breve)
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?". Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"".
Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!". Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!". I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: "Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: "E chi può essere salvato?". Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: "Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Dio interviene liberamente nella storia, scegliendo a volte testimoni inaspettati. Invero, chi opera il bene e confessa il nome di Gesù è già nella verità. Fiduciosi ripetiamo:

Padre, ascoltaci nel nome di Gesù!

Fa' che la Chiesa sappia rispondere alle attese profonde dell'uomo d'oggi, donandogli la tua pace. Ti preghiamo:

Fa' che il dialogo fra i cristiani e i rappresentanti delle altre religioni continui fraternamente per il bene dell'umanità. Ti preghiamo:

Fa' che la nostra nazione non si spaventi per il male diffuso e proclamato, ma confidi nella bontà silenziosa di molti. Ti preghiamo:

Fa' che i nostri schemi pastorali siano sempre completati dalla tua meravigliosa onnipotenza. Ti preghiamo:

Fa' che tutti i frammenti di bene sparsi nel mondo siano raccolti insieme nell'unico pane che offriamo a te. Ti preghiamo:

Per chi si interroga sul cristo e sulla Chiesa.
Per chi fa il bene silenziosamente.

La tua grazia, Signore, porti a compimento il bene presente in ogni uomo, perché con il Cristo tuo Figlio, principio e sintesi di ogni cosa, l'umanità tutta canti all'infinita tua grandezza per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli + insieme all'offerta di questo sacrificio, * perché mediante il nostro servizio sacerdotale * possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
I leoni sono miseri e affamati; * a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33, 11)
Oppure:
Quando il Signore si sarà manifestato, * noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3, 2)

—(oppure)—
Se vuoi essere perfetto, va', * vendi quello che hai e dallo ai poveri, * e vieni! Seguimi! (Cf. Mc 10, 21)

Dopo la Comunione

Ti supplichiamo, o Padre d'infinita grandezza: + come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio, * così rendici partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 12 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-12.html

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde

LETTURE: Rm 1, 1-7; Sal.97; Lc 11, 29-32.

Commento: Il segno di Giona.

La ricerca e la pretesa dei «segni» coincide quasi sempre con la debolezza della fede ed è indice di umana presunzione che quasi vorrebbe sottoporre a giudizio e condizionare l'operato di Dio. Egli, nella sua infinita sapienza e nel suo amore senza limiti, a noi si rivela nei modi che ritiene migliori per noi. In Cristo, nella pienezza dei tempi, nell'incarnazione del Verbo, la rivelazione ha raggiunto il suo culmine e la sua completezza. Soltanto la cecità spirituale ci impedisce di comprenderla. L'acclamazione delle folle contrasta con il rifiuto e la contestazione dei soliti scribi e farisei. Neanche dinanzi al segno di Giona, neanche dinanzi all'annuncio di salvezza che Cristo proclama, neanche dinanzi alla sua morte e risurrezione quella generazione malvagia si convertirà. Ciò vuol dire che possiamo restare colpevolmente ciechi anche dinanzi ai segni più strepitosi ed evidenti. È sconvolgente dover costatare come la superbia dell'uomo possa giungere ad oscurare persino la potenza e l'amore di Dio. I segni vanno cercati nell'Amore, vanno percepiti con la più schietta umiltà, la virtù che alimenta anche la nostra fede. San Paolo ci offre uno splendido esempio di umiltà e di vera conversione: egli diventerà un intrepido araldo del Vangelo e predicherà al mondo pagano Cristo crocifisso e risorto, ma soprattutto con tutta la sua vita ne sarà un testimone credibile e santo.

Antifona d'Ingresso

Se consideri le colpe, o Signore, * Signore, chi ti può resistere? * Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129, 3-4)

Colletta

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, + perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, * non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 1, 1-7

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio - che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l'obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.97

RIT: Il Signore si è ricordato del suo amore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 29-32
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù Cristo è l'inviato di Dio. Se noi ascolteremo la sua parola, saremo liberi veramente. Per questo preghiamo insieme, dicendo:

O Signore, fa' che ascoltiamo oggi la tua voce.

