XVII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde
LETTURE: 2 Re 4, 42-44; Sal.144; Ef 4, 1-6; Gv 6, 1-15.
Commento: Pane da comprare o da spezzare!
Sfamare, dissetare, saziare nell'anima e nel corpo è il compito a cui il buon Dio ha provveduto personalmente sin dal principio: Egli con sapienza infinita, creato l'uomo a sua immagine, ha provveduto con i frutti della natura a dargli l'habitat e tutto il necessario per vivere. Nell'atto creativo ha legato a se la creatura con un vincolo di amore, fonte di un totale naturale benessere. Dopo il peccato tutto è diventato complicato e difficile per l'uomo. Dio, pur non cessando di altare la vita sul mondo con il suo Spirito, dice all'uomo: "Ti guadagnerai il pane con il sudore della fronte" e aggiunge: "La terra ti germinerà triboli e spine". Di conseguenza molti interventi straordinari nella storia della salvezza sono occorsi per venire incontro alla sete e alla fame dell'uomo o di un intero popolo. Basti ricordare le vicende del popolo eletto mentre vaga nel deserto. Anche ai nostri giorni quello della fame e della sete sono tra i più urgenti e gravi problemi per milioni di esseri umani. L'intero continente africano è assetato e affamato ed è un fenomeno in crescita! Gesù ci lancia ancora una duplice sfida: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?»: "comprare": è la via iniziale di una umana debole solidarietà. "E Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». Il buon Dio sempre ci coinvolge nei nostri problemi, sempre chiede la nostra collaborazione, ma poi sa lui come sconvolgere e superare le logiche umane per far emergere la fede e imboccare la via feconda dell'amore. Nell'era della tecnica e della scienza è difficile comprendere la forza e le recondite infinite energie che scaturiscono da un sacramento di comunione dove il pane e il vino diventano la carne e il sangue del Figlio di Dio. Noi cristiani però dovremmo ormai sapere con la certezza della fede che proprio da quel banchetto umano divino sgorgano le virtù che uniscono l'uomo a Dio e l'uomo all'uomo con vincoli di carità, di generoso altruismo, di vera completa disponibilità. In gran parte questi sono valori da recuperare, li abbiamo persi miseramente in nome dell'egoismo.
Antifona d'Ingresso
Dio sta nella sua santa dimora: * a chi è solo fa abitare una casa; * dà forza e vigore al suo popolo. (Cf. Sal 67, 6.7.36)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, nostra forza e nostra speranza, + senza di te nulla esiste di valido e di santo; * efondi su di noi la tua misericordia + perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che nella Pasqua domenicale ci chiami a condividere il pane vivo disceso dal cielo, aiutaci a spezzare nella carità di Cristo anche il pane terreno, perché sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Re 4, 42-44
Dal secondo libro dei Re In quei giorni, da Baal Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all'uomo di Dio: venti pani d'orzo e grano novello che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: "Dallo da mangiare alla gente". Ma il suo servitore disse: "Come posso mettere questo davanti a cento persone?". Egli replicò: "Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: "Ne mangeranno e ne faranno avanzare"". Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.144
RIT: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa e tu dai loro il cibo a tempo opportuno. Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità.
Seconda Lettura
Ef 4, 1-6
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 1-15 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: "Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?". Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo". Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: "C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?". Rispose Gesù: "Fateli sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto". Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: "Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!". Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, la fede ci dice che tutto coopera al bene per quelli che Dio ama. Esprimiamo questa nostra certezza presentando al Signore le necessità dell'ora presente.
R. Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Per il popolo santo di Dio, perché manifesti la fedeltà al messaggio evangelico nell'amore ai nemici e nella solidarietà verso tutti, preghiamo. R.
Per i ministri del Vangelo, perché siano i primi uditori e testimoni della Parola che annunziano al popolo di Dio, preghiamo. R.
Per i fidanzati, perché scoprano il valore umano e soprannaturale del loro amore per costruire la famiglia, prima cellula della società e della Chiesa, preghiamo. R.
Per i coniugi separati, perché alla luce della parola di Dio, con l'aiuto e la comprensione dei fratelli, possano riscoprire il senso cristiano della vita e in ogni caso non disperdino della misericordia del Padre, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti in assemblea, perché la chiamata del Signore risuoni profondamente nel nostro spirito e ci guidi a una vera conversione, preghiamo. R.
La tua bontà, signore, non ha confini; concedi a noi e a tutti gli uomini la gioia di sperimentare quanto la tua misericordia è più grande del nostro cuore. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Accetta, o Signore, queste offerte + che la tua generosità ha messo nelle nostre mani, * perché il tuo Spirito, operante nei santi misteri, santifichi la nostra vita presente * e ci guidi alla felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia: * non dimenticare tutti i suoi benefici. (Sal 102, 2) Oppure: Beati i misericordiosi: troveranno misericordia. * Beati i puri di cuore: vedranno Dio. (Mt 5, 7-8)
—(oppure)— Gesù spezzò i cinque pani e li diede ai suoi discepoli * perché li distribuissero.Tutti mangiarono e furono sazi. (Cf. Mc 6, 41-42)
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, + che ci hai dato la grazia di partecipare a questo divino sacramento, memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio, * fa' che il dono del suo ineffabile amore giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
XVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco
LETTURE: Es 32, 15-24. 30-34; Sal.105; Mt 13, 31-35.
