Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
06 - 12 Febbraio 2022
Tempo Ordinario V, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Giovedì 10 febbraio 2022

L'insistenza, anche contro ogni speranza.

Oggi ricorre la memoria della sorella di San Benedetto, Santa Scolastica. Nei monasteri benedettini è festa con le letture proprie. Noi, per la vostra comodità, vi proponiamo invece le letture del giorno. Così leggiamo che Gesù, “entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto”. Quando Gesù entra nella nostra vita è impossibile che rimanga nascosto, perché quando entra, ciò che cambia, anche esternamente, è la qualità della vita stessa. Se infatti non si vede che siamo cristiani dalla qualità della nostra vita ma solo dal nostro parlare allora il nostro cristianesimo è solo una questione di discorsi. E si deve dare ragione al filosofo Nietzsche che criticava i cristiani che sono solo moralisti. Ma il Vangelo di oggi, pur iniziando con questo dettaglio, vuole che fissiamo il nostro sguardo sulla storia di questa donna anonima, senza nome. È una madre greca, di origine siro-fenicia, quindi straniera, che nella disperazione per la condizione della figlia, va da Gesù a implorare l’aiuto. La replica di Gesù però è incompressibile: “Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini»”. Spesso nella vita della fede ci si aspetta di ricevere solo le carezze. E di Gesù ci immaginiamo forse solo la sua tenerezza, la sua bontà. Ma alla luce del vangelo di oggi si intuisce che nel credere ci si può anche scontrare con paradossi, come la sensazione di non essere ascoltati, di sentirsi esclusi, lasciati da parte, abbandonati, ignorati… e se non si è forti interiormente si cade facilmente nello scoraggiamento. Tuttavia mai dobbiamo dimenticare che avere fede significa anche saper starci proprio quando credere sembra la cosa più difficile, quando tutto sembra assurdo, senza via d’uscita. La donna del vangelo di oggi ci dà una grandissima lezione: “Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola va', il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato”. Ecco che cosa significa credere: fidarsi di Dio, anche nelle assurdità della vita. Impariamo pertanto l’insistenza nei paradossi della quotidianità.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Tutto deve essere «compiuto nei tempi adatti e nelle misure opportune; ciò che è immoderato e inopportuno, è di breve durata, e le cose di breve durata sono più che altro nocive e non giovevoli».

Evagrio

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

La scala poi innalzata è la nostra vita su questa terra: mediante l'umiltà del cuore essa viene dal Signore elevata verso il cielo; e i montanti di questa scala diciamo che sono il nostro corpo e la nostra anima: tra questi lati la chiamata di Dio ha inserito diversi gradini di umiltà e di disciplina spirituale da salire.

Cap.7,8-9.