O Signore, fa' che la Chiesa rinunci a qualsiasi segno di prestigio esteriore e mondano, e affidi l'efficacia della sua missione unicamente alla forza della verità che tu le hai donato. Preghiamo:

O Signore, aiuta tutti gli uomini a impegnarsi per la vera libertà. Fà loro comprendere che solo tu li rendi liberi interiormente e capaci di vivere la fraternità con tutti. Preghiamo:

O Signore, conforta tutte le persone che soffrono a causa dell'oppressione politica, sociale, psicologica, e dona loro, con la pazienza e il coraggio che viene dalla risurrezione, la forza di camminare verso la liberazione. Preghiamo:

O Signore, illumina i membri della nostra comunità: rendili attenti e sensibili ai segni della tua presenza nel mondo, che richiedono continua purificazione e conversione. Preghiamo:

O Signore, donaci gli occhi della fede per celebrare questa eucaristia: il pane e il vino diventino per noi il più grande segno del tuo amore. Preghiamo:

Per chi cerca di comprendere Cristo solo attraverso la ragione e l'intelligenza.
Perché i giovani della nostra comunità incontrino il Signore risorto.

O Padre che prolunghi nel mondo, attraverso l'opera santificante della Chiesa, l'azione redentrice di Cristo, rendici partecipi della tua opera salvifica come testimoni del tuo amore senza limiti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli + insieme all'offerta di questo sacrificio, * perché mediante il nostro servizio sacerdotale * possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
I leoni sono miseri e affamati; * a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33, 11)

—(oppure)—
Quando il Signore si sarà manifestato, * noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3, 2)

Dopo la Comunione

Ti supplichiamo, o Padre d'infinita grandezza: + come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio, * così rendici partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 13 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-13.html

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde

LETTURE: Rm 1, 16-25; Sal.18; Lc 11, 37-41.

Commento: Dalla coppa al cuore dell'uomo.

Non tutti i farisei erano nemici del Signore, alcuni di loro non potevano fare ameno di nutrire per il Maestro una segreta simpatia. Ricordiamo Nicodemo che di notte si recava da Gesù per ascoltarlo. Uno di loro invita Gesù a mensa. Occhi scrutatori si puntano su Lui per osservarlo e giudicarlo e subito rilevano una irregolarità a cui loro tanto tenevano: il Maestro non ha fatto le abluzioni rituali prima di prendere cibo. Gesù, che scruta i cuori e legge i loro pensieri, prende lo spunto per impartire una bella lezione sulla vera purezza, che non riguarda mani, coppe o stoviglie, ma primariamente il cuore e la mente. Egli dice che ci potrebbe capitare di veder tutto brillare all'esterno, perfino la nostra persona, ma poi avere la putredine nel cuore, essere incapaci di amare e di donare il bene sapientemente coltivato nel nostro spirito. Tante volte Gesù ha condannato duramente l'ipocrisia, ha richiamato alla vera autenticità delle espressioni religiose che sgorgano da un cuore puro e sincero. Corriamo tutti il rischio di accontentarci delle espressioni esteriori riducendo la nostra religiosità a fatue manifestazioni teatrali ed ipocrite. San Paolo a sua volta ci ricorda che le ragioni umane, la buona intelligenza, l'osservazione delle bellezze del creato, se non viste con l'occhio della fede, che a Dio ci conduce, non sono sufficienti per alimentare la nostra comunione con Dio. Il salmista ci ripete che soltanto con la Luce di Dio possiamo giungere alla Luce, soltanto con l'effusione dello Spirito il nostro cuore potrà ottenere quella purificazione vera che ci consente poi di sentire Dio in noi.

Antifona d'Ingresso

Se consideri le colpe, o Signore, * Signore, chi ti può resistere? * Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129, 3-4)

Colletta

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, + perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, * non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 1, 16-25

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto per fede vivrà».
Infatti l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute.
Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un'immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.18

RIT: I cieli narrano la gloria di Dio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 37-41
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore dà a ogni uomo la possibilità di conoscerlo e di amarlo. Perché questo suo dono si avveri, diciamo insieme:

Purifica il nostro cuore, Signore.