Commento: Il granello di senapa ed il lievito.
Nel brano evangelico di oggi, Gesù parla in parabole ed usa immagini della vita comune palestinese: il granello di senapa ed il lievito. Egli non ama un linguaggio colto. Il suo insegnamento passa attraverso immagini semplici e comprensibili per chi lo ascolta. Ma questa apparente semplicità non ci deve ingannare. Gesù è attento infatti, alle cose più piccole ed insignificanti ma da esse trae degli insegnamenti profondi. E' importante per noi considerare ciò; il nostro atteggiamento molte volte è opposto quando cerchiamo di esaltare troppo l'apparenza più che la sostanza. Anche nella vita possiamo essere attratti da molte cose che in realtà sotto il loro aspetto gradevole ed allettante si dimostrano superflue. Vi è un duplice rischio in questo atteggiamento legato all'apparenza. Da una parte si rischia di non soddisfare le vere esigenze del nostro corpo e dello spirito e dall'altro vi è il rischio di diventare noi stessi succubi di oggetti, macchinari e quanto altro riempie artificiosamente la nostra vita. La libertà dell'uomo e la sua dignità, così spesso proclamata, si potrebbe perdere in una schiavitù che alla fine potrebbe banalizzare la vita stessa.
Antifona d'Ingresso
† Un insegnamento fedele era sulla sua bocca, non c'era falsità sulle sue labbra; con pace e rettitudine ha camminato davanti a me e ha trattenuto molti dal male.
Colletta
† O Dio onnipotente ed eterno, che nel beato Ugo hai unito l'amore per la contemplazione all'ardore del ministero della parola, fa' che sul suo esempio siamo animati da zelo apostolico e possiamo godere in cielo della visione del tuo volto insieme ai nostri fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 32, 15-24. 30-34
Dal libro dell'Èsodo
In quei giorni, Mosè si voltò e scese dal monte con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall'altra. Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole. Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: «C'è rumore di battaglia nell'accampamento». Ma rispose Mosè: «Non è il grido di chi canta: "Vittoria!". Non è il grido di chi canta: "Disfatta!". Il grido di chi canta a due cori io sento». Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora l'ira di Mosè si accese: egli scagliò dalle mani le tavole, spezzandole ai piedi della montagna. Poi afferrò il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece bere agli Israeliti. Mosè disse ad Aronne: «Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?». Aronne rispose: «Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è incline al male. Mi dissero: "Fa' per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell'uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto". Allora io dissi: "Chi ha dell'oro? Toglietevelo!". Essi me lo hanno dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello». Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa». Mosè ritornò dal Signore e disse: «Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro. Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato... Altrimenti, cancellami dal tuo libro che hai scritto!». Il Signore disse a Mosè: «Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. Ora va', conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco, il mio angelo ti precederà; nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.105
RIT: Rendete grazie al Signore, perché è buono.
Si fabbricarono un vitello sull'Oreb, si prostrarono a una statua di metallo; scambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia erba.
Dimenticarono Dio che li aveva salvati, che aveva operato in Egitto cose grandi, meraviglie nella terra di Cam, cose terribili presso il Mar Rosso.
Ed egli li avrebbe sterminati, se Mosè, il suo eletto, non si fosse posto sulla breccia, davanti a lui per impedire alla sua collera di distruggerli.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Alleluia.
VANGELO
Mt 13, 31-35 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore conosce i desideri del nostro cuore e le cose di cui abbiamo bisogno. Per questo eleviamo a lui le nostre suppliche, dicendo insieme:
Signore, ascolta la nostra preghiera.
Perché la Chiesa, perché nel mondo sia presenza viva e visibile del regno di amore e di giustizia che Gesù ha inaugurato con la parola e l'esempio. Preghiamo:
Per i pastori della Chiesa, perché credano alla potenza della parola di Dio che, come granello di senapa, cresce e matura nonostante le difficoltà. Preghiamo:
Per la società civile, perché il progresso economico e scientifico non trascuri la ricerca e la promozione dei valori morali e spirituali. Preghiamo:
Per i nostri fratelli che soffrono la solitudine, l'incomprensione e l'abbandono, perché non dimentichino mai di essere amati e protetti dal Signore, padre di tutti i viventi. Preghiamo:
Per noi e la nostra comunità, perché crediamo nella forza dello Spirito che anima e sostiene le nostre attività e i nostri progetti. Preghiamo:
Perché otteniamo il dono della speranza. Perché riusciamo a scoprire e a rallegrarci dei segni della presenza di Dio.
