Oggi la parola di Dio richiama la nostra attenzione sull'esistenza della violenza nella società. La prepotenza messa in atto da Acab, coadiuvato dall'animo crudele della moglie Gezabele, miete anche oggi vittime inermi e indifese come Nabot. Non sono solo episodi di bullismo, commessi nel mondo dei giovani. L'innata bramosìa di ricchezza, di potere... di prestigio... continua ad armare la mano di tanti Caìno contro i fratelli Abele. Fatti di violenza e di ingiustizia, notizie raccapriccianti dei telegiornali quasi d'ogni giorno... turbano la vita di quanti vorrebbero vivere nella serenità: Figli che si levano contro i genitori e i nonni... per carpire quattro soldi; ladri che derubano e a volte incrudeliscono contro poveri anziani, indifesi; i prepotenti che avanzano nei pubblici impieghi, nei posti di comando e meglio rimunerati mediante sotterfugi, inganni... mortificando chi ha più talento e capacità... Che dire poi delle mafie in genere? Una catena di violenza e di delitti che incute terrore... Dinanzi a queste ingiustizie viene naturale la reazione, la spinta alla vendetta. La Parola di Dio frena il nostro sdegno e ci invita a ragionare... La legge ebraica aveva messo un limite alle rivendicazioni con la norma: Occhio per occhio, dente per dente. Non vuol essere un invito, ma stabilire la misura: Non puoi fare al tuo nemico un danno maggiore di quello che tu hai ricevuto. La legge evangelica ci chiede ancora di più. Non opporsi al malvagio, ma cedere... "Anzi, se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra". Quanto cammino dobbiamo ancora fare per raggiungere quel controllo di noi stessi e quella mansuetudine che ci permettano di imitare il nostro Maestro e Salvatore! Se la Parola del Signore ci sorprende in lite con qualcuno... con la coscienza che ci ammonisce di torti e ingiustizie che magari stiamo perpetrando... prestiamo ascolto alla voce di richiamo. Ricordiamo: "Ascoltate oggi la sua voce, non indurite il vostro cuore!
Un fratello disse al padre: "Perché non riesco essere libero nel dire al padre spirituale i miei pensieri?". Rispose a lui l'anziano: "il padre Giovanni Nano disse di sforzarsi perché di nulla il nemico gode tanto come di chi non manifesta i suoi pensieri".
L'ELEZIONE DELL'ABATE Seguendo quindi questi e altri esempi di discrezione, madre di tutte le virtù, egli regoli ogni cosa in modo che i forti desiderino fare di più e i deboli non si scoraggino E soprattutto osservi questa Regola in ogni suo punto, affinché, dopo aver bene amministrato, possa sentire dal Signore, come il buon servo che aveva distribuito il frumento ai suoi compagni a tempo opportuno: «In verità vi dico - afferma - gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni» (Mt 24,47).