Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
02 - 08 Aprile 2023
Settimana Santa , Colore rosso
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Martedì 04 aprile 2023

Ed era notte... in cui sentii il battito amoroso del Suo cuore...

In questa scena evangelica del vangelo di oggi viene messo allo scoperto il carattere di tre Apostoli: San Giovanni e Giuda Iscariota. Infatti mentre stavano a cena “uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù: è il Discepolo prediletto del Signore! E il terzo? Chi è? Infatti qui si scopre anche il carattere del terzo degli apostoli, il Capo degli Apostoli che è Simòn Pietro. Pietro si rivela un tipo assai curioso; e dato che Gesù, mentre mangiavano, aveva detto: “uno di voi mi tradirà”, allora egli, fidandosi tanto della propria interiore sicurezza, fece cenno a Giovanni, di informarsi chi fosse quello di cui parlava. E Giovanni, chinatosi sul petto di Gesù, gli disse: ”Signore, chi è?”. “E’ colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò”, gli rispose. E, intinto il boccone lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. E Gesù gli disse: “Quello che vuoi fare, fallo presto!”. E Giuda uscì per tradire il Signore, ed era notte! E noi quale carattere abbiamo? Che la Madonna ci aiuti a ricopiare in noi quello di Giovanni, l'Apostolo prediletto a cui Gesù affidò la sua stessa Madre: “Donna, ecco tuo figlio! Figlio, ecco tua Madre!”. E il discepolo La prese con sé nella sua casa e nella sua vita, per sempre.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano diceva: «Fuggite l'amore che ispirano le cose periture perché passa con loro e perisce con loro».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

SE TUTTI DEVONO RICEVERE IL NECESSARIO IN MISURA UGUALE

Sta scritto: «Veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno» (At 4,35). Con questo non vogliamo dire che si facciano preferenze di persone - non sia mai! - ma che si tenga conto delle infermità dei singoli; così chi ha minori esigenze ringrazi Dio e non stia di malumore; chi invece ha maggiori necessità si umili per la sua debolezza e non si insuperbisca per l'attenzione che gli viene usata; e così tutte le membra saranno in pace. Soprattutto non compaia per nessuna ragione, in alcuna parola o altro gesto, il male della mormorazione. E se qualcuno sarà trovato colpevole di questo, sia sottoposto a una punizione molto rigorosa.

Cap.34,1-7.