Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
04 - 10 Giugno 2006
Tempo Pasquale Pentecoste, Colore rosso
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 1

Domenica 04 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-04.html

Domenica di Pentecoste - Colore: rosso - SOLENNITA': Pentecoste

LETTURE: At 2, 1-11; Sal.103; Gal 5, 16-25; Gv 15, 26-27; 16, 12-15.

Commento: Vieni, Santo Spirito

 È molto bello che l'Amore di Dio, riversato oggi sulla sua chiesa nascente, nella persona degli apostoli, radunati in preghiera con Maria nel cenacolo, si manifesti in lingue di fuoco. Noi siamo soliti dire che l'amore brucia, è vero: purifica rinnova, santifica e vivifica perché quel fuoco viene da Dio ed è per tutti noi. Scese quel giorno, in quella prima pentecoste, ma ripete la sua azione per sempre, sino alla fine dei tempi. L'amore di Dio è Lo Spirito Santo, la terza persona della santissima trinità, è l'essenza e la perfezione dell'amore, perché sgorga da cuore del Padre e del Figlio suo Gesù Cristo. È il paraclito, il consolatore, l'avvocato, la verità, l'energia vitale per ognuno e per la chiesa. Ci era stato promesso come garanzia di una unione indissolubile con Cristo e con il Padre. I primi ad essere interiormente trasformati furono gli stessi apostoli: prima pavidi, ignari, deboli poi resi impavidi ed araldi coraggiosi, pronti a tutto, fino al martirio. Il cammino della chiesa dai suoi esordi, costantemente sarà guidato da quello Spirito, supererà ogni insidia, conserverà integro il deposito della fede, sarà segno visibile di unità e di pace. Le forze degli inferi non prevarranno contro di essa. Con quello stesso Spirito una schiera, che nessuno può contare, ha conseguito la santità fino all'eroismo. Spira ancora quello Spirito sulla chiesa di oggi e sugli uomini del mondo, segnando il cammino dell'umanità sulle vie della sapienza e della concordia. Molti, è vero, camminano ancora a luci spente o si affidano alle tenue luce della ragione umana, ma sta crescendo il bisogno di luce autentica, di amore vero, di solidarietà operativa, di giustizia a tutto campo. Pare che la pentecoste di quest'anno ci colga particolarmente assetati di luce e di verità. Urge quello Spirito per il nostro mondo dopo i fallimenti di ogni genere. Urge alla chiesa, sempre bisognosa di rinnovamento, sempre protesa a nuove illuminazioni dello Spirito. Urge ai pastori e ai presbiteri perché siano testimoni di verità con la parola e con l'esempio.Urge a coloro che governano le sorti del mondo perché diventino operatori di pace. Urge alle famiglie affinché attingano amore autentico e siano capaci di fedeltà e di indissolubilità. Urge ad ogni credente in Cristo perché non abbia a mancare l'obiettivo finale della propria esistenza. Urge a chi scrive questi pensieri affinché sappia diffondere speranza e dare luce ai cuori. "Vieni Spirito Santo, accendi in noi il fuoco del tuo amore".

DOMENICA di PENTECOSTE

Antifona d'Ingresso

Messa del giorno

Lo Spirito del Signore riempie l'universo; * egli, che tutto abbraccia, * conosce ogni linguaggio. Alleluia. (Cf. Sap 1, 7)
Oppure:
L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori * per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi. Alleluia. (Cf. Rm 5, 5; 8, 11)

Atto Penitenziale

Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

C: Signore, che asceso alla destra del Padre, ci fai dono del tuo Spirito, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che sostieni ogni cosa, con la potenza della tua parola, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, re dell'universo e dominatore dei secoli, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che in questo giorno memoriale della Pasqua ci fai partecipi della gloria che splende sul volto di Cristo, rendici liberi nel tuo Spirito, per diventare artefici della vera libertà nell'amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 2, 1-11

Dagli Atti degli Apostoli
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.103

RIT: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda Lettura

Gal 5, 16-25

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

SEQUENZA

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

Alleluia.

VANGELO

Gv 15, 26-27; 16, 12-15
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Lo Spirito del Signore, atteso e invocato, discende oggi sulla Chiesa, per compiere anche nel nostro tempo i grandi prodigi della Pentecoste.
Apriamoci alla sua azione, per annunziare e testimoniare a tutti la potenza liberatrice della Pasqua di risurrezione.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. Rinnovaci, o Padre, nel tuo Santo Spirito.

Per la Chiesa diffusa nel mondo,
perché abbia la coscienza viva
di essere il popolo messianico
che ha come legge la carità e come caratteristica la libertà dei figli,
a cui è affidato l'annunzio del Vangelo, preghiamo. R.

Per il papa, successore di Pietro,
e per tutti i vescovi che formano con lui il collegio apostolico,
perché animati dalla sapienza e dalla forza dello Spirito
annunzino in ogni linguaggio la Parola che salva, preghiamo. R.

Per tutti i figli di Dio,
perché consapevoli della dignità profetica, sacerdotale e regale
a loro comunicata dallo Spirito del Signore,
diventino sempre più un Vangelo vivente,
leggibile dai vicini e dai lontani, preghiamo. R.

Per ogni uomo che ama la verità,
soffre per la giustizia, lotta per la causa della libertà e della pace,
perché lo Spirito Santo rinnovi i suoi prodigi
e rianimi i cuori alla speranza, preghiamo. R.