O Signore, suscita costantemente nella tua Chiesa dei maestri di verità e dei testimoni di carità, perché essa sia, in mezzo al mondo, fiaccola che illumina ed esempio che trascina. Preghiamo:

O Signore, aiuta gli uomini a non offuscare il loro cuore con il disordine morale del peccato e con l'orgoglio della mente, ma riconosciamo te, creatore e redentore. Preghiamo:

O Signore, conforta tutti quelli che non si sentono amati e riconosciuti, perché gustino il tuo amore incondizionato di Padre e sia colmato il vuoto del loro cuore. Preghiamo:

O Signore, aiuta tutti noi ad essere sempre schietti e sinceri, e fa' che il servizio della verità non ostacoli mai il rispetto reciproco e la carità. Preghiamo:

O Signore, ravviva la sorgente del nostro amore, perché le nostre relazioni con gli altri non si fermino alla superficie ma arrivino al cuore dei fratelli. Preghiamo:

Perché la diplomazia internazionale sia basata sull'onestà e il disinteresse.
Perché gli educatori sappiano coltivare l'innocenza e la purezza di cuore dei bambini.

O Padre, tu che ami incondizionatamente le tue creature, e pur detestando il peccato non rifiuti il peccatore, concedi sempre a noi il coraggio di stare dinanzi a te per essere ricolmati della tua grazia santificante. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli + insieme all'offerta di questo sacrificio, * perché mediante il nostro servizio sacerdotale * possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
I leoni sono miseri e affamati; * a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33, 11)

—(oppure)—
Quando il Signore si sarà manifestato, * noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3, 2)

Dopo la Comunione

Ti supplichiamo, o Padre d'infinita grandezza: + come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio, * così rendici partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 14 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-14.html

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Rm 2, 1-11; Sal.61; Lc 11, 42-46.

Commento: La «decima» da dare a Dio.

Gesù ritorna ancora sugli adempimenti esteriori che vengono visti come esaustivi della nostra fede e come espressione unica della nostra adesione a Dio. Essere ligi alle leggi decretate dagli uomini è certamente espressione di giustizia, ma non possiamo limitare a tali adempimenti il nostro rapporto con il Signore. La giustizia e l'amore di Dio debbono avere il primato assoluto nella nostra vita perché hanno una dimensione e una profondità diversa; non si fermano alle apparenze, ma ci coinvolgono nella sincerità della vita. È ancor peggio poi trarre un futile vanto da un'appartenenza solo esteriore traendo in inganno il nostro prossimo. Non sono certo i titoli e le onorificenze che veramente ci qualificano agli occhi di Dio. Potremmo anche occupare i primi posti, strappare una certa stima dalla gente, che intimorita, ci saluta e ci onora, ma poi l'ipocrisia emerge e la menzogna, prima o dopo, riemerge e allora gli stessi che prima ci tributavano saluti e onori, ci «passano sopra», ci calpestano e ci allontanano. La predica senza la pratica è una menzogna conclamata, che genera scandalo e rende non credibile quanto proclamiamo solo con la voce. Sono ancora numerosi coloro che in nome di Dio tuonano sentenze e condanne dai pulpiti delle nostre chiese, mentre essi stessi si auto assolvono da ogni iniquità. È così che anche noi carichiamo di pesi insopportabili gli altri mentre noi ci dispensiamo dal toccarli. La «decina» da dare a Dio deve essere sempre adorna di sincerità e turgida di amore.

Antifona d'Ingresso

Se consideri le colpe, o Signore, * Signore, chi ti può resistere? * Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129, 3-4)

Colletta

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, + perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, * non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 2, 1-11

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l'altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose è secondo verità.
Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? O disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione?
Tu, però, con il tuo cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano gloria, onore, incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione, disobbediscono alla verità e obbediscono all'ingiustizia.
Tribolazione e angoscia su ogni uomo che opera il male, sul Giudeo, prima, come sul Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo, prima, come per il Greco: Dio infatti non fa preferenza di persone.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.61

RIT: Secondo le sue opere, Signore, tu ripaghi ogni uomo.

Solo in Dio riposa l'anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare.

Solo in Dio riposa l'anima mia:
da lui la mia speranza.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.

Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore:
nostro rifugio è Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 42-46
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l'amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

I frutti dello Spirito sono amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Chiediamo dunque di camminare sempre alla sua luce, dicendo insieme:

Manda su di noi il tuo Spirito, o Signore.

