preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Dal libro del Levìtico
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Queste sono le solennità del Signore, le riunioni sacre che convocherete nei tempi stabiliti.
Il primo mese, al quattordicesimo giorno, al tramonto del sole sarà la Pasqua del Signore; il quindici dello stesso mese sarà la festa degli Àzzimi in onore del Signore; per sette giorni mangerete pane senza lievito. Nel primo giorno avrete una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile. Per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno vi sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile».
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla agli Israeliti dicendo loro: "Quando sarete entrati nella terra che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto. Il sacerdote eleverà il covone davanti al Signore, perché sia gradito per il vostro bene; il sacerdote lo eleverà il giorno dopo il sabato.
Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno in cui avrete portato il covone per il rito di elevazione, conterete sette settimane complete. Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato e offrirete al Signore una nuova oblazione.
Il decimo giorno del settimo mese sarà il giorno dell'espiazione; terrete una riunione sacra, vi umilierete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore.
Il giorno quindici di questo settimo mese sarà la festa delle Capanne per sette giorni in onore del Signore. Il primo giorno vi sarà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. L'ottavo giorno terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco. È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile.
Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre, per presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libagioni, ogni cosa nel giorno stabilito"».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Sal.80
RIT: Esultate in Dio, nostra forza.
Intonate il canto e suonate il tamburello,
la cetra melodiosa con l'arpa.
Suonate il corno nel novilunio,
nel plenilunio, nostro giorno di festa.
RIT: Esultate in Dio, nostra forza.
Questo è un decreto per Israele,
un giudizio del Dio di Giacobbe,
una testimonianza data a Giuseppe,
quando usciva dal paese d'Egitto.
RIT: Esultate in Dio, nostra forza.
Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d'Egitto.
RIT: Esultate in Dio, nostra forza.
La chiamata del Signore segna l'inizio di una vita nuova, in cui sono necessari sacrificio e saggezza. Con sant'Ignazio, con abbandono filiale, diciamo:
Fa' che amiamo la tua volontà , o Padre.
Perché ogni cristiano senta la gioia e la responsabilità di essere parte viva della Chiesa. Preghiamo:
Perché i laici, in particolare riscoprano la bellezza e la grandezza della loro vocazione in Cristo. Preghiamo:
Perché, attraverso la testimonianza dei cristiani, il mondo sperimenti la potenza della risurrezione di Cristo. Preghiamo:
Perché cultura e vangelo tornino a incontrarsi e a dialogare per il bene dell'umanità. Preghiamo:
Perché ognuno di noi scopra la saggezza che rende disposti a perdere tutto per incontrare Cristo. Preghiamo:
Per chi tenta di uscire da una situazione di peccato.
Per le case di preghiera della nostra diocesi.
Padre, che sovrintendi alla costruzione della città terrena come di quella celeste, accogli le nostre invocazioni, perché possiamo preparare un futuro migliore e sempre più vicino al tuo regno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **
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