Per gli uomini e le donne
quotidianamente impegnati in ogni campo dell'attività umana,
perché siano consapevoli che ad ognuno di loro
è consegnato un dono e un messaggio dello Spirito
per la costruzione del mondo nuovo, preghiamo. R.

O Padre, fonte prima di ogni rinnovamento nell'amore,
fa' che in ogni lingua, popolo e cultura
risuoni l'annunzio gioioso della fede apostolica
e il tuo Santo Spirito rechi al mondo
la forza rigenerante della Pasqua del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Manda, o Padre, lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio, perché riveli pienamente ai nostri cuori il mistero di questo sacrificio e ci apra alla conoscenza della verità tutta intera. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tu Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell'unica fede.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l'umanità esulta su tutta la terra, e con l'assemblea degli angeli e dei santi, canta l'inno della tua gloria:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Tutti furono colmati di Spirito Santo, * e cominciarono a parlare delle grandi opere di Dio. * Alleluia. (Cf. At 2, 4.11)

—(oppure)—
Quando verrà lo Spirito della verità, * vi guiderà alla verità tutta intera. Alleluia. (Cf. Gv 16, 13)

Dopo la Comunione

O Dio, che doni alla tua Chiesa la comunione ai beni del cielo, custodisci in noi la tua grazia, perché resti sempre vivo il dono dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto e questo cibo spirituale giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 05 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-05.html

IX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: rosso

LETTURE: 2 Pt 1, 1-7; Sal 90; Mc 12, 1-12.

Commento: Lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna...

La parabola odierna ci propone l'amore incondizionato di Dio, che invia il suo Figlio nella vigna, di sua proprietà, e il rifiuto dei capi d'Israele, che non accettano questa signoria. L'andamento simbolico investe tutta la storia del popolo d'Israele, fino alla tragedia che già si preannuncia, e si proietta nel futuro, interpellando la coscienza di ognuno. Il racconto allegorico segue questa semplice andatura, propria del vangelo di Marco. Il padrone della vigna manda un servo a ritirare dai vignaioli i frutti della vigna, ma il servo è bastonato; il padrone ne manda altri, e sono uccisi. Alla fine manda il suo figlio, dicendo: "Avranno rispetto per il mio figlio". Invece i vignaioli uccidono il figlio, pensando: "Così avremo noi la vigna". E' la storia umana che non riconosce e non accetta il dono di Dio. E' incredibile questo accecamento dell'uomo. Dio non ci opprime. Dio non ci costringe. Ci lascia nella nostra libertà di figli, carissimi, solo vuole condividere con noi la sua amicizia, dalla quale proviene la nostra vera felicità, ora e per sempre. Gesù, che parla della punizione dei vignaioli, ma non di quella della vigna, lascia intendere, che l'antico Israele può ancora far parte del popolo di Dio a condizione di non inciampare contro la pietra angolare, Cristo. Così Gesù per la prima volta in pubblico denuncia le intenzioni omicide dei suoi avversari e sottolinea che l'attuale piano di salvezza, per la volontà misericordiosa del Padre, passa su di lui. Facciamo attenzione perché la storia d'Israele può ripetersi; non è solo un evento del passato. Non è, neppure, un discorso minaccioso. La salvezza di Dio ha il suo corso inarrestabile. Allora "Darà la vigna ad altri". Ma noi "siamo sua vigna, suo pascolo". La sua opera di coltivatore, nei nostri riguardi, consiste nel fatto che non cessa d'estirpare con la sua parola dal nostro cuore i germi del male. E il frutto ci sarà. "Il nostro frutto però non renderà lui più ricco, ma renderà noi più felici" S. Agostino.

Antifona d'Ingresso

Ecco gli uomini santi che sono divenuti amici di Dio, * annuncio gioioso della verità divina (T.P. Alleluia).

Colletta

—(antica)—
Interceda per noi, o Signore, il santo martire Bonifacio, perché custodiamo con fermezza e professiamo con coraggio la fede che egli ha insegnato con la parola e testimoniato con il sangue. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Dio onnipotente ed eterno, che hai a llietato questo giorno con la glorificazione di san N., donaci di conservare e testimoniare con le opere quella fede che egli predicò con instancabile ardore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Pt 1, 1-7

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro.
La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza.
Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 90

RIT: Mio Dio, in te confido.

Chi abita al riparo dell'Altissimo
passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell'angoscia io sarò con lui.

Lo libererò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni
e gli farò vedere la mia salvezza».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù Cristo, testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12, 1-12
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio!". Ma quei contadini dissero tra loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra". Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi"?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Al Signore, Dio della nostra vita e della nostra salvezza, eleviamo la preghiera perché ci conceda di lavorare sempre con generosità nella sua vigna. Diciamo insieme:

Venga il tuo regno, Signore.

Per la Chiesa, perché con amore e dedizione curi il popolo che Dio le ha affidato. Preghiamo:

Per le autorità pubbliche, perché non esercitino il loro potere con la forza o per interesse personale. Preghiamo:

Per i perseguitati a causa della fede e della coerenza della vita, perché attingano dallo Spirito il coraggio della perseveranza. Preghiamo:

Per chi è stato ucciso nell'esercizio della propria missione, perché Dio lo accolga nel suo regno. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché non si unisca alla mentalità che soffoca la novità e la profezia, ma sappia sempre ubbidire a Dio. Preghiamo:

Per chi, con sofferenza, ha abbandonato la fede.
Per le nazioni, perché accolgano i missionari del vangelo.

