Giubileo della Speranza Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
13 - 19 Aprile 2025
Settimana Santa , Colore rosso
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

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Lunedì 14 aprile 2025

Il profumo dell’amore.

Echeggiano ancora in noi le consolanti parole assolutorie di Gesù alla donna adultera: «Donna, nessuno ti ha condannata? Neanch’io ti condanno». Oggi è ancora il tempo di una donna: Maria, la sorella di Lazzaro, nella casa di Betania. Lazzaro, che Gesù aveva risuscitato dai morti, era lì, tra i commensali. Maria, devota e ammirata, era solita prostrarsi ai piedi di Gesù e ascoltarlo a cuore aperto. Sente l’urgenza di compiere un gesto che esprima tutta la sua devozione, ammirazione, gratitudine e incondizionata dedizione. Prende trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparge i piedi di Gesù e li asciuga con i suoi capelli, riempiendo la casa dell’aroma. Quel gesto ha un significato che va oltre la sola devozione: Maria preannuncia l’unzione del corpo di Gesù nel giorno della sua morte e sepoltura. Stridono le parole di Giuda, che distorce il senso del gesto con un calcolo gretto: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Giuda aveva forse già in mente i trenta denari del tradimento? O era mosso dal desiderio di un guadagno personale? Intanto accorre una grande folla di Giudei, non solo per Gesù ma anche per vedere Lazzaro: volevano rendere omaggio al Signore. Possiamo vederli come alleati di Maria. Ma non mancano i soci di Giuda: i capi dei sacerdoti, che da tempo tramano contro Gesù. Ora, poiché molti Giudei credevano in Lui proprio a causa di Lazzaro, decisero di uccidere anche lui, testimone vivente della potenza del Cristo.
Quanto oggi dai al Signore, di certo ti arricchisce.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'abba Antonio scrutava la profondità dei giudizi di Dio; e domandò: «Signore perchè alcuni muoiono dopo breve vita, mentre altri giungono all'estrema vecchiezza? Perché alcuni mancano di tutto, e altri abbondano di ogni bene? Perchè i malvagi sono ricchi, e i buoni schiacciati dalla povertà?». Una voce gli rispose: «Antonio, occupati di te stesso: questi sono i giudizi di Dio e non ti è utile capirli».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

LA MISURA DEL CIBO

Nel caso si fossero eseguiti lavori più pesanti, l'abate avrà piena facoltà, se lo ritiene opportuno, di aggiungere qualcosa, purché assolutamente non si arrivi all'intemperanza e il monaco non sia colto dall'indigestione; nulla infatti è tanto sconveniente a ogni cristiano quanto l'ingordigia, come dice il Signore nostro: «State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano per l'eccesso di cibo» (Lc 21,34). Ai fanciulli più piccoli non si dia la stessa quantità di cibo, ma inferiore a quella degli adulti; e in tutto si conservi la sobrietà. Quanto poi alle carni di quadrupedi, tutti se ne astengano in modo assoluto, ad eccezione di coloro che sono molto deboli o ammalati.

Cap.39,6-11.