O Signore, la tua grazia venga in soccorso alla nostra debolezza e la tua luce rischiari il nostro cammino, perché con te e in te possiamo giungere alla gloria del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
† Concedi, o Signore, che, sull'esempio del beato Ugo, partecipiamo al banchetto celeste, rivestiti dell'abito nuziale, per ricevere l'abbondanza dei tuoi doni. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, * nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai formato secondo il tuo cuore * Il tuo servo fedele san Benedetto, * per farne il padre e il maestro * di una moltitudine immensa di figli. Partecipe dello spirito di tutti i giusti, * fu pervaso, nell'estasi, dal tuo divino splendore. * E nell'intima contemplazione della tua luce, * dilatato il cuore negli spazi dell'amore, trovò angusta ogni cosa creata, * alla scuola del Cristo nostro Signore. In lui con gioia ineffabile * i monaci esultano in cielo e in terra, * e, uniti ai cori di tutti gli Angeli, * cantano senza fine linno della tua lode:
Antifona alla Comunione
—(antica)— † Ho trovato le tue parole e le ho divorate; la tua parola è gioia e letizia nel mio cuore: perché il tuo nome è stato invocato su di me, o Signore Dio.
—(oppure)— Beati i misericordiosi: troveranno misericordia. * Beati i puri di cuore: vedranno Dio. (Mt 5, 7-8)
Dopo la Comunione
† La comunione al tuo sacramento, o Signore, ci infiammi di quel fuoco di carità che ispirò il beato Ugo a offrirsi a te per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore.
XVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso
LETTURE: Es 33,7-11; 34,5-9.28; Sal.102; Mt 13, 36-43.
Commento: E ancora attendere...
«Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e buono...» (Es 34, 6s). Le affermazioni che oggi leggiamo ci riempiono il cuore di gioia e sono un inno alla speranza. Se quando ci si allontana da Dio il timore cresce, tuttavia insieme ad esso dovrebbe aumentare la fiducia di non essere mai abbandonati e/o lasciati a noi stessi. Il Signore conosce fin troppo bene il limite a cui è sottoposta la condizione umana, e si china sulla sua creatura per risanarla e infonderle coraggio. Dopo la scena tremenda della rottura delle tavole dei dieci comandamenti, ce ne viene proposta un'altra armoniosa e quasi surreale. Dio parla con chiunque voglia consultarlo (v. 7) e si rivolge a Mosè faccia a faccia (v. 11). Eppure questo è un episodio tutto costruito sulla richiesta di perdono, evidentemente, per Dio, la domanda di cancellare la colpa è già indice di cambiamento di vita. Il Dio misericordioso lo si ritrova nel Vangelo, in cui non è interpellata solo la comunità cristiana, ma tutto il mondo. Il Regno di Dio è infatti una realtà che concerne tutti gli uomini, al di là del credo religioso e al di là di qualsivoglia differenziazione. Il grano e la zizzania crescono dovunque, l'importante, anche qui, è saper attendere il tempo di Dio, in cui tutto il male e tutto il bene saranno svelati nella loro pienezza.
Antifona d'Ingresso
Dio sta nella sua santa dimora: * a chi è solo fa abitare una casa; * dà forza e vigore al suo popolo. (Cf. Sal 67, 6.7.36)
Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza, + senza di te nulla esiste di valido e di santo; * effondi su di noi la tua misericordia + perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 33,7-11; 34,5-9.28
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, Mosè prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, a una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore. Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: seguivano con lo sguardo Mosè, finché non fosse entrato nella tenda. Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all'ingresso della tenda, e parlava con Mosè. Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda, e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda. Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda. Il Signore scese nella nube [sul monte Sinai], si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione». Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa' di noi la tua eredità». Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane e senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.102
RIT: Misericordioso e pietoso è il Signore.
Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d'Israele.
Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore. Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe. Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.
Quanto dista l'oriente dall'occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo: chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Mt 13, 36-43 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La nostra preghiera si unisce a quella della Chiesa che celebra e rinnova il mistero della morte e risurrezione di Cristo. Con lui innalziamo a Dio le nostre suppliche, dicendo:
Ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Perché la comunità cristiana, assistita dallo Spirito di verità, accolga e valorizzi tutto ciò che è buono, vero e giusto. Preghiamo:
Perché i governanti e i pubblici amministratori collaborino alla diffusione del regno di Dio promuovendo gli ideali della giustizia e della pace. Preghiamo:
Perché i responsabili dell'opinione pubblica favoriscano la crescita delle persone, educandole alla distinzione del bene e del male. Preghiamo:
Perché coloro che soffrono per la presenza operante del male nel mondo, incontrino fratelli che li illuminano e li incoraggino. Preghiamo:
Perché ciascuno di noi, con il discernimento e il rinnovamento personale, compia scelte chiare alla luce degli insegnamenti di Gesù e della Chiesa. Preghiamo:
Perché otteniamo il dono della pazienza e della misericordia. Perché facciamo crescere la Parola dentro di noi.