O Dio, che hai affidato la salvezza dell'umanità anche alla nostra comunità, aiutaci a collaborare con fedeltà e dedizione, con disponibilità e coraggio, alla realizzazione del regno del tuo Figlio, Cristo nostro Signore, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, Dio onnipotente, il sacrificio che ti offriamo nella festa di san N., e donaci di testimoniare nella santità della vita la passione del Signore, che celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il sangue versato dal santo martire N., a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome, * manifesta i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, * per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo * e le farò riposare», dice il Signore (T.P. Alleluia). (Ez 34, 15)

—(oppure)—
Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce, * e quello che ascoltate all'orecchio, * annunciatelo dalle terrazze (T.P. Alleluia). (Mt 10, 27)

Dopo la Comunione

Con la forza di questo sacramento confermaci nella fede, o Signore, perché testimoniamo ovunque, con la parola e con le opere, la verità per la quale san N. lavorò instancabilmente fino alla morte. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 06 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-06.html

IX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: 2 Pt 3, 12-15. 17-18; Sal 89; Mc 12, 13-17.

Commento: A Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio

Troviamo in questo passo del Vangelo una delle frasi più celebri di Gesù: "Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio". Sappiamo quale fu l'occasione di questa frase: volevano solo farlo parlare per metterlo alla prova. Meschinità umana! La risposta di Gesù, vero maestro, amante dell'uomo, offre una soluzione così sapiente e così pratica per la vita, al di fuori di ogni polemica, tanto che gli oppositori "Rimasero ammirati di lui". La proprietà di Dio è la persona umana, che porta l'immagine divina per l'opera della creazione. Ecco a chi apparteniamo, a chi rendere culto. Da questa verità fondamentale si dipanano tutti gli altri rapporti nella società, pur diversi, ma non in contrapposizione. Gesù dirà a Pilato, che gli minacciava la sua determinante autorità, "Non avresti autorità su di me, se non ti fosse concessa dall'alto". Tutta la vita di Gesù è stata un ossequio al Padre e nelle cose umane non ha avuto nessun percorso preferenziale, anzi... In questa circostanza a Gesù fanno una domanda politica. Egli da una risposta religiosa. Cercano di invischiarlo in una questione nazionale, ma egli si richiama al regno di Dio. La dominazione straniera anche per lui è un'ingiustizia, perché ama la sua patria e lo dimostra col pianto che fa sulla vicina distruzione di Gerusalemme. Solo in questo momento gli preme distinguere e valutare, sotto la pressione dell'ambigua richiesta, la sovranità dei due ruoli, civile e religioso. Lasciamo che lo Spirito ci illumini secondo la nostra situazione concreta. Troveremo tutti come dare di più a Dio, ciò che è di Dio, come dare meglio a Cesare ciò che è di Cesare.

Antifona d'Ingresso

Volgiti a me e abbi pietà, * perché sono povero e solo. * Vedi la mia povertà e la mia fatica * e perdona tutti i miei peccati. (Sal 24, 16.18)

Colletta

O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza, + ascolta la nostra umile preghiera: * allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Pt 3, 12-15. 17-18

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza.
Voi dunque, carissimi, siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore dei malvagi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 89

RIT: Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

Tu fai ritornare l'uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
e il loro agitarsi è fatica e delusione;
passano presto e noi voliamo via.

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12, 13-17
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Al Padre della misericordia e della bontà, rivolgiamo con fede la nostra invocazione perché ci aiuti ad essere coerenti al suo insegnamento. Diciamo insieme:

Aiutaci, o Signore.

Per la Chiesa di Dio, perché senza ambiguità e compromessi, educhi i fedeli ad una responsabile azione sociale. Preghiamo:

Per i governanti, perché svolgano il loro impegno con onestà, spirito di servizio e lontani dall'interesse personale. Preghiamo:

Per chi soffre nello spirito e nel corpo, perché sia sempre sostenuto dalla solidarietà degli uomini e servito da adeguate strutture umanitarie. Preghiamo:

Per tutti gli uomini, perché la loro vita sociale non sia regolata da alleanze e poteri, ma dal rispetto e amore reciproci. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché sappia promuovere, al di dentro della convivenza umana, una sensibilità sociale attenta ai più bisognosi. Preghiamo:

Per gli evasori fiscali.
Per la libertà delle fedi e delle religioni.

O Signore, che ci hai chiesto di dare a Dio e a Cesare secondo rettitudine, aiutaci a vivere la nostra appartenenza a questo mondo come figli dello stesso Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore, + veniamo con doni al tuo santo altare, * perché, purificati dalla tua grazia, * siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** In ogni tempo tu doni energie nuove alla tua Chiesa * e lungo il suo cammino + mirabilmente la guidi e la proteggi. ** Con la potenza del tuo santo Spirito le assicuri il tuo sostegno, * ed essa, nel suo amore fiducioso, non si stanca mai d'invocarti nella prova, * e nella gioia sempre ti rende grazie, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui cieli e terra inneggiano al tuo amore; * e noi, uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo senza fine la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Io t'invoco, o Dio, perché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 16, 6)

—(oppure)—
"In verità io vi dico: * tutto quello che chiederete nella preghiera, * abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato", * dice il Signore. (Cf. Mc 11, 24)

Dopo la Comunione

O Padre, che ci nutri con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, + guidaci con il tuo Spirito, * perché, confessandoti non solo a parole e con la lingua, ma con i fatti e nella verità, * possiamo entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 07 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-07.html

IX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: 2 Tm 1, 1-3.6-12; Sal 122; Mc 12, 18-27.

