A volte ci poniamo questa domanda: chi è puro agli occhi di Dio? La nuova purità umana, svelata dal Cristo, è quella del cuore. Qui, nel nostro brano, Gesù tralascia le abluzioni per reagire contro il formalismo dei farisei. Così può spiegare come l'osservanza puramente esteriore della legge è riprovevole di fronte a Dio e indice di insincerità d'animo. Bisogna accostarsi a Dio soprattutto interiormente; e si è poi veramente puri se si pratica la carità: l'amare veramente rende ogni realtà degna di Dio. Questa nuova legge di purità Gesù l'ha inaugurata sullo stesso suo corpo, in quell'atto di offerta esistenziale di se stesso al Padre, celebrato lungo tutta la sua vita e concluso nel morire per gli uomini. Per noi, resi puri perché inseriti in lui attraverso il segno battesimale e la partecipazione alla sua eucaristia, si tratta ora di sintonizzare tutto l'essere, dal di fuori e dal di dentro, con il nuovo unico segno di sacralità: l'amore. E allora tutto, anche le residui brutture, saranno più bianche della neve. Condizione?: "Va', e non peccare più". Possibile? - "Farò di tutto per riuscirci...".
Disse un anziano: «Senza la sorveglianza delle labbra è impossibile all'uomo progredire anche in una sola virtù; poiché la prima delle virtù è la sorveglianza delle labbra».
LA MISURA DEL CIBO Per il pasto quotidiano - abbia esso luogo a sesta o a nona - noi pensiamo che siano sufficienti in tutte le stagioni due pietanze cotte, per riguardo alle infermità dell'uno o dell'altro dei fratelli; cosicché chi non può cibarsi di una, si nutra con l'altra. Quindi due pietanze cotte bastino a tutti; e se ci fosse la possibilità di avere frutta e legumi freschi, se ne aggiunga una terza. Di pane sarà sufficiente una libbra di buon peso al giorno, sia quando si fa un pasto solo sia quando si pranza e si cena. Che se si deve anche cenare, il cellerario metta da parte un terzo di quella libbra e lo passi a cena.