O Signore, buono e pietoso, donaci uno spirito nuovo che sappia riconoscere in ogni avvenimento della storia la tua mano provvidente, che porta tutto a compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accetta, o Signore, queste offerte + che la tua generosità ha messo nelle nostre mani, * perché il tuo Spirito, operante nei santi misteri, santifichi la nostra vita presente * e ci guidi alla felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia: * non dimenticare tutti i suoi benefici. (Sal 102, 2)
—(oppure)— Beati i misericordiosi: troveranno misericordia. * Beati i puri di cuore: vedranno Dio. (Mt 5, 7-8)
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, + che ci hai dato la grazia di partecipare a questo divino sacramento, memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio, * fa' che il dono del suo ineffabile amore giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
La liturgia benedettina associa alla memoria di Marta quella di Maria e Lazzaro definiti ospiti del Signore. Il brano evangelico, tratto da San Luca è caratterizzato proprio dall'accoglienza del Signore. Le due sorelle, in due modi diversi accolgono lo stesso Gesù. L'una è preoccupata a pulire la casa e rendere accogliente l'ambiente che deve essere degno di ricevere Gesù. Maria invece è interessata ad accogliere la Parola stessa di Gesù in un atteggiamento raccolto da sua discepola. I due atteggiamenti non devono essere contrapposti, anzi possiamo unirli in un'unica esigenza per chi si accinge a partecipare alla Santa Messa. Per accogliere degnamente Gesù, nella forma Eucaristica dobbiamo prima purificare il nostro cuore. La Chiesa ci suggerisce come diventare degni di partecipare al banchetto eucaristico e richiede, quando necessario, la confessione sacramentale. In questo imitiamo Marta che pulisce la casa. E' anche importante il nostro atteggiamento che favorisca l'unione intima con Gesù. In questo, invece imitiamo Maria che si è scelta la parte migliore.
Antifona d'Ingresso
Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, * lo ospitò nella sua casa. (Cf. Lc 10, 38)
Colletta
—(antica)— O Dio, che nella casa di Betania facesti trovare al tuo Figlio l'affetto dell'amicizia, le premure dell'ospitalità e l'adorante silenzio dell'ascolto, donaci di seguire il Maestro nell'ardore della contemplazione e nel fervore delle opere, perché un giorno egli stesso ci introduca come amici nelle dimore di pace del tuo regno. Per il nostro Signore...
—(oppure)— Dio onnipotente ed eterno, il tuo Figlio ha accettato l'ospitalità nella casa di santa Marta: per sua intercessione concedi a noi di servire fedelmente Cristo nei fratelli, per essere accolti da te nella dimora del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1Gv 4,7-16
Dalla prima lettera di san Giovanni Apostolo. Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 33
RIT: Gustate e vedete com'è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me, avrà la luce della vita.
Alleluia.
VANGELO
Gv 11,19-27 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Lc 10,38-42 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Accogliere, ascoltare, servire Gesù che viene è il senso della vita cristiana. Vivendo insieme l'atteggiamento di Marta e di Maria chiediamo:
Signore, donaci un cuore attento.
Perché la Chiesa diventi la tenda in cui tutti gli uomini si sentano accolti e amati. Preghiamo:
Perché ogni battezzato viva le opere di misericordia come un dovere amoroso. Preghiamo:
Perché il nostro atteggiamento umile e servizievole cementi l'unione in famiglia, fra amici, e in ogni occasione d'incontro. Preghiamo:
Perché i cristiani imparino a dosare i tempi della loro giornata, riservandone la primizia alla lode del Signore. Preghiamo:
Perché l'accoglienza di Gesù nell'eucaristia e nella sua parola ci insegni a prediligere l'essenziale della vita. Preghiamo:
Per le madri di famiglia. Per chi, nelle comunità, compie i servizi più umili.
O Dio, che hai promesso di essere nostro ospite fino alla fine dei tempi, donaci di saperti riconoscere e servire nei fratelli, e fa' che rimaniamo in te, pur nella stretta quotidiana di mille occupazioni. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Salgano a te, Signore, le nostre lodi, e ti sia accetto il nostro sacrificio sacerdotale, come ti f u gradita la premurosa ospitalità dei santi Marta, Maria e Lazzaro, quando accolsero nella loro casa il Cristo tuo Figlio, che vive e regna...
—(oppure)— O Signore, proclamando le meraviglie che hai operato in santa Marta, umilmente ti preghiamo: come ti fu gradita la sua premurosa dedizione d'amore, così ti sia accetto il nostro servizio sacerdotale. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella mirabile testimonianza dei tuoi santi * tu rendi sempre feconda la tua Chiesa * e doni a noi un segno sicuro del tuo amore. ** Il loro grande esempio e la loro fraterna intercessione * ci sostengono nel cammino della vita, * perché si compia in noi il tuo mistero di salvezza. ** E noi, uniti agli angeli e a tutti i santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Dice il Signore: * «Ecco, sto alla porta e busso; * se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre, * io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me».
