Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
22 - 28 Gennaio 2023
Tempo Ordinario III, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Mercoledì 25 gennaio 2023

Dio agisce per fatti e non per meri ragionamenti.

Celebrare la conversione di San Paolo alla conclusione della settimana dell'unità dei cristiani è un impegno significativo di conversione perché non può esservi vero ecumenismo né nel senso generale, dell'intera Chiesa, né personale, di ciascuno di noi... se non in piena adesione al Vangelo, e da parte di tutti. La conversione, o meglio la vocazione di Paolo sulla via di Damasco, è, può essere per noi uno stimolo che ci aiuti ad aprirci all'incontro con Gesù, con Cristo che ci butta giù dal "nostro cavallo", sul quale corriamo freneticamente nelle nostre giornate, ci butta giù e ci cambia la vita. "Io sono Gesù che tu perseguiti", ha sentito l'Apostolo. Sulla via di Damasco Paolo, l'accanito fariseo, persecutore della Chiesa nascente, viene visitato da Cristo. L'intenzione di Paolo, pur nei suoi modi violenti, nel voler estirpare i cristiani, non era perfida. Paolo si preoccupava dell'unità del suo popolo Israele, della purezza della fede dei fratelli, della fede di quel Dio geloso di cui Paolo aveva grande conoscenza. Noi diciamo conversione... (anche il titolo liturgico è la "Conversione di San Paolo...). Ma questa conversione di Paolo non ha nulla a che fare con la conversione di un ateo, di un miscredente, di uno senza Dio, ma ha a che fare con la conversione di un uomo che in Dio già credeva da sempre, anzi ci credeva talmente tanto che per questo suo credere perseguitava chi pensasse in modo diverso... perseguitava la Chiesa nascente, che i farisei consideravano alla stregua di tante altre sete giudaiche del tempo. Quindi oggi di San Paolo non facciamo memoria solo della sua santità, del suo martirio, della sua testimonianza e nemmeno tanto della sua conversione... Oggi facciamo memoria della sua vera vocazione. San Paolo è un credente convertito, in quel ritiro spirituale: dalla visione nella "via Diritta per Damasco" alla "imposizione delle mani", passa (con la grazia di Dio) passa dal fanatismo religioso di un fariseo alla vera fede di un cristiano. Come sarebbe bello fare la stessa esperienza! Perché c'è anche tanto fanatismo cristiano... anche noi delle volte ci lasciamo condizionare dal fanatismo religioso nel fare, nelle regole minuziose, nelle tradizioni... nei comportamenti (e magari di altri), senza una fede d'amore, che nasce dall'incontro personale con Cristo Risorto. Saulo incontra Cristo sulla sua strada, e da quel momento non è più lo stesso uomo di prima. Saulo diventa Paolo e riceve una missione speciale. Anche a noi, noi monaci e monache benedettine, ci viene cambiato il nome... con la speranza che anche per noi questo sia un segno della fede d'amore... e l'inizio della nostra missione per il mondo.
Possa il Signore cambiare non solo il nostro nome ma specialmente il nostro credere... non più solo compimento minuzioso delle regole, ma compimento minuzioso delle regole PER AMORE DI DIO... Il Signore ce lo conceda...


Apoftegmi - Detti dei Padri

E' secondo l'insegnamento del nostro Salvatore Gesù Cristo che i monaci di Egitto regolano la loro condotta di vita... Li si può vedere disseminati nel deserto, aspettare Cristo come dei veri figli aspettano il padre, o come un esercito attende l'imperatore, o come dei servi attendono il loro padrone e liberatore. Tra di loro non vi è preoccupazione alcuna, non vi è preoccupazione per il vestito, per il cibo, ma solo, nel canto, l'attesa della venuta di Cristo.

Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell'uomo.

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Anzitutto, amare il Signore Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le forze. Poi, il prossimo come se stesso. Quindi non uccidere. Non commettere adulterio.
Non rubare. Non avere desideri impuri. Non dire falsa testimonianza. Onorare tutti gli uomini. E non fare agli altri ciò che non si vuole fatto a sé stesso.

Cap.4,1-9.