Commento: "Nella risurrezione, a chi di loro apparterrà la donna?".

I sadducei, avversari della risurrezione, pongono volutamente una questione al Maestro, partendo da una affermazione di Mosè circa la "legge del levirato". Se un uomo moriva senza aver figli, il fratello doveva prenderne la moglie per assicurare la discendenza. Ci fu un fratello che sposò la moglie del fratello, morto e, per una successione di morti, questa donna passò secondo la legge, di marito in marito. Il caso parlava da sé e la tesi della risurrezione era veramente screditata e ridicola. La risposta di Gesù tende a far luce sul senso della vita oltre la morte. Negare la risurrezione, sembra essere la conclusione a cui porta la riflessione del Maestro, significa non conoscere Dio, né la sua potenza. La chiave per la comprensione del passo evangelico è offerta nelle parole conclusive: "Egli non è un Dio dei morti, ma dai vivi". La vita che Dio ha creato non si accorda con lo svanire e il morire. Dio non congeda gli uomini dal suo amore neppure dopo la morte. Proiettare nell'aldilà le condizioni della vita terrena è solo un trascinare ancora i ben noti limiti della natura umana. A queste condizioni la nostra vita futura sarebbe alquanto povera. Il paragone con gli Angeli sta proprio a sottolineare invece l'idea della nuova creazione, che viene realizzata dall'onnipotenza di Dio. "Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né mariti". "La fede cristiana insegna che la morte corporale sarà vinta un giorno, quando l'onnipotenza e la misericordia del Salvatore restituiranno all'uomo la salvezza perduta per la sua colpa" , Gaudium et Spes. L'evangelista Marco ha sicuramente visto e compreso che Gesù al di là della pretestuosa polemica, proietta sulle meschinità umane la sua risurrezione, pertanto il progetto redentivo finale del Padre, realizzato e reso visibile nel suo Figlio, sarà retaggio di tutti coloro che credono nel suo Amore, conforme a quanto ci ha detto Gesù: "La vita eterna, o Padre, è credere in te e in colui che tu hai mandato".

Antifona d'Ingresso

Volgiti a me e abbi pietà, * perché sono povero e solo. * Vedi la mia povertà e la mia fatica * e perdona tutti i miei peccati. (Sal 24, 16.18)

Colletta

O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza, + ascolta la nostra umile preghiera: * allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Tm 1, 1-3.6-12

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno.
Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'incorruttibilità per mezzo del Vangelo, per il quale io sono stato costituito messaggero, apostolo e maestro.
È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino a quel giorno ciò che mi è stato affidato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 122

RIT: A te, Signore, alzo i miei occhi.

A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.

Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore;
chiunque crede in me non morirà in eterno.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12, 18-27
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C'erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Al Dio che ha risuscitato Cristo dai morti, rivolgiamo la nostra preghiera perché apra il nostro cuore e la nostra mente alla ricchezza del suo mistero. Diciamo insieme:

Illuminaci, o Signore.

Perché la Chiesa aiuti gli uomini a superare i problemi e le difficoltà della vita, alla luce della risurrezione di Cristo. Preghiamo:

Perché chi ha responsabilità di governo promuova anche la dimensione spirituale degli uomini. Preghiamo:

Perché i sofferenti trovino in Dio e nella risurrezione di Cristo, senso e conforto al loro dolore. Preghiamo:

Perché tutti gli uomini si accostino a Dio come datore della vita e liberatore da ogni male. Preghiamo:

Perché la nostra comunità sappia leggere e interpretare la storia quotidiana alla luce della parola di Dio. Preghiamo:

Per le persone vedove della nostra parrocchia.
Per chi non crede nella risurrezione dei morti.

O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore, + veniamo con doni al tuo santo altare, * perché, purificati dalla tua grazia, * siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** In ogni tempo tu doni energie nuove alla tua Chiesa * e lungo il suo cammino + mirabilmente la guidi e la proteggi. ** Con la potenza del tuo santo Spirito le assicuri il tuo sostegno, * ed essa, nel suo amore fiducioso, non si stanca mai d'invocarti nella prova, * e nella gioia sempre ti rende grazie, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui cieli e terra inneggiano al tuo amore; * e noi, uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo senza fine la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Io t'invoco, o Dio, perché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 16, 6)

—(oppure)—
"In verità io vi dico: * tutto quello che chiederete nella preghiera, * abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato", * dice il Signore. (Cf. Mc 11, 24)

Dopo la Comunione

O Padre, che ci nutri con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, + guidaci con il tuo Spirito, * perché, confessandoti non solo a parole e con la lingua, ma con i fatti e nella verità, * possiamo entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 08 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-08.html

IX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: 2 Tm 2, 8-15; Sal 24; Mc 12, 28-34.