—(oppure)— Disse Marta a Gesù: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, * colui che viene nel mondo». (Cf. Gv 11, 27)
Dopo la Comunione
La comunione al corpo e al sangue del tuo unico Figlio ci distolga, Signore, dagli affanni delle cose che passano, perché sull'esempio dei santi Maria, Marta e Lazzaro collaboriamo con entusiasmo all'opera del tuo amore, per godere in cielo la visione del tuo volto. Per Cristo...
XVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco
LETTURE: Es 40, 14-19. 32-36; Sal.83; Mt 13, 47-53.
Commento: La selezione.
Leggiamo ancora una parabola del Regno e della fine del mondo. Affluiscono pesci buoni e pesci cattivi nella rete gettata dal Signore nel mare del mondo. Come cresce la zizzania insieme al grano nel campo del Signore. Noi, specie se ci annoveriamo nell'ambito dei buoni, siamo impazienti di vedere la selezione finale. Procura un enorme fastidio vedere pasci cattivi appesantire inutilmente la rete con il rischio di farle strappare, come irrita vedere che la zizzania invade il campo e addirittura sembra prevalere sul grano buono, che appare come mortificato da quell'erbaccia. Il Signore sa che il male ci infastidisce, sa del nostro zelo e della nostra impazienza, mentre noi non siamo in grado di comprendere né il suo amore né la sua giustizia, né la sua pazienza. I tempi di Dio sono molto diversi dai nostri: Egli vede in chiave di eternità, noi siamo impauriti dal tempo che ci sfugge per condurci alla fine. Il nostro senso di giustizia e molto approssimativo e sommario. Egli, il Signore. Solo Lui, sa coniugare perfettamente amore e giustizia, misericordia ed equità, presente e futuro... Dobbiamo saper attendere quell'ultimo giorno e imparare sin da ora che l'argomento dell'esame sarà l'amore sentito e manifestato concretamente nella carità operosa. Allora vedremo anche la sorte dei pesci cattivi e della zizzania. Vedremo ardere anche i fastelli dei tralci secchi, ma soprattutto comprenderemo che i primi a beneficiare dell'attesa e della pazienza di Dio siamo stati proprio noi. Allora la nostra perplessità o incomprensione di oggi si cambierà in canto di lode e di benedizione in eterno.
Antifona d'Ingresso
Dio sta nella sua santa dimora: * a chi è solo fa abitare una casa; * dà forza e vigore al suo popolo. (Cf. Sal 67, 6.7.36)
Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza, + senza di te nulla esiste di valido e di santo; * effondi su di noi la tua misericordia + perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 40, 14-19. 32-36
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, Mosè eseguì ogni cosa come il Signore gli aveva ordinato: così fece. Nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e dispose al di sopra la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato. Prese la Testimonianza, la pose dentro l'arca, mise le stanghe all'arca e pose il propiziatorio sull'arca; poi introdusse l'arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Allora la nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube sostava su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimora. Per tutto il tempo del loro viaggio, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano le tende. Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. Perché la nube del Signore, durante il giorno, rimaneva sulla Dimora e, durante la notte, vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.83
RIT: Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L'anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio, cresce lungo il cammino il suo vigore.
Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri che mille nella mia casa; stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO
Mt 13, 47-53 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore è ricco di misericordia: per salvare gli uomini dal peccato ha inviato nel mondo suo Figlio. Preghiamo perché si affretti il giorno della conversione di ogni cuore al suo amore, ripetendo insieme:
Venga il tuo regno, o Signore.
Per la comunità cristiana: sia tra gli uomini il segno più grande della pazienza di Dio, attraverso continui gesti di misericordia e di perdono. Preghiamo:
Per chi è impegnato nell'opera di evangelizzazione e di promozione umana: sull'esempio di Cristo, sia attento alle esigenze dei fratelli, soprattutto dei poveri ed emarginati. Preghiamo:
Per i popoli che ancora non conoscono Gesù e la Chiesa: possano quanto prima udire l'annuncio della buona novella per diventare membri dell'unico popolo di Dio. Preghiamo:
Per i direttori spirituali e i confessori: aiutino i fratelli a distinguere e a praticare le strade della perfezione. Preghiamo:
Per noi qui presenti: non ci stanchiamo mai di operare il bene, pur in mezzo alle contraddizioni e ai fallimenti dei progetti umani. Preghiamo:
Per ottenere il dono della misericordia. Perché ci asteniamo dal giudicare gli altri.