Perché coloro che hanno il compito di guidare il popolo di Dio, siano aiutati dalla grazia a comprendere e condividere la vita del gregge loro affidato. Preghiamo:

Perché le leggi che governano la Chiesa siano il frutto dell'attento e umile ascolto della parola di Dio, nascano dal cuore dei pastori, e vengano accolte con amore dai fedeli. Preghiamo:

Perché gli uomini non abusino della pazienza del Signore, ma riconoscano che usa misericordia perché vuole la conversione e l'impegno secondo i doni ricevuti. Preghiamo:

Perché chi è caduto nella colpa e nell'errore, non sia solo oggetto di giudizio e di condanna, ma venga fraternamente aiutato a ritornare alla verità e alla piena comunione con gli altri. Preghiamo:

Perché la ricerca del progresso e della tecnica sia indirizzata unicamente alla dignità della persona, senza seminare vittime ed emarginazione. Preghiamo:

Perché i cristiani siano i primi a domandare perdono.
Perché nessuno si ritenga dispensato dal pagare le tasse.

O Dio che vedi nel segreto dei cuori, aiutaci ad essere unicamente preoccupati della tua maggior gloria e di vivere sempre con lo sguardo rivolto a te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli + insieme all'offerta di questo sacrificio, * perché mediante il nostro servizio sacerdotale * possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
I leoni sono miseri e affamati; * a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33, 11)

—(oppure)—
Quando il Signore si sarà manifestato, * noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3, 2)

Dopo la Comunione

Ti supplichiamo, o Padre d'infinita grandezza: + come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio, * così rendici partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 15 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-15.html

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Rm 3, 21-30; Sal.129; Lc 11, 47-54.

Commento: I sepolcri dei perseguitati.

I «guai» del Vangelo si contrappongono alle beatitudini. Sono l'inizio di severe condanne che Gesù proclama contro i falsi e gli ipocriti del suo tempo e di ogni tempo. L'ipocrisia ha svariate sfaccettature e spesso è subdola, si maschera di zelo e si ammanta di religiosità. Il Signore vede e denuncia tali comportamenti. È segno di falsità costruire belle tombe per i profeti, che hanno perseguitato e ancora rifiutato. Si stanno comportando allo stesso modo nei confronti del Cristo; anche per lui, giorno dopo giorno, stanno costruendo una tomba dopo aver tramato tante volte contro di Lui e dopo un'assurda e riprovevole condanna. È davvero triste la sorte del popolo prediletto: Dio lo ha scelto, si è posto personalmente alla sua guida, ha mandato i suoi messaggeri di verità, ha infine inviato lo stesso suo Figlio, ma ancora lo ha trovato pronto al rifiuto, alla persecuzione alla condanna. Di tutto però bisogna alla fine rendere conto a Dio. È grave per l'essere umano rifiutare il suo amore, non accogliere i suoi inviati, tradire la sua verità. I falsi profeti di ogni tempo hanno una colpa più grave perché usano la maschera per camuffarsi come inviati di Dio. Pretendono di essere i depositari e gli interpreti unici della verità, mentre invece essi non sono in grado di scoprirla e impediscono agli altri di entrarvi nella vera luce. Lo stesso Cristo ci mette in guardia da loro: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete».

Antifona d'Ingresso

Come la cerva anela ai corsi d'acqua, * così l'anima mia anela a te, o Dio. * L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. (Sal 41, 2-3)

Colletta

O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato santa Teresa [di Gesù] per mostrare alla Chiesa una via nuova nella ricerca della perfezione, concedi a noi di nutrirci sempre della sua dottrina e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 3, 21-30

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, ora, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c'è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.
È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.
Dove dunque sta il vanto? È stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede. Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle genti! Poiché unico è Dio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.129

RIT: Con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.
L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 47-54
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: "Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno", perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Teresa d'Avila ha sperimentato le profondità di Dio contemplando Gesù Cristo, l'Amore crocifisso, additandoci il cammino di perfezione. Con ardore e con serena pazienza, invochiamo il Padre:

Ascolta la preghiera della tua Chiesa, Signore.

Fa' che il tuo popolo, Signore, non si turbi quando l'annuncio del vangelo è impedito o trova gli uomini indifferenti. Noi ti preghiamo:

O Signore, fa' che i cristiani non si sgomentino quando il loro impegno pare non dar frutto, e la storia sembra non cambiare mai. Noi ti preghiamo:

O Signore, nelle prove della vita ricorda al nostro cuore che tutto passa, ma tu non muti nel tuo amore fedele per l'uomo. Noi ti preghiamo:

Quando vorremmo vedere il compimento dei nostri buoni progetti, donaci, o Signore, una pazienza nutrita di fede, una calma fiducia in te. Noi ti preghiamo:

O Signore, fa' che, pur vivendo intensamente la nostra giornata, rimaniamo in dialogo con te alle profondità del nostro cuore. Noi ti preghiamo:

Per tutti i contemplativi della terra.
Chiediamo al Signore di insegnarci a pregare.

