Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
27 Febbraio - 05 Marzo 2022
Tempo Ordinario VIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Lunedì 28 febbraio 2022

Una cosa sola ti manca; va', vendi quello che hai.

Torna in questa pagina del Vangelo il discorso sulle ricchezze. E' da chiedersi: perché l'atteggiamento di Gesù è così severo da esprimerlo perfino con una similitudine assurda? "E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". Il gran male non sta nella ricchezza, ma nel rendersi schiavo della medesima. Gesù non condanna chi ha molte ricchezze, ma chi pone in esse il suo cuore. La cupidigia infatti acceca gli occhi dell'anima, inaridisce il cuore e uccide gli affetti più cari. Chi ha il cuore posseduto dai beni resta insensibile ad ogni invito del Signore. Chi è preso da quello che ha, non può vivere quello che è come figlio di Dio sulla similitudine del suo Maestro, che "non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso". La scena iniziale di questa Vangelo è splendida, ricca di generosità, e lanciata verso un futuro di gloria, sia da parte di Gesù, sia da parte di quel giovane. Così si narra. "Mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio"... verso Gerusalemme, da dove inizialmente era partito, ora vi ritorna per completare il suo atto di consacrazione per l'umanità. Un tale gli corse incontro (anche lui è in viaggio) e, gettandosi in ginocchio gli domandò : "Maestro buono, che cosa debbo fare per avere la vita eterna?" "Osserva i comandamenti di Dio", gli rispose Gesù. Osserva, sii servo per quello che ti ingiunge il Signore che è nei cieli. E alla sincera affermazione che ciò era stata la sua costante premura fin dalla più tenera età, Gesù, dice l'evangelista: "Fissatolo, lo amò". Il volto di Dio si posa sempre sulla sua creatura, e non ritratta mai la sua paternità, ma per quel giovane il viaggio verso Gerusalemme, verso la compartecipazione all'amore con Cristo, si è interrotta. Resta da considerare almeno due cose: la porta del Signore è sempre aperta, e quanto ci è stato proposto in questa pagina del Vangelo, è provocante per ciascuno di noi. Sarà accolto? "Quello che non è possibile agli uomini, è possibile a Dio".


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Domanda: Quando cerco di concentrare tutta la mia attenzione sul senso delle parole della salmodia, mi accade spesso di concepire cattivi pensieri. Risposta: Se vedi che il nemico si serve delle parole stesse della salmodia per farti guerra, non devi soffermarti strettamente sul senso delle parole, ma salmodiare con molto impegno senza fantasticare. Anche se infatti ti limiti a dire le parole, i nemici che sanno il loro significato, non possono resisterti. Così la salmodia sarà per te come una supplica a Dio e porterà all'annientamento dei nemici».

Barsanufio

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE L'UFFICIO NOTTURNO NEL PERIODO ESTIVO

Da Pasqua fino al principio di novembre si mantenga tutta la quantità dei salmi indicata sopra; eccetto che, data la brevità delle notti, non si leggano le tre letture dal codice, ma al loro posto se ne dica una a memoria dell'Antico Testamento, seguita da un responsorio breve; però tutto il resto si svolga come prescritto sopra, cioè alle Vigilie notturne non si devono dire mai meno di dodici salmi, oltre il salmo 3 e il salmo 94.

Cap.10,1-3.