Purifica, o Signore, il nostro cuore e guida i nostri passi verso la meta dove tu regni glorioso con il Cristo e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accetta, o Signore, queste offerte + che la tua generosità ha messo nelle nostre mani, * perché il tuo Spirito, operante nei santi misteri, santifichi la nostra vita presente * e ci guidi alla felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia: * non dimenticare tutti i suoi benefici. (Sal 102, 2)
—(oppure)— Beati i misericordiosi: troveranno misericordia. * Beati i puri di cuore: vedranno Dio. (Mt 5, 7-8)
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, + che ci hai dato la grazia di partecipare a questo divino sacramento, memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio, * fa' che il dono del suo ineffabile amore giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Nel Vangelo di oggi abbiamo una reazione all'insegnamento di Gesù. L'evangelista Matteo precisa dove nasce la contestazione a Gesù. Non nelle strade, non tra il popolo dove Gesù ha operato, guarito, consolato e perdonato i peccatori. Nasce nella sinagoga dove Gesù ha la pretesa di insegnare. La classe colta, che non comprende l'insegnamento di Gesù, è quella che si dimostra più restia ad accettare il suo messaggio di salvezza. Gesù non è attaccato sul contenuto del suo insegnamento ma disprezzato per le sue umili origini; Egli non proviene dalla classe sacerdotale e vuol pretendere di insegnare la sua dottrina nella sinagoga! Può capitare anche noi di non voler accettare un consiglio o un insegnamento. Può, allora succedere che siamo tentati a colpire quelli che riteniamo i nostri avversari sul piano personale. Gesù invece ci insegna a non disprezzare ciò che ci sembra umile. E' l'invito a non giudicare dalle apparenze e nel saper accettare tutti senza nessun pregiudizio.
Antifona d'Ingresso
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, * e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. (Fil 2, 10-11)
Colletta
O Dio, che hai chiamato sant'Ignazio [di Loyola] a operare nella Chiesa per la maggior gloria del tuo nome, concedi anche a noi, con il suo aiuto e il suo esempio, di combattere in terra la buona battaglia della fede per ricevere con lui in cielo la corona dei santi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Lv 23, 1, 4-11. 15-16. 27. 34-
Dal libro del Levìtico Il Signore parlò a Mosè e disse: «Queste sono le solennità del Signore, le riunioni sacre che convocherete nei tempi stabiliti. Il primo mese, al quattordicesimo giorno, al tramonto del sole sarà la Pasqua del Signore; il quindici dello stesso mese sarà la festa degli Àzzimi in onore del Signore; per sette giorni mangerete pane senza lievito. Nel primo giorno avrete una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile. Per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno vi sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile». Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla agli Israeliti dicendo loro: "Quando sarete entrati nella terra che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto. Il sacerdote eleverà il covone davanti al Signore, perché sia gradito per il vostro bene; il sacerdote lo eleverà il giorno dopo il sabato. Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno in cui avrete portato il covone per il rito di elevazione, conterete sette settimane complete. Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato e offrirete al Signore una nuova oblazione. Il decimo giorno del settimo mese sarà il giorno dell'espiazione; terrete una riunione sacra, vi umilierete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Il giorno quindici di questo settimo mese sarà la festa delle Capanne per sette giorni in onore del Signore. Il primo giorno vi sarà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. L'ottavo giorno terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco. È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile. Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre, per presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libagioni, ogni cosa nel giorno stabilito"».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.80
RIT: Esultate in Dio, nostra forza.
Intonate il canto e suonate il tamburello, la cetra melodiosa con l'arpa. Suonate il corno nel novilunio, nel plenilunio, nostro giorno di festa.
Questo è un decreto per Israele, un giudizio del Dio di Giacobbe, una testimonianza data a Giuseppe, quando usciva dal paese d'Egitto.
Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo e non prostrarti a un dio straniero. Sono io il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto salire dal paese d'Egitto.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
La parola del Signore rimane in eterno: e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.
VANGELO
Mt 13, 54-58 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La chiamata del Signore segna l'inizio di una vita nuova, in cui sono necessari sacrificio e saggezza. Con sant'Ignazio, con abbandono filiale, diciamo:
Fa' che amiamo la tua volontà , o Padre.
Perché ogni cristiano senta la gioia e la responsabilità di essere parte viva della Chiesa. Preghiamo:
Perché i laici, in particolare riscoprano la bellezza e la grandezza della loro vocazione in Cristo. Preghiamo:
Perché, attraverso la testimonianza dei cristiani, il mondo sperimenti la potenza della risurrezione di Cristo. Preghiamo:
Perché cultura e vangelo tornino a incontrarsi e a dialogare per il bene dell'umanità. Preghiamo:
Perché ognuno di noi scopra la saggezza che rende disposti a perdere tutto per incontrare Cristo. Preghiamo:
Per chi tenta di uscire da una situazione di peccato. Per le case di preghiera della nostra diocesi.