O Dio, tu solo basti: nella tua misteriosa benevolenza, hai voluto creare il cuore umano capace del divino. Desiderosi di ricevere la vita che viene da te, come Teresa d'Avila anche noi ci mettiamo alla scuola di Gesù, nostro maestro e salvatore. Egli vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Siano graditi, alla tua maestà, o Signore, i nostri doni, come ti piacque la consacrazione verginale di santa Teresa. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Canterò in eterno l'amore del Signore, * di generazione in generazione * farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà. (Sal 88, 2)

—(oppure)—
Quando il Signore si sarà manifestato, * noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3, 2)

Dopo la Comunione

Signore, Dio nostro, fa' che sull'esempio di santa Teresa questa famiglia a te consacrata, nutrita con il pane del cielo, canti in eterno il tuo amore misericordioso. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 16 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-16.html

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Rm 4, 1-8; Sal.31; Lc 12, 1-7.

Commento: Il lievito dei farisei.

Gesù parla alle folle che si accalcano per ascoltarlo, ma ha sempre una predilezione per i suoi discepoli che dovranno accogliere, annunciare e testimoniare il suo mandato. Li ammonisce di guardarsi dal prendere ad esempio il comportamento dei farisei, di ripetere la loro ipocrisia. La falsità momentaneamente può anche restare nascosta, trarre in inganno i più semplici e non essere riconosciuta dagli uomini. Ma Gesù ammonisce: «Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti». Il giudizio di Dio riguarderà quindi la nostra interiore sincerità e lealtà e ogni menzogna verrà svelata alla sua luce. Ai suoi occhi dovrà splendere la verità tutta intera per ristabilire la perfezione della giustizia, violata con le menzogne e le ipocrisie. Solo allora scopriremo che le vere vittime non sono coloro che in buona fede hanno subìto raggiri, inganni e violenze ma piuttosto coloro che ne sono stati gli autori. È in questa prospettiva che leggiamo la conclusione del brano evangelico di oggi. Il Signore vuole rassicurare i suoi e tutti coloro che subiranno persecuzioni nel corpo e nello spirito: non mancherà per essi una speciale protezione divina: «Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri».

Antifona d'Ingresso

Se consideri le colpe, o Signore, * Signore, chi ti può resistere? * Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129, 3-4)

Colletta

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, + perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, * non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 4, 1-8

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, che diremo di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto? Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.
A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia.
Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
«Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate
e i peccati sono stati ricoperti;
beato l'uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.31

RIT: Tu sei il mio rifugio, Signore.

Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Rallegratevi nel Signore
ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore,
gridate di gioia!

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 1-7
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La salvezza non è frutto del nostro sforzo, ma è dono gratuito dell'incondizionato amore di Dio. Resi forti da questo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera:

Ascoltaci, o Signore, nostra salvezza.

Perché la Chiesa non si lasci condizionare da disegni o progetti unicamente umani ma, serva della parola, annunci il vangelo nella sua integralità. Preghiamo:

Perché i rapporti tra i cristiani siano sempre sostenuti dalla carità, qualificati dalla franchezza, e impronti a piena fiducia l'uno per l'altro. Preghiamo:

Perché gli anziani e i malati che si sentono inutili alla società, offrano a Dio la loro impotenza e sappiano l'immenso valore che ogni giornata ha gli occhi di Dio. Preghiamo:

Perché ogni uomo si lasci umanizzare dalla grazia di Dio, sappia vivere riconciliato con la vita, amandola ed apprezzandola sempre e ovunque come dono del Creatore. Preghiamo:

Perché i credenti di questa comunità rafforzino la loro fede nello Spirito Santo, che è sigillo e caparra della nostra completa redenzione, e vivano nell'attesa del Signore che viene a rivelare pienamente il suo mistero. Preghiamo:

Per chi ha timore di conoscere se stesso in profondità.
Per chi ha l'impressione di essere dimenticato da Dio.

O Dio Padre, che hai inviato nel mondo tuo Figlio Gesù per realizzare il tuo disegno di salvezza, aiutaci a comprendere sempre più profondamente il mistero della sua morte perché possiamo partecipare alla sua gloriosa risurrezione. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli + insieme all'offerta di questo sacrificio, * perché mediante il nostro servizio sacerdotale * possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
I leoni sono miseri e affamati; * a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33, 11)

—(oppure)—
Quando il Signore si sarà manifestato, * noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3, 2)

Dopo la Comunione

Ti supplichiamo, o Padre d'infinita grandezza: + come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio, * così rendici partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 17 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-17.html

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Rm 4,13.16-18; Sal.104; Lc 12, 8-12.

Commento: La forza degli umili.

La testimonianza è indubbiamente lo strumento privilegiato dell'annuncio. Capita però che la verità vada spesso a cozzare contro la mala condotta dei reprobi e dei falsi. Questi poi sono spesso posti in autorità e sono quindi in grado di far tacere le voci scomode con ogni sorta di violenza. Dinanzi a queste difficoltà - è lo stesso Cristo a predirlo ai suoi - si troveranno gli apostoli e i loro successori. È in queste circostanze che urge maggiormente la forza per resistere alla tentazione del rinnegamento e dell'apostasia. Non saranno sufficienti le migliori forze umane, occorrerà la forza che viene da Dio stesso e che egli solo può dare. Sarà lo Spirito Santo a fortificare i deboli apostoli e dopo di loro la schiera sei seguaci. Con quella santa energia la Chiesa è uscita indenne dalle numerose e violenti persecuzioni che ha subito nel corso dei secoli. Dal sangue dei suoi martiri ha tratto anzi l'alimento migliore per rinvigorirsi ulteriormente e diffondere la sua luce nel mondo. Così è riuscita a rendere testimonianza al suo Sposo e Signore. Al trionfo dei martiri si contrappone la misera sorte dei persecutori e soprattutto di coloro che negano l'essenza stessa di Dio, il suo Amore. Questo peccato viene definito da Gesù, imperdonabile. Sì, perché il perdono sgorga soltanto dall'amore misericordioso e se questo si rinnega in nessun altro modo lo si potrà ottenere.

Antifona d'Ingresso

Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. * Vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato * e ha consegnato se stesso per me. (Gal 2, 19-20)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che nella testimonianza dei santi martiri edifichi il corpo mistico della tua Chiesa, fa' che la gloriosa passione, che meritò a sant'Ignazio una corona immortale, doni a noi protezione perenne. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 4,13.16-18

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.104

RIT: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell'alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

Così si è ricordato della sua parola santa,
data ad Abramo suo servo.
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 8-12
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Sant'Ignazio, coinvolto dal mistero di Cristo, desiderava farsi egli stesso eucaristia, pane spezzato nel martirio per la vita della Chiesa. Uniamoci a questo sacrificio di amore di obbedienza, e diciamo insieme:

Rinsaldaci nella fede, Signore.

Dona a tutti i battezzati un appassionato amore per la tua Chiesa, che fu quello del vescovo Ignazio. Noi ti preghiamo:

Dona alle Chiese perseguitate la forza di rimanere sempre fedeli nella prova e ricche di speranza. Noi ti preghiamo:

Dona ai pastori di ricostruire l'unità del tuo popolo nel segno della carità e dell'eucaristia. Noi ti preghiamo:

Dona ai sofferenti e agli agonizzanti la certezza profonda che il loro pianto sarà cambiato in gioia senza fine. Noi ti preghiamo:

Dona, a noi che ci accostiamo alla mensa eucaristica, l'ardore di Ignazio nell'imitare Cristo. Noi ti preghiamo:

Dona, a quanti si cibano del corpo e del sangue di Cristo, di vivere nella fede la vita d'ogni giorno, per diventare tuo vero frumento. Noi ti preghiamo:

O Dio che doni la vita, ti ringraziamo perché ci sei venuto incontro nella persona di Cristo Gesù, liberatore da ogni paura e vincitore della morte. Nutrendoci di lui, pane vivo, veniamo confidenti verso di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Padre, gradisci l'offerta del nostro servizio sacerdotale come hai accolto sant'Ignazio, frumento di Cristo macinato nel martirio per formare per te un pane puro. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, i doni che ti offriamo nella memoria del santo martire N. e fa' che ti siano graditi, come fu preziosa ai tuoi occhi l'effusione del suo sangue. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il sangue versato dal santo martire N., a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome, * manifesta i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, * per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Sono frumento di Cristo: che io sia macinato dai denti delle belve * per diventare pane puro e santo.

—(oppure)—
«Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, * la troverà in eterno», dice il Signore. (Mt 10, 39)

Dopo la Comunione

Ci sostenga e ci rinnovi, o Signore, il pane celeste che abbiamo ricevuto nel giorno della nascita al cielo di sant'Ignazio, e ci renda veri cristiani, nel nome e nelle opere. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 18 ottobre 2009    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2009-10-18.html

XXIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: Is 53,2.3.10-11; Sal.32; Eb 4, 14-16; Mc 10, 35-45.

Commento: Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo.

Gesù ha annunziato per la terza volta la sua passione e morte ai Dodici in disparte, usando toni molto duri e realistici: lo condanneranno a morte, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo uccideranno. Nel vangelo odierno, ad immediato seguito di quelle dichiarazioni, i due figli di Zebedèo avanzano a Gesù un'ambiziosa domanda, una richiesta contraria al vangelo: questa gli dà l'occasione di approfondire ed esplicitare il tema della passione, associando ad essa la sorte dei suoi discepoli. Il vangelo ha capovolto il concetto di potere e di primato. Ricordiamoci che la nostra grandezza non sta nell'imporre a Gesù la nostra volontà. La vera grandezza del cristiano è nel servizio. Non è da escludere che nell'atteggiamento dei figli di Zebedèo si riflettono anche tensioni della chiesa nascente. Troppe volte nella chiesa siamo tentati di confondere autorità e potere. Ma bisognerebbe riflettere più spesso sul significato di queste parole: ministero, diaconia, servizio. Dobbiamo sempre essere disposti a condividere con gli altri le responsabilità, ad ascoltare le esigenze e i suggerimenti di tutti, a riconoscere che spesso chi non ha cariche ecclesiastiche, dimostra di avere capacità e generosità molto maggiori.

Antifona d'Ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. * Custodiscimi come pupilla degli occhi, * all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16, 6.8)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, + donaci di orientare sempre a te la nostra volontà + e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio della pace e del perdono, che hai inviato il tuo Figlio nel mondo per dare la sua vita in riscatto per tutti, concedi alla tua Chiesa di servire l'umanità intera a immagine di Cristo, servo e Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 53,2.3.10-11

Dal libro del profeta Isaia.
Il Servo del Signore è cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.32

RIT: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda Lettura

Eb 4, 14-16

Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Figlio dell'uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 35-45
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: "Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo". Egli disse loro: "Che cosa volete che io faccia per voi?". Gli risposero: "Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra".
Gesù disse loro: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?". Gli risposero: "Lo possiamo". E Gesù disse loro: "Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato".
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: "Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mc 10, 42-45 (Forma breve)
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e disse loro:
"Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti.
Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La nostra voce giunge al Signore che si china sulle nostre miserie: con la sua potenza risanatrice, ridà la vista ai ciechi, la speranza agli afflitti, la pace ai peccatori. Con la fiducia di Bartimeo, diciamo:

Donaci, o Dio, una fede viva!

Perché la Chiesa, edificio degli illuminati da Cristo, docilmente si lasci guidare e purificare dallo Spirito. Preghiamo:

Perché la luce del vangelo guarisca gli uomini da ogni cecità e sofferenza e accenda in essi la fede in Cristo figlio di Dio. Preghiamo:

Perché nessun uomo o organismo sociale osi impedire la professione e la testimonianza della fede. Preghiamo:

Perché la voce del Signore ci trovi pronti a lasciare tutto, per metterci, con la Chiesa, alla sequela del Cristo. Preghiamo:

Perché l'incontro personale col Signore che ci ha convocati alla sua mensa, sia per noi un momento di luce e liberazione. Preghiamo:

Per coloro che vivono come se Dio non ci fosse.
Per coloro che diffondono immagini e spettacoli osceni.

O Dio, che accogli il grido dei poveri, donaci di vederti in tutte le meraviglie del creato, di riconoscerti negli uomini nostri fratelli, di adorarti nel volto di Cristo Signore, parola eterna e luce vera del mondo. A te la lode nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore, + di servirti con cuore libero, * perché, purificati dalla tua grazia, + siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, * su chi spera nel suo amore, * per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32, 18-19)

—(oppure)—
Il Figlio dell'uomo è venuto * per dare la propria vita in riscatto per molti. (Mc 10, 45)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore, + ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente * nella speranza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.