Commento: "Questo è il primo comandamento. E il secondo è simile ad esso".

Rileggiamo nella versione di Marco: "Il primo di tutti i comandamenti è amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze, e il secondo è amare il prossimo come se stessi". La risposta di Gesù conferisce al problema in questione una nuova valutazione tramite il livellamento fra il primo comandamento, sul quale era posta la domanda dello scriba e il secondo, aggiunto da Gesù come equivalente. Amore verso Dio e verso il prossimo hanno preso un'altra posizione per l'accostamento di due parole, originariamente separate. Chi ama Dio secondo la volontà di Gesù non può trascurare il prossimo. Chi vuole essere buono verso il prossimo, deve aderire pienamente e completamente alla volontà di Dio. Noi non abbiamo altra possibilità che servire questo mondo, annunciando che l'amore a Dio e l'amore agli altri è la verità fondamentale, ed è la legge che ci salva perché ci rende uomini reciprocamente accoglienti, sotto la benevolenza del Signore. Rifarsi continuamente a questo essenziale è la nostra vera sapienza. Sarebbe interessante domandarsi se, dinanzi alla proposta di Gesù, noi avremmo la franca sicurezza dello scriba, che rispose di essere d'accordo col discorso di Gesù. Dobbiamo essere coscienti che, se non si torna all'essenziale dell'amore nella sua integrità, nella sua ambivalenza, nulla potrà salvare né noi né gli altri. Amare vuol dire una sola cosa: espandersi nell'altro, consumarsi nella sua vita e crescere in lui: sia che si ami Dio, sia che si ami il prossimo. Dio s'incarna in ogni fratello e ogni fratello è l'immagine di Dio. L'amore di Dio da ali al mio. L'amore al prossimo verifica il mio a Dio.

Antifona d'Ingresso

Volgiti a me e abbi pietà, * perché sono povero e solo. * Vedi la mia povertà e la mia fatica * e perdona tutti i miei peccati. (Sal 24, 16.18)

Colletta

O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza, + ascolta la nostra umile preghiera: * allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Tm 2, 8-15

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo.
Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio Vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.
Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta. Sfòrzati di presentarti a Dio come una persona degna, un lavoratore che non deve vergognarsi e che dispensa rettamente la parola della verità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 24

RIT: Fammi conoscere, Signore, le tue vie.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12, 28-34
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

All'unico Signore, presentiamo la preghiera del suo popolo, dicendo:

Insegnaci ad amare, Signore.

Per la Chiesa: divenga sempre più comunità di amore e segno evidente del volto materno di Dio. Preghiamo:

Per i governanti: nell'esercizio del potere abbandonino le strade della violenza e del tornaconto a favore della solidarietà e della pietà umana. Preghiamo:

Per i sofferenti: venga accolto il loro bisogno di comprensione e di affetto per la costruzione di una umanità nuova. Preghiamo:

Per tutti gli uomini: abbiano la forza di abbandonare qualsiasi idolo per adorare l'unico Dio rivelato in Cristo. Preghiamo:

Per la nostra comunità: dal Cristo che si dona a tutti indistintamente, impari lo spirito di servizio e di fraternità. Preghiamo:

Per chi ama l'uomo in quanto uomo.
Per chi è stato chiamato all'adorazione e alla contemplazione.

O Signore, che ci hai comunicato il tuo amore e il tuo modo di amare, aiutaci a saper date tutto di noi stessi, e a fare di questa vita il nostro canto di lode a te, unico Dio che con il Cristo tuo Figlio vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore, + veniamo con doni al tuo santo altare, * perché, purificati dalla tua grazia, * siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** In ogni tempo tu doni energie nuove alla tua Chiesa * e lungo il suo cammino + mirabilmente la guidi e la proteggi. ** Con la potenza del tuo santo Spirito le assicuri il tuo sostegno, * ed essa, nel suo amore fiducioso, non si stanca mai d'invocarti nella prova, * e nella gioia sempre ti rende grazie, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui cieli e terra inneggiano al tuo amore; * e noi, uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo senza fine la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Io t'invoco, o Dio, perché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 16, 6)

—(oppure)—
"In verità io vi dico: * tutto quello che chiederete nella preghiera, * abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato", * dice il Signore. (Cf. Mc 11, 24)

Dopo la Comunione

O Padre, che ci nutri con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, + guidaci con il tuo Spirito, * perché, confessandoti non solo a parole e con la lingua, ma con i fatti e nella verità, * possiamo entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 09 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-09.html

IX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: 2 Tm 3, 10-16; Sal 118; Mc 12, 35-37.

Commento: "Perché dicono che il Messia è figlio di David?".

Narra Marco che Gesù continuava a parlare per stimolare nei suoi ascoltatori l'identità del Messia. "Come mai gli scribi dicono che il Messia è figlio di David, se David stesso lo chiama Signore? Come può dunque essere suo figlio?". Marco non tira ancora la conclusione sulla vera identità di Gesù, perché attende il processo e la morte come luoghi adatti a questa testimonianza. Infatti nel giudizio davanti al Sinedrio, "Il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, lo interrogò dicendogli: "Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?". Gesù rispose: "Io lo sono!". E ancora sotto la croce, dopo la morte, "Il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio". Per la piena professione di fede in Gesù, si deve attendere. E' l'impostazione del Vangelo di Marco. Esso è tutto un cammino di ricerca, che esplode in un atto di fede proprio sotto la croce, sulla bocca di un pagano, il centurione. Sì, veramente per non lasciare che la nostra fede si riduca a un semplice sentimento religioso, ma attinga una conoscenza rinnovata, nuove ragioni di adesione a Cristo Signore, è necessario crescere nella sua conoscenza. Si tratta di dare un serio spazio allo studio del Vangelo. Non a caso si dice che è Parola di vita eterna. La domanda che Gesù può rivolgere a noi potrebbe essere questa: "Perché mi chiami Dio, se non mi conosce abbastanza? Perché mi invochi se ti curi poco di sapere in concreto cosa ho fatto per te?". Nessuno di noi è dispensato da un esame di coscienza del genere. Ognuno ha in sé il dovere di conoscere meglio il Signore Gesù. Nulla è così interessante per noi come il mistero di Colui che ci ama da sempre e ci salva, e al quale dobbiamo conformarci, tutti i giorni della nostra vita.

Antifona d'Ingresso

Volgiti a me e abbi pietà, * perché sono povero e solo. * Vedi la mia povertà e la mia fatica * e perdona tutti i miei peccati. (Sal 24, 16.18)

Colletta

O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza, + ascolta la nostra umile preghiera: * allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Tm 3, 10-16

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
Figlio mio, tu mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi.
Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall'infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 118

RIT: Grande pace, Signore, per chi ama la tua legge.

Molti mi perseguitano e mi affliggono,
ma io non abbandono i tuoi insegnamenti.
La verità è fondamento della tua parola,
ogni tuo giusto giudizio dura in eterno.

I potenti mi perseguitano senza motivo,
ma il mio cuore teme solo le tue parole.
Grande pace per chi ama la tua legge:
nel suo cammino non trova inciampo.

Aspetto da te la salvezza, Signore,
e metto in pratica i tuoi comandi.
Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12, 35-37
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
"Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi".
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Rivolgiamo al Dio della verità la nostra invocazione, perché tra le vicende umane sappiamo sempre riconoscere la sua presenza. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa, sacramento di salvezza per tutti gli uomini, perché non chiuda mai le porte al dialogo e alla misericordia. Preghiamo:

Per i responsabili della vita pubblica, perché affrontando i problemi, conducano gli uomini alla pace, al benessere e alla maturità civile. Preghiamo:

Per coloro che soffrono, perché l'esperienza che stanno vivendo li porti ad una maggiore conoscenza del Signore della vita. Preghiamo:

Per tutti coloro che non sanno dare un senso alla vita, perché guidati dallo Spirito incontrino il Cristo, significato ultimo di ogni cosa. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché i momenti di incontro e di comunione rafforzino la nostra fede nel Signore della storia. Preghiamo:

Per chi cerca di comprendere la sacra Scrittura.
Per il dialogo ecumenico con il popolo ebreo.

Signore Gesù, tu sei per noi un mistero e una certezza. Fa' che non ci stanchiamo mai di entrare nella profondità della tua vita per essere sempre attratti da te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore, + veniamo con doni al tuo santo altare, * perché, purificati dalla tua grazia, * siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** In ogni tempo tu doni energie nuove alla tua Chiesa * e lungo il suo cammino + mirabilmente la guidi e la proteggi. ** Con la potenza del tuo santo Spirito le assicuri il tuo sostegno, * ed essa, nel suo amore fiducioso, non si stanca mai d'invocarti nella prova, * e nella gioia sempre ti rende grazie, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui cieli e terra inneggiano al tuo amore; * e noi, uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo senza fine la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Io t'invoco, o Dio, perché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 16, 6)

—(oppure)—
"In verità io vi dico: * tutto quello che chiederete nella preghiera, * abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato", * dice il Signore. (Cf. Mc 11, 24)

Dopo la Comunione

O Padre, che ci nutri con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, + guidaci con il tuo Spirito, * perché, confessandoti non solo a parole e con la lingua, ma con i fatti e nella verità, * possiamo entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 10 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-10.html

IX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gen 3, 9-15.20; Sal. 86; Gv 19,25-34.

Commento: "Questa povera vedova ha messo più di tutti".

Gesù durante il suo ministero si è imbattuto continuamente negli scribi e nei farisei, esponenti della pietà giudaica, ma ha dovuto spesso apertamente apostrofarli, perché nel rapporto con Dio e con il prossimo, cercavano principalmente se stessi. Essi ambivano ad apparire, "pavoneggiandosi in lunghe vesti, nelle piazze, nelle sinagoghe e nei banchetti. E perfino, per qualche necessaria prestazione giuridica, "divorano le case delle vedove". Gesù, inviato in modo speciale ai poveri, costantemente presenti al suo cuore, manifesta un suo sguardo compiacente su un gesto non visibile all'occhio umano. Gesù stava osservando coloro che gettavano denaro nel tesoro del tempio e, quando vide una donna offrire i pochi spiccioli, fece questo commento ai suoi discepoli: "In verità vi dico: questa vedova ha messo nel tesoro più di tutti gli altri, poiché gli altri hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, ha messo tutto quel che aveva, tutto quanto aveva per vivere". Siamo di fronte ad uno di quei casi del Vangelo in cui tutto è rovesciato, in cui le cose più umili, le cose più insignificanti ci manifestano come pensa Dio e ci svelano il suo effettivo giudizio. Il gesto della vedova è divenuto il modello dell'agire cristiano. Beati noi quando riusciamo a rivestire le nostre giornate di semplicità e di generosità. La carità esterna diventa importante quando l'amore interiore ci spinge a farla diventare grande, quando noi siamo capaci di dare quel poco, ma tutto senza riserve. Possiamo ben capire che il figlio dell'uomo, venuto per dare tutto a noi, esaltasse la grandezza di questa misera offerta. Egli si ritrova in questa povera creatura che gioca la vita nella luce dell'amore di Dio. Facciamoci coinvolgere dal Signore che "spogliò se stesso assumendo la condizione di servo", divenendo povero per la nostra salvezza!

Antifona d'Ingresso

I discepoli erano perseveranti e concordi * nella preghiera, insieme a Maria, la Madre di Gesù. (At 1, 14)

Colletta

Dio, Padre di misericordia, il tuo Figlio unigenito, morente sulla croce, ci ha donato la sua stessa Madre, la beata Vergine Maria, come nostra Madre; concedi che la tua Chiesa, sorretta dal suo amore, sia sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e raccolga nel suo grembo l'intera famiglia degli uomini. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gen 3, 9-15.20

Dal libro della Genesi

[Dopo che l'uomo ebbe mangiato del frutto dell'albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

At 1, 12-14

Dagli Atti degli Apostoli

[Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.
Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal. 86

RIT: Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Sui monti santo egli l'ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda ».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vergine felice,
che hai generato il Signore;
beata Madre della Chiesa
che fai ardere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Gv 19,25-34
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli e sorelle, accanto al Figlio morto e risorto Maria continua la sua missione di Madre della Chiesa e di ciascuno di noi. Con questa fiducia innalziamo a Dio la nostra preghiera.
Preghiamo dicendo insieme: Per intercessione di Maria, ascoltaci, o Signore.

1. Tu che hai posato il tuo sguardo sull'umile donna di Nazaret, fa' che anche noi sappiamo rivolgere la nostra attenzione ai più piccoli e ai più dimenticati nella nostra società. Noi ti preghiamo:
2. Tu che non deludi le attese di quanti confidano nella tua parola, fa' che per l'impegno di tutti i credenti si instauri in questo mondo una convivenza più giusta e più umana. Noi ti preghiamo:
3. Tu che disperdi i superbi e rovesci i potenti dai loro troni, illumina le menti e converti i cuori di quanti hanno la responsabilità dei popoli e delle nazioni. Noi ti preghiamo:
4. Tu che colmi di beni gli affamati e rimandi i ricchi a mani vuote, fa' che la scortesia dell'egoismo, dello spreco e dell'indifferenza sia superata dalla civiltà della giustizia e della solidarietà fra i popoli. Noi ti preghiamo:
5. Tu che sei fedele alla tua misericordia, ricordati di quanti sono feriti nel corpo e nello spirito e converti i nostri cuori alla fraterna carità. Noi ti preghiamo:

Signore Dio, che hai voluto Maria partecipe della gloria del tuo Figlio risorto, fa' che per sua intercessione possiamo un giorno anche noi godere della pienezza di vita nella gloria dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le nostre offerte e trasformale in sacramento di salvezza, perché con la potenza di questo sacrificio e per l'amorevole intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, cooperiamo più strettamente al disegno della redenzione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * renderti grazie, o Padre, per le meraviglie che hai operato nei tuoi santi; * ma è ancor più dolce e doveroso, in questa memoria della beata Vergine Maria, + magnificare il tuo amore per noi con il suo stesso cantico di lode. ** Grandi cose hai fatto, o Signore, per tutti i popoli della terra * e hai prolungato nei secoli l'opera della tua misericordia * quando hai guardato l'umiltà della tua serva + e per mezzo di lei ci hai donato il Salvatore del mondo, il tuo Figlio Gesù Cristo, Signore nostro. ** In lui le schiere degli angeli, unite in eterna esultanza, * adorano la tua immensa grandezza. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea * e c'era la madre di Gesù. * Questo fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; * manifestò la sua gloria * e i suoi discepoli credettero in lui. (Cf. Gv 2, 1.11)

—(oppure)—
Dall'alto della croce, * Gesù disse al discepolo amato: * «Ecco tua madre!». (Cf. Gv 19, 26-27)

Dopo la Comunione

O Signore, che in questo sacramento ci hai dato il pegno di redenzione e di vita, fa' che la tua Chiesa, con l'aiuto materno della Vergine Maria, porti a tutti i popoli l'annuncio del Vangelo e attiri sul mondo l'effusione del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 11 giugno 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-06-11.html

Domenica della SS.Trinità - Colore: bianco - SOLENNITA':

LETTURE: Dt 4, 32-34. 39-40; Sal.32; Rm 8, 14-17; Mt 28, 16-20.

Commento: "Andate e battezzate nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo".

 L'appuntamento è in Galilea, là dove inizialmente si era fatto conoscere e aveva iniziato con loro a manifestare il lieto annuncio. Proprio in quella regione, misconosciuta e disprezzata dall'ortodossia di Gerusalemme, il Risorto dà ora appuntamento ai suoi, di iniziare la loro personale missione e la loro preziosa testimonianza: "Mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra". Saranno idonei per questo compito, così importante? L'evangelista non esita a riconoscere che "alcuni dubitavano". Veramente quelli che Gesù invia in tutto il mondo a portare il suo vangelo, erano persone semplici, non certo qualificate secondo gli uomini. Eppure diventeranno strumento di salvezza, attraverso l'annuncio della buona novella. In effetti non devono confidare nelle loro forze, nelle loro risorse. Ciò che li sosterà, in qualsiasi situazione, davanti a qualsiasi ostacolo, è la presenza continua di Gesù: "Io sono con voi, tutti i giorni, fine alla fine del mondo". Allora sarà tutto un trionfo? Niente affatto! Ci vuole una seria audacia per buttarsi in questa meravigliosa avventura. Perché non si tratta di essere al riparo o di passare incolumi fra eventuali pericoli, ma di accogliere ogni giorno l'evento salvifico in sé per poi trasmetterlo agli altri, confidando nella vicinanza del Signore e offrendo come strumento il proprio martirio. La missione, dunque, non è una navigazione tranquilla, e sarà sempre così. Tuttavia c'è una solenne promessa, "avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia in me, io ho vinto il mondo". Per avere accesso a questa proposta, bisogna aver fede, accettare di mettere la propria esistenza nelle mani di Gesù. "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni". Lo scopo per tutti indistintamente è di raggiungere una comunione di vita con Dio stesso, attraverso il gesto battesimale, compiuto "nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". Battezzare vuol dire immergersi. Il cristiano è uno che è immerso nella vita divina, nella sua grazia. La Trinità non è solo una formula di fede o un mistero da contemplare. E' una verità da vivere quotidianamente. Amare Dio e chi ci sta accanto per entrare nel flusso d'amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. La Trinità è una famiglia dove ogni Persona dona tutta se stessa all'altra. Un progetto di vita per tutti.

Antifona d'Ingresso

Sia benedetto Dio Padre * e l'unigenito Figlio di Dio * e lo Spirito Santo; * perché grande è il suo amore per noi.

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che fai festa per ogni peccatore pentito, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che perdoni molto a chi molto ama, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero ineffabile della tua vita, fa' che nella confessione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l'unico Dio in tre persone. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che hai mandato il tuo Figlio a liberare l'uomo dal potere di satana, alimenta in noi la fede e la libertà vera, perché, aderendo ogni giorno alla tua volontà, partecipiamo alla vittoria pasquale di Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dt 4, 32-34. 39-40

Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n'è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.32

RIT: Beato il popolo scelto dal Signore.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda Lettura

Rm 8, 14-17

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.

Alleluia.

VANGELO

Mt 28, 16-20
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi,
rivolgiamo la nostra unanime preghiera a Dio Padre,
che ha rivelato al mondo il suo grande amore
nel dono del Figlio unigenito e dello Spirito Santo.

R. Signore Dio nostro, ascoltaci.

Per la santa Chiesa,
perché attesti al mondo intero la sua realtà di popolo di Dio,
convocato dall'amore del Padre, per mezzo di Cristo,
nella comunione di un solo Spirito, preghiamo. R.

Per tutti i popoli della terra,
perché illuminati dalla sapienza dello Spirito
riconoscano in Gesù Cristo l'inviato del Padre,
e siano radunati nell'unica Chiesa, preghiamo. R.

Per tutti coloro che sono nella sofferenza e nella prova,
perché sperimentino l'amore del Padre
e la presenza consolante dello Spirito di Cristo, preghiamo. R.

Per tutti gli uomini
lacerati e sconvolti dalle violenze e dai conflitti,
perché mediante l'azione dello Spirito
si sentano figli dell'unico Padre e fratelli in Cristo,
che nel suo sangue ha fatto pace fra cielo e terra, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché la grazia del Battesimo,
conferitoci nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
cresca e fruttifichi con un'adesione sempre più convinta e operosa, preghiamo. R.

Guarda, o Padre, al volto del tuo Figlio,
e accogli la preghiera di questa tua famiglia,
perché fortificata dal dono dello Spirito,
diventi segno e primizia dell'umanità
partecipe del mistero uno e trino del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Santifica, Signore nostro Dio, i doni del nostro servizio sacerdotale sui quali invochiamo il tuo nome, e per questo sacrificio fa' di noi un'offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Con il tuo unico Figlio e con lo Spirito Santo, sei un solo Dio, un solo Signore, non nell'unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza.
Quanto hai rivelato della tua gloria, noi lo crediamo, e con la stessa fede, senza differenze, lo affermiamo del tuo Figlio e dello Spirito Santo.
E nel proclamare te Dio vero ed eterno, noi adoriamo la Trinità delle Persone, l'unità della natura, l'uguaglianza della maestà divina.
Gli Angeli e gli Arcangeli, i Cherubini e i Serafini, non cessano di esaltarti uniti nella stessa lode:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Voi siete figli di Dio: * egli ha mandato nei nostri cuori * lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». (Cf. Gal 4, 6)

—(oppure)—
Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli * nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. (Mt 28,19)

Dopo la Comunione

Signore Dio nostro, la comunione al tuo sacramento e la professione della nostra fede in te, unico Dio in tre persone, siano per noi pegno di salvezza dell'anima e del corpo. Per Cristo nostro Signore.