Padre, che sovrintendi alla costruzione della città terrena come di quella celeste, accogli le nostre invocazioni, perché possiamo preparare un futuro migliore e sempre più vicino al tuo regno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Ti siano gradite, Signore Dio, le offerte che ti presentiamo nella memoria di sant'Ignazio, e fa' che i divini misteri, sorgente di ogni santità nella Chiesa, santifichino anche noi nella verità. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, * e quanto vorrei che fosse già acceso!», dice il Signore. (Lc 12, 49)
—(oppure)— Beati i misericordiosi: troveranno misericordia. * Beati i puri di cuore: vedranno Dio. (Mt 5, 7-8)
Dopo la Comunione
Il sacrificio di lode che ti abbiamo offerto, o Signore, in rendimento di grazie nella memoria di sant'Ignazio, orienti la nostra vita alla lode perenne del tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
La liturgia di oggi ci propone una delle pagine più crudeli del Vangelo: il martirio di Giovanni Battista. Il precursore del Signore lo anticipa anche con l'effusione del sangue in nome della verità. Il suo coraggio è premiato con la corona gloriosa del martirio. La difesa dei valori fondamentali della vita non può ammettere compromessi. E' duro, per noi applicare fino in fondo questa legge. Siamo tentati a considerare questo episodio con un brillante esempio della vita di un santo ma che è lontano dalla nostra vita. Volgiamo invece l'attenzione di Erode, che sembra riluttante ad essere complice di quello che è un omicidio eppure compie un gesto obbrobrioso. Erode, senza rendersene conto, è costretto però, costretto ad accettare il martirio di Giovanni non solo dal desiderio di vendetta di Erodìade; è proprio la sua condotta di vita che lo conduce inesorabilmente a scelte drammatiche. E' qui l'insegnamento anche per noi, in tutte le situazioni della vita e non necessariamente così estreme. E' l'invito a considerare sempre la nostra condotta di vita piuttosto che colpevolizzare sempre «gli altri» per scelte che sentiamo non conformi alla vera giustizia. Cerchiamo di vedere quanto effettivamente noi siamo costretti a subire i condizionamenti esterni o piuttosto non siamo sempre alla ricerche di scusanti per i nostri atteggiamenti.
Antifona d'Ingresso
In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, * il Signore lo ha colmato dello spirito * di sapienza e d'intelligenza; * gli ha fatto indossare una veste di gloria (T.P. Alleluia). (Cf. Sir 15, 5)
Colletta
O Dio, che fai sorgere nella tua Chiesa forme sempre nuove di santità, fa' che imitiamo l'ardore apostolico del santo vescovo Alfonso Maria [de' Liguori], per ricevere la sua stessa ricompensa nei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Lv 25, 1. 8-17
Dal libro del Levìtico Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse: «Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell'espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. In quest'anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti. Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.66
RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra.
La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
VANGELO
Mt 14, 1-12 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, il Signore ci chiama ad essere, come Giovanni Battista, testimoni fedeli della verità e promotori della giustizia. Chiediamogli che venga in soccorso alla nostra debolezza e povertà, dicendo insieme:
Soccorri il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa, perché guidata dallo Spirito, insegni con autorità la parola del vangelo, al servizio della causa del regno. Preghiamo:
Per coloro che sono oppressi dall'ingiustizia e dalla prepotenza, perché il Signore faccia sentire che anche loro sono precursori di un mondo migliore. Preghiamo:
Per i nostri fratelli che in molti paesi difendono e servono i poveri, i deboli, gli emarginati, perché non temano l'incomprensione e gli insuccessi, ma si affidino alla forza del vangelo. Preghiamo:
Per i nuovi martiri della fede e della carità, colpiti dal fanatismo e dalla violenza cieca, perché il loro sangue sia seme di nuovi e più generosi credenti. Preghiamo:
Per tutti noi, perché non assistiamo silenziosi e inermi alla soppressione e morte degli innocenti, ma operiamo per la vita e la dignità di ogni uomo. Preghiamo:
Perché sappiamo sempre ascoltare e accogliere la verità. Per i profughi politici e religiosi.
O Signore, nostro sostegno e nostra guida, concedici di servirti fedelmente, superando le incertezze della vita presente con la speranza nel tuo regno futuro, dove tu vivi con il Figlio e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
O Signore, che hai concesso a sant'Alfonso Maria la grazia di celebrare questi misteri off rendo se stesso come sacrificio santo a te consacrato, infiamma i nostri cuori con il fuoco del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Cristo Signore nostro volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, * perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità * ed essere salvati. ** Per realizzare questa missione tra le genti * hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, * perché con la sapienza, da te ispirata, + fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. ** Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, * con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti, * per cantare senza fine + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno (T.P. Alleluia). (Cf. Lc 12, 42)
—(oppure)— Chi medita giorno e notte la legge del Signore, * porterà frutto a suo tempo (T.P. Alleluia). (Cf. Sal 1, 2-3)
Dopo la Comunione
O Dio, che hai fatto del santo vescovo Alfonso Maria un fedele ministro e apostolo dell'Eucaristia, concedi ai tuoi fedeli di parteciparvi assiduamente per cantare in eterno la tua lode. Per Cristo nostro Signore.
XVIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde
LETTURE: Es 16, 2-4. 12-15; Sal.77; Ef 4, 17. 20-24; Gv 6, 24-35.
Commento: Voi mi cercate... perché... !!!
Continua il discorso eucaristico del Capitolo sesto del Vangelo di San Giovanni. Il Maestro introduce i suoi discepoli nel mistero eucaristico a tappe. Ha iniziato questa sezione con il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ora esorta i discepoli a leggere in profondità questo evento e non fermarsi solo sul risultato immediato dello sfamare migliaia di persone. Inizia quindi il suo insegnamento a partire dall'Antico Testamento e leggerlo alla luce della Verità che Egli stesso proclama. La Liturgia della Parola inizia con una lettura biblica tratta dall'Antico testamento. E' la consapevolezza che senza di esso anche per noi è difficile comprendere in pieno il messaggio di salvezza portato da Cristo. Noi, che accogliamo la completezza della Rivelazione di Dio, nell'Antico e Nuovo Testamento, possiamo comprendere appieno i misteri che Cristo ci rivela. L'esortazione di oggi è, nel considerare l'episodio della manna dell'Esodo una prefigurazione del mistero Eucaristico e quindi nella necessità del sostentamento. Gesù parla del sostentamento e del cibo ma di altra natura. Lui è il nostro cibo, lui dobbiamo mangiare. La sua parola, il suo corpo e il suo sangue devono essere il nostro pane quotidiano. Anche il Santo Padre ci esortava domenica scorsa di leggere più la Bibbia, di meditare la Parola di Dio, di adorare il Santissimo Sacramento dell'altare, di accostarci alla comunione eucaristica... Quanto tempo dedico alla lettura della Bibbia... ?? O forse, ahimè, quando, l'ultima volta, ho avuto la Bibbia in mano??? Eppure questo è il nostro cibo spirituale, senza il quale la nostra anima non può vivere...
Antifona d'Ingresso
O Dio, vieni a salvarmi, * Signore, vieni presto in mio aiuto. * Tu sei mio aiuto e mio liberatore: * Signore, non tardare. (Sal 69, 2.6)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, + e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; * rinnova l'opera della tua creazione + e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che affidi al lavoro dell'uomo le risorse del creato, fa' che non manchi il pane sulla mensa dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 16, 2-4. 12-15
Dal libro dell'Esodo. In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: "Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine". Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"". La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: "Che cos'è?", perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: "È il pane che il Signore vi ha dato in cibo".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.77
RIT: Donaci, Signore, il pane del cielo.
Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto.
Diede ordine alle nubi dall'alto e aprì le porte del cielo; fece piovere su di loro la manna per cibo e diede loro pane del cielo.
L'uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza. Li fece entrare nei confini del suo santuario, questo monte che la sua destra si è acquistato.
Seconda Lettura
Ef 4, 17. 20-24
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri. Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 24-35 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: "Rabbì, quando sei venuto qua?". Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo". Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?". Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato". Allora gli dissero: "Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"". Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo". Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Lo Spirito di Gesù è il principale artefice della preghiera della Chiesa; affidandoci alla sua ispirazione interiore innalziamo al Padre la nostra preghiera.
R. Esaudisci il tuo popolo, signore.
Per la santa Chiesa, perché in ogni sua parola e in ogni suo gesto faccia trasparire sempre più chiaramente il signore Gesù in cui crede e in cui spera, preghiamo. R.
Per la città in cui viviamo, perché il signore dia a tutti noi forza e immaginazione, per creare rapporti veramente umani in un mondo dominato dalla fretta e dall'ansia, preghiamo. R.
Per le nostre famiglie, perché accrescano il senso di ospitalità e di comunione nell'amore e diventino luogo privilegiato di crescita nella speranza, preghiamo. R.
Per le suore di clausura, che nella preghiera e nel lavoro edificano silenziosamente l'unità della Chiesa e la pace nel mondo, perché siano liete e perseveranti nell'offerta della loro vita, preghiamo. R.
Per noi qui presenti, perché sappiamo interrogarci davanti a Dio e ai fratelli sui nostri limiti e le nostre contraddizioni, per fare della comunità eucaristica una vera famiglia, preghiamo. R.
Concedi, a noi il dono della tua sapienza, o Padre, e fa' che la tua Chiesa diventi segno concreto dell'umanità nuova, fondata nella libertà e nella comunione fraterna. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo + e, accogliendo questo sacrificio spirituale, * trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** In ogni tempo tu doni energie nuove alla tua Chiesa * e lungo il suo cammino + mirabilmente la guidi e la proteggi. ** Con la potenza del tuo santo Spirito le assicuri il tuo sostegno, * ed essa, nel suo amore fiducioso, non si stanca mai d'invocarti nella prova, * e nella gioia sempre ti rende grazie, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui cieli e terra inneggiano al tuo amore; * e noi, uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo senza fine la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, * un pane che porta in sé ogni dolcezza * e soddisfa ogni desiderio. (Cf. Sap 16, 20)
—(oppure)— Io sono il pane della vita; * chi viene a me non avrà più fame * e chi crede in me non avrà più sete. (Gv 6, 35)
Dopo la Comunione
Accompagna con la tua continua protezione, o Signore, + i tuoi fedeli che nutri con il pane del cielo, * e rendi degni della salvezza eterna coloro che non privi del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore.