Fa fatica a imporsi la certezza della risurrezione di Gesù. I discepoli sono ancora “in lutto e in pianto” e non vogliono credere all’annuncio di Maria Maddalena. Neppure gli Undici credono, e Gesù li rimprovera per la durezza del loro cuore. L’evangelista conferma così che il Risorto si è manifestato dapprima a persone o discepoli ai margini del gruppo dei Dodici. Gli apostoli, che non hanno creduto subito, sono gli ultimi a beneficiare di un’apparizione del Signore. Sono loro i responsabili della struttura e dell’autenticità della fede cristiana, ma non sono necessariamente loro a farla nascere: raccolgono dove non hanno seminato, vedono sorgere la fede dove non l’hanno predicata. Tutti gli evangelisti evidenziano l’incredulità degli Undici di fronte all’annuncio della risurrezione da parte delle donne; tuttavia, la conclusione del Vangelo di Marco è l’unica a menzionare esplicitamente anche la loro mancanza di fede verso il racconto dei discepoli di Emmaus. Nonostante ciò, Cristo affida proprio a quegli apostoli increduli la responsabilità della missione, rendendoli punti di riferimento della fede in vista del giudizio. Gli apostoli devono predicare il Vangelo, cioè Gesù risorto, a tutte le creature. Anche a noi cristiani Cristo affida questa stessa missione: una necessità, senza la cui realizzazione non possiamo dirci pienamente suoi discepoli.
Abba Isaia disse: "La sapienza non consiste nel parlare; la sapienza sta nel sapere in quale momento parlare.
COME DEVONO FARE LA SODDISFAZIONE GLI SCOMUNICATI E allora, se l'abate lo permetterà, sia riammesso in coro al suo posto o a quello che l'abate avrà indicato; ma a patto che non ardisca recitare da solo salmo o lettura o altro nell'oratorio, se non ad un nuovo ordine dell'abate. E a tutte le Ore, mentre sta per terminare l'Opus Dei, si prostri a terra nel posto dove si trova; e così continui a fare la soddisfazione finché l'abate di nuovo non gli comanderà di mettervi fine. Chi invece per colpe leggere è scomunicato solo dalla mensa, faccia la soddisfazione nell'oratorio, prolungandola secondo l'ordine dell'abate, finché egli dia la benedizione e dica